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Autore: primimesi    27/06/2011    7 recensioni
Ed eccomi con un'altra one shot su i fratelli Jonas! voglio precisare che i Jonas Brothers non mi appartegono! è tutto frutto della mia immaginazione! ah ... se volete criticare fatelo con cautela, grazie!
Genere: Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Joe Jonas, Kevin Jonas, Nick Jonas
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Sì, era geloso, molto geloso della complicità dei suoi due fratelli, loro erano Joe e Nick Jonas, loro tre insieme formavamo “I Jonas Brothers” una band famosa in tutto il mondo … li vedeva che scherzavano e si abbracciavano spesso, con lui l’ho facevano anche, ma loro uscivano quasi sempre insieme, erano come dire … inseparabili..! li amava con tutto se stesso, il successo non li aveva cambiati, anzi! Aveva rafforzato il loro rapporto, però purtroppo quando meno te l’ho immagini succedono cose che non vorresti che mai accadino:

Pov Nick:
Finalmente ero ritornato a casa dopo una lunga mattinata di lavoro, la musica era tutta la mia vita, mettevo anima e corpo per essa, mi sdraiai sul divano, mia madre stava preparando il pranzo, era quasi ora di mangiare, Frankie era entrato come un fulmine a casa, baciandomi la guancia salì nella sua cameretta a sistemare le sue cose, vidi mamma in difficoltà, l’aiutai a mettere la tavola, dopo di chè ci sedemmo, quando finì, cominciò a squillare il cellulare, prendendolo in mano vidi che era John il nostro chitarrista, non avevo voglia di rispondere, lanciai il telefono sul divano e uscì a fare una passeggiata con Elvis, rincasai un po’ tardi, ma nessuno mi disse niente, sapevano che quando uscivo con il cane trovavo sempre qualcosa da fargli fare, ripresi il cellulare, trovai cinque chiamate di Joe, mi preoccupai un po’, quando vidi Kevin davanti a me che rideva:
Kev: poi ha chiamato me! – l’ho guardai soddisfatto, aveva capito a chi stavo pensando
Io: ah … e cosa voleva? – chiesi curioso
Kev: era rimasto a piedi e sono andato a recuperarlo!
Io: ah … ok! – sorridendo andai in camera mia, ma chiamai lo stesso mio fratello – Joey!
Joe: Nicky! Ma dove cavolo l’avevi quel maledetto cellulare?
Io: scusami … ma sono uscito e l’ho dimenticato!
Joe: va bene, va bene! ora ti saluto, ci vediamo domani ok?
Io: certo, fratello!
Joe: a domani e fai il bravo!
Scesi in cucina, c’era ancora Kevin ma stava per andare via, l’ho salutai di fretta e decisi di strimpellare qualche accordo con la chitarra, non ne avevo mai abbastanza. L’indomani mi incontrai con Joe, fecimo colazione insieme, poi decisimo di fare una passeggiata.

Pov Joe:
Mentre camminavamo ci abbracciammo, l’ho facevamo molto spesso, parlavamo del più e del meno, quando ad un tratto fermandosi mi disse:
Nick: domani devo andare ad una festa … mi secca! – sbuffò
Io: ah pensavo qualcosa di più grave! – risi
Nick: non le sopporto certe feste, sono fastidiose!
Io: ma dai! – l’ho guardai negli occhi – a te quando mai piacciono queste cose?
Nick: infatti! Puoi venire anche tu?           
Io: no..no..! ho dato un appuntamento a John! Non posso disdicere solo perché il mio fratellino si secca tutto solo soletto!
Nick: uffa Joe! – rise – sei rompi … - si fermò – non l’ho dico nemmeno, non né vale neanche la pena!
Io: eh già!
Ci salutammo e tornai a casa un po’ stanco, ero abituato a sforzi fisici maggiori, ma forse stare dietro Nick era più faticante di qualsiasi altra cosa!

