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Autore: Shine93    24/06/2011    6 recensioni
"Lily continuava a fissare il paesaggio. Le nuvole nere minacciavano pioggia. Cosa strana in questa parte del globo, pensò di dire James, poi cambiò idea. Non aveva voglia nemmeno di fare dell’ironia."
Genere: Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: James Potter, Lily Evans | Coppie: James/Lily
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Malandrini/I guerra magica
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Circle

Disclaimer: Tutti i personaggi citati, ovviamente, non appartengono a me. Io non ci guadagno nulla se non un po’ di divertimento.

 

 

 

Quando James si alzò quella mattina sentì subito che c’era qualcosa che non andava. L’aria era immobile, non si sentiva alcun rumore. Lily non era al suo fianco quando si era svegliato. La chiamò più volte. Lily non rispose.

 

Stava iniziando seriamente ad allarmarsi quando la vide. Lily sedeva a cavalcioni sul’imposta della finestra, una gamba dentro, una fuori. La camicia, che James riconobbe come propria, le abbracciava il corpo, la tazza che aveva in mano era stranamente abbinata ai suoi capelli. O forse non così stranamente, si disse James, considerando che aveva comprato quel set di tazze apposta perché gli ricordavano Lily.

 

Quando lui entrò nella stanza, si girò per salutarlo con un cenno della mano che James inevitabilmente associava a un brindisi.

 

“Pensavo fosse successo qualcosa.”

 

James sorrise. Lily no.

 

È successo qualcosa.”

 

James si rabbuiò. Lily tornò a guardare fuori.

 

Gideon e Fabian sono morti stanotte. Presi dai Mangiamorte durante il loro turno di sorveglianza. E, no, James, non dobbiamo andare, ci sono già gli altri. Remus mi ha mandato un messaggio con il suo Patronus.

 

James, per una volta, tacque. Lily continuava a fissare il paesaggio. Le nuvole nere minacciavano pioggia. Cosa strana in questa parte del globo, pensò di dire James, poi cambiò idea. Non aveva voglia nemmeno di fare dell’ironia.

 

“Spostati di lì, rischi di cadere, Lily.”

 

Lei tornò a guardarlo, gli occhi divertiti, le labbra piegate nella scarsa imitazione di un sorriso.

 

“Come se non fossi mai stato sulla torre di astronomia quando sapevi benissimo che era proibito.”

 

James sogghignava.

 

“Io? Moi? Non mi sarei mai azzardato a fare una cosa del genere!

 

“Certo, Potter, come non siete mai stati tu e Black ha far crescere una seconda testa a Aubrey al quarto anno,”

 

Dio, quanto amava quella donna.

 

“Evans, sposami.”

 

Lily lo squadrò come faceva a scuola quando aveva davanti una pozione particolarmente complessa o un tema particolarmente difficile da scrivere. Poi, probabilmente per la prima volta in vita sua, si arrese.

 

“Va bene.”

 

James pensò di aver sentito male.

 

Ma…”

 

Ah, ecco.

 

Ma promettimi una cosa.”

 

James gli avrebbe promesso praticamente tutto. Be’, tranne smettere di odiare Snape, quello era semplicemente impossibile.

 

Lily esitò e James la vide veramente, com’era in quel istante, non Lily Evans il rigido Prefetto, non Lily Evans il giusto membro dell’Ordine della Fenice. Lily, quella che è stanca, che ha paura per la sua famiglia. Lily che non ha paura della sua stessa morte, Lily che, stranamente, lo ama.

 

“Promettimi che mi perdonerai se me ne andrò prima di te.”

 

 

 

Pochi giorni dopo si sposarono.

  
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