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Autore: braver than nana    27/06/2011    2 recensioni
Con un gesto abitudinario Jeff allungò un braccio sulle spalle di Nick tirandoselo più vicino per poi posare un bacio sulla testa spettinata, annusando l'odore dolce dei suoi capelli. I could really use a wish right now, mormorò a labbra strette mentre la canzone finiva e la magia di quei tre minuti si affievoliva facendoli ritornare alla realtà della Dalton. C'erano i ragazzi in uniforme che camminavano, macchine in lontananza che fuori dal cancello frecciavano e nel cielo aereoplani che alla luce del sole non assomigliavano a stelle cadenti, ma potevano comunque continuare a fingere. [Altra Neff romantica per le mie girls del Warblers GDR <3 ]
Genere: Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Altri
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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«Ehi Nick, guarda! Guarda! Una stella cadente!»
«Non è una stella, deficente. È un aereo.»
«Allora fingerò che lo è. Devo esprimere un desiderio.»

Stelle.

L'orario scolastico era quasi finito, Jeff Sterling continuava a guardare l'orologio che aveva al polso ogni venti secondi sperando che, se si fosse impegnato abbastanza o se avesse fissato abbastanza a lungo le lancette, il tempo decisesse di accellerare il suo corso facendo suonare prima l'ultima campanella della giornata. La professoressa di fisica stava ancora cercando di spiegare qualcosa riguardo la teoria della relatività facendo diversi schemi alla lavagna e appuntando formule a destra e a sinistra -il delta ti è uguale al rapporto tra il delta ti con zero e la radice di uno meno vi fratto ci- senza che nessuno le desse realmente retta e quando la lancetta dei secondi incontrò per l'ennesima volta il numero dodici stilizzato del quadrante il suono metallico che annunciava il termine delle lezioni riempì l'aria della classe, risvegliando la maggior parte degli alunni dal sonno in cui erano caduti, che iniziarono a raccogliere in fretta e furia quaderni e penne per poi uscire velocemente dall'aula.
Il biondino che, seduto al penultimo banco era già riuscito a mettere tutto apposto senza destare sospetti della professoressa, schizzò fuori superando tutti e salutando con un Buongiorno abbastanza striminzito la classe per poi destreggiarsi tra i vari ragazzi in uniforme che affollavano il corridoio. Corse fino al cortile dove trovò Nick che già lo aspettava seduto ad una panchina con in mano un giornalino, impegnato nella lettura di chissà che cosa, e nelle orecchie le cuffiette gialle del suo i-pod. Per farsi notare dovesse sedersi al suo fianco, appoggiando la spalla alla sua smuovendolo di un po' così che lui alzò lo sguardo immediatamente e gli sorrise nonostante il ritardo, posando la rivista e sfliando la cuffia dalla quale usciva una musica dolce. Jeff non poté fare altro se non arrossire sotto l'espressione allegra del compagno per poi prendere dalla sua mano il lettore mp3 e senza chiedere il permesso mettersi ad ascoltare con lui.
Il suo compagno di stanza non disse nulla, lasciò che l'altro decidesse la canzone e chiuse gli occhi quando riconobbe l'intro del piano. Sorrise istintivamente abbandonandosi alla musica e alle parole che iniziò a canticchiare senza neanche rendesene conto. Can we pretend that airplanes in the night sky are like shooting stars...
Il sabato pomeriggio era sempre così, pensarono contemporaneamente mentre si appoggiavano l'un l'altro muovendo insieme le labbra sulla canzone che conoscevano a memoria. Nick finiva le lezioni prima di lui e lo aspettava su quella panchina, sempre la stessa, sempre allo stesso orario, e gli sorrideva quando Jeff arrivava un po' trafelato con i soliti tre-quattro minuti di ritardo. Poi si guardavano e solitamente decidevano cosa fare del resto della giornata, oppure restavano a chiacchierare della settimana, dei professori, delle canzoni che avrebbero voluto cantare quando la prossima volta si sarebbero proposti come solisti ai Warblers. Oppure rimanevano in silenzio, comunicando con gli occhi o con la musica che il moretto portava sempre con se all'interno del lettore scegliendo le canzoni con le quali riuscivano a spiegare quello che avevano dentro.
Evidentemente Jeff, avendo scelto Airplanes, era in umore di ricordi.
Se lo ricordavano perfettamente di quando, circa un anno prima, erano su quella stessa panchina sotto le stelle di una serata ventilata ed entrambi avevano espresso un desiderio ad un aereoplano. Glielo avevano spedito con gli occhi puntati sulla scia chiara che emanava e il cuore che premeva contro lo sterno, volenteroso di pompare sangue al resto del corpo e di comunicare con quanta emozione si stessero tenendo per mano per la prima volta. Non si erano mai realmente confidati il desiderio che quella notte avevano espresso con tanto ardore, stringendo le dita fino a farsi dolcemente male, ma entrambi sapevano.
Bastò guardarsi negli occhi, all'ombra di una luna troppo lontana e pallida, per capire che volevano esattamente la stessa cosa. Volevano restare su quella panchina, insieme, per sempre.
Con un gesto abitudinario Jeff allungò un braccio sulle spalle di Nick tirandoselo più vicino per poi posare un bacio sulla testa spettinata, annusando l'odore dolce dei suoi capelli. I could really use a wish right now, mormorò a labbra strette mentre la canzone finiva e la magia di quei tre minuti si affievoliva facendoli ritornare alla realtà della Dalton. C'erano i ragazzi in uniforme che camminavano, macchine in lontananza che fuori dal cancello frecciavano e nel cielo aereoplani che alla luce del sole non assomigliavano a stelle cadenti, ma potevano comunque continuare a fingere.
Guardarono la scia bianca della stessa consistenza delle nuvole che adornavano il cielo limpido di quel sabato e chiusero gli occhi. Volevano restare su quella panchina, insieme, per sempre.

Fine.

Mh, ci avrò messo dieci minuti, ed è smilata, minuscola, e il Neff è così tenero ** mi sono impegnata per finire la fic senza che nessuno dei due pronunciasse una parola per far notare quanto loro siano connessi e come riescano a capirsi senza le parole. Purtroppo questo ha accorciato la storia ma secondo me va bene così. Ovviamente la canzone è Airplanes di B.O.B. e la Williams che io adoro **
Dedicata ancora alle ragazze del gruppo GDR che io adoro e per le quali continuerò a scrivere Neff all'infinito fino a quando me lo chiederanno -chissà perché ho l'impressione che non la smetteranno presto!- Love ya all!
Ditemi cosa ne pensate, un bacio, Nacchan.
   
 
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