Pioveva.
Lo scroscio della pioggia era l'unico rumore che si sentiva nella
camera.
Quell'unico, lieve, rumore era insopportabilmente doloroso per Nathan,
che stava sdraiato sul letto, disfatto da troppi giorni.
La casa era in condizioni pietose: troppo tempo era passato dall'ultima
visita di Deb, la quale aveva sistemato tutto per l'ennesima volta.
Ora numerose lattine di birra si trovavano non solamente attorno a ogni
lato del letto, ma anche in ogni angolo del soggiorno. Inspiegabilmente
ce n'erano anche nella vasca da bagno!
Per non parlare dell'infinità di cartacce di merendine e
cartoni di pizze sparsi ovunque sul pavimento.
Con i pochi soldi che aveva, si stupiva della quantità di
schifezze che era riuscito a comprare...probabilmente la madre o Lucas
gli avevano messo dei soldi nel portafoglio senza che se ne accorgesse.
Lucas.
Pensare a lui gli faceva irrimediabilmente venire in mente lei. Tutto
in quella casa gli faceva venire in mente lei, quello che erano stati e
quello che avevano passato insieme.
La festa che aveva organizzato per lui, interrotta dalla polizia.
Le litigate per i siti porno e le foto di Peyton.
La loro prima volta consumata su quello stesso letto.
Il momento in cui le aveva chiesto di sposarlo.
"Ti
amerò per sempre...allora sarebbe bello cominciare oggi".
Ma anche lo stupido ultimatum che le aveva posto per via di Chris. Il
braccialetto che le aveva regalato gli procurava una fitta al cuore
ogni volta che lo guardava
"E poi non dire che non ti regalo
mai niente".
Era stata un'azione dovuta alla sua spacconeria, ma senza che se
né lui né Haley se ne rendessero conto aveva dato
inizio alla loro storia.
Per arrivare dove?
Lei ora era a divertirsi con Keller mentre lui soffriva come un cane.
L'amore faceva solamente soffrire.
Era cambiato per lei, cavolo! Da bulletto era diventato un uomo che
cercava di affrontare la sua vita in maniera coraggiosa.
Ma quella sofferenza non era affrontabile. Era un dolore nuovo,
così come era nuova la sensazione di vuoto che provava nel
petto.
Nulla aveva più importanza se non poteva condividerla con
Haley. Il basket che tanto amava non lo faceva sentire meglio.
Era in un limbo di apatia e dolore. Solitudine e amore apparentemente
non corrisposto.
La amava ancora.
La amava ancora, nonostante tutto.
Sempre e per sempre,
finché la morte non li avesse separati. Non era questo il
matrimonio?
Era orgoglioso di lei quando vedeva su un giornale un articolo che
parlava del suo tour.
Lo era ogni volta che in tv al notiziario parlavano di lei, facendo
sentire in sottofondo una sua canzone.
Era in un'eterna spirale di amore e odio, con una grossa dose di
sofferenza a mischiare il tutto.
E una sua canzone poteva far comparire l'arcobaleno in quel circolo in
cui la pioggia era diventata una terribile tempesta.