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Autore: Yomi22    24/06/2011    3 recensioni
Un po' di Yaya poco prima dell'inizio della cerimonia di elezione delle nuove Etoile.
è la prima fanfic che pubblico siate clementi:)
Genere: Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Shoujo-ai
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Se ne stava seduta sotto un albero, con la schiena appoggiata al ruvido tronco che ogni tanto la infastidiva, costringendola a cambiare posizione, intenta a leggere lo spartito del brano che avrebbe dovuto cantare con il coro durante la cerimonia di elezione delle nuove Etoile. Non che pensasse di parteciparvi, assolutamente no, ma cantare era ciò che più amava fare.. dopo ascoltare la voce di Hikari, ovvio. Amava ascoltare la melodia delle parole che uscivano da quelle timide, sottili labbra. Quelle labbra che ora appartenevano ad Amane. Che erano sempre appartenute ad Amane.
In realtà non riusciva a stare molto attenta a quei piccoli segni neri stampati sul foglio, era troppo presa a pensare ad Hikari, come sempre.  Da mezz’ora a quella parte sarebbe diventata  Etoile con la sua amata Amane Ootori, la sua ragazza.
Quella ragazza che avrebbe avuto un sorriso compiaciuto nel notare l’assenza di Yaya alla cerimonia. Hikari, invece, avrebbe cercato invano la sua migliore amica con lo sguardo.

«Migliore amica..»

Amane aveva vinto. Le aveva portato via la cosa più importante. Yaya riusciva a vedere la vera natura del principe di Spica, sapeva che quella ragazza godeva nel vedere il suo dolore .
Tornò a pensare al suo pezzo di carta.
No, non riusciva a concentrarsi. Non con gli schiamazzi di tutte le ragazzotte che si precipitavano verso il luogo dove si sarebbe svolta la cerimonia per prendere i posti più vicini al palco, per vedere il loro amato principe con la sua bella principessa.

«Aaaah Amane-samaaa, Hikari -samaaaa! Che bella coppiaaa! Siete perfetteee!»

Stupide ragazzine.”

Lei sapeva che in realtà urlavano il nome di Hikari solo per non farsi malvolere da Amane, mentre in realtà la odiavano e la maledicevano in ogni modo.  Erano gelose perché quello splendido angelo era riuscita a far innamorare il gelido principe.
Non conoscevano Hikari. Non sapevano nulla di lei. Come si permettevano di urlare il suo nome.

Nonostante provasse un forte fastidio nel sentire tutti quegli urletti, Yaya non poteva andare in camera, perché sapeva che là l’avrebbe aspettata un’arrabbiata Tsubomi, pronta a farle la ramanzina.
Sarebbe andata nel dormitorio una volta iniziata la cerimonia.

Chissà se Hikari davvero si sarebbe accorta della sua assenza come sperava. Forse sarà troppo presa dagli applausi e dai saluti per pensare a lei. In fondo, quando sarà Etoile non avrà più un rapporto con Yaya.
Anzi, non aveva già più un rapporto con Yaya.
Tutto per colpa del suo egoismo, per quel bacio che non era stato neanche ricambiato.

«Hikari …»

Si posò un dito sulle labbra e lo mosse lentamente. Si ricordava perfettamente il suo sapore.

«Hikari …»

Guardò l’ora. Meno venti minuti all’inizio.
Si chiese dove fosse Tsubomi. Voleva andare in camera, voleva levarsi da tutta quell’aria di festa.
Non aveva proprio niente da festeggiare, lei.
Se Shizuma  Hanazono fosse ancora Etoile, forse.. forse..
No, non cambierebbe nulla. Hikari è innamorata. È innamorata della persona sbagliata.
Amane non potrà mai amare Hikari quanto Yaya. Nessuno potrà mai amarla così tanto.
Ootori non la conosce ancora, come può pensare di tenerla tutta per sé?

Finalmente sembrava non esserci più nessuno in giro. Era sola, completamente sola.
Si sentiva un po’ un cucciolo abbandonato.
Si diresse verso il dormitorio di Spica e cercò di nascosto di vedere se c’era qualcuno fuori dalla sua stanza. Tsubomi non era lì. Tirò un sospiro di sollievo ed entrò in camera. Si gettò sul letto di Hikari.
Guardò verso il suo e si ricordò della scena vissuta poco tempo prima, quando la sua amata le chiese di sistemarle i capelli con il nastro blu rappresentante la scuola. Che egoista. Avvicinarsi così e poi fuggire tra le braccia di Amane.
Forse…
Alzò le braccia e si fissò per un poco le mani, poi le portò al viso; avevano il suo stesso profumo, quell’odore fresco e dolce che aleggiava in tutta la stanza ogni volta che Hikari entrava.
Le lacrime iniziarono a scendere silenziose nel momento in cui, inconsciamente, prese a lavarsi le mani convulsamente sfregandole al punto di farle sanguinare.
Le guardò e strinse i pugni, facendo colare il sangue per  terra e successivamente sul copriletto di Hikari.
Non le importava più niente. Sarebbe potuta anche morire.
Si diresse verso la finestra e guardò la chiesa; ancora pochi minuti e sarebbe iniziato.
Sarebbero diventate una coppia a tutti gli effetti.
Con quelle stupide collane..
Si sedette sul suo letto a guardare attonita il muro.

Non voleva stare da sola.. Non voleva essere abbandonata.
Tsubomi era cotta di Hikari quindi se Hikari non c’era più allora anche lei si sarebbe staccata da Yaya.
E senza Tsubomi..

toc toc

«Yaya senpai?»

La porta si aprì e lei entrò. Yaya la intravide tra le lacrime. I lunghi capelli rosati che svolazzavano per via della corrente creata dall’apertura della porta, quel corpo snello e alto..

«Tsubomi?»

L’aiutante di stanza si sedette accanto a Yaya.
La bruna non disse niente, nascose la faccia tra le gambe piegate, ma in cuor suo era felice, Tsubomi aveva deciso di starle accanto e per lei era molto importante.

«L’elezione delle Etoile sta per iniziare..»

«So chi risulterà vincitore non c’è bisogno che io vada.»

«Che stai dicendo? Non dare uno sguardo al bel portamento di Hikari..sei idiota?»

«Sì, sono un idiota. Voglio stare qui, tutto qua.»

  
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