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Autore: SereILU    25/06/2011    6 recensioni
Questa storia ha partecipato al "2 giorni contest" organizzato da _Aras_ sul Forum di EFP, classificandosi, con mia grande sorpresa, Prima (a pari merito)!
Ora passiamo ai fatti:
Cosa succederebbe se, per puro caso, la signora Dursley dovesse passare qualche giorno alla Tana? Sarebbe spaventoso vero? E se, sempre per caso, a darle il benvenuto fossero i gemelli Weasley?
Spero di avervi incuriositi! Buona lettura!
Genere: Comico, Commedia, Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: George, e, Fred, Weasley, Molly, Weasley, Petunia, Dursley
Note: AU | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Altro contesto
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Buondì a tutti!

So che dovrei finire la mia long, ma ho deciso di partecipare al “2 giorni contest” indetto da _Aras_ sul forum di EFP e questa piccola One Shot è il risultato del contest!

E si è anche classificata prima (a pari merito)! *O*

Beh, buona lettura!

 

 

 

-Autore: SereILU
-Titolo: Nella “Tana” del nemico
-Prompt A: Tana
-Prompt B: Primo Bacio
-Personaggio/Pairing: Petunia Evans
-Genere: Commedia, Het
-Avvertimenti: What If, AU
-Eventuali note: Cosa succederebbe se, per puro caso, la signora Dursley dovesse passare qualche giorno alla Tana? Sarebbe spaventoso vero? E se, sempre per caso, a darle il benvenuto fossero i gemelli Weasley?

 

 

Nella “Tana” del nemico

 

 

 

Petunia Dursley era in una delle sue crisi più nere.

Come avrebbe fatto?

Da sola?

In quel covo di.. di.. mostri!?

Le tremavano le mani e la piccola valigia con le sue cose sembrava un macigno. Nel petto il suo cuore sembrava voler fuggire via, di nuovo a Privet Drive.

Attraversò con passo stentoreo il grande cortile disordinato e non poté evitare un verso di disappunto ogni volta che una gallina panciuta attraversava il suo cammino. Quanto poi agli stivali di gomma ammassati vicino alla porta, se non fosse stata così spaventata probabilmente sarebbe svenuta. E la struttura stessa di quella.. casa? Sembrava un porcile, e per un attimo un brivido le corse lungo la schiena.

 

Poi la porta si aprì e ne uscì una donna. Era bassa, coi capelli rossi e dal viso gentile, ma a Petunia sembrò quasi la reincarnazione delle sue peggiori paure.

“Oh, lei deve essere la zia di Harry!” disse Molly Weasley con un sorriso.

Petunia indietreggiò, il viso contorto in una smorfia a metà tra terrore e disgusto, ma accennò un sì con la testa.

“Mi scusi per il disordine, ma ci hanno avvertito del suo arrivo solo stamattina..” si scusò Molly e si scansò per farla entrare in casa.

Petunia chiuse un attimo gli occhi, sperando, quando li avesse riaperti, di trovarsi a casa sua. Naturalmente non accadde nulla del genere, e quando si decise a socchiudere le palpebre si trovò ancora davanti alla signora Weasley. Allora prese un bel respiro e varcò la soglia.

 

Di nuovo, se non fosse stata troppo spaventata probabilmente i suoi nervi non avrebbero retto.

La casa era completamente diversa da qualunque abitazione Petunia avesse mai visto. Anzi, fosse stato per lei non l’avrebbe nemmeno definita casa.

C’era un piccolo angolo cucina e appena posati gli occhi sul lavabo, Petunia cacciò un piccolo urlo di terrore. I piatti si lavavano da soli e un cucchiaio di legno stava mescolando quella che dall’odore sembrava zuppa di cipolle.

La signora Weasley la guardò preoccupata, poi seguì il suo sguardo e capì.

“Lei non è abituata alla magia vero?” chiese.

Petunia sobbalzò alla parola magia e scosse violentemente la testa.

Molly le rivolse un sorriso comprensivo.

“Posso capirla sa? Anche Harry, la prima volta che è stato qui, non era del tutto a suo agio, ma sono sicura che ci farà presto l’abitudine no?”

Per un attimo, sul viso di Petunia la paura lasciò spazio ad un’espressione incredula, ma poi vide i coltelli alzarsi in volo radente per pelare qualche patata e di nuovo annuì, terrorizzata.

 

In quel momento Fred e George Weasley entrarono nella stanza e alla vista della povera Petunia i loro volti si contorsero in due identici ghigni malandrini.

“Oh Fred, George” disse Molly, “perché non accompagnate la signora Dursley nella sua stanza? Almeno potrà sistemare le sue cose”

I ghigni, se possibile, divennero ancora più ampi.

“Ma certo mamma” disse Fred con un inchino galante a Petunia e prendendola sottobraccio.

“Sarà un piacere” confermò George chinandosi per afferrare la valigia.

La signora Dursley rabbrividì istintivamente al contatto con Fred, certa che quei sorrisetti non avrebbero portato nulla di buono.

Ma in presenza della madre, Fred e George si comportavano in maniera davvero naturale e tranquilla e nulla avrebbe fatto presagire il disastro imminente.

 

Come promesso, i gemelli accompagnarono la povera Petunia su per le scale verso un pianerottolo sul quale si affacciava un’unica porta.

“Signora, questa è la sua stanza” disse George aprendo la porta.

“Ci dispiace, ma dovrà condividerla con nostra sorella, ma non si preoccupi, non russa” aggiunse Fred.

“Questo non lo so..” mormorò George.

La signora Dursley entrò e si chiuse velocemente la porta alle spalle, lasciando i due gemelli a ridere sul pianerottolo. Poi si guardò intorno e il suo cuore perse diversi battiti. La stanza sembrava il normale rifugio di un’adolescente, con scrivania e poster attaccati alle pareti. Ma i poster si muovevano.

