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Autore: Mari Ace    26/06/2011    3 recensioni
Seconda serie di Dewy Drops. E non dico altro. Chi vuole intendere intenda! ùwù xDD
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'Berrish Cronicles'
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Okay, eccomi che torno con la seconda serie di Dewy Drops! ùwù Cominciamo! *^*
 
Hey Mr.Music tsuyoku daite. Hey Mr.Music... konogoro ja sukoshi dake kokoro ga sunete iru. atsui omoi o tojikomete susumenaku natte'ru..
SBAM!!
Una cuscinata alla sveglia la fece smettere di "cantare" Mr. Music dei Vocaloid.
Mi misi a sedere stropicciandomi gli occhi e guardando il calendario: 9 marzo... il giorno dopo sarebbe stato il mio 19° compleanno.
Voltai lo sguardo soffermandomi sul primo scaffale della libreria, sopra, in mezzo ai libri di scuola, c'era un bicchiere di vetro.. era quello che mi portai dietro il giorno della mia festa, quando scappai.
Sentii dei passi e subito dopo la porta della mia camera si aprì.
"Mari, smettila di guardare quel bicchiere! Non riesco ancora a capire perché lo fai!"
"Te l'ho già detto mamma. Mi ricorda Akio, il mio Akio."
"Ma non è neanche un ricordo carino! È semplicemente uno dei bicchieri della nonna che non mi hai fatto lavare." si avvicinò al bicchiere "Ci sono ancora i residui del..."
"FERMA!"
Si girò verso di me con uno sguardo tra l'arrabbiato e il furibondo. "Tesoro, non puoi rimanere legata a degli oggetti inutili!"
"Non è un oggetto inutile!"
"Invece sì! Devi ricordare lui attraverso il tuo cuore, non con un misero bicchiere di vetro!"
Abbassai la testa facendo scorrere le poche lacrime che premevano per uscire.
"Ma lui non torna... sono passati quasi 4 anni..."
"Lo so tesoro."
Driin.. Driin..
"Oh, sta squillando il telefono!"
Scese giù per le scale ad una velocità supersonica per poi rispondere al telefono. Passò qualche secondo.
"MARI! È PER TE!"
Sgranai gli occhi e, con uno scatto a dir poco felino, scesi anch'io spingendo via mia madre e facendola quasi cadere.
"P-pronto?"
"Ciao, piccola."
"Akio-san? Sei tu?"
"Diciamo di no. Sono Daichi, ricordi?"
"D-daichi? Quel Daichi?"
"Sì, quel Daichi. Ti andrebbe di venirmi a trovare?"
"Oh, sì però... ehm... vedo se trovo il biglietto che mi avevi dato..."
"Se vuoi te lo dico adesso a voce."
"Okay!" presi un foglio e una penna e scrissi l'indirizzo che mi dettò. "Bene, allora a dopo!"
Misi giù la cornetta e mi prese quasi un colpo quando mi girai: mia madre era proprio dietro di me con degli occhi che mettevano paura!
"Allora? Chi è questo Daichi? Ti prego, dimmi che non ho fatto una figlia infedele!"
"Ma... ma cosa dici, mamma?! Daichi è molto più vecchio di me!"
"Oh, e tu che c'entri con quest'uomo?"
Un enorme gocciolone comparve sulla mia testa.
"Te lo racconto dopo, ok? È una storia lunga...!"
Detto questo non le diedi neanche il tempo di rispondere e mi fiondai in camera.
Sentii uno squillo. Questa volta era il mio cellulare.
Risposi e sentii dall'altro capo del telefono una voce sconosciuta ma allo stesso tempo molto famigliare.
"A-Akio-san?"
"Bingo."
"Non ti costa tanto chiamarmi?" gli chiesi mentre non riuscivo a fermare le lacrime.
"No! Indovina perché."
"Cos..?" dei piccoli sassolini colpirono alla mia finestra facendomi fermare il cuore per un attimo.
Mi avvicinai alla finestra mentre il cuore era ripartito più veloce di prima. La aprii e lo vidi... era lì, proprio sotto casa mia! In quel momento non capii più niente: mi lanciai dalla finestra infischiandomene della forza di gravità.
Atterrai proprio tra le sue braccia, molto più muscolose di quando ci eravamo separati. Mi sentivo al sicuro.
Quando mi posò a terra gli buttai le braccia al collo lasciando andare le ultime lacrime che mi erano rimaste.
"Akio-san... sei uno stupido! Ti odio!"
"Perché...?"
A quel punto m'incavolai come non avevo mai fatto sino ad allora.
"MA COME PERCHÈ?! TI RENDI CONTO CHE SONO PASSATI 4 ANNI?!"
Il suo viso cambiò all'improvviso espressione.
"Perdonami... ti racconterò tutto..."
"Raccontarmi? Cosa?"
"Forse è meglio se andiamo nella tua stanza..."
"Okay."
Appena entrammo nella mia stanza sentii le sue braccia che mi prendevano per la vita.
"Mi sei mancata... tanto..."
"Anche tu... ma, cosa dovevi dirmi...?"
Mi buttò sul letto baciandomi sul collo.
"Ehi, aspetta! Cosa fai?! Non dovevi raccontarmi cosa ti era successo?"
"Facciamo che te lo racconto più tardi."
Mi alzò la maglietta del pigiama cominciando a baciarmi la pancia. Arrivò all'elastico dei pantaloni che prese con i denti e pian piano me lo sfilò. Arrivò quasi a metà coscia quando la porta si aprì all'improvviso e ne uscì mio fratello.
Io mi alzai all'istante coprendomi il prima possibile.
"O-onii-chan..."
 
 
TADADADANNNNNNNNNNNNNNNNNN!! °-°
praticamente per chi non l'avesse capito non le doveva raccontare una bella cippa di BIP! semplicemente voleva calmare i suoi bollenti spiriti! ùwù
  
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