Crack, fanon o canon? Slash, Het, Threesome?
GOD SAVE THE SHIP!
I ♥ Shipping è un'idea del « Collection of Starlight, » said Mr Fanfiction Contest, « since 01.06.08 »
Rispondo alla sfida lanciata da Meissa
Pairing: Sirius/Remus
Genere: Fluff
Prompt:
Color tortora
Pergamena
Remus, abituato com’è alle numerose bizzarrie dell’amico,
non si prende nemmeno la briga di sollevare il capo per scoprire il motivo di
tanta ilarità da parte di Sirius Black.
Quest’ultimo, anch’egli chino sul pesante tavolo in legno massello, sembra
infatti impegnato in una delle attività più esilaranti dell’ultimo ventennio e,
Remus ne è quasi certo, non si tratta affatto
dell’ennesimo tema di pozioni assegnatogli dal professor Lumacorno.
Normalmente cercherebbe di ignorarlo, relegando quella fastidiosa risata
sghignazzante in un angolo remoto del proprio cervello, concentrandosi sugli
elementi che compongono la Soluzione Rigonfiante e sui loro effetti;
normalmente finirebbe almeno due
fogli di pergamena prima di abbozzare un sorriso accondiscendente ed
interessarsi a Sirius, a James, a Peter e alla loro
stramberia del giorno; normalmente la presenza di James e Peter distrarrebbe Padfoot quel poco che basta da permettergli di terminare
gli studi indisturbato e poi svagarsi senza sensi di colpa.
Ma