Tre teste, una mora, una castana e una rossa, si sporgevano strette l’una all’altra all’ingresso dell’ufficio del Primo Ministro della Magia, come tante volte si avevano fatto tra i corridoi di Hogwarts. Il fatto di lavorare al Ministero e di conoscere di persona Kingsley non toglieva un po’ d’ansia a Ron,Hermione e Harry al momento di essere ricevuti.
Finalmente entrarono. Kinglsey li accolse con un sorriso, gentile come sempre.
- Si tratta di una faccende un po’ delicata. – iniziò dopo i convenevoli.
- Vi andrebbe di fare un viaggio in America?  A Forks per precisione. –
I tre si guardarono con aria interrogativa: qual era la ragione che poteva spingere il Ministro della Magia a volere che due giovanissimi Auror e un’altrettanto giovanissima dipendente del Dipartimento della Regolazione e Controllo delle Creature Magichesi recassero In America?
 
Erano passati pochi anni dalla fine della Seconda Guerra Magica, Lord Voldemort era stato sconfitto per sempre, la scuola era terminata e i tre avevano iniziato a lavorare, ma fino a quel momento nulla aveva richiesto la loro specifica presenza per una missione.
 
Kingsley sembrava restio, quasi imbarazzato nel continuare il suo discorso: - Il fatto è che a Forks vive una comunità di vampiri, un po’ particolare … -
Vista la riluttanza del Ministro Hermione si intromise: - La comunità vampira sa che deve vivere nel rispetto della Legge Magica e che la sua necessità di sangue non deve interferire con la vita babbana. Inoltre è strano parlare di una comunità di vampiri perché solitamente sono creature solitarie e non credo di aver mai letto di una di queste comunità a Forks. –
L’espressione di Harry e Ron era la stessa di quando a scuola la loro amica rispondeva ad una domanda particolarmente difficile: un misto di rispetto, irritazione e la convinzione che gli anni non avrebbero mai fatto cambiare Hermione!
Shakebolt sorrise: - Come sempre Signorina Granger ha ragione, a per questo dicevo che la comunità in questione è un po’ particolare. Il fatto che poi nessuno ne abbia mai sentito parlare è perché in passato avevano amicizie influenti, che al giorno d’oggi così influenti non sono più. Ma su questo aspetto ci ritorneremo. Come dicevo è una famiglia, sebbene in realtà non siano imparentati, di vampiri “vegetariani” nel senso che si nutrono solamente di sangue animale. Ma la cosa più curiosa è che – e qui il Ministro si interruppe nuovamente – alla luce del sole non si dissolvono, ma luccicano. – ecco lo aveva detto, ora doveva aspettare solo le reazioni dei tre ragazzi.
Harry: - … –
Ron: - … -
Hermione: - I vampiri non luccicano. – disse scandendo le parole.
- Normalmente no, ma questa è una razza molto particolare …-
- E perché è necessaria la nostra presenza? – intervenne Harry, conscio che se avesse lasciato campo libero all’amica questa avrebbe iniziato una disquisizione sulle eccezione di ogni razza magica.
- La famiglia in questione è sempre stata molto tranquilla e pacifica, ma ultimamente ci sono stati degli attriti con una comunità di licantropi che vive nello stesso luogo. –
- Licantropi? – boccheggiò Ron.
- Andiamo Ronald, ti ricordo che uno di questi è stato tuo insegnante e amico! – lo redarguì Hermione.
- E tu dimentichi che un altro stava per farti fuori solo per divertimento! – ribattè piccato riferendosi a Fenyr.
- Anche in questo caso si tratta di una comunità particolare che convive con la sua condizione da secoli senza problemi. Recentemente, purtroppo, tra due giovani membri delle rispettive razze c’è più di qualche attrito, perciò è necessaria la vostra presenza là- si interruppe un momento per guardarli negli occhi – Ho richiesto personalmente che foste voi ad essere mandati là sia perché ho avuto l’onore di conoscere personalmente il vostro valore, sia perché i due membri frequentano ancora il liceo e voi a vent’anni potrete facilmente mescolarvi a loro. –
Il trio fece un cenno di assenso, avrebbero accettato la missione senza alcun indugio.
- Un’ultima cosa, e so che sarà la cosa più difficile da accettare. Come vi avevo accennato la comunità di vampiri aveva amici una volta altolocati e per questo vorrei che portaste con voi un membro di questa famiglia, in modo tale da potervi avvicinare con più facilità. Si tratta di … Draco Malfoy.-
- Malfoy?? – l’urlo strozzato proveniva sia da Harry che da Ron. Vero che al momento della lotta contro Lord Voldemort il Serpeverde avesse prontamente voltato le spalle al Signore Oscuro per combattere accanto all’Ordine, ma era sempre e comunque un membro della casa di Salazar e il dubbio che avesse cambiato bandiera più per timore di finire ad Askaban come suo padre che per convinzione rimaneva.
Ora lavorava anche lui al Ministero, ma da lì ad affrontarci una missione insieme ne passava!