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Autore: Spuffy93    28/06/2011    6 recensioni
SPOILER! SPOILER! SPOILER!
E se la persona morta non fosse Red John?
Questa FF è una specie di realtà parallela alla Red Death che ho scritto pochi giorni fa... Beh, leggete e ditemi che ne pensate.
SPOILER! SPOILER! SPOILER!
Genere: Generale, Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Patrick Jane, Teresa Lisbon
Note: What if? | Avvertimenti: Spoiler!
- Questa storia fa parte della serie 'Red Death Series'
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Another Red Death

 

Autrice: Sara (spuffy93)

 

 

Time-line: Dopo la puntata finale della terza stagione...

 

Note: Pochi giorni fa ho scritto una piccola shot da cui forse tirerò fuori una long su come ho ipotizzato potrebbero andare le cose, ma l'altro giorno, mentre leggevo la pagina di spoilerati in cui è praticamente scritto che non si sa se quello morto è o no Red John mi sono detta. “Certo, io sono sicura che lo è, ma se non lo fosse?” e così ho ripreso la mia idea e ne ho creato una storia uguale ma diversa... un po' difficile da spiegare, non posso che chiedervi di avere la pazienza di leggerla per capire...

 

Per chi non l'avesse letta ecco il link di Red Death.

 

 

 

Bang

Per tutte quelle persone che hai trucidato.

Bang

Per Angela e la mia piccola Charlotte.

Bang

Per quello che stavi per fare a lei. Per quella bomba, per il dolore che le hai provocato uccidendo Bosco.

Sento le prime urla delle persone intorno a me, tutto sembra andare a rallentatore.

Ho finalmente avuto la mia vendetta.

Spero che tu ti senta realizzato.

Di nuovo quella voce, la mia coscienza, ultimamente iniziava a darmi fastidio, mi metteva in testa certe idee sul fatto che la vendetta non era un bene.

So che prenderò la pena capitale ma non mi importa, ho vendicato mia moglie, mia figlia, Bosco e tutte le vittime di quel maiale e oltretutto ho protetto la mia nuova famiglia.

Li rivedo tutti, uno per uno. Rivedo Lisbon con quell'abito rosa. Una principessa.

Mi sento soddisfatto? No, sono più leggero forse ma so che c'è qualcosa che non va. Non pensavo che mi sarei continuato a sentire così male anche dopo.

Beh, forse non sei così sicuro di quello che hai fatto. Forse non sei sicuro che quello fosse veramente John!

No, impossibile, io non mi sbaglio mai... o forse sì. E se avessi ucciso un innocente? No, non è possibile, ho visto il suo sguardo, il suo modo di parlarmi... Era John. O forse no? E se non fosse stato lui? Se fosse stato solo un complice? No accidenti, ma cosa ho fatto? Dovevo chiedergli qualcosa che solo lui avrebbe potuto sapere, qualcosa di cui non aveva parlato sicuramente con nessuno... tipo cosa stava facendo quando io e Lisbon abbiamo beccato il suo amico sceriffo due anni fa.. accidenti, sono stato un vero stupido.

Cosa farai adesso?

Come cosa farò? Mi farò arrestare...

Oh, ma davvero... sembra quasi sarcastica la voce adesso.

Tu parli di salvare la tua famiglia ma non pensi veramente a loro. Come si sentiranno quando ti daranno la pena capitale?

La voce sta cambiando piano piano intonazione ma io non ci faccio caso, sono stupito dalla verità nelle sue parole, come si sentiranno Cho e Rigsby sapendo che morirò? Sono miei amici, mi hanno seguito anche in tutto questo senza fiatare, cosa penserà la piccola Grace? Lei che ha dovuto uccidere il suo quasi marito, lei che ha già sofferto tanto per gli uomini, lei che si è affezionata a me come ad un fratello maggiore, ma sopratutto che ne penserà lei. Non riesco nemmeno a dire il suo nome.

Teresa.

Ecco spiegata quella sensazione che mi impedisce di godermi appieno la mia vendetta. L'amore. Il sentimento che mi lega ai miei compagni e che lega loro a me.

