Serie TV > The Vampire Diaries
Ricorda la storia  |      
Autore: Joy    27/06/2011    8 recensioni
"Lexi?" mormora quando riesce a mettere a fuoco la figura in piedi di fronte a lui.
"Mi fa piacere rivederti dopo tutto questo tempo, Damon." conferma lei gioviale.
Partecipa al "The Vampire Geometry Fest."
Genere: Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Damon Salvatore, Lexi
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Scritta per il The vampire Geometry Fest con il prompt: Damon/Lexi “A heart that hurts is a heart that works”

 

Scritta per il The vampire Geometry Fest con il prompt: Damon/Lexi “A heart that hurts is a heart that works”

Note: Ambientata nel 1870 in un luogo non ben precisato.

 

 

 

NOTTURNO INDOLORE

 

 

Il sangue gli cola sugli occhi, ma non riesce a smettere di attaccare.

È notte inoltrata e il porto è deserto, oltre a loro.

Uno dei tre vampiri contro i quali sta combattendo lo atterra senza difficoltà e ride dei suoi ormai deboli tentativi di rivalsa.

Damon si chiede ancora perché abbia deciso di attaccar briga con loro, dato che vantavano diverse centinaia di anni ciascuno e solo a vederli sembravano avere in corpo abbastanza rabbia da decimare un’intera popolazione.

Ma allo stesso tempo non riesce a trattenere un sorrisetto sprezzante; perché nonostante la sua esperienza nettamente inferiore, nella prima parte della rissa si è decisamente fatto valere.

Poi qualcuno gli ficcato un maledetto paletto nella schiena, dove lui non riesce ad arrivare, e per quanto infuriato e rabbioso si sia sentito, ogni suo successivo tentativo di lotta si è concluso con lui faccia a terra e gli altri a sghignazzare guardandolo dall’alto.

-Finiamolo.- sente dire ad uno dei tre, quando ormai è chiaro anche a lui che non riuscirà a rialzarsi un’altra volta.

-È troppo divertente.- commenta un’altra voce. –Giochiamo ancora un po’.-

E un dolore accecante gli esplode nel fianco dove l’hanno appena pugnalato.

Qualcuno ride mentre la sua vista si appanna fino ad oscurarsi, e nell’oblio che segue vede lei.

I boccoli scuri mossi dalla brezza serale e le labbra rosse socchiuse…

La sua immagine è così nitida da sembrargli reale.

-Katherine…- prova a chiamarla, ma lei gli posa un dito sulle labbra per farlo tacere.

-Stai sognando.- gli dice.

Ma Damon conosce bene il suo profumo e lo percepisce distintamente per brevi istanti, a coprire i miasmi nauseanti dell’acqua stagnante, prima che si dissolva del tutto.

Riesce a sentire anche dei rumori di lotta in sottofondo, ma ha la vista e i sensi troppo confusi per capire davvero cosa stia succedendo.

Si accorge però dei passi che si avvicinano a lui e sente la sua stessa voce gridare quando qualcuno gli sfila il paletto ancora conficcato nella schiena, facendolo sobbalzare violentemente.

-Katherine…- bisbiglia ancora.

-Ciao, Damon.- gli risponde una voce allegra che non ha niente a che vedere con quella sensuale di Katherine. –Come te la passi?-

Solleva con fatica le spalle e cerca appoggio contro una catasta di casse pronte per essere caricate all’alba sul primo mercantile.

-Lexi?- mormora quando riesce a mettere a fuoco la figura in piedi di fronte a lui.

-Mi fa piacere rivederti dopo tutto questo tempo.- conferma lei gioviale.

-Sei anni non sono poi molti per un vampiro…- riesce a biascicare mentre si sfila con un gemito il paletto dal fianco.

-Però sono stati sufficienti a ridurti in uno stato pietoso.- ribatte quella, squadrandolo da capo a piedi, le braccia incrociate al petto.

Damon sbuffa irritato.

-Non dovevi aiutare Stefan?- domanda poi, lucido abbastanza per suonare retorico.

-Stefan sta bene, adesso.- gli risponde lei a tono. –Ma non si può dire lo stesso di te, a quanto pare.-

Damon le scocca un’occhiata torva e vede le labbra della ragazza piegarsi in un sorriso divertito.

Quando gli si avvicina per aiutarlo a mettersi in piedi, vorrebbe quasi mandarla via, ma lei lo ammonisce con lo sguardo e lui si sente troppo incerto sui suoi piedi per rifiutare.

-Dai.- gli dice lei tranquilla, mentre si passa il suo braccio attorno al collo. –Ti offro da bere.-

 

 

***

 

 

-Cosa ci fai qui, esattamente?- le domanda lui, scolandosi l’intero bicchiere di whisky e facendo cenno alla cameriera di versargliene ancora.