Pov Kevin:

Quella mattina mi alzai più presto del solito, accanto a me c’era Danielle, la mia donna, la mia musa, il mio angelo, era tutto per me, dolcemente le accarezzai il viso, poi scivolai lentamente dal letto, andai a lavarmi e a cambiarmi, quando sentì suonare alla porta, alzando l’ho sguardo erano già le 10:00 pensavo che era prestissimo e invece non era così, aprì la porta:
Nick: fratello! – mi diede una piccola gomitata
Io: Niiick! – sorrisi nel vederlo
Nick: ascolta … ti va di venire con me alla festa di stasera?
Io: uhm … - ci pensai un po’ e chiesi subito – Joe?
Nick: lui non può! – sbuffò – vieni tu!?! – restai incantato dai suoi occhi dolci, ma mi dava rabbia il fatto che io ero sempre la seconda scelta, come dicevano in molti “l’altro Jonas”
Io: certo! – sorrisi
Nick: evviva! – urlò entusiasta
Io: allora a stasera!
Nick: passi a casa verso le 20:00 ok?
Io: va bene! ciao! – chiusi la porta con forza
Non sopportavo la sintonia che c’era fra loro, con l’andare del tempo mi ero sforzato di convincermi che fra loro c’era qualcosa di più forte dell’amore, qualcosa che non aveva un termine specifico, ma mi davano davvero fastidio, ma non potevo farci nulla. La sera andai a prendere Nick e lì c’era anche Joe:
Joe: Kevin, state attenti! – mi raccomandò
Io: certo! – sorrisi – non preoccuparti!
Joe: Nicky! Non bere, non fumare … sai che ti fa male!
Nick: certo Joe! non preoccuparti! se sto attento all’alimentazione, pensa a queste cose..!
Joe: lo so … ora devo andare! – avvicinandosi a Nick l’ho baciò nelle labbra com’era solito fare, restavo sempre impalato a guardare ogni volta che l’ho facevano, quello era il gesto che odiavo di più
Nick: ehi, fratello! Sta attento anche tu! – sorrise come non l’avevo mai visto prima
Joe: ovviamente! – andò via, finalmente ero con mio fratello minore, mi faceva piacere restare con lui e suppongo che per lui fosse la stessa cosa.


Pov Nick:

Finalmente eravamo arrivati, c’era gente che ballava, beveva, non mi piaceva molto l’atmosfera, ma se ero stato invitato non volevo rifiutare, poi accanto a me c’era Kevin il mio fratellone maggiore, pochi secondi dopo ci accorsimo che dei paparazzi ci stavano fotografando, con mio fratello ci sedettimo, lui cominciò a bere qualche bicchiere di birra, non arrivava mai ad ubriacarsi fortunatamente, verso l’una decisimo di andarcene stavo quasi per addormentarmi, ci misimo in viaggio:
Kev: è stata una bella serata … - mi sorrise
Io: bhè … niente male! L’unica cosa buona era che c’eri tu! Se no mi sarei scocciato!
Kev: si, ti capisco …
Mi accompagnò a casa, abbracciandoci entrai dentro, andai subito a coricarmi ero davvero molto stanco. L’indomani fui svegliato da mia madre:
Mamma: Nicholas! – quasi urlò
Io: si, mamma?
Mamma: a pranzo voglio invitare i tuoi fratelli, siccome Joe non prende il telefono, vacci a casa e diglielo!
Io: ok, va bene! – mi alzai, mi vestì e raggiunsi mio fratello
Suonai alla porta ancora assonnacchiato, lui aprì subito:
Io: Joe … dai, andiamo che mamma vuole anche te per pranzo!
Joe: ah … che noia! – rise
Io: sbrigati! – mi fece entrare dentro, mentre si cambiava mi accorsi che aveva un livido nel braccio, avvicinandomi l’ho toccai – ma come te l’ho sei fatto?
Joe: ah … ho sbattuto! – sorrise, senza un preciso motivo mi allontanò
Io: ok … - non ero molto convinto
Andammo a casa, aparecchiammo, Kevin arrivò con Danielle, dopo pranzo, ci misimo noi tre sul divano a ridere e scherzare.


Pov Joe:

Mentre stavamo parlando e ridendo senza sosta, mi buttai sopra Nick, cominciai a stritolarlo:
Io: ti amo! Ti amo!
Nick: anch’io Joe! ma così sembriamo due pervertiti! – rise a crepapelle
Io: lo so … - non riuscivo più a trattenermi dalle risate
Nick: basta Joe, ti prego, non farmi il solletico!
Kev: ragazzi, basta! – urlò
Papà: stop! Domani dovete andare in un programma! Perciò alle 16:00 fatevi trovare la!
Io: ok, papì! – risi
Kev: papì.. – rise anche lui
Papà: come siete spiritosi! – si allontanò
Nick, guardava ancora il mio braccio anche se era coperto, avevo una maglietta a maniche lunghe, era possibile che già aveva notato qualcosa che non andava? Non gli diedi molto peso e ricominciai con il solletico.