Lentamente senza fare movimenti bruschi tolgo la pistola ancora fumante dalla tasca.

Ho fatto una gran cazzata e come al solito le conseguenze peggiori le pagheranno le persone a cui tengo.

Merda.

Finalmente ci sei arrivato testardo!

Perfetto, adesso perfino il mio cervello si burla di me utilizzando l'unica voce che non vorrei sentire in questo momento. La sua, quella della dolce Teresa.

Perché non le ho dato ascolto prima?

Quasi mi viene da piangere.

Ho bisogno della tua concentrazione. Pensa Jane! Devi salvarti, la prigione la sopporteranno, ma la pena di morte li distruggerà.

Merda. Merda. Merda. Apatico mi guardo intorno.

Devo inventarmi qualcosa...

Niente, tabula rasa, non ho un piano! Per la prima volta in vita mia non so cosa fare...

Quando Angela e mia figlia Charlotte sono morte sapevo già qual'era il mio sentiero, la vendetta, ma adesso? Cosa posso fare adesso? Ho ucciso un uomo che non so nemmeno se è Red John e tutto per seguire questo mio desiderio di vendetta e così facendo sto rischiando di perdere di nuovo la persona più importante della mia vita!

Tenendo con due dita la pistola ritorno lentamente al tavolino, poso la pistola con delicatezza e mi siedo ricominciando a sorseggiare il mio tè.

Posso avere il contro per favore!” dico con la mia solita voce alla cameriera, come se nulla di tutto ciò fosse accaduto. Lei scappa e io metto un paio di banconote sul tavolo continuando a sorseggiare il mio tè finché non arrivano i supervisori del centro commerciale. Metto le mani dietro la testa quando mi puntano le loro pistole.

Come potrò mai sopportare di vedere il suo sguardo quando mi daranno la pena capitale? Come potrò vedere la colpa nei suoi occhi? Perché si sentirà in colpa per non avermi protetto e io lo so bene!

Lo stai forse ammettendo Jane?

Ammettere cosa?

Che quella donna ti ha stregato.

Ah, ora non ribatti vero? Tu vuoi sopravvivere per lei non è vero? Tu la ami e vuoi tornare da lei...

Non posso ne voglio ribattere perché so che è così.

Sorrido al pensiero che solo adesso che sto rischiando di perderla riesco a capire ciò che provo veramente per lei. Sono stato un vero stupido.

Sei nei guai...

Non importa, non mi arrendo, troverò il modo di evitare la prigione e tornerò da lei.

Sicuro che lei ti voglia? Adesso sei un assassino caro il mio Jane.

Non posso tornare indietro e, anche potessi, molto probabilmente lo rifarei, ma posso rimediare alle mie scelte non facendole gravare sulle sue spalle.

Riuscirò a farmi perdonare, dovessi impiegarci tutta la vita. Sempre che mi rimanga una vita in cui farmi perdonare...

Mi portano alla più vicina centrale e quando arriviamo mi leggono i diritti.

Voglio fare una chiamata.” sono le prime parole che pronuncio e le pronuncio sorridendo mentre dentro di me la preoccupazione mi sta divorando.

Non chiamare lei. Chiama Grace, sicuramente saranno insieme.

Giusto. Compongo velocemente il numero e lei mi risponde al primo squillo.

Van Pelt.”

Ehi Grace, ho bisogno di parlare con Lisbon. Devo sapere come sta.”

Jane, ma da dove chiami?” chiede lei sorpresa.

Non importa ora. Puoi passarmi Lisbon?” insisto.

Sento dei rumori in sottofondo e poi finalmente la sento.

Jane, che diavolo succede? Da dove chiami?” domanda con una nota di preoccupazione nella voce. E' tutta colpa mia, lei sta male, le hanno sparato e invece di pensare a se stessa pensa a me.

Sto benissimo, ho solo un problemino e ho bisogno del vostro aiuto, ma prima fatti curare ti prego!” esclamo per sicurezza.

