Buondì a tutti!
So che dovrei finire la mia long, ma ho deciso di partecipare al
“2 giorni contest” indetto da _Aras_ sul forum di EFP
e questa piccola One Shot è
il risultato del contest!
E si è anche classificata prima (a pari merito)! *O*
Beh, buona lettura!
-Autore: SereILU
-Titolo: Nella
“Tana” del nemico
-Prompt A: Tana
-Prompt B: Primo
Bacio
-Personaggio/Pairing: Petunia Evans
-Genere: Commedia,
Het
-Avvertimenti: What If, AU
-Eventuali note: Cosa succederebbe se, per puro caso, la signora Dursley dovesse passare qualche giorno alla Tana? Sarebbe
spaventoso vero? E se, sempre per caso, a darle il benvenuto fossero i gemelli
Weasley?
Nella “Tana” del nemico
Petunia
Dursley era in una delle sue crisi più nere.
Come
avrebbe fatto?
Da
sola?
In
quel covo di.. di.. mostri!?
Le
tremavano le mani e la piccola valigia con le sue cose sembrava un macigno. Nel
petto il suo cuore sembrava voler fuggire via, di nuovo a Privet
Drive.
Attraversò
con passo stentoreo il grande cortile disordinato e non poté evitare un verso
di disappunto ogni volta che una gallina panciuta attraversava il suo cammino.
Quanto poi agli stivali di gomma ammassati vicino alla porta, se non fosse
stata così spaventata probabilmente sarebbe svenuta. E la struttura stessa di
quella.. casa? Sembrava un porcile, e per un attimo un brivido le corse lungo
la schiena.
Poi la
porta si aprì e ne uscì una donna. Era bassa, coi capelli rossi e dal viso
gentile, ma a Petunia sembrò quasi la reincarnazione delle sue peggiori paure.
“Oh,
lei deve essere la zia di Harry!” disse Molly Weasley con un sorriso.
Petunia
indietreggiò, il viso contorto in una smorfia a metà tra terrore e disgusto, ma
accennò un sì con la testa.
“Mi
scusi per il disordine, ma ci hanno avvertito del suo arrivo solo stamattina..”
si scusò Molly e si scansò per farla entrare in casa.
Petunia
chiuse un attimo gli occhi, sperando, quando li avesse riaperti, di trovarsi a
casa sua. Naturalmente non accadde nulla del genere, e quando si decise a
socchiudere le palpebre si trovò ancora davanti alla signora Weasley. Allora
prese un bel respiro e varcò la soglia.
Di
nuovo, se non fosse stata troppo spaventata probabilmente i suoi nervi non
avrebbero retto.
La
casa era completamente diversa da qualunque abitazione Petunia avesse mai
visto. Anzi, fosse stato per lei non l’avrebbe nemmeno definita casa.
C’era
un piccolo angolo cucina e appena posati gli occhi sul lavabo, Petunia cacciò
un piccolo urlo di terrore. I piatti si lavavano da soli e un cucchiaio di
legno stava mescolando quella che dall’odore sembrava zuppa di cipolle.
La
signora Weasley la guardò preoccupata, poi seguì il suo sguardo e capì.
“Lei
non è abituata alla magia vero?” chiese.
Petunia
sobbalzò alla parola magia e scosse violentemente la testa.
Molly
le rivolse un sorriso comprensivo.
“Posso
capirla sa? Anche Harry, la prima volta che è stato qui, non era del tutto a
suo agio, ma sono sicura che ci farà presto l’abitudine no?”
Per un
attimo, sul viso di Petunia la paura lasciò spazio ad un’espressione incredula,
ma poi vide i coltelli alzarsi in volo radente per pelare qualche patata e di
nuovo annuì, terrorizzata.
In
quel momento Fred e George Weasley entrarono nella stanza e alla vista della
povera Petunia i loro volti si contorsero in due identici ghigni malandrini.
“Oh
Fred, George” disse Molly, “perché non accompagnate la signora Dursley nella sua stanza? Almeno potrà sistemare le sue
cose”
I
ghigni, se possibile, divennero ancora più ampi.
“Ma
certo mamma” disse Fred con un inchino galante a Petunia e prendendola
sottobraccio.
“Sarà
un piacere” confermò George chinandosi per afferrare la valigia.
La
signora Dursley rabbrividì istintivamente al contatto
con Fred, certa che quei sorrisetti non avrebbero portato nulla di buono.
Ma in
presenza della madre, Fred e George si comportavano in maniera davvero naturale
e tranquilla e nulla avrebbe fatto presagire il disastro imminente.
Come
promesso, i gemelli accompagnarono la povera Petunia su per le scale verso un
pianerottolo sul quale si affacciava un’unica porta.
“Signora,
questa è la sua stanza” disse George aprendo la porta.
“Ci
dispiace, ma dovrà condividerla con nostra sorella, ma non si preoccupi, non
russa” aggiunse Fred.
“Questo
non lo so..” mormorò George.
La
signora Dursley entrò e si chiuse velocemente la
porta alle spalle, lasciando i due gemelli a ridere sul pianerottolo. Poi si guardò
intorno e il suo cuore perse diversi battiti. La stanza sembrava il normale
rifugio di un’adolescente, con scrivania e poster attaccati alle pareti. Ma i
poster si muovevano.
Petunia
osservò orripilata le donne del primo poster scuotersi al ritmo di una canzone
che lei non poteva sentire. Avevano in mano strumenti musicali e portavano
lunghe vesti scure e rispondevano al nome di “Sorelle Stravagarie”.
