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Autore: Thiliol    24/06/2011    4 recensioni
Ispirata dalla challenge "1 frase"
#19 - Controllo
Aveva perso il controllo dei suoi sentimenti per Rose da così tanto tempo che non avrebbe saputo dire con precisione il momento esatto, d'altronde qualcosa gli diceva che non c'era stato un momento esatto ma solo una serie di attimi, sorrisi e abbracci che lo avevano completamente sconfitto senza che riuscisse nemmeno a chiedersi se voleva difendersi.
Genere: Malinconico, Romantico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Doctor - 10, Rose Tyler
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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1frase doctor who Ho preso spunto dalla challenge 1 frase (a cui però non partecipo) per fare il mio ingresso da autrice in questo fandom. Ammetto di essere piuttosto emozionata perchè la prima fanfiction in un fandom mi mette sempre una certa "ansia da prestazione" ma spero di non deludere nessuno. Ovviamente non c'è nemmeno bisogno di dirlo, la coppia scelta è Dottore/Rose e non esiste altra ship all'infuori di loro.
Non ho alcun diritto su questi personaggi, appartengono alla BBC, scrivo senza scopo di lucro eccetera eccetera... vi lascio alla lettura e, ricordate, una recensione non ha mai ammazzato nessuno, in compenso fa tanto felice la povera autrice. Allons-y!




Across time and space only with you 





#01 - Angelo

Si ritrovò improvvisamente a pensare che, con i capelli illuminati a quel modo dalla luce flurescente del TARDIS, Rose Tyler fosse più simile ad un Angelo che a un essere umano.


#02 - Sorriso

Il sorriso aperto e rassicurante del Dottore era rimasto lo stesso, anche dopo la rigenerazione, e fu proprio quel sorriso a convincerla, più di ogni altra cosa, che lui era ancora lì con lei e lo sarebbe stato sempre.


#03 - Felicità

Ridere insieme stesi sul pavimento, appena dopo essere caduti all'indietro per uno sbalzo particolarmente violento: era quella la loro felicità.


#04 - Pericolo

Rose si ricordava ancora il tono concitato del Dottore quando, dopo essere scampati all'ennesimo pericolo mortale, le chiedeva se stesse bene, così come ricordava quanto belli fossero i suoi occhi una volta che si era rassicurato.


#05 - Confusione

All'inizio, nel vedere quel nuovo volto, si era sentita confusa dalla forza con cui aveva desiderato poter riavere indietro quello vecchio e, in seguito, dal pensiero che quella faccia nuova fosse, se possibile, ancora più bella della precedente.


#06 - Mondo

Le aveva parlato poco del suo Pianeta semplicemente perchè aveva realizzato che ormai era lei il suo Mondo.


#07 - Finestra

Strano come, dopo tutto quel tempo, stesse ancora seduta alla finestra, aspettando il suo ritorno, per poi realizzare con un morso allo stomaco, che lui lì non sarebbe potuto tornare mai.


#08 - Spazio

Se lo spazio non gli era mai apparso così divertente, probabilmente il merito era della risata squillante e dei magnifici capelli biondi di Rose, della sua vitalità e del fatto che, con lei, riusciva persino a dimenticarsi il passato.


#09 - Vista

Le lacrime di Rose erano sempre una vista sconvolgente, ma quando erano rivolte a lui riuscivano a essere persino terrificanti, ferendolo come se fossero state piccole lame arroventate: lo costringevano a chiudere gli occhi.


#10 - Pace

La pace dell'anima era ancora lontana, ma stare disteso su un prato con Rose al proprio fianco era sicuramente un buon modo per cominciare il lungo cammino che lo attendeva.


#11 - Sbaglio

Il più grande sbaglio della sua vita era stato credere che sarebbe stato tutto eterno, che nulla sarebbe mai cambiato e che avrebbe avuto Rose per sempre, ma quando invece era stato schiaffeggiato violentemente dalla realtà si era accorto che avrebbe dovuto dirle tutto prima perchè, nel momento in cui finalmente aveva deciso, non c'era più tempo.