Pov Kevin:

Ecco..! erano lì che si divertivano come matti, mi avevano escluso totalmente, quando erano insieme, nel mondo esistevano solo loro due e nessun altro, stavo per andarmene quando:
Nick: basta Joe, hai rotto! – si alzò, sistemandosi la maglietta
Joe: scusa Nicky …
Nick: uffa! Sei insaziabile! – disse quasi arrabbiato
Joe: scusa …
Nick: ora vado! Che palle! – sentendo quelle parole mi sentivo meglio, d’altronde non potevano sempre andare d’accordo, mi girai verso Joe che fece un sorriso fintissimo che di più finti non ne avevo mai visto
Io: resti qua a guardare la tv?
Joe: si, penso!
Io: resto anch’io!
Joe: si … - spostandosi mi fece spazio e mi abbracciò – ti voglio bene!
Io: anch’io Joe! – sorrisi contento
Joe: dai, scegli tu cosa guardare!
Io: bene..bene..!
Passai tre ore in compagnia di mio fratello, ma del film non capì proprio nulla, in lontananza si sentiva mia madre che urlava a Frankie il nostro fratello minore per i compiti, quando ci alzammo ci raggiunse Nick, aveva uno sguardo strano, molto strano:
Nick: cosa fate?
Joe: niente … - rise
Io: già … - risi anch’io
Nick: ok..ok.. – sorrise
Poco più tardi con Danielle ritornai a casa, salutai i miei fratelli soddisfatto di quel pomeriggio.


Pov Joe:

Ritornai a casa, mi sdraiai sul letto, quando suonarono al campanello, aprì era Greg, uno dei miei migliori amici, andammo nella mia camera, era da giorni che non l’ho sopportavo:
Greg: Joe … ho procurato altra roba, dai … proviamola!
Io: no..dai..! non è ho voglia! Non ho mai fatto cose simili … e oggi Nick ha capito qualcosa, non voglio che venga a sapere certe cose..!
Greg: ma non l’ho saprà mai! Io a lui non gliene parlo! Dai, per favore … pensa a Demi e a quanto l’hai fatta soffrire! – colpiva proprio nei miei punti deboli, era un bastardo
Alla fine mi lasciai trascinare, era una sensazione meravigliosa, ma non volevo rovinarmi la vita, promisi a me stesso che era l’ultima volta che l’ho facevo, purtroppo tra il dire e il fare c’è di mezzo il mare, Greg andò via, io restai immobile per tutto il tempo, mi addormentai. Al programma fummo davvero convincenti, eravamo in forma, ma lo eravamo sempre, però in una performance c’era qualcosa che mi bloccò.


Pov Nick:

Mi accorsi che Joe non riusciva quasi più a cantare, aveva la voce impastata, le sue parti le cantai io, non accennava nessuna ripresa, ma cosa gli era preso? Preoccupato indicai a Kevin di intrattenere il pubblico con la chitarra, facendo qualcosa di figo, così corsi da Joe l’ho abbracciai:
Io: cos’hai?
Joe: Nicky!
Io: ti senti meglio? – chiesi sciogliendomi dall’abbraccio
Joe: si … possiamo continuare!
Sentì un boato fortissimo, erano i fans che strillavano come pazzi, non capivo se era per noi o per Kevin, comunque sia, ritornai al mio posto, vidi Joe che stava meglio, alla fine il presentatore non disse nulla, quando tutto finì, corsimo nelle nostre auto, prima però ci fu l’incontro con i fans e le foto, prima di salutarci:
Kev: Joe, ma che ti è preso?
Joe: bho..! la voce è scomparsa …
Io: mi hai fatto preoccupare! – sorrisi e abbracciando i miei fratelli entrai in macchina
Tornai a casa con mio padre, la mamma anche si era preoccupata vedendoci in tv, ma l’ha rassicurammo.


