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Autore: gaccia    25/06/2011    14 recensioni
Bella, Edward, Alice, Jasper, Rosalie, Emmett. Prima di diventare vampiri cos'erano? Adulti umani. E prima? Bambini. E prima? Neonati. E prima? Bimbi nella pancia della mamma. E prima? Erano un pensiero, un desiderio dei loro genitori. E prima di essere un pensiero? A questo ci ho pensato. Leggete se vi piace ... per sorridere un po'
Genere: Fantasy | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun libro/film
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Leggete e sorridete.

 

Aprii gli occhi e vidi tutto azzurro e bianco. Cielo azzurro e nuvolette bianche come tanti piccoli pezzetti di ovatta.

“Buongiorno Bellina” Emmett svolazzava una nuvoletta più su.

“Buongiorno Rosellina” ripeteva “Buongiorno Alicina”

“Emmett, smettila! Non sono un pesciolino!” rispose piccata Alice.

“Ehi ragazzi! Jasper ha fatto la pipì sulla nuvola!” gridò Edward

“Non è vero! E poi non ho ancora il pisellino” protestò Jasper

“Si chiama sesso degli angeli!” replicò Rose “comunque ce l’hai il pisellino, solo che è piccolo!”

“Troppo piccolo per i miei gusti! Anche se sono un putto” precisò Edward

“Un puttaniere vorrai dire! Ahahahahah” rispose Emmett

“Non ho ancora consumato! Sono puro e candido adesso!”

“Se se !” disse Jasper

“Bella, credi che mi verrà il sedere a pera e le tette come due meloni?” chiese Rose specchiandosi in una goccia di rugiada

“Non credo che diventerai una macedonia!” risposi

“In caso Rosellina, ti mangio io” si propose Emmett guadagnandosi uno scappellotto

“Ahi! Ma sarà sempre così?” chiese il putto grosso

“Se non cambi nascendo direi di si!” rispose sghignazzando Jasper

“Pensa per te Jazz! Ho l’impressione che ti stiano chiamando”

Infatti accanto all’orecchio di Jasper era spuntato un piccolo microfono.

“Ok ragazzi! Tocca a me! Mi hanno chiamato. Ci vediamo li sotto tra qualche anno!” e salutando con la manina paffuta entrò nell’ascensore che era arrivato sulla sua nuvoletta e scomparve

“Noooooooooo! Come farò senza il mio Jazzino! Aspetta che guardo nel futuro!” fece Alice e divenne un puttino di cera per qualche minuto

“Ok tutto a posto! Ci vedremo tra cento e rotti anni! Beh sopravviverò” disse facendo spallucce

“Adesso a chi toccherà?” chiese Rosalie

“Io sono piccolina, quindi rimarrò qui ancora un po’” dissi convinta

“Sei sicura di essere una bambina? Neanche si vede” mi fece notare Edward

“Mi chiamo Bella no? Certo che sono una bambina!” risposi piccata

“Uf! Maschi” esclamò Alice continuando

“Non vedo l’ora di nascere, ho visto nel futuro dei vestiti favolosi! Credi che mi stia meglio una minigonna o degli short?” mi chiese

“Adesso? Alice hai le ali e niente patatina! Perché ti vuoi coprire?” chiesi scocciata pensando che sarebbe diventata una umana davvero terribile per la moda

Continuammo a svolazzare sulle nuvolette ancora un po’ poi Edward si fermò spalancando gli occhi: al suo orecchio era spuntato un microfono

“Ragazzi tocca a me! Bella puoi venire qui un minuto prima che parta?”

Mi avvicinai sorridente, lui mi prese tra le braccine paffute e mi diede un bacio sulla bocca.

“Edward! Vergogna! Il mio primo bacio! Non sono neanche nata!”

“Si, ma secondo quello che ha visto Alice nel futuro io devo aspettare 100 anni prima di divertirmi un po’. Questo era l’anticipo. Sognami Bella! Ciao a tutti” e così dicendo si infilò dentro l’ascensore che era arrivato alla sua nuvoletta.

“Ciao Edward!” salutò Alice sorridente e svolazzante

“Oh oh ragazziiiiiiiiii!” urlò Rosalie mentre le spuntava un microfono vicino all’orecchio

“Anche tu Rose? Mi lasci solo?” disse con il labrino tremulo Emmett mentre con la mano palpava il sederino della puttina bionda (puttina femminile di puttino sottolineo)

Volò un altro coppino.

“Anche voi orso Yoghi!” disse Rosalie indicando sia lui che Alice, infatti anche loro avevano il microfono.

“Evidentemente siamo quasi coscritti” disse ridendo Emmett

Alice ridivenne una putta di cera per alcuni secondi

“Nasceremo a pochi anni di distanza ma non saremo vicini di casa. Ok raga. Ci vediamo tra una cinquantina d’anni. Baci baci” e Alice salì sull’ascensore della sua nuvoletta, imitata subito dopo da Emmett che mi lanciò un bacino con la mano e Rosalie che salutò con la mano paffuta.

Ero rimasta sola soletta tra quelle nuvolette. A pensarci bene non dovevano esserci altri puttini come noi?

Dopo non so quanto tempo svolazzai tra le nuvolette sino a quando sentii una cosa strana attaccata all’orecchio che mi sussurrava “Chiamata per Bella, Chiamata per Bella, attesa per prossimo concepimento di bambina che diventerà vampiro. Avvicinarsi al sistema di trasporto personale”

Diventerò un vampiro? E cosa sono?

In quel momento arrivò l’ascensore, io entrai, le porte si chiusero e divenne tutto nero.

Un qualche cosa di umido e viscido mi avvolse, poi sentii caldo e un rumore sordo tipo tump tump. (forse un cuore?), un lampo di comprensione mi attraversò quello che tra un po’ di tempo sarebbe diventato il mio cervello: ero stata concepita!

 

 

Angolino mio:

Ok ragazzi, in un attimo di follia ho scritto questa cosa ridicola. Spero che non occupi troppo spazio nell’etere.

Rideteci sopra mi raccomando.

baciotti

  
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