Che il gioco abbia inizio
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Utopia. Un’isola vicino alla città di San Francisco. Una volta era l’Asteroide M, la base nello spazio di Magneto e dei suoi Accoliti. Oggi per volere di Scott Summers, alias Ciclope, è diventata la nazione di tutti i mutanti esistenti sulla faccia del mondo, circa duecento. Un tempo erano molto di più. In quanto nazione di tutti i mutanti ospita gli esseri più potenti di questo pianeta ed è per questo che sono interessato a questo piccolo pezzo di terra galleggiante.
Scott Summers sta dormendo con la sua amante Emma Frost. Pur non essendo un uomo particolarmente interessante ha avuto al suo fianco sempre donne molto affascinanti, ma soprattutto molto potenti. Tre le tante non posso dimenticarmi di Jean Grey, alias Fenice. I due amanti dormano tranquilli. Ignari di ciò che sta per fargli.
Non molto lontano dorme tranquillo Charles Xavier, un tempo era su una sedia a rotelle e la sua falsa bontà lo aveva reso una guida per tutti i mutanti. Saprà esserlo ancora? Saprà venire a patti con tutte le cose orribili che ha fatto e uscirne di nuovo più forte?
Nell’infermeria un debole Magneto sta riprendendo le forze. Un tempo era inarrestabile, ora non è più cosi potente. Saprà rimboccarsi le mani e tornare a essere quello di un tempo?
Nella spiaggia vicino alla spiaggia una giovane rossa dagli occhi verdi guarda l’orizzonte. Assomiglia molto a Jean Grey, ma non è lei. Il suo nome è Hope Summers, cresciuta dal defunto padre adottivo Nathan Summers, anche lui un mutante molto potente. Secondo molti lei è la messia dei mutanti, secondo me è un essere molto potente che va messa alla prova. Le appoggia una mano sulla spalla un’altra mutante, Anna Raven, alias Roug. Anche il suo potere è incredibile. Può copiare i poteri di chiunque tocchi. Chissà cosa farebbe se riuscisse a toccare me.
In un luogo nascosto sta rintanato Wolverine, il membro degli x men più carismatico ma soprattutto il leader della squadra di assassini denominata X-force. Sarà interessante vederlo all’opera.
Al telefono con il marito c’è Tempesta, la dea dei venti, un vera forza della natura, imbattibile anche quando non utilizza i suoi poteri. Sarà interessante vederla in un corpo a corpo.
Nelle acque di Utopia vi è Namor, il re di Atlantide, dotato di una forza sovrumana e quasi impossibile da uccidere.
Infine nelle prigioni di Utopia, tra tutti i criminali vi è un mutante molto interessante. Il suo nome è David Haller, è il figlio di Charles Xavier, il suo alias Legione dice tutto di lui. Nella sua psiche infatti vivono più di un miliardo di personalità, alcune molto folli, ognuna con un potere speciale.
Eccoli, questi sono i mutanti più potenti esistenti su Utopia, essi sono i mutanti che ho scelto io. Dunque che il gioco abbia inizio.
Un lampo di luce investe i dieci mutanti.
Quando Scott Summers riapre gli occhi si ritrova in un deserto, su un cartello scolorito vi è la scritta San Francisco. Si chiede dove sia e soprattutto perché si trova là. Una voce dietro di lui gli dà tutte le risposte che gli servono. “Siamo in un futuro senza vita, è stato Alfiere a ridurlo così quando ha cercato di uccidermi. C’ho vissuto con Cable.” dice Hope.
Scott le chiede: “Come mai siamo qui? E’ opera tua?”
Hope allarga le braccia e gli risponde: “No, io non centro nulla. Se fossi in grado di viaggiare nel tempo, l’avrei già fatto tanto tempo fa per salvare Nathan. Che padre sei? Lo hai fatto morire e non hai cercato un modo per salvarlo.”
In quel momento una voce metallica rimbomba per il deserto: “Voi due siete stati scelti per essere la guida delle specie mutante. Uno solo di voi potrà esserlo. Chi vincerà il duello tra voi due. Chi non morirà.”
