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Autore: ChimicalLove    24/06/2011    2 recensioni
"If you be my star
I'll be your sky
you can hide underneath me and come out at night
when I turn jet black and you show off your light
I live to let you shine
I live to let you shine "
FF ispirata alla canzone Boat and Birds dei gregory and the hawk.r
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Bielorussia/Natalia Arlovskaya, Giappone/Kiku Honda
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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If you be my star 
I'll be your sky 
you can hide underneath me and come out at night 
when I turn jet black and you show off your light 
I live to let you shine 
I live to let you shine 

Ancora ricordo la prima volta che la vidi, era ancora una giovane ragazza, che seguiva il fratello ovunque.
La vidi combattare, al fianco dei fratelli. La soprannominai subito la donna delle nevi.
I capelli così biondi che sembravano bianchi, e si confondevano con la neve intorno a lei.
Combettavamo per la Corea. La voleva anche suo fratello. La osservavo da lontano che combatteva.
Aveva un viso privo di espressione. L'unica cosa che mi chiedevo era cosa ci facesse un fiore di loto in mezzo a quel sangue.
Volevo portarla via, proteggerla tra le mie braccia. La vededo, ero convinto che quella era solo una maschera. Un giorno poi non la vidi più. Avevo sentito che aveva avuto dei problemi con il suo popolo, e così se ne era andata.
Quando non la vidi più combattere, mi sentì solo, come se mi mancasse una parte di me.

but you can skyrocket away from me 
and never come back if you find another galaxy 
far from here with more room to fly 
just leave me your stardust to remember you by 

 

Dopo quelle battagli non la vidi più per anni. Credetti che fosse stato un miraggio, un sogno, che come nebbia si era dissolto subito.
Poi un giorno, durante la seconda guerra mondiale, durante una pausa durante agli allenamenti Lud mi disse che aveva catturato una ragazza così bionda che i suoi capelli sembravano neve.
Era la sorella di Ivan. Non credetti alle mie orecchie. La volli vedere, lo costrinsi a farmela vedere. Lui mi portò con lui, alla prigione poco lontana. In una delle celle c'era lei.
Lei, ranicchiata a terra, le gambe strette al petto, e i capelli lunghi e biondi sciolti sulla schiena, tenuti in ordine da un semplice fiocco.
Era lei, la donna delle nevi. La vidi girarsi verso di me, e i suoi occhi di ghiaccio mi colpirono come due frecce al cuore. Era bellissima.
Dopo quel giorno, tornai spesso in quella cella, ma lei non disse mai niete, se ne stava ferma, a guardarmi. Era sola, lo si capiva da quello sguardo vacuo e perso.
Neanche i suoi fratelli erano più con lei.
Poi un giorno scappò, e non potei più andarla a trovare.
Mi sentì solo e desolato. La donna delle nevi se ne era andata di nuovo 
 

if you be my boat 
I'll be your sea 
a depth of pure blue just to probe curiosity 
ebbing and flowing and pushed by a breeze 
I live to make you free 
I live to make you free 

 



Le giornata, ora passavano lente e tranquille. Solo carte da firmare e incontri con le altre nazioni. Ogni giorno continuava secondo la sua monotonia, il dolce scorrere dei giorni, s'interruppe il giorno che ebbi un incontro con Ivan.
Ero a casa sua, e parlevamo della situazione internazionale, quando la vidi dietro allo stipite della porta che ci osservava.
Il mio cuore ebbe un tuffo, era lei. La mia donna delle nevi. Volevo averla. Senza dire, che io non ero mai stato una persona possessiva, ma la volevo, la desideravo con tutto il mio cuore, magari per stringerla tra le mie braccia, vederla sorridere, toglierle quell'aria malinconica che sembrava chiuderla in una bolla.
Mi alzai dalla potrona in cui ero seduto, Ivan che mi guardava come se fossi matto. Camminai verso lo stipite della porta, e lei non accenneva ad andarsene.
Era proprio come la ricordavo, soltanto che non indossava ora una divisa militare, ma un vestito bu navy, che le donava, si legava ai suoi occhi azzurri come il ghiaccio.
Mi avvicinai a lei, e le presi la mano. Sfiorai la sua pelle bianca e delicata con le labbra.
Profumava quella ragazza. Aveva lo stesso stupendo odore della neve appena caduta, ancora soffide, che non veniva toccata ancora da mano umana.
Arrossì, girandò il volto, sossurrando alcune parole che per me erano in una lingua sconosciuta.
La sua voce era bellissima, sembrava quella di un antica dea. Forse proprio la Dea delle nevi.
La vide girarsi e scappare. Rimasi lì impalato, prima di rimettermi seduto sulla poltrona. Si poteva palpare, inoltre, lo stupore del fratello maggiore di lei.
Qualcuno che le aveva baciato la mano,a cui lei non aveva iccato un coltello in corpo. Ed inoltre era arrossita. Sorrisi. Era bellissima.

 

but you can set sail to the west if you want to 
and past the horizon till I can't even see you 

far from here where the beaches are wide 
just leave me your wake to remember you by 

 

Dopo quell'incontro la rividi più volte.
Anche Ivan era contento di quello che stava succedendo.
La sorella non lo inseguiva più. lo lasciava libero. In compenso io vivevo in una situazione s'irrealtà, dove vedevo lei, ma ancora non potevo stringerla tra le mie fragili braccia, che la volevano proteggere, ma sapevo fin troppo bene che ogni giorno era un passo avanti.
Ogni giorno mi avvicinavo a lei, come una barca che si avvicina lentamente alla costa, al porto sicuro.
E come lei era il mio porto sicuro, io volevo essere il suo.

if you be my star 
I'll be your sky 
you can hide underneath me and come out at night 
when I turn jet black and you show off your light 
I live to let you shine 
I live to let you shine 


Poi un giorno, la vidi strana.
Era nervosa, non capì il perchè, non me lo volle dire.
Ma lo capì il giorno dopo, quando lessi il giornale.
La Bielorussia era diventata indipendente. mi aveva detto molte volte quando ci teneva al fratello. Gli voleva così bene, da arrivare a credere che lo amasse.
Così, quando la rividi, quegli occhi erano molto più tristi e malinconici. Non resistetti, e l'abbraccia. Lei non riuscì a trattenere le lacrime, e cominciò a piangere. Sentivo la mia camicia bagnata dalle sue lacrime amare.
Stavo in silenzio, e solo quando si fu sfogata la lasciai andare. Si mise seduta, cominciando a parlare.
Mi disse che quano era in quella cella in Germania, ogni giorno mi aspettava, come normalmente un cane aspetta il uo padrone. Ogni giorno era una attesa del mio ritorno per lei. E poi mi disse che quando mi aveva rivisto a casa del fratello maggiore, il cuore le batteva a mille, come ogni volta che mi vedeva, ma che solo ora aveva capito che si era innamorata di me.
Io mi avvicinai a lei, e la baciai, per farle capire che anche io provavo le stesse cose, che lei era la MIA donna delle nevi. L'amavo e non l'avrei più lasciata andare.

but you can skyrocket away from me 
and never come back if you find another galaxy 
far from here with more room to fly 
just leave me your stardust to remember you by 
stardust to remember you by


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ANGOLO AUTRICE
Che dire, se non spero che vi sia piaciuta. Recensite e fatemi sapere che ne pensate! Baci e biscotti al cioccolato Yume natsu

  
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