25/06/2011
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So Long & Goodnight.
Me lo ricordo bene.
Ricordo le stelle che mi guardavano beffarde dall'alto, immobili dai loro altari luminosi e io, guardandole, mi chiedevo se anche tu in quel momento eri lassų con loro ad osservarmi.
Ricordo che cercavo di chiamarti, ovviamente senza ricevere alcuna risposta.
Ricordo le facce costernate di gente sconosciuta, l'espressione distrutta del nonno.
Ricordo la tua pelle fredda, immobile, l'ultima volta che ti ho vista, pochi minuti dopo che te ne sei andata.
Can you hear me? Are you near me?
Queste parole mi risuonano nella testa, continuamente.
Come faccio a sapere che non mi hai abbandonato definitivamente?
Come posso sperare che tu mantenga la tua ultima promessa, quella di starci vicino per sempre, se intorno a me riesco solo ad avvertire la tua assenza?
Mi manchi cosė tanto, nonna...
Vorrei essermene andato io al tuo posto. Certamente avrei lasciato un vuoto minore.
Ascolto Mikey respirare piano dal letto accanto al mio. Da quando sei andata via č tornato a dormire con me, come quando eravamo bambini, come quando tu restavi con noi fino a quando non ci addormentavamo, come quando ci riempivi di baci o ci abbracciavi fino a stritolarci.
Ah, quelle strette soffocanti non le potevo sopportare!
E sai qual'č la cosa buffa adesso, nonna? Che in questo momento ho veramente bisogno di una di quelle strette. Ma invece che alle tue braccia calde posso solo aggrapparmi in lacrime al freddo marmo bianco, da sopra il quale la tua foto mi sorride. La tua foto, non tu. Ed č questo che fa male.
Era il 15 giugno e c'era l'eclissi di luna: anche lei voleva salutarti, hai visto, nonna?
Anche lei, a modo suo, ti ha detto addio.
* * *
Note:
Voglio dedicare questa breve "storia" alla mia mamma, che se n'č andata proprio il 15 giugno.
Voglio farle questo regalo, perchč oggi sono dieci giorni che non c'č pių.
So long and goodnight, mamma, mi manchi tanto.
Con tutto il cuore, Rosy.
p.S. Il 15 giugno c'era davvero l'eclissi di luna.