Ho già fatto Jane, il proiettile è entrato e uscito senza fare troppi danni. In ambulanza mi hanno medicato, mi hanno dato un paio di punti e hanno detto che se non mi sforzo troppo posso non andare in ospedale, basta che qualcuno con conoscenze mediche controlli che la ferita non si infetti.” dopo aver sentito ciò riesco finalmente a respirare nuovamente.

Lisbon, credo di aver fatto una cazzata.” ammetto sospirando. “Ho bisogno di te.”

Cosa hai combinato Jane?” mi chiede con il suo solito tono insofferente che usa quando faccio una delle mie stupidaggini.

Ho ucciso un uomo.” silenzio dall'altro lato della cornetta.

Jane cosa hai fatto.”

Ho ucciso quello che credevo fosse Red John...” dico in un sospiro.

Sei un idiota!” esclama veramente incazzata. “Non posso lasciarti solo un attimo che fai queste cazzate. Non muoverti, non fare nulla aspettami!” non le rispondo nemmeno.

Jane, ti ti...” sento delle interferenze nella linea.

Lisbon...” niente, le interferenze continuano a disturbare la linea. “Lisbon!” esclamo ancora senza avere risposte. Aspetto alcuni secondi e finalmente le interferenze si stoppano. “Lisbon, ci sei ancora?” domando.

Non sono Lisbon.” riconosco subito la sua voce. “Come stai caro Jane?”

John!?” esclamo terrorizzato.

Eh già, piaciuto lo scherzetto?” chiede con un evidente sorriso nella voce.

Non … no, io ti ho ucciso!”

Oh, non mi dire che non ti sono venuti dubbi Jane caro, non fingerti stupito di ciò a cui già avevi pensato...” mormora la voce dall'altro capo.

Come faccio a sapere che sei tu?!” esclamo arrabbiato con me stesso. Ho ucciso un innocente.

Chiedimi qualsiasi cosa te lo possa assicurare...”

Cosa facevi prima che arrivassimo io, Lisbon e il tuo amico sceriffo in quella catapecchia due anni fa?” domando sicuro.

Stavo bevendo una tazza di te e tenendo sott'occhio le telecamere. Ti basta o vuoi anche che ti dica di che colore avevi il tuo tre pezzi quel giorno?” chiede quasi annoiato.

Perché mi hai chiamato? Vuoi ridere della riuscita del tuo piano?” chiede sorridendo tristemente.

Affatto Jane, ti ho chiamato per dirti la tua via di uscita.”

E perché vorresti farlo? A che scopo?!” esclamo indignato.

Ad insegnarti che non puoi ingannarmi, io sono sempre almeno un passo avanti a te Patrick...” dice l'uomo con un tono shoccato, come se fosse dispiaciuto che io non ci fossi arrivato da me. “Prendilo come una piccola prova, volevo vedere se avresti avuto veramente il fegato di uccidermi. Davi son era sacrificabile.” spiega la voce dall'altro capo del telefono.

Ma perché vuoi aiutarmi?” domando ancora confuso.

Perché sei l'unico avversario che si avvicina al mio livello Jane. Che divertimento c'è a giocare a guardie e ladri se le guardie sono incompetenti?”

Divertimento, quest'uomo è un sadico pazzo!

Ascoltami bene Jane. Di a quei bravi agenti che ti hanno preso di andare a controllare nel camerino del negozio al secondo piano che ha chiuso due settimane fa, troveranno un corpo. I risultati della balistica confermeranno che la pistola che ha sparato i colpi era quella di Davidson. Tu dovrai semplicemente dire che lo stavi seguendo e che vedendolo andar via non hai voluto rischiare di perderlo, aveva una pistola era pericoloso e hai deciso di fermarlo anche se non in modo troppo ortodosso. Te la caverai senza farti nemmeno un mese di prigione. Davidson era un assassino prezzolato della peggior specie, ha ucciso poliziotti in tutte le divisioni, ha ucciso testimoni sotto protezione in importanti casi, per non parlare di procuratori e giudici. Non ti biasimeranno per quello che hai fatto. Fatti aiutare da quell'agente della CBI che tanto si preoccupa di coprire i tuoi casini, sono sicuro che ce la farete... Ora dobbiamo lasciarci caro Jane, ho del lavoro da fare e i tuoi quindici minuti di telefonata stanno per finire.”