Petunia osservò orripilata le donne del primo poster scuotersi al ritmo di una canzone che lei non poteva sentire. Avevano in mano strumenti musicali e portavano lunghe vesti scure e rispondevano al nome di “Sorelle Stravagarie”. Nell’altro poster invece c’era una sola ragazza, che volava su un manico di scopa.

Petunia Dursley si afflosciò contro la porta, il respiro affannoso e i nervi in procinto di cedere.

Poi risuonò un crack e Fred e George Weasley si materializzarono nella stanza.

Petunia lanciò un grido stridulo e desiderò sprofondare nel pavimento di legno.

“Ci scusi, ma non potevamo lasciarla sola a fare tutto il lavoro” disse Fred raccogliendo la valigia e aprendola sul secondo letto fatto entrare a forza nella stanza.

La signora Dursley provò a protestare, ma proprio in quel momento Fred estrasse la bacchetta e con un solo gesto tutti i vestiti volarono nell’armadio e Petunia non ebbe più il coraggio di aprire bocca.

“Ma cosa ci fa lì per terra?” chiese George afferrandola delicatamente per le spalle per farla alzare e Petunia, divincolandosi, si sedette sul letto, certa che le sue gambe non l’avrebbero retta.

“Io la vedo un po’ nervosa” disse George osservandola, “non credi Fred?”

Fred abbassò la bacchetta e, come il fratello, si mise ad osservare la signora Dursley.

“Sì, lo penso anche io” confermò.

Petunia alzò gli occhi su di loro, e il ghigno stampato sulle loro facce le fece scorrere un brivido lungo la spina dorsale. Poi, inspiegabilmente anche i gemelli si sedettero sul letto, ai due lati della signora Dursley.

“Si deve rilassare” le disse Fred togliendole il leggero soprabito rosa salmone.

“Assolutamente” confermò George cominciando a massaggiarle le spalle.

Petunia era ancor più terrorizzata. Non era fuggita via urlando solo perché la paura le aveva bloccato la gola e le articolazioni.

“Mica siamo pericolosi!” aggiunse George passandosi una mano tra i capelli per spettinarli.

“Infatti, anzi, siamo piuttosto tranquilli..” disse Fred.

Petunia di nuovo rimase in silenzio, troppo spaventata per dire o fare qualunque cosa.

“E poi, vorrà forse negare che siamo carini?” esclamò George.

La signora Dursley gli lanciò un’occhiata incredula.

“No” rispose Fred, “non siamo solo carini. Siamo i più sexy”

Petunia si voltò verso di lui, l’espressione sempre più terrorizzata.

“Lo sai Fred? Hai ragione” aggiunse George alzandosi in piedi e assumendo una posa da statua greca, “che ne dice signora? Le piaccio?”

Petunia scosse la testa e chiuse gli occhi. Tutto ciò doveva essere un sogno. Anzi, un incubo.

Fred intanto aveva ripreso a massaggiarle le spalle, come un tenero amante.

“Non le piaccio?” George sembrava deluso, ma si riprese subito.

Un sorriso sornione comparve sul suo viso e tornò a sedere sul letto.

“Posso chiamarla Petunia vero?” disse, passando un braccio sulle spalle della signora Dursley e disegnando ricami con le dita sul suo braccio. Lei non mosse un muscolo.

Con l’altra mano, George le spostò i capelli e le scoprì il collo. Petunia rabbrividì ancora.

“Su, Petunia, perché non chiude gli occhi e immagina di essere ancora una semplice adolescente in preda agli ormoni? E poi arriverei io e le darei il suo primo bacio, non le piacerebbe?” disse il gemello, avvicinandosi al viso di lei.

Petunia ebbe il coraggio di aprire gli occhi, trovò quelli di George a pochi centimetri dai suoi.

I suoi nervi non ressero un secondo di più.

Cominciò a urlare e corse via, facendo le scale a due a due.

 

Molly Weasley, indaffarata nella preparazione della cena, sentì le urla di terrore di Petunia Dursley e la vide correre attraverso la cucina, sbattere contro la porta d’ingresso, aprirla e attraversare il cortile come se avesse avuto le ali ai piedi.

Dai piani di sopra intanto giungevano le risate dei gemelli. La signora Weasley capì subito che c’era qualcosa che non andava.

“Fred! George! Cosa avete combinato stavolta?”

 

 

 

Writer’s corner:

Ecco la valutazione:

 

 

Grammatica[10/10]: Non ho trovato alcun errore! 
Stile[10/10]: Frasi breve e concise, linguaggio semplice, molto bene. Dal lessico si capisce chiaramente il disgusto e la paura di Petunia verso i mondo magico, così come nelle descrizioni dei due gemelli hai fatto chiaramente intendere il loro spirito divertente. 
Caratterizzazione dei personaggi[10/10]: Petunia è perfettamente lei, spaventata dalla magia, disgustata da quelle persone e soprattutto, dannatamente isterica! Fred e George non avrebbero potuto essere più veri! Mollyè la solita madre accogliente e sorridente, che però riesce a diventare una belva quando si arrabbia! Molto brava! 
Utilizzo dei prompt[4,5/5]: La Tana è molto importante nella storia, essendo il luogo in cui si svolge. Il Primo bacio un po' meno, ma comuqnue molto azzeccato! 
Gradimento personale[5/5]: L'ho ADORATA! Mi hai fatto ridere senza cadere nel demenziale! Davvero, bravissima! 

Totale: 39,5/40

 

Che posso dire? Un grazie a _Aras_ per il suo stupendo giudizio, e a chi leggerà la fiction e la commenterà.

 

SereILU

   
 
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