#12 - Occhio

Il Dottore le strizzava l'occhio in modo così adorabile che avrebbe voluto chiedergli se, per caso, l'idea di essere il suo personale "schiavo per l'occhiolino" non gli desse eccessivamente fastidio.


#13 - Mare

L'idea di andare al mare si era rivelata più divertente del previsto, soprattutto dopo la sconvolgente rivelazione che il Dottore non solo non sapeva nuotare, ma utilizzava ancora un'imbarazzante ciambella a forma di anatra che lui si ostinava a considerare un capolavoro d'arte moderna.


#14 - Folla

Attraversare la folla mano nella mano per non perdersi gli era sembrata una scusa plausibile e innocente per poter stringere Rose un po' più del solito.


#15 - Gabbiano

Da piccola, Rose Tyler aveva salvato un piccolo gabbiano dalle grinfie del gatto dei vicini, lo aveva curato, allevato e infine liberato senza che nessuno, neppure sua madre, sapesse che in cuor suo lo aveva chiamato Il Dottore, come se già sentisse quanto quel nome sarebbe stato importante per lei in futuro e quanto l'uomo che portava quello stesso nome avesse bisogno di essere salvato e curato.


#16 - Sogno

Il sogno che aveva fatto quella notte era stato più vivido del solito, tanto che la sensazione della voce del Dottore nella sua testa non era ancora svanita, ma sapeva che ormai il suo Dottore non poteva essere altro che quello: un sogno.


#17 - Libertà

All'inizio era stata attratta dall'aura di libertà che un viaggiatore dello spazio-tempo porta con sè, ma poi aveva capito che la vera libertà non era costituita dal visitare pianeti sperduti ed epoche dimenticate, ma dalla sicurezza di poter essere sempre se stessi.


#18 - Gelato

Vederla mangiare un cono gelato, allegra e spensierata come una bambina, lo faceva sentire bene e gli dava una sensazione di calore che credeva non avrebbe mai più provato: era per quello che continuava a comprarle gelati ovunque andassero.


#19 - Controllo

Aveva perso il controllo dei suoi sentimenti per Rose da così tanto tempo che non avrebbe saputo dire con precisione il momento esatto, d'altronde qualcosa gli diceva che non c'era stato un momento esatto ma solo una serie di attimi, sorrisi e abbracci che lo avevano completamente sconfitto senza che riuscisse nemmeno a chiedersi se voleva difendersi.


#20 - Pesce

Il Pesce d'Aprile che avevano organizzato per far impazzire Jackie aveva seriamente rischiato di farli morire dalle risate, così si erano ritrovati appoggiati l'uno all'altra per evitare di piegarsi in due.


 #21 - Sole


Non gli importava poi molto di bruciare un intero sole, se solo avesse potuto riportarla indietro li avrebbe bruciati tutti perchè non serviva avere stelle nell'universo se poi il suo unico sole, la sua Rose, era andato perduto.


#22 - Brezza

Aveva visto centinaia di pianeti, ma niente lo aveva sorpreso e affascinato quanto i capelli di Rose agitati dalla brezza e niente mai gli aveva fatto più male che non poterli toccare.


#23 - Costa

Bad Wolf Bay sarebbe potuta essere magnifica, con quella costa frastagliata e bianca di spuma, ma nei suoi pensieri era semplicemente terribile perchè lì, sulla spiaggia che certamente era un capolavoro della natura, aveva capito che non sempre il Dottore riusciva a sistemare tutto.


#24 - Città

Alla domanda "Cos'ha di speciale la città di Londra?" molti rispondevano citando le vie, i monumenti e i musei, ma lui sapeva che solo una cosa Londra aveva che a nessun'altra città nell'universo era concesso e quella cosa aveva un sorriso splendente e soffici capelli biondi.


 #25 - Casa

Rose Tyler guardava il Dottore parlare a accerezzare sommessamente il TARDIS, realizzando improvvisamente che quella strana macchina non era semplicemente la sua casa e tutto ciò che lui possedeva, ma che era la loro casa e tutto ciò che loro possedevano.


