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Autore: nihil no kami    25/06/2011    3 recensioni
Emerald ha chiesto udienza a Blue per ricevere aiuto con Crystal, sperando che uno dei tramini della ragazza riuscissero a dargli un modo semplice per poter dichiarare i suoi sentimenti. Che ingenuo.
Genere: Comico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altri
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Manga
- Questa storia fa parte della serie 'Pokémon Special - Raccolta di one-shot'
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Un'altra mia fic dedicata a quel tappetto di Emerald!

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Le gambe di Emerald dondolavano nervosamente mentre il ragazzino aspettava la risposta di Blue, che sedeva dinanzi a lui.
I due erano a casa della ragazza, in quel piccolo salotto tetro riempito di mobilio d'altri tempi, che a detta di Green era stato rubato dalla ragazza prima che si stabilisse lì.

Il bambino la guardava ansioso mentre lentamente portava la tazza di tè Old Gray alla bocca, per poi iniziare a deglutirlo lentamente, moolto lentamente.

Sembrava ci provasse gusto lei, a farlo aspettare.

Sempre molto lentamente allontanò la tazzina dalle labbra e la ripose sul tavolino che li separava, per poi prendere un cucchiaio e affondarlo nella zuccheriera.

- È troppo amaro. - sentenziò la ragazza.

Emerald ebbe giurato che quell'affermazione fosse stata accompagnata da un sorriso comparso come un guizzo sulle sue labbra, per poi scomparire repentinamente.

- Per quando devo aspettare ancora? - chiese Emerald con tono stanco.

Blue gli fece gesto di stare zitto, mentre sollevava la porcellana e si apprestava ad assaggiare nuovamente il tè.

- Adesso sì che va bene! - esclamò con soddisfazione, mentre poggiava il contenitore ormai vuoto davanti al ragazzo.

- Allora, se ho capito bene, tu vorresti che io ti aiutassi a dichiararti a Crystal, giusto? -

- Esattamente. - rispose Emerald - Tu sei sempre stata la più sveglia del gruppo. Inoltre da quando ho chiesto l'aiuto di Gold non l'ho più visto in giro... -

La ragazzo si soffermò per qualche istante a guardare il dex holder: si era presentato a lei con la sua solita divisa verde e la pettinatura a mezzaluna tenuta assieme dalla gemma che portava sulla fronte, ma stavolta non indossava i suoi soliti arti meccanici, quelli che gli permettevano di sembrare più alto e di muoversi con scioltezza, quindi aveva circa le dimensioni di un bambino, davvero piccolo se paragonato alla sedia imbottita nella quale era sprofondato mentre lei serviva il tè.

- Mio caro Emerald, hai fatto bene a rivolgerti alla sottoscritta. Noi donne siamo creature complicate, non sai mai cosa devi aspettarti da una ragazza. Per esempio, hai provato a portarle dei fiori? -

Emerald la guardò con un espressione del tipo "Ti sembra che non ci abbia provato in tutti i modi possibili e immaginabili?".

- Bene, se la metti così allora c'è un unica cosa che devi fare. Ti avverto però, è un piano complicatissimo suddiviso in molti passaggi il cui ordine è fondamentale, se sbaglierai a seguire anche una sola delle mie indicazioni non so come potrebbe prenderla Crys... -

Il bambino pendeva dalle sue labbra. "Finalmente, sapevo che Blue era nota per i suoi tramini, ero certo che avrebbe potuto aiutarmi." pensò Emerald.

- ... ma voglio qualcosa in cambio, devi prima consegnare questa a Green... - e dicendo così si infilò una mano in tasca e ne estrasse una busta bianca tutta stropicciata.

- Devo solo consegnargliela? - chiese Emerald dubbioso.

Blue era famosa anche per il prezzo dei suoi consigli...

- Certamente... - rispose lei mentre estraeva il pokénav dalla tasca.

- Sicura che non ci sia dentro nulla di pericoloso? -

Blue lo guardò dubbiosa - Ti pare che metterei mai qualcosa di pericoloso in una busta per Green? - chiese lei con tono seccato.

Emerald pensò fosse meglio non rispondere.

- E per il piano? - il biondino non era più nella pelle. Chissà cosa aveva architettato quella Ninetails di Blue...

- Aspetta, tra qualche secondo ti dirò tutto. -

Il pokénav iniziò a suonare e subito si udì una voce che ad Emerald era fin troppo familiare...

- Ah, ciao Crys, volevo chiederti se ti dava fastidio andare a prendere un gelato con Emerald questo pomeriggio, ah sì, lui è qui con me, sapevo che eri a Biancavilla oggi e ho pensato di chiederti un favore.. ah dov'è la gelateria? Hai presente la casa di Green, ecco, è subito dopo, divertitevi. - e dicendo così riattaccò.

Emerald era letteralmente morto mentre assisteva alla telefonata e ora il suo corpo senza vita giaceva abbandonato sulla poltrona.

- Suvvia, non lasciarti andare. Quando si tratta di vero amore non c'è tramino che tenga. Basta mettersi in gioco ed essere sinceri e le cose verranno da sé. -

Dopodiché sollevo di peso Emerald, si assicurò che avesse la busta con sé e lo gettò in strada, certa che si sarebbe ripreso, prima o poi.

  
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