Nel delirio di questa notte insonne per la mia pancia troppo piena, ho pensato ad una situazione dolce tra Mamoru ed Usagi. Nulla di che, un capitoletto buttato giù al volo, scritto in prima persona da Mamoru, diciamoci la verità, per passare un po' il tempo! Se vi piace ne sono felice, altrimenti prendetelo con le pinze, come un delirio da indigestione!!! Grazie a tutti!

Una notte

Esco dal bagno e chiudo in modo silenzioso la porta dietro di me, appoggiandola appena. La luce della luna mi è sufficiente per vedere dove metto i piedi, senza inciampare per non creare baccano. Entro in sala, e mi dirigo verso il mezzo letto, affiancato alla finestra, che mille notti ha cullato sogni ed accompagnato silenzioso i miei incubi, e mi siedo sul bordo, solo un attimo, per guardarla alla luce tenue della finestra. Usagi sta dormendo beatamente, il suo respiro è regolare ma pesante. Le guardo la bocca appena socchiusa, un po' pronunciata in avanti, come se stesse facendo una piccola smorfia. Trattengo appena un sorriso di delizia. La guardo, cerco di riempirmi gli occhi della sua immagine, così dolce e delicata. Allungo una mano, quasi spaventato dall'idea di toccarla, e il cuore inizia ad agitarsi appena. Sorrido ancora, compiaciuto da quel sentimento che tutte le volte mi si sveglia in petto. Le accarezzo appena i codini, che si diramano come il delta di un fiume sulle mia lenzuola candide. I suoi capelli sono morbidi al contatto delle mie dita, vorrei osare di più, accarezzarle magari il viso, ma non voglio svegliarla. Mi diverte il fatto di vederla dormire nel mio letto ancora con la divisa scolastica. E' crollata come un sasso, mentre mi raccontava entusiasta quello che era successo a scuola, ed io mi deliziavo del suono cristallino della sua voce. Ma si, muovo appena la mano verso il suo viso, e le tocco con la punta delle dita il profilo delle labbra, rosse come fragola, e calde come il tepore che sento dentro me. La piccola smorfia che accennava appena in viso è sparita, mentre Usagi mugola appena, come se l'avessi disturbata. Ritiro immediatamente la mano, mi accontento solo di guardarla. Le sue palpebre accennano piccoli movimenti contratti ed io mi mordo appena il labbro inferiore, alla fine l'ho disturbata. Rimango immobile, quasi trattenendo il respiro, aspettando la sua prossima mossa. Ma lei lentamente si rilassa di nuovo, girandosi sul fianco, di fronte a me, scoprendo appena le gambe. La sua pelle è candida alla luce della luna, vorrei accarezzarla, per sentirne la morbidezza, ma il timore di svegliarla è tanto. Allora mia alzo, lasciandola al suo dolce riposo. Faccio per andarmene di la, a dormire sul divano, poi mi fermo. Mi giro di nuovo verso lei, verso la donna che amo di più in assoluto. Mi avvicino di nuovo, mi chino sopra il suo viso e le bacio la guancia. La mia bocca si posa sulla sua pelle di velluto. Profuma d'amore, profuma di Usagi. Mi delizio appena del suo sapore. "Buonanotte angelo mio", sussurro appena. Non so se riesce a capirmi, o se il sonno fa completamente da padrone, però almeno questo piccolo saluto dovevo darglielo.