NOTTE
Le
luci della strada vanno e vengono prepotenti
contro i vetri del finestrino che lentamente supera ogni palo e si
lascia alle
spalle la scia luminosa che pochi secondi fa colpiva i miei occhi.
Adoro
viaggiare in macchina nella notte, è
tutto così diverso rispetto al giorno. Forse sarò
una pazza ma credo che tutto
di notte prenda un’altra forma, quasi una sorta di vita
parallela; come se
tutto si spostasse in un universo parallelo, dove la fretta e i rumori
svanisco
completamente e tutto viene pervaso dalla calma e dalla
tranquillità.
Amo
la notte e la sua oscurità che tutto
inghiotte e non c’è niente che possa salvarsi,
solo le luci a rischiarare il
suo manto cupo. Sono le stesse luci che lentamente colpiscono i vetri
della
macchina e formano ombre leggere.
I
lampioni alle mie spalle riflettono la mia
figura sul vetro accanto a me, sorrido leggermente, i miei occhi si
illuminano
di allegria e il mio viso paffutello sparisce d’improvviso e
di nuovo cala la
notte davanti a me.
Poche
luci rosse scorrono sotto i miei occhi
veloci e improvvise. Le auto che viaggiano vicino a me scorrono lente e
flessuose quasi non avessero fretta. C’è davvero
differenza con il giorno,
sembra che tutti siano impazienti e fremano nelle loro autovetture
pronti
subito a suonare i loro fastidiosi clacson e pronti a lampeggiare per
un non
nulla. La notte tutto cambia le stesse auto sono calme, lente e come
immerse in
un mondo di pace che difficilmente si trova di giorno.
Adoro
la notte anche per questo, tutti
appartengono alla notte e ai suoi ritmi nessuno può uscirne
tutto sottostanno
alle sue regole perfette.
Torno
a guardare la strada che sfreccia sotto
i miei occhi, e mi immergo nella bellezza del paesaggio che va e viene,
alberi che
si confondono con il cielo stellato, piante di cui non
capirò e non conoscerò
mai il nome, ma di notte queste cose non importano perché
tutto appartiene a
lei, tutto lei governa e possiede.
Lentamente
la macchina rallenta e si ferma al
semaforo rosso, unico elemento di disturbo nel mio viaggio, unico
oggetto che
mi riporta alla realtà di tutti i giorni e che in qualche
modo rovina la pace e
la magia di questa notte stellata.
Mi
fermo ad osservare una vettura che
lentamente si accosta alla mia, chissà chi sarà
il conducente, cosa potrebbe
raccontare della sua vita, al buio sembra una persona anonima che
niente ha da
dire e niente ha da fare. E’ così strana la magia
della notte sembra quasi che
nessuno faccia niente nella vita e che tutto si muova in funzione della
notte.
Un
calcio mi risveglia dalle mie riflessioni,
mi giro e guardo il ragazzo che accanto a me fissa la strada con fare
corrucciato.
Sorrido
lievemente per la sua espressione,
non riesco a capire il perché non riesca mai a rilassarsi e
a vivere con
tranquillità il viaggio. Forse è il carattere,
anche se dopo tanti anni ancora
non lo comprendo bene.
Prendo
la sua mano e la tolgo dal volante che
lui afferra con tanta forza, a volte penso che prima o poi si
staccherà dal
piantone se lui continua a tenerlo con tanta violenza.
Lui
stupito si volta verso di me e mi guarda
senza capire il motivo del mio gesto. Io gli sorrido dolcemente e
poggio la sua
mano sulla mia pancia oramai molto prominente e tonda e gli faccio
ascoltare i
calci che provengono dall’interno.
-Sentito?
Ho l’impressione che anche a lei
piaccia viaggiare di notte come me e le piaccia questa atmosfera
magica. Ho la
vaga sensazione che la piccola avrà il mio stesso carattere
e le piaceranno le
mie stesse cose-
Rido
felice per l’idea che mi è venuta, lui
di rimando storce la bocca, lo guardo stranita, perché
quella faccia?
-No
ti prego una Minako in miniatura non so
se riesco a sopportarla, con i tuoi stessi gusti e le tue folli idee?
Anche se
credo sia impossibile, vorrei evitare il dramma. La educherò
io così eviteremo
la tragedia-
Il
mio sguardo credo parli da solo.. come si
permette di dire certe cose?
Lui sorride serafico, e se la ride pure? Ma che razza di ragazzo
è?
-Non
dirmi che te la sei presa, dai era solo
uno scherzo per prenderti in giro, sai bene che adorerei una piccola
Mina in
tutto e per tutto uguale a te, anche se comunque io adoro di
più la mamma.-
Sorride
alla sua affermazione e con un gesto
veloce ma allo stesso tempo dolce mi sfiora le labbra e mi bacia
dolcemente.
Sorrido
in sua direzione, sono davvero una
sciocca, a volte non riesco a comprendere i suoi scherzi, in fondo lo
so che mi
ama alla follia, come posso dubitare di lui?
Mi
resta a fissare sorridente per qualche
attimo, io di rimando gli propongo uno dei miei migliori sorrisi, lo
amo
davvero e più di quanto potessi mai pensare.
Si
volta di scatto e riprende a guidare, il
semaforo che mi aveva riportata alla realtà rimane alle mie
spalle e vengo di
nuovo catapultata nella notte, quella notte che io adoro e spero che la
mia
bambina adorerà ancora di più.
Mi
volto verso il finestrino e mi predo nell’infinito
della splendida notte.
Non
chiedetemi come mi possa essere venuta in mente una cosa del
genere perché nemmeno io lo so. Unica cosa che posso dirvi
è che l’altra sera
tornando a casa da una serata, ho viaggiato in macchina in piena notte
e mi
sono ritrovata a pensare a queste cose e così ho deciso di
metterle su carta (
virtuale).
Del perché abbia scelto Minako? Non saprei, forse
perché mi piace molto come
personaggio e in fondo non ho mai scritto una storia su di lei.. del
perché incinta?
Non so quando ho immaginato la storia l’ho vista
così in macchina e con il
pancione senza sapere bene il perché.
Bando
alle ciance spero davvero che questa piccola riflessione
vi sia piaciuta anche se non è un granché.
A
presto
Bacioni