Pov Kevin:

Un pomeriggio ero tranquillo a casa mia con la mia Danielle, quando mi arrivò una chiamata da parte di mia madre:
Io: pronto, mamma!?!
Mamma: Kevin! Per favore … corri subito in ospedale, noi siamo qui!
Io: cosa? Cos’è successo? – cominciai a spaventarmi
Mamma: Joe si è sentito male e Greg l’ha portato qua!
Io: ma cos’ha? – chiesi preoccupatissimo
Mamma: non l’ho sappiamo ancora, avverti tu Nick! – staccò in lacrime
Mi aveva dato un compito difficilissimo, ma senza esitare chiamai mio fratello minore:
Nick: Keviiin! – disse contento
Io: c’è poco di stare allegri! – risposi molto serio
Nick: cos’è successo?
Io: ehm … Joe è in ospedale … si è sentito male … - neanche il tempo di finire la frase che aveva staccato
Quando arrivai a destinazione, trovai i miei genitori la e anche Nick, era bestiale di quanto fosse stato veloce, invece nessuna traccia di Greg, ci sedettimo sconsolati, quando finalmente vidimo arrivare il dottore, la sua faccia non era molto sorridente:
Mamma: allora ci dica! – disse tremando
Dott: ehm … vostro figlio ha fatto uso di sostanze stupefacenti..! – tutti restammo increduli, non potevamo credere alle nostre orecchie
Papà: ma è impossibile! Joe non si droga!
Dott: non potevate saperlo … ma comunque … in questo caso potrei darvi ragione, credo che dai segni che riporta sia stato costretto …
Nick: segni? Quali segni?
Dott: ci sono dei segni, che fanno sospettare che il ragazzo non avesse intenzione di farsi bucare …
Mamma: oh mio Dio! Ma chi può essere stato? – si mise le mani fra i capelli
Io: Greg! – esclamai, si voltarono verso di me
Papà: potrebbe essere … - abbracciò mia madre
Kev: se l’ho prendo l’ho ammazzo!
Dott: signori … calmi..! il ragazzo è in rischio di vita …
Mamma: che cosa? – urlò
Dott: si, se tutto va bene, ha solo tre ore di vita massimo cinque … mi dispiace!
Nick: no, non può essere! Me l’ho faccia vedere, voglio costatare con i miei occhi!
Dott: certamente..ma non è cosciente!
Entrammo tutti nella stanza, vidi Nick che si avvicinò a lui.


Pov Joe:

Sentì dei singhiozzi, una mano sudata che stringeva la mia, dei mormorii, aprì gli occhi ormai sfinito, vedevo quasi tutto nero, piano, piano riuscì a vedere e sentire meglio:
Dott: è impossibile! Come ha fatto a svegliarsi! – restò di stucco
Mamma: tesoro mio …
Io: mamma … - dissi molto lentamente
Papà: come ti senti?
Io: non..non lo so …
Nick: Joe! Joe! – mi girai verso il mio fratellino – io sono qua! – sorrise
Io: Nicky … - notai anche Kevin – Kevin …
Dott: è incredibile! – uscì dalla stanza sconvolto, ma restava lì ad osservare
Nick: ti prego … non mollare..! sei forte, c’è l’ha puoi fare … - sorrise piangendo
Io: Nicky … come sei dolce …
Nick: ti sei svegliato … non dovresti capire niente … e invece sei cosciente … puoi ancora farcela …
Io: Nick … - l’ho guardavo quanto fosse cresciuto il mio piccolo Nicky … sentivo dolori lancinanti da per tutto, facevo fatica anche a respirare – ho paura! – esclamai
Mamma: povero piccolo mio! – scoppiò in lacrime buttandosi a terra, mio padre la fece uscire ma prima di andare via
Io: mamma … ti voglio bene!
Mamma: anch’io …
Io: papà … prenditi cura della mamma! – mio padre annuì, trascinandola con forza l’ha portò via dalla stanza, avevo la sensazione che non volessero vedere la mia fine
Kev: Joe … ma cosa ti hanno fatto? Ti prego devi dircelo …
Io: niente … non lo so … - mi prese una mano – ma Frankie dov’è?
Nick: a casa … non poteva vederti ridotto così!
Io: ok.. – strinsi la mano a Kevin e rivolgendomi a Nick – ho paura di morire …
Nick: non morirai …
Io: Nicky …
Kev: oh Joe! – si buttò addosso a me, mi abbracciò come meglio poteva e uscì doveva prendere anche lui una boccata d’aria
Io: ora siamo solo noi due … - sorrisi
Nick: Joey! Non abbandonarmi ti prego! – dai suoi occhi cominciarono a scorrere lacrime infinite
Io: Nicky! Ti amo..!
Nick: anch’io Joe! – rise
Io: perché ridi? – risi anch’io
Nick: sembriamo una coppia d’innamorati
Io: già … ma noi non l’ho siamo! Siamo molto di più … ho sempre pensato che noi due dovevamo essere una sola persona … - cominciai a sentirmi seriamente male
Nick: Joe! – cominciò scuotermi
Io: Nicky … sento molto freddo …
Nick: Joe! – quasi urlò, attirando l’attenzione degli altri fuori, mi accorsi che erano in molti, c’era anche Demi, si proprio lei … il mio punto debole
Io: salutami Demi, ti prego! Dille che …
Nick: che?
Io: che le voglio bene … ti amo Nicky..! - non sentì più niente, ma da quell’istante in poi vidi solo il buoio …