Scott inizia a urlare: “Chiunque tu sia sappi che non ho alcuna intenzione di combattere contro di lei. Noi siamo x men, non combattiamo tra di noi…”
Un pugno fa stare zitto Scott, a sferrarlo è stata Hope che dice: “Io non sono un xman! Mi volevi come messia della razza mutante, molto bene lo sarò. Sarà un piacere per me prenderti a calci in culo.”
In un monte vicino Gerusalemme Charles Xavier osserva lo spettacolo della Città Santa, quando sente qualcuno arrivare dietro di lui. Si ferma e gli dice: “Papà, dove siamo?”
Xavier gli risponde: “Non lo so, ma tutto questo non mi piace affatto.”
Una voce dice ai due: “Da una parte il padre, un uomo che pur pazzo si finge sano di mente e pieno di alti principi, dall’altra parte il figlio, un uomo pazzo che cerca di controllare la sua pazzia. Chi di loro vincerà? Chi di loro potrà guidare in futuro la razza mutante? Che il duello abbia inizio.”
Legione dice: “Non ho alcuna intenzione di combattere contro di lui…”
Haller si rifiuta di combattere contro suo padre, ma anche una delle sue tante personalità rifiuterebbe? Che cosa succederebbe se il casco che lo aiuta a controllare le sue tante personalità si guastasse?
Il casco di Legione si guasta e una personalità esce fuori e dice: “Salve paparino, adesso ti farò vedere come ci si sente a essere controllati mentalmente.”
In una piccola roccia si ritrovano Namor e Magneto, i due si guardano e poi ignorandosi si danno le spalle.
Una voce dice: “Chi vuol essere la guida dei mutanti? E’ il momento di far vedere chi è il migliore!”
I due si voltano, si guardano in cagnesco e poi si lanciano uno contro l’altro. Con loro è stato troppo facile.
In una base del Club Infernale Emma vestita da Regina Bianca si ritrova davanti a Roug che le dice: “E’ un tuo gioco mentale?”
Emma scuote la testa e le risponde: “No, c’è dietro qualcun altro.”
La stessa voce che ha parlato per gli altri: “Oggi si sceglierà la guida della razza mutante, Roug permetterà che a esserlo sia una ex criminale redenta come Emma? O non si fiderà? Emma permetterà che a guidare la razza mutante sia Roug che non ha la fiducia del suo dolce sposo Scott? Chi delle due vincerà? Chi vorrà essere la guida dei mutanti?”
Roug chiede: “E se non volessimo combattere?”
La voce le risponde: “Decidete chi delle due dovrebbe essere la guida migliore per la razza mutante.”
Emma dice: “Ovviamente io. La guida da quando sono entrata negli x men e con buoni risultati.”
Roug le dice: “La guida Scott, tu fai solo la mogliettina inutile. Io ho la fiducia di tutte le nuove generazioni e non lo devo di certo a nessuno.”
Emma le dice: “Credo che risolverò questa faccenda in un altro modo…per nulla piacevole per te, mia cara Roug.”
Infine nella stanza del pericolo Tempesta e Wolverine si guardano senza sapere cosa sta succedendo poi l’uomo chiede: “Può essere stato Mojo?”
Tempesta gli risponde: “Non lo so, di certo è che chiunque c’è dietro vuole divertirsi alle nostre spalle.”
La voce dice: “Non è vero. Chi vincerà il torneo per essere la nuova guida della razza mutante, oltre ad avere questo titolo potrà esaudire un suo desiderio. Avete un desiderio da esprimere? Combattete per quello allora.”
Wolverine sguaina gli artigli e dice: “Riportare in vita Kurt, a qualunque costo.”
Tempesta gli dice: “E Kurt vorrebbe che tu combattessi contro di me per riportarlo in vita?”
Wolverine le dice: “Poi potrà anche non rivolgermi la parola, ma quel che conta è che torni tra di noi. Gli X men hanno molto bisogno di lui. Kurt era il sogno degli x men, noi tutti lo abbiamo tradito, lui mai. E’ migliore persino di Charles Xavier. Combatti Ororo o arrenditi adesso.”
Tempesta gli dice: “Io sono Ororo Munroe, leader degli x men e regina del Wakanda, non mi arrendo davanti a nessuno.”
I duelli sono iniziati, non ci resta che vedere come andranno a finire e quali saranno le conseguenze di questi scontri.