-A dire il vero, volevo farti proprio la stessa domanda.- ribatte lei rimanendo composta davanti al bancone anche quando due marinai ubriachi fradici inciampano nella sua gonna.

La locanda è affollata e maleodorante, Damon osserva la ragazza svolazzare con grazia fino al tavolino più isolato e dopo aver persuaso i suoi occupanti a cederglielo, la vede fargli cenno di raggiungerla.

-Voglio dire- riprende quella dopo un istante, sistemandosi il vestito per non gualcirlo nel sedersi. –so che odi Stefan e credevo volessi stare il più lontano possibile da lui… E invece ti scopro a pedinarlo.-

-Forse sto solo aspettando il momento giusto per vendicarmi.- le suggerisce lui, assottigliando gli occhi e piegando le labbra in un ghigno enigmatico.

Lexi solleva gli occhi al cielo.

-Ti osservo da settimane, Damon.- chiarisce. –Hai avuto molti momenti giusti, ma ti sei sempre limitato ad osservare tuo fratello con un’espressione affranta stampata in viso.-

Damon sente il proprio sangue affluirgli con violenza alla testa e il suo volto farsi sempre più teso. Lexi, per niente allarmata, ricambia con un sorriso dolce.

-Puoi passare inosservato a tuo fratello- spiega, indovinando una buona parte dei suoi pensieri. –ma io ho un po’ più d’esperienza.-

Prova a concentrarsi sul bicchiere che ha tra le mani per riuscire a riprendere il controllo: si sente ancora sfinito dalla rissa di prima, per pensare d’iniziarne un’altra con un vampiro più vecchio e più forte di lui.

E Lexi resta pur sempre una signora.

-C’è qualcos’altro, vero?- riprende lei dopo aver sondato a fondo le sue espressioni. –Cos’è? Ti senti solo?- suppone tranquilla senza distogliere gli occhi da lui.

-Ti manca tuo fratello? Eppure sei stato tu a voler dividere le vostre strade.- constata.

E per un momento Damon si pente di aver avuto dei riguardi circa il gentil sesso: Lexi riesce ad essere così inopportunamente intuitiva.

-Ti manca, ma non riesci a perdonarlo.- conclude infine sicura di sé.

-Hai finito con le tue supposizioni ignoranti?- le chiede, nascondendo le ferite dietro il sarcasmo. –Non provo più niente del genere, adesso.-

-Oh, ma davvero?- ribatte lei sollevando le sopracciglia. –E dimmi, se davvero hai spento la tua umanità, mi spieghi per quale motivo hai farfugliato il nome di Katherine in punto di morte?-

Il nome di lei, pronunciato a voce alta gli procura un dolore intenso e soffocante all’altezza del cuore.

Gli manca così tanto che certe volte vorrebbe solo smettere di sentire. In modo definitivo, possibilmente.

Ecco perché ha cercato la rissa, adesso gli è chiaro.

Si porta alle labbra l’ennesimo bicchiere di whisky, ma la sua mano tradisce un leggero tremito e il bicchiere tintinna sinistramente contro i suoi denti.

Quando lo posa sul tavolo e chiude la mano a pugno, Lexi la copre con la sua.

-Un cuore che soffre è un cuore che funziona, Damon.- sussurra, mentre la sua stretta si fa più intensa.

Ma Damon non vuole che il suo cuore funzioni; è così stanco di provare dolore, e sebbene sappia perfettamente che non ci riuscirà, ripromette a se stesso di disimparare tutti i sentimenti.

Lexi, dall’altro lato del tavolino, lo osserva con dolcezza e preoccupazione, e per un istante l’espressione del suo viso gli ricorda quella di sua madre.

E questo è davvero troppo da sopportare.

Scioglie la mano dalla sua stretta e si alza in fretta.

-Grazie per aver eliminato quei vampiri… ed avermi salvato la vita.- riesce a dirle con sincerità, prima di uscire dalla locanda.

Lexi osserva la sua schiena, portandosi le mani al mento con aria improvvisamente pensierosa.

Con un cenno ordina alla cameriera l’ennesima bevuta.

Lei non ha fatto proprio un bel niente, rimugina scotendo impercettibilmente la testa.

Damon era steso a terra, quando è arrivata. Ed era solo.

 

 

FINE.

 

Ok, non mi convince.

L’ho letta e riletta, modificata e riscritta diverse volte, ma non mi convince lo stesso.

E pensare che era un prompt così bello! -_-

 

*si ritira poco soddisfatta*

 

Joy.

  
Leggi le 8 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > The Vampire Diaries / Vai alla pagina dell'autore: Joy