Pov Kevin:

Joe se n’era andato, le urla di dolore di Nick credo che l’abbiano sentite tutti, solo noi familiare ci avvicinammo a lui, vedevo mio fratello che piangeva come non aveva mai fatto in vita sua, non voleva mollarlo, i dottori cercavano di prendere il corpo ormai inerme di Joe, ma Nick non l’ho permetteva:
Nick: lasciatemi in pace! Andatevene tutti! – urlava come un pazzo
Io: Nick, ti prego! Cerca di capire! – dissi piangendo
Nick: no! – mi guardò troppo sofferente
I miei genitori erano distrutti, non avevano neanche la forza di parlare, guardavano con occhi disillusi, con forza riuscimmo a spiccicare Nick da Joe, e questo mi causò un  bel pugno, che non voleva sicuramente darmi volontariamente, continuava ad urlare, cercavo di calmarlo, non volevo assolutamente che il diabete gli salisse o abbassasse troppo, non ci tenevo a perdere un altro fratello. Dopo il funerale, andai su internet per dimenticare tutto quello che era successo, restai sorpreso nel vedere come i fans avevano reagito alla morte di Joe, erano impazziti anche loro, lessi anche che alcuni si erano suicidati, non riuscì a leggero altro, spensi il pc,pensavo a Greg che era scappato lontanto, ma sarebbero riusciti a riprenderlo o almeno speravo dovevamo farci spiegare ogni cosa, ma c’era poco da chiarire;  bussai alla camera di Nick ma non rispondeva, l’ho sentivo piangere, stava chiuso da tre giorni lì dentro, non era uscito neanche per il funerale.


Pov Nick:

Sentivo troppo dolore dentro di me, come se mille lame mi traffiggessero il corpo, stavo messo sul letto con una lampadina a guardare le fotografie mie e di Joe, il mio amato fratello, sentivo Kevin bussare e sgridarmi perché non uscivo dalla mia camera, ma avevo altro per la testa, sì avevo solo lui … Joe. Le foto scorrevano veloci dalle mie mani, non ero molto concentrato, quando una di esse mi colpì particolarmente, cominciai ad andare indietro con la mente:


Io: mammaaa! – urlai dal salotto
Mamma: Nicholas, tesoro cos’è successo?
Io: Joe, ha preso la mia chitarra e non me la vuole dare!
Mamma: Joseph! Ridai la chitarra a tuo fratello!
Joe: no è mia! – sbuffò
Mamma: Joseph! – urlò
Joe: nooo è mia!
Mamma: uhm … Nick tesoro, guarda usa questo come microfono! – me lo diede
Io: che bello! Sembra davvelo un miclofano!
Joe: che forza! Ora io suono e tu canti!
Io: va bene!
In quell’istante nostra madre ci scattò una foto, poi Joe si convinse di darmi la chitarra  e lui prese il microfano cominciando a cantare e io a suonare, la mamma ci guardava divertita; le mie lacrime cominciarono a calmarsi e trovai un’altra foto:
Joe: Nicky cosa ne dici se mi dai in prestito la tua batteria? – sorrise
Io: no, mai! Io la suono e tu canti! – gli presi un microfono e cominciammo a cantare, quando finimmo
Joe: signori e signori vi presento a tutti Nicholas Jerry Jonas e Joseph Adam Jonas! – si inchinò
Io: come sei bluffo Joe! – risi
Joe: come sono come?
Io: bluffo!
Joe: scemo, si dice buffo! Senza la elle!
Io: cosa? – l’ho guardai un po’ intontito
Joe: niente, lascia perdere! - rise