#26 - Bugia

Quando qualcuno gli chiedeva come si sentisse e lui rispondeva che stava bene si rendeva conto di dire la più grossa bugia della sua lunghissima vita, eppure era convinto di avere il diritto di mentire a questo proposito perchè frasi del genere "mi sento come sospeso nel tempo, in un vortice di sofferenza" non erano proprio da lui.


#27 - Telefono

Rose aveva quel modo di parlare al telefono, continuando a guardarlo di sottecchi, senza mai smettere di sorridere dolcemente, ed era uno dei motivi per cui, segretamente, era grato a Jackie e al suo essere così premurosa e ossessiva.


#28 - Orizzonte

Una volta Rose aveva guardato l'orizzonte, si era inclinata leggermente all'indietro e gli si era poggiata contro, intrecciando le loro dita, per poi rimanere così, in silenzio, per più di un'ora, solo i loro respiri che si fondevano al tramonto, come un quadro impressionista.


#29 - Stile

L'elegante abito marrone, la cravatta, le scarpe da ginnastica bianche, tutto contribuiva a rendere lo stile del Dottore piuttosto stravagante, ma a Rose non importava, trovava comunque quello stile meraviglioso, come se scaturisse dalla personalità stessa di colui che indossava quegli abiti e per nessun motivo al mondo avrebbe voluto che il Dottore cambiasse.


#30 - Malinconia

Donna Noble aveva sempre notato una profonda malinconia dietro i modi gioviali del Dottore, ma quando lei gli aveva detto di fare la sua domanda direttamente a Rose aveva visto quella malinconia svanire in un attimo, finchè gli occhi del Dottore non si erano spalancati, brillando di una felicità così profonda che se ne sentì intimorita, quasi che lui, troppo piccolo per contenerla tutta, avesse riversato un po' di quella gioia in lei.


#31 - Bacio

Guardarla mentre lo baciava gli dava uno strano senso di sfasamento, tuttavia poteva percepire il sapore dolce delle sue labbra come se davvero le toccasse e capì che, lasciandole se stesso, avrebbe potuto sentirla per sempre.


#32 - Mano

Correre mano nella mano, per loro, era un po' come darsi un bacio.


#33 - Caduta

Quando Rose era caduta in quella fessura nello spazio, era come se anche lui stesse precipitando verso il nulla con lei e si rendeva conto che la sua caduta sarebbe stata ancora più terribile, un tonfo verso il nulla.


#34 - Volo

Niente li emozionava di più che trovarsi in volo su di un pianeta sconosciuto, aprire la porta del TARDIS e guardare giù: in quel momento sapevano di potersi sporgere quanto volevano perchè l'altro era lì pronto ad afferrarlo.


#35 - Felino

Sapeva perchè il Dottore non era tipo da gatti: a volte, con quell'essere al tempo stesso gentile e spietato, con quel suo modo di fare misterioso, ma anche affabile, aveva lo stesso irresistibile fascino del felino.


#36 - Gravità

"La gravità, Rose" disse il Dottore giocando con una pallina, " è la più potente forza dell'universo, niente può contrastarla senza enorme sforzo, per questo mi diverto così tanto quando il TARDIS dimostra che invece ci riesce", ma Rose non rispose che  il TARDIS  precipitava più spesso di quanto non fosse opportuno: adorava vedere quel sorriso orgoglioso sul viso del Dottore.


 #37 - Fantasma

Vederlo su quella spiaggia, trasparente come un fantasma, era stato spaventoso soprattutto perchè non poteva fare a meno di pensare che tutto era iniziato con i fantasmi.


#38 - Lotta

Non si erano mai divertiti tanto come quella volta che avevano fatto la lotta con i cuscini, riempiendo il TARDIS di piume bianche, anche perchè poi, quando avevano dovuto ripulire tutto, si erano ritrovati sdraiati per terra a far finta di essere delle oche.


#39 - Motore

Una volta Rose aveva provato a confessare il suo amore, ma il suono del motore del TARDIS aveva coperto le sue parole e il Dottore non aveva sentito, ma aveva continuato a ridere eccitato dalla nuova rotta che la cabina sembrava aver scelto.


#40 - Tornado

Rose rimase enormemente colpita quando il Dottore le disse che avrebbe voluto poter cavalcare uno stallone nero di nome Tornado: tra tutte le sue stranezze mai avrebbe immaginato che lui fosse un tale fan di Zorro.

