Film > The Scarecrow
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Autore: Feel Good Inc    27/06/2011    3 recensioni
Tutto ciò che lui ha fatto, lo ha fatto per lei. E a lei sono bastati dieci secondi per innamorarsi di lui.
#01 ~ F: Forse non era il migliore dei nascondigli; ma qualunque posto che non fosse quella fabbrica che la gente chiamava orfanotrofio le andava bene.
#02 ~ E: Era così disperata che sul momento non si era accorta di nulla.
#03 ~ A: Aveva una bella voce, e belle gambe, e belle mani.
#04 ~ T: "Tu vuoi partecipare alla gara con me?"
#05 ~ H: "Ho l’impressione di averti già conosciuto."
#06 ~ E: Era questa, la notte più bella.
#07 ~ R: Ritardare sembrava ormai una peculiarità insita di Feathertop; eppure era una cosa così distante dal suo abituale modo di essere.
#08 ~ T: Tante cose erano rimaste in sospeso.
#09 ~ O: Ora che il campo era abbandonato, i corvi imperversavano tra le spighe mature, e nessuno se ne curava.
#10 ~ P: "Perché non me l’hai detto prima?"
{ Spaventapasseri/Feathertop x Polly }
Genere: Generale, Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Polly, The Scarecrow/Feathertop
Note: Missing Moments, Raccolta | Avvertimenti: Spoiler!
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Dieci secondi per innamorarsi ~

 

 

 

 

Forse non era il migliore dei nascondigli; ma qualunque posto che non fosse quella fabbrica che la gente chiamava orfanotrofio le andava bene. Anche questo campo di grano un po’ sperduto. Concentrata, la ragazza si scostò i capelli dal viso e si guardò intorno: ecco, quel punto laggiù... Proprio dov’era piantato lo spaventapasseri.

Si avvicinò al palo, si chinò, estrasse il coltellino di Charlie e scavò con cura, fino a sotterrare il barattolo.

Quando ebbe finito, sospirò di sollievo e alzò lo sguardo sul buffo personaggio che la sovrastava. Sorrise.

« Sarà il nostro segreto, d’accordo? »

Alla luce della luna, gli occhi neri dello spaventapasseri sembravano quasi ricambiare il suo sguardo.

 

 

[ 110 parole ]

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Spazio dell’autrice

 

Beh, gente, mi ha dato di volta il cervello. Ufficialmente.

Notate la peculiarità della cosa: io ho un esame tra meno di nove ore, un esame sul quale non sono assolutamente preparata a livello teorico e il cui aspetto pratico mi terrà impegnata di certo per tutta la notte... Eppure sono qui ad iniziare a pubblicare una nuova raccolta; non solo: una raccolta su un fandom che non potete obiettivamente conoscere, per il semplice fatto che The Scarecrow in Italia non esiste – cioè, non potete conoscerlo a meno che non abbiate avuto l’occasione che ha avuto Morgana le fay, che ringrazierò a vita per non avermi fatta sentire sola.

Comunque, sappiate che la mia riconoscenza verso quelle meravigliose persone che verranno a leggere lo stesso le mie deliranti sciocchezze pre-esame è fin da ora talmente grande da obbligarmi a lasciare qui sotto la contestualizzazione di questa prima drabble, nonché di tutto il film. Se avete intenzione di seguirmi – motivo per il quale vi adorerei tutti a vita – eccovi qui i beneamati(?) spoiler. Scritti in chiaro, così potrete decifrarli soltanto selezionando il testo, solo se siete sicuri di volerlo. ^^

 

The Scarecrow è la storia di Polly, una giovane orfana che, insieme ai suoi tre fratellini, vive in un istituto che in realtà è una fabbrica tessile in cui i ragazzi sono costretti a lavorare. Polly, com’è naturale, nutre speranze di vivere felicemente altrove, e pertanto inizia a risparmiare alcune delle monete guadagnate dai tessuti venduti: e i suoi risparmi decide di nasconderli in un campo di grano fuori dai confini del paese, giusto ai piedi di uno spaventapasseri. La ragazza non sa che là vive una strega, la quale una notte decide di dar vita allo spaventapasseri per renderlo suo amico e insegnargli a parlare, a muoversi e – cosa non meno importante, tenetelo a mente – a ballare. Con il tempo lo Spaventapasseri ormai praticamente umano s’innamora di Polly, pur non facendole mai scoprire la verità, per non rischiare di spaventarla e di perdere la sua amicizia. Sì, perché Polly oramai si confida con il ‘suo’ spaventapasseri proprio come se per lei fosse un vecchio amico.

Dunque, vi trovate con la prima drabble? Piuttosto comprensibile, ne?

Volete saperne di più? Oh, perfetto! *_*

Grisham, il miglior ballerino del paese – che a suo tempo è stato allievo di danza della strega, e ha scoperto da lei un incantesimo grazie al quale qualunque donna, ballando con lui, se ne innamora – ha messo gli occhi su Polly. La sua intenzione è di sposarla, e pensa di poterla facilmente conquistare con la sua ricchezza, soprattutto perché il primo pensiero di Polly è sempre il benessere dei suoi fratelli. Ma Grisham scopre accidentalmente che la ragazza ha dei risparmi suoi – pertanto ha la possibilità di rifiutare ogni sua proposta – e ne informa il direttore dell’orfanotrofio/fabbrica, che segue Polly fino al campo di grano e scopre così il nascondiglio del suo barattolo di monete, ormai del tutto pieno. L’uomo tenta di rubare il barattolo in assenza di Polly, ma a questo punto è lo Spaventapasseri – ignorando bellamente le conseguenze del proprio atto – a reagire per impedirglielo: mentre il patetico ometto fugge, lo Spaventapasseri decide, assieme all’amico topo Max e alla scopa incantata della strega, di recarsi in paese per restituire il denaro a Polly. Ma è troppo pericoloso per uno spaventapasseri farsi vedere in giro – ricordiamoci che nel Medioevo la stregoneria non era affatto ben vista! – e così, dopo una serie di peripezie che sarebbe troppo lungo riportare, il nostro dolce protagonista ottiene un’altra magia dalla strega che l’ha creato. Diventa un uomo: Feathertop. E il resto ve lo racconto la prossima volta. ^^

                      

Oh, cielo, una drabble di centodieci parole e poi un fiume di note d’autore. Che cosa ironica! xD

Ah: il titolo della raccolta ha un perché. Ma magari ve lo spiego più in là. Devo studiare, santo cielo.

Se vi ho incuriositi almeno un po’, mi trovate qui col prossimo capitolo.

Aya ~

 

Nota: Se non avete problemi con l’inglese, né con la qualità VHS, qui potete trovare il film. Può sembrare un po’ infantile e non sempre al massimo dell’animazione, ma vi assicuro che merita. Il racconto di Nathaniel Hawthorne cui la trama s’ispira, Feathertop: A moralized legend, è una delle cose più belle che abbia mai letto.

   
 
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