Fin da piccoli io e Joe abbiamo sempre avuto la passione per la musica, però lui al contrario mio non pensava mai e poi mai di poter diventare famoso, invece io sapevo che avrei realizzato il mio sogno, il nostro sogno. Posai le foto, quando alzai gli occhi verso il mio letto, vidi Joe che si spezzava in due dalle risate come faceva solitamente, sembrava così reale, che pensavo che era lì con me e invece non ci impiegai molto a capire che era stato solamente il frutto della mia immaginazione, ricominciai a piangere, mi buttai sul letto, con la testa sul cuscino, sentì una mano che mi toccava la spalla:
Io: Joe! – urlai quasi, ma mi accorsi che non c’era
Solo dopo qualche ora, decisi di uscire dalla mia stanza, avevo mangiato solo l’essenziale quei giorni, ma dove mi giravo e giravo, c’era sempre lui, era diventato insostenibile, non sentire più il suono della sua voce, non vederlo scherzare, mi mancava, per distrarmi un po’ accesi la tv, ma non facevano altro che parlare della morte di mio fratello, era davvero terribile, la spensi, lanciando il telecomando, lo sapevo non sarei resistito a lungo, non ci sarei riuscito, così deciso andai in cucina, i miei genitori mi guardavano con amarezza  e sconforto, ma loro non potevano mai pensare quello che mi stava per passare per la testa:
Io: esco! Vado a fare quattro passi!
Mamma: finalmente, rilassati un pochino!
Io: si …
Papà: va tranquillo!
Kev: attento!
Li abbracciai uno per uno, mentre stavo per aprire la porta, sentì Frankie piangere, mi diressi verso di lui:
Io: Frankie! – non potevo vederlo per molto, se no avrei cambiato idea
Frankie: Nick, mi manca tanto Joe!
Io: anche a me! ma lui da lassù ci proteggerà! – gli sorrisi e l’ho abbracciai – ti voglio tanto bene piccolo mio!
Frankie: anch’io Nicky! Ops scusa! Non dovevo chiamarti così! – sapeva che se mi chiamava in quel modo mi faceva soffrire
Io: non preoccuparti, ora vado! Ciao! – chiusi la porta, guardai casa mia
Mi diressi verso l’auto, andai in spiaggia, non c’era nessuno, mi misi sopra gli scogli, guardai le onde che sbattevano contro di essi, in quel momento mi venne in mente un altro flash back:


Joe: Nicky! – si voltò verso di me, stava sopra gli scogli con una gamba sola
Io: Joe! attento che cadi! – l’ho tenni stretto – per favore, ora torniamo indietro, mi metti paura!
Joe: eddai! Ormai hai tredici anni e sei ancora un bambino fifone! – rise
Io: non ho paura! Non voglio che tu cadda! – l’ho guardai in viso
Joe: Nicky!?!
Io: si!?!
Joe: sai … se un giorno, dovrei avere tanti problemi e avrei intenzione di farla finita, il posto migliore dove mi suiciderei sarebbe questo, l’ultima cosa che vedrei sarebbe l’oceano … sentirei la dolce aria che si respira …tu dove vorresti suicidarti? – rise
Io: io? Da nessuna parte, vorrei restare solamente tranquillo a  casa mia! – l’ho tirai a me, cercando di non farlo cadere dovevamo assolutamente scendere da lì
Joe: starei qua a vita! – respirò profondamente
Io: Joe! – urlai – c’è quello dei gelati!
Joe: dove? Dov’è? – corse subito via, raggiunse la spiaggia cercando quello dei gelati
Io: osp … ho sbagliato! – risi
Joe: maledetto … come hai potuto prenderti gioco dei miei sentimenti? – rise, poi mi abbracciò


 Ora ero lì, incosciamente ero andato dove era avvenuta quella discussione e ripensandoci Joe aveva proprio ragione, era bellissimo morire vedendo per ultima cosa l’oceano, il cielo e tanto altro ancora … senza più esitare mi buttai nel vuoto.