#41 - Vecchiaia

Quando il TARDIS, il suo TARDIS, scomparve nel nulla prese la mano di Rose e la strinse, sopraffatto dall'idea che avrebbe potuto vivere la sua vita con lei, godere della sua allegria nella giovinezza e del suo amore nella vecchiaia.


#42 - Domani

Nessuno dei due avebbe mai immaginato quella brusca separazione, mai avrebbero potuto pensare di non avere più alcun domani.


#43 - Sangue

Il Dottore guardava  quel piccolo taglio sul dito di Rose atterrito, fissando la minuscola goccia di sangue che ne fuoriusciva assalito dal più nefasto dei presentimenti, come se una voce nella sua testa gli stesse ricordando che la sua Rose era fragile e umana come chiunque altro sul pianeta Terra e che qualcosa, qualsiasi cosa, avrebbe potuto strapparla via da lui per sempre.


#44 - Paradiso

Abbracciare il Dottore, rifugiarsi tra le sue braccia che la stringevano forte, affondare con la testa nel suo petto magro, era più simile al paradiso di qualsiasi altra cosa potesse mai venirle in mente, ma non perchè lui fosse bello, o sexy, semplicemente perchè era il suo Dottore e sapeva, sentiva, che per lei ci sarebbe stato sempre, che l'avrebbe sempre protetta, confortata e amata in qualsiasi luogo e in qualsiasi tempo.


#45 - Volontà

Al Dottore piaceva Donna perchè il loro era, spesso, uno scontro di volontà dove a prevalere non era nessuno dei due e in cui si veniva ad un accordo, ma non poteva fare a meno di pensare che con Rose non aveva avuto bisogno di quello scontro perchè le loro volontà si tenevano per mano e non  dovevano fare altro che seguirle insieme.


#46 - Reale

A volte Rose Tyler aveva paura che tutto quello che le era successo non fosse reale, che il TARDIS, i viaggi nel tempo, i pianeti sconosciuti, fossero tutti frutto della sua fantasia e che si sarebbe risvegliata improvvisamente in un manicomio, legata e circondata da psichiatri, ma poi il Dottore le sorrideva e la prendeva per mano, facendo scomparire tutti i suoi dubbi, perchè la sensazione della mano fredda dell'uomo nella sua, le dava un calore così reale che nulla al mondo avrebbe potuto convincerla del contrario.


#47 - Rosa

Era così incantevole, con quel grazioso vestito rosa dalla gonna svasata, la fascia e i grandi occhiali dello stesso colore, che per un secondo il Dottore si sentì la bocca asciutta e dovette deglutire parecchie volte per resistere all'impulso di inscenare un rapimento in grande stile per portare via la leggiadra fanciulla in sella alla sua moto d'epoca.


#48 - Voce

Improvvisamente l'energia era finita e lui si era ritrovato a fissare i comandi del TARDIS con quelle ultime parole incastrate in gola, un sentimento non detto che gli impediva di respirare, un "ti amo" senza voce che rischiava di soffocarlo mentre tentava invano di trattenere le lacrime, aggrappato disperatamente all'immagine di lei, realizzando in un solo, doloroso istante che quelle parole sarebbero rimaste senza voce per sempre.


#49 - Solitudine

Si era sentito sempre così solo nella sua vita che l'arrivo di Rose era stato travolgente e inaspettato, tanto che aveva dimenticato la sua solitudine e aveva creduto che essere l'ultimo della sua specie non fosse poi di vitale importanza, ma quando Rose le era stata strappata via quella solitudine lo aveva schiacciato così violentemente che, ne era sicuro, non si sarebbe più rialzato.


#50 - Cecità

Quando l'uomo e la donna gli passarono accanto ridendo, il mendicante sorrise pensando che nemmeno la sua cecità era riuscita a nascondergli quanto quei due fossero uniti, quanto appartenessero l'uno all'altra e quanto fossero felici insieme e si disse che alle volte vale la pena vivere anche per poter ascoltare le risate di due persone che si amano e che ti sfiorano con la loro felicità.



   
 
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