Nell’altro poster invece c’era una sola ragazza, che volava su un manico di
scopa.
Petunia
Dursley si afflosciò contro la porta, il respiro
affannoso e i nervi in procinto di cedere.
Poi
risuonò un crack e Fred e George
Weasley si materializzarono nella stanza.
Petunia
lanciò un grido stridulo e desiderò sprofondare nel pavimento di legno.
“Ci
scusi, ma non potevamo lasciarla sola a fare tutto il lavoro” disse Fred
raccogliendo la valigia e aprendola sul secondo letto fatto entrare a forza
nella stanza.
La
signora Dursley provò a protestare, ma proprio in
quel momento Fred estrasse la bacchetta e con un solo gesto tutti i vestiti
volarono nell’armadio e Petunia non ebbe più il coraggio di aprire bocca.
“Ma
cosa ci fa lì per terra?” chiese George afferrandola delicatamente per le
spalle per farla alzare e Petunia, divincolandosi, si sedette sul letto, certa
che le sue gambe non l’avrebbero retta.
“Io la
vedo un po’ nervosa” disse George osservandola, “non credi Fred?”
Fred
abbassò la bacchetta e, come il fratello, si mise ad osservare la signora Dursley.
“Sì,
lo penso anche io” confermò.
Petunia
alzò gli occhi su di loro, e il ghigno stampato sulle loro facce le fece
scorrere un brivido lungo la spina dorsale. Poi, inspiegabilmente anche i
gemelli si sedettero sul letto, ai due lati della signora Dursley.
“Si
deve rilassare” le disse Fred togliendole il leggero soprabito rosa salmone.
“Assolutamente”
confermò George cominciando a massaggiarle le spalle.
Petunia
era ancor più terrorizzata. Non era fuggita via urlando solo perché la paura le
aveva bloccato la gola e le articolazioni.
“Mica
siamo pericolosi!” aggiunse George passandosi una mano tra i capelli per
spettinarli.
“Infatti,
anzi, siamo piuttosto tranquilli..” disse Fred.
Petunia
di nuovo rimase in silenzio, troppo spaventata per dire o fare qualunque cosa.
“E
poi, vorrà forse negare che siamo carini?” esclamò George.
La
signora Dursley gli lanciò un’occhiata incredula.
“No”
rispose Fred, “non siamo solo carini. Siamo i più sexy”
Petunia
si voltò verso di lui, l’espressione sempre più terrorizzata.
“Lo
sai Fred? Hai ragione” aggiunse George alzandosi in piedi e assumendo una posa
da statua greca, “che ne dice signora? Le piaccio?”
Petunia
scosse la testa e chiuse gli occhi. Tutto ciò doveva essere un sogno. Anzi, un
incubo.
Fred
intanto aveva ripreso a massaggiarle le spalle, come un tenero amante.
“Non le
piaccio?” George sembrava deluso, ma si riprese subito.
Un
sorriso sornione comparve sul suo viso e tornò a sedere sul letto.
“Posso
chiamarla Petunia vero?” disse, passando un braccio sulle spalle della signora Dursley e disegnando ricami con le dita sul suo braccio.
Lei non mosse un muscolo.
Con
l’altra mano, George le spostò i capelli e le scoprì il collo. Petunia
rabbrividì ancora.
“Su,
Petunia, perché non chiude gli occhi e immagina di essere ancora una semplice
adolescente in preda agli ormoni? E poi arriverei io e le darei il suo primo bacio, non le piacerebbe?” disse
il gemello, avvicinandosi al viso di lei.
Petunia
ebbe il coraggio di aprire gli occhi, trovò quelli di George a pochi centimetri
dai suoi.
I suoi
nervi non ressero un secondo di più.
Cominciò
a urlare e corse via, facendo le scale a due a due.
Molly
Weasley, indaffarata nella preparazione della cena, sentì le urla di terrore di
Petunia Dursley e la vide correre attraverso la
cucina, sbattere contro la porta d’ingresso, aprirla e attraversare il cortile come
se avesse avuto le ali ai piedi.
Dai
piani di sopra intanto giungevano le risate dei gemelli. La signora Weasley
capì subito che c’era qualcosa che non andava.
“Fred!
George! Cosa avete combinato stavolta?”
Writer’s corner:
Ecco
la valutazione:
Grammatica[10/10]:
Non ho trovato alcun errore!
Stile[10/10]: Frasi breve e concise, linguaggio
semplice, molto bene. Dal lessico si capisce chiaramente il disgusto e la paura
di Petunia verso i mondo magico, così come nelle descrizioni dei due gemelli
hai fatto chiaramente intendere il loro spirito divertente.
Caratterizzazione dei personaggi[10/10]: Petunia è
perfettamente lei, spaventata dalla magia, disgustata da quelle persone e
soprattutto, dannatamente isterica! Fred e George non avrebbero potuto essere
più veri! Mollyè la solita madre accogliente e
sorridente, che però riesce a diventare una belva quando si arrabbia! Molto
brava!
Utilizzo dei prompt[4,5/5]:
La Tana è molto importante nella storia, essendo il luogo in cui si svolge. Il
Primo bacio un po' meno, ma comuqnue molto azzeccato!
Gradimento personale[5/5]: L'ho ADORATA! Mi hai
fatto ridere senza cadere nel demenziale! Davvero, bravissima!
Totale: 39,5/40
Che posso dire? Un grazie a _Aras_ per il suo stupendo giudizio, e a chi leggerà la
fiction e la commenterà.
SereILU