Ti prenderò un giorno John!” ribatto io infuriato.

Forse, o forse no. Devi migliorare per riuscirci Patrick, anche se ammetto che se non fosse stato per quella bella collanina che la tua amica Grace portava al collo io non avrei saputo niente e ci sarei cascato in pieno. Complimenti per esserci arrivato così vicino. A presto Patrick, non farmi stare troppo in pensiero.” aggiunge ironico prima di attaccare. La linea suona a vuoto.

Signore, mi scusi ma non può stare oltre al telefono.” mi dice gentilmente un agente. “Adesso la porteremo in una cella in attesa del suo avvocato.” annuisco debolmente.

A-aspetti, posso spiegarmi... perché l'ho fatto...” balbetto ancora un po' confuso da tutto quello che è successo.

Ne sono sicuro signore, ma le consiglio di aspettare almeno la sua collega del CBI prima di aprire nuovamente bocca.” aggiunge stringendomi la spalla.

Red John?” domando stupito.

Un amico, mi ha detto di assicurarmi che non faccia stupidaggini. L'accompagnerò nella cella poi sparirò, non provi a fare sciocchezze per seguirmi, altrimenti tutta la fatica del nostro amico comune sarà stata inutile...” sussurra con dolcezza l'uomo. “Ah, la mia facci, non è vera, non si sforzi a ricordarla.” aggiunge prima di gettarmi nella cella. Rimango chiuso in quelle quattro mura per un tempo che a me pare infinito poi finalmente sento la sua voce.

Sono un agente del CBI ed esigo di vedere il mio collega accidenti!” Teresa, è arrivata. Ho paura di incontrarla, ho paura di leggere rabbia e disgusto nei suoi occhi color smeraldo, ho paura di leggere delusione e senso di colpa, ho semplicemente paura.

Va bene agente Lisbon, ma non potrà stare a lungo e qualsiasi cosa combinerà il prigioniero in sua presenza sarà una sua responsabilità.

Certo. Van Pelt, aspettami qui, sai quello che devi fare...” aggiunge prima di venirmi incontro. Finalmente riesco a vederla, i vestiti sono sporchi e sul braccio vedo la macchia di sangue fresco dovuta alla pallottola. A differenza di quanto mi ha detto al telefono capisco, da come tiene il braccio, che le fa un male cane. Ed è tutta colpa mia, come al solito. Patrick Jane, l'uomo che riesce solo a combinare guai che poi sono le persone che gli stanno vicino che gli pagano.

Accidenti Jane, come stai?” mi domanda avvicinandosi alla cella.

Male Lisbon... ma come hai fatto a trovarmi?”

Sei su tutti i notiziari.” sento la rabbia nella sua voce. “Ti prego, dimmi che almeno era Red John.” rimango in silenzio. “Merda!” esclama iniziando a fare avanti e indietro nel corridoio. “Aspetta un secondo, come mai gli hai sparato se non ne eri sicuro?!” esclama e io intuisco che è incazzata nera.

Ne ero sicuro... beh, quasi totalmente.” ammetto con sincerità.

E allora perché adesso sei così sicuro che non lo sia?” mi domanda sconvolta.

Perché quando è caduta la linea mentre ti chiamavo lui ha intercettato la chiamata.” mormoro distrutto. “Era lui, stavolta ne sono sicuro, gli ho fatto una domanda a cui solo lui avrebbe potuto rispondere.”

Chi era l'uomo che hai ucciso?” domanda sospirando Lisbon. Non ho ancora avuto il coraggio di guardarla in viso.

Non lo so, lui lo chiamava Davidson, mi ha detto che è un assassino prezzolato, che tra le sue vittime ha avuto anche poliziotti, giudici, procuratori e testimoni sotto protezione. Un vero bastardo per farti capire.” aggiungo sorridendo tristemente. “Mi ha dato una via di uscita Lisbon. Per lui questo è stato tutto un gioco...” mormoro fissandole la spalla. Lei ha rischiato di morire per questo stupido gioco!

