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Autore: FaithJ    26/06/2011    3 recensioni
Era rannicchiata per terra, con le ginocchia al petto.
Lo sguardo rivolto ad una notte senza stelle, dovevano sembrarle tutte così, le notti, da quando non c'era lui.
Genere: Drammatico, Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Doctor - Altro, Rose Tyler
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Una notte senza stelle.



Avanzò lentamente per il corridoio, cominciando ad avvertire i suoi singhiozzi soffocati.
Si maledisse mentalmente perché non sapeva cosa fare,ancora non lo sapeva.
E maledisse lui, perché avrebbe dovuto saperlo.
Si avvicinò piano alla porta e la aprì, mentre sentiva le mani tremare.
-Rose?-sussurrò e si sorprese di sentire la sua voce così roca.
La ragazza in risposta tirò su col naso.
-Va a dormire, John. Adesso vengo-
Lui sospirò tristemente e le si avvicinò,mentre alcuni flash della notte appena passata gli tornavano in mente.
Avevano fatto l'amore come se non ci fosse stato un domani.
Aveva sentito il bisogno di Rose in quel momento e lui non aveva potuto fare altro che esserci,per lei.
Era rannicchiata per terra, con le ginocchia al petto.
Lo sguardo rivolto ad una notte senza stelle, dovevano sembrarle tutte così, le notti, da quando non c'era lui.
John si sorprese quasi ad odiarlo.
Si sedette al suo fianco e lasciò che la ragazza si accoccolasse al suo petto, dopodiché cominciò ad accarezzarle i capelli mentre sentiva il suo petto fremere quando veniva a contatto con le calde lacrime di Rose,nonostante fossero bollenti, non facevano che procurargli freddo.
-Mi dispiace,mi dispiace- la sentì sussurrare.
Lui annuì e le disse di non preoccuparsi, ma non era sicuro che quelle scuse fossero rivolte a John Smith.
Probabilmente erano ancora una volta per lui, che sembrava non lasciarli in pace neanche ora che non c'era più.
Era in questi momenti che John si sentiva solo un braccio mozzato, una copia.
Era in questi momenti che il suo fragile cuore umano cominciava a morire, a cedere.
Ed era in questi momenti che sentiva di aver più bisogno di Rose.
Erano ancora stretti l'uno all'altra quando una singola lacrima scese sul suo viso, scivolando tra i capelli di lei.
Ma cosa gli aveva fatto quell'alieno?
Rose lo guardò negli occhi e gli porse la mano.
-Andiamo a dormire-disse.
Lui annuì e insieme si alzarono. La ragazza avvicinò le sue labbra a quelle dell'uomo e lo baciò con trasporto.
Un bacio che sapeva di lacrime, ricordi e promesse non mantenute.
Tornarono nella loro camera mentre John cominciava a spogliarla e lei lo lasciava fare.
Per una volta, era stato lui ad avere bisogno di lei.
Sapeva che era ancora presto per andare avanti, sapeva che era presto per dimenticare.
Ma se c'era qualcosa che aveva acquisito insieme alla capacità di morire, quelli erano i sentimenti.
Avrebbe continuato ad amarla e a soffrire, credendo, sperando che prima o poi il fantasma dell'uomo che era stato li avrebbe lasciati vivere in pace.
Insieme.Perché almeno questo, se lo sarebbero meritato.
E fino ad allora, lui si sarebbe accontentato di stare con Rose e di sperimentare quella gamma di sentimenti che fino ad allora non aveva neanche immaginato. Sofferenza compresa.
Avrebbe continuato ad amarla,anche in notti come quella. Anche in notti senza stelle.

Sproloqui dell' "autrice"
Salve a  tutti .-.
ehm buonanotte a tutti.
E' tardi, sono stanca, malata e priva di fantasia.
Perciò sopportate e commentate questo delirio con molta calma.
E quello che sto scrivendo non ha senso.
Bene.
Questi due sono al limite della depressione...e  sinceramente, pure io.
BUONANOTTE, che è meglio

Harete imasu
  
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