Pov Kevin:

Stavo giocando tranquillamente con la mia cagnolina Riley quando mi arrivò una chiamata:
Io: Papà, cosa succede?
Papà: Kevin … - pronunciò il mio nome disperato
Io: cos’è successo? – chiesi spaventato
Papà: Nick … Nick si è suicidato!
Quelle parole mi intontirono totalmente, non potevo crederci, la mia famiglia stava cadendo a pezzi, non avevo ancora metabolizzato la scomparsa di Joe, quando dovetti ricevere la notizia della morte dell’altro mio fratello, era davvero una maledizione, corsi da loro in un istante, dire che erano distrutti era poco:
Papà: si è buttato dagli scogli, hanno ritrovato il suo corpo senza vita! tieni! – mi porse una lettera – suppongo che l’abbia scritta lui, c’è scitto “solo per Kevin” per’ora leggila tu, poi deciderai se farla leggere agli altri!
Andai in camera di mio fratello, mi misi sul letto e cominciai a leggere:


CIAO KEVIN! SONO IO NICK, POTRA’ SEMBRARTI STRANO, MA SONO PROPRIO IO! TUO FRATELLO MINORE! MI DISPIACE AVERTI LASCIATO SOLO, NON VOLEVO ARRIVARE  A TANTO, MA L’IMMAGINE DI JOE MI PERSEGUITAVA OVUNQUE ANDASSI, L’AVEVI CAPITO ORMAI DA TEMPO CHE IO E LUI ERAVAMO DUE ANIME IN UN CORPO, VERO? SENZA DI LUI NON ESISTONO I JONAS BROTHERS, NON ESISTE NULLA, MA SOLO ME E LA MIA DANNATA ANIMA, NON CREDERE CHE IO SIA STATO EGOISTA NEI TUOI CONFRONTI, LE COSE DOVEVANO ANDARE COSI’, ORMAI SAPEVI CHE IO E JOE CI AMAVAMO … MA NO AMORE IN QUEL SENSO COME LO PENSONO TUTTI, MA ANDAVA AL DI LA, CERCATE DI CAPIRMI, TU, LA MAMMA, PAPA’, FRANKIE, I FANS, OGNUNO DI VOI DEVE CAPIRE LA MIA SCELTA! ORA TI LASCIO! L’UNICA COSA CHE VOGLIO E’ QUELLA DI RAGGIUNGERE NOSTRO FRATELLO … DI STARE CON LUI FINO ALLA FINE DEL TEMPO … NOI TI ASPETTEREMO CON ANSIA! MA LA TUA VITA SARA’ LUNGA VEDRAI! VIVRAI PER NOI DUE SU QUESTA TERRA E TE LA CAVERAI BENISSIMO! SALUTAMI DANIELLE, TUTTI! CHIEDI PERDONO AI FANS DA PARTE MIA..! ADDIO..PER SEMPRE..!
IL TUO DOLCE FRATELLO NICK.
 

Quella lettera mi sconvolse totalmente, nessuno la lesse, ma solo io, chiesi scusa a tutti come mi aveva detto di fare Nick, mostrai soltando alcune frasi, ma poche per capire tutto il resto, ma d’altronde tutti se l’ho immaginavano … se mio fratello si era ucciso era stato per Joe, per chi se no? mi sentivo deluso, solo, abbandonato dai miei fratelli minori, l’unico rimasto era Frankie, ho promesso a me stesso che l’avrei difeso da qualunque male. Adesso mi ritrovo qui, con un bambino in braccio di 5 anni, eh si! Danielle era rimasta in cinta, nessuno ormai sapeva di me, si scordarono della mia esistenza, ma dedicarono una statua a Joe e Nick, “ fratelli uniti nel bene e nel male oltre il confine della vita” ogni giorno passo da la con mio figlio … il mio piccolo angelo, ha le stesse caratteristiche dei miei fratelli, infatti l’ho avevo chiamato “Joseph Nicholas Jonas”.
 

 
 
 
 
 
 
 
 

  
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