Cosa!?” domanda lei stupita. “E perché mai l'avrebbe fatto?”

Dice che non c'è divertimento a giocare con degli incompetenti, secondo lui sono l'unico degno avversario. Mi vuole libero.” continuo a spiegarle sempre più depresso. “Mi ha detto di dirti che ho una via di fuga da tutta questa cosa. Mi ha detto che al primo piano del Centro commerciale, nel camerino di un negozio che ha chiuso due settimane fa c'è un cadavere. Davidson ha ucciso quella donna prima di venire al piano terra. Ha detto di riferirti che Davidson era armato e che mi ha minacciato di spararmi se avessi provato a fare un qualche gesto per allertare chi mi era intorno.” concludo sospirando. “John dice che con queste attenuanti non mi farò nemmeno un mese.” aggiungo con un triste sorriso.

Ha ragione, ha ucciso un uomo che verrà incriminato di un omicidio fresco, se convinciamo la giuria che lo stavi seguendo per incastrarlo ma che hai dovuto ucciderlo per non mettere in pericolo la vita di altri innocenti non ti faranno niente, magari un ammonizione e qualche settimana di sospensione o di mezza paga, ma te la caverai.” dice Lisbon con una voce che mi stupisce. Non avverto più la rabbia che sentivo fino a pochi istanti fa, adesso noto solo sollievo e, forse mi sbaglio, felicità? Possibile che Lisbon fosse arrabbiata perché mettevo a rischio la mia vita e non perché ho ucciso un uomo? Sì, era un assassino, ma pur sempre un uomo.

No, Jane, non ce l'ho con te...” mormora lei come se mi leggesse nel pensiero. Sorrido all'idea che per una volta le parti si siano invertite e alzo lo sguardo.

I suoi occhi me lo confermano, non è arrabbiata, almeno non molto, è solo tremendamente spaventata anche se le ultime notizie iniziano a portarle speranza.

Mi dispiace Teresa, ti giuro che non sparerò più a nessuno, nemmeno a Red John. Ho capito dell'errore madornale che avevo fatto nemmeno cinque secondi dopo aver sparato il terzo colpo. Mi dispiace tantissimo per averti fatta arrabbiare, per averti fatta spaventare, per averti fatta sentire in colpa per non avermi fermato...”

Jane, l'ho sempre saputo, fin dal primo giorno in cui ho accettato di lavorare con te, che primo o poi saremo arrivati a questo punto. Non sono mai stata così scema da credere veramente che avresti rinunciato alla tua vendetta come se niente fosse.” mormora lei sorridendo tristemente.

Stavolta dico sul serio Teresa, basta con la vendetta, basta con la voglia di uccidere. Oggi ho rischiato di far del male alle persone che amavo ancora una volta. Tu, Grace, Cho e Rigsby siete la mia famiglia adesso. Cosa avreste fatto sapendomi condannato alla pena capitale? So come ci si sente a credersi responsabili per la morte di qualcuno e mi dispiace di aver rischiato di mettere voi nella mia situazione. Spero che potrete perdonarmi un giorno non troppo lontano...” mormoro scettico sull'ultima parte.

Sei uno stupido... proprio perché siamo una famiglia lo abbiamo già fatto. Grace è qui fuori, arrabbiata sì, ma con Red John perché ci ha procurato guai a tutti. Rigsby e Cho stanno arrivando pronti a farti evadere se necessario. Addirittura la Hightower ha detto che prenderà le tue difese in un eventuale processo.”

Grazie.”

Davvero smetterai con i propositi di vendetta?” domanda scettica Lisbon.

Lo giuro su ciò a cui più tengo al mondo, basta vendetta, lascerò fare alla giustizia il suo corso...” mormoro guardandola insistentemente facendola arrossire.

P-penserò io ad avvertire avvocati e tutto il resto. Farò anche una chiacchieratina con gli agenti qui fuori.” dice lei cambiando discorso accennando ad andarsene.

