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Autore: striklash    27/06/2011    2 recensioni
Sono davvero stanca.
Le litigate con mamma, una storia di un anno appena finita, problemi a scuola, amiche che mi voltano le spalle.
E’ la storia di tanta gente, ma a me fa così male…
Genere: Introspettivo, Sentimentale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Questa storia è per te..
che anche se forse non lo sai
mi aiuti nei momenti più brutti e difficili della mia vita.






Mia madre non è mai stata un tipo semplice.

E’ il genere di persona che pretende molto, ma non accetta critiche.
Non credo se ne renda conto, sfoga su di me ogni piccolo stress.
In ogni caso il modo migliore per vivere pacificamente con mia madre è darle ragione, cosa che io non so fare.
Abbiamo litigato di nuovo, oggi come ieri.
Sono arrivata al punto di non ricordare nemmeno il motivo esatto. E’ come un’abitudine, qualcosa che mi aspetto già dalla mattina.
Questa volta però sono stufa.
Mi incazzo, le dico tutto quello che penso, piango, urlo e me ne vado in camera mia.
Non che serva a molto... Lei è comunque sicura di avere ragione. Se anche capisse di avere torto, non lo ammetterebbe mai.
Camera mia è l’unico posto più o meno sicuro.
Mi sento a mio agio tra le pareti rosse di quella stanza, i miei pupazzi d’infanzia, le foto con i miei amici e lei, la mia chitarra.
Indosso le cuffie e prendo la chitarra iniziando a strimpellare le canzoni che passano in ripetizione casuale sul mio i-pod.
Sono davvero stanca.
Le litigate con mamma, una storia di un anno appena finita, problemi a scuola, amiche che mi voltano le spalle.
E’ la storia di tanta gente, ma a me fa così male…
Sento il corpo farsi sempre più pesante, schiacciato dal peso di tutto il nervoso che accumulo giorno per giorno da 17 anni.
Chiudo gli occhi con un sospiro, vorrei tanto staccare la spina per qualche giorno.
Sull’i-pod ora passa “Knocking on Heaven’s Door”, una di quelle canzoni che sanno farmi emozionare come poche.
Sempre ad occhi chiusi sposto le dita sul manico della chitarra formando gli accordi di quella melodia così rassicurante.
Inizio a canticchiarla, non sento più niente che non sia Bob Dylan.

That long, black cloud is coming down…

Cos’è ora questa lacrima che scende prepotente dai miei occhi e mi bagna il viso?
Sto davvero tanto male da piangere senza rendermene conto?
-Oh… sono patetica..
Sussurro appena con un sospiro, smettendo di suonare e posando la chitarra accanto a me.
Nel silenzio totale sento qualcuno abbracciarmi da dietro e sobbalzo.
-Sei patetica, brutta e totalmente idiota.
Dice la voce di un ragazzo.
Sorrido, non posso fare altro. Ho sempre avuto un debole per il mio fratellone.
Mi giro ad abbracciarlo, e lui mi accarezza la testa lasciandomi libera di sfogarmi e di bagnargli la camicia con le lacrime.
Lui in questa famiglia è l’unico che io abbia mai potuto considerare un complice.
E’ l’unico che mi stava vicino, quando litigavo con Matt, l’unico che invece di urlarmi addosso per l’ennesimo 4 a scuola mi si metteva vicino e mi obbligava a studiare, l’unico che capisce quando ho semplicemente bisogno di un abbraccio, e mi stringe forte per tutto il tempo che voglio.
-Ci sono io con te, mostriciattolo.
Dice con un sorriso.
Gli do una pacca sulla spalla per quel soprannome che mi ha dato il giorno stesso in cui sono nata.
-Grazie fratellone...-
Mormoro prima di addormentarmi tra le sue braccia.

Apro gli occhi, confusa.
Sono stesa sul mio letto, la chitarra incastrata tra le braccia e le gambe, le cuffie ancora nelle orecchie e l’i-pod impallato su Knocking On Heaven’s Door.
Non so perché, mi ritrovo a fissare il soffitto con sguardo vuoto.
Forse, penso, sono destinata a sognare cose che non posso avere.
In fondo, a pensarci, non volevo poi tanto…
Volevo solo qualcuno che non mi facesse sentire così sola.
Volevo un fratellone… ma il mio è morto ancora prima di nascere, e mi manca tanto…

I feel like I’m Knockin’ on Heaven’s Door…



Nda
Eccolo, il mio temuto debutto nella sezione Originale.
Avrei voluto farlo con qualcosa di migliore ma.. non trovo nemmeno le parole.
Questa non è una storia inventata a casaccio.
Questo è esattamente ciò che è successo ieri…
E’ la mia storia.
Non è stato molto facile mettere a nudo ciò che mi passa per la testa. Non ne parlo facilmente. Ma è così..
Sto un po’ male in questo periodo e un fratello è sempre stato il mio sogno.
So di aver messo il rapporto fratello/sorella su un piano del tutto diverso da quello che solitamente è nelle famiglie normali. Molte mie amiche mi dicono che avere un fratello è tutt’altro che bello, anche se io  sono sicura che ci sono anche momenti come questo.
Per me, che ho sempre sognato di averne uno e non l’ho mai avuto, avere un fratello sarebbe magnifico.

Per chiunque si stia chiedendo il significato dell’ultima frase…
Mia madre prima di essere incinta di me è stata incinta di un altro bambino, ma purtroppo l’ha perso.
Per quanto so che lui non c’è, io non riesco a fare a meno di pensare che esiste, che magari mi sta guardando li da qualche parte in paradiso.. E’ per questo che quando penso a lui mi sento come se stessi bussando alle porte del paradiso..

(: Ok, dopo queste note d’autore più lunghe della storia stessa io vi lascio e vi ringrazio se siete arrivati fin qui.
Un bacio,
Matt
   
 
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