Aspetta!” esclamo afferrandole il polso attraverso le sbarre.

Che c'è ora Jane?” mi domanda lei con il suo solito tono insofferente ma con un sorriso sulle labbra.

Ho bisogno che tu mi faccia un favore.” mormoro guardandola negli occhi.

Addirittura? Non sei già troppo in debito con me?” domanda lei ironica.

Beh, ormai sono talmente in debito che favore più favore meno non fa differenza.” rispondo io stando al gioco. “Devi portare una cosa al cimitero dov'è seppellita Angela e la mia bambina. Devi sotterrarla a metà distanza tra le loro tombe. Puoi farlo?” domando tornando serio. Lei annuisce e così le lascio il polso e mi tolgo la fede.

Cosa, ma perché?!” esclama lei stupita quando gliela passo.

Non ne ho più bisogno, la tenevo per ricordarmi di loro, della promessa di vendetta che avevo fatto, ma adesso ho capito che le stavo ricordando nella maniera sbagliata. Deve ricordarle con gioia, non con rimpianto e voglia di vendetta. Loro vivranno sempre nel mio cuore, ma ho capito che è il momento di andare avanti. Mi è stata data una terza possibilità e stavolta non voglio fare errori. Voglio vivere, per loro, ma sopratutto per me.” rispondo sorridendo. Le metto la fede sul palmo della mano sinistra, quella ferita, e poi gli chiudo dolcemente la mano accarezzandola. “Sono sicuro che, qualora loro fossero ancora vive in un aldilà, loro vorrebbero che io sia felice.” continuo prendendo la mano sinistra di Teresa e portandomela al viso. Sento il calore del suo palmo sulla mia guancia sento i battiti del suo polso aumentare. Mi giro lievemente e poso un piccolo bacio sul palmo po allontano la mano dal mio viso e bacio dolcemente anche il dorso.

Io.. io devo... andare...” balbetta lei insicura. Le sorrido dolcemente e annuisco.

Ci vediamo presto...” mormoro osservandola mentre si allontana. Lei si gira un ultima volta emi lancia un sorriso sincero.

Non combinare altri guai in mia assenza Jane, altrimenti te la farò pagare...” mi dice scherzosa.

Nah, per questo mese sono a posto...” mormoro io rimanendo al gioco. Lei si allontana tornando a darmi le spalle e io faccio per tornare al mio “letto” quando la sua voce mi richiama.

Oh Patrick.” accidenti, ha usato il nome, stavolta non è uno scherzo. “Quando uscirai di qui, io e te dovremo parlare lo sai?”

Di cosa?” domando facendo il finto tonto.

Di noi...” sussurra in maniera quasi inudibile da questa distanza.

Abbiamo molto di cui parlare.” le confermo prima che lei si rigiri e esca dalla mia visuale.

Oh, sì, credo che quando arriverà il giorno io e lei dovremmo fare una bella chiacchierata, ma fino ad allora mi beerò di quello che ho visto nei suoi occhi pochi istanti fa, una scintilla che sono sicuro era presente anche nei miei nello stesso momento, una scintilla che parla di vita, di passione e di amore. Una scintilla che parla semplicemente di noi.

 

 

Fine (o forse no?)

 

 

Per prima cosa volevo dirvi che lo so, il fatto che Jane metta fine hai suoi propositi di vendetta è piuttosto OOC, ma datemi fiducia, se farò il continuo ho un idea e mi serviva questa promessa okay?

Detto questo lancio un sondaggio rivolto sopratutto a quelle che hanno letto entrambe le versioni della FF, preferireste avere un continuo di questa o dell'altra versione di Red Death? Poi non è detto che voglia e tempo permettendomi più avanti non le faccia di entrambe, ma vorrei sapere quale amereste leggere per prima...

Detto ciò spero che vi sia piaciuta anche questa pazzia...

Ringrazio calorosamente tutte quelle che hanno recensito la prima versione, siete state gentilissime ragazze!

Bacione dalla vostra Sara

 

Spuffy, Caskett, Jisbon e B&B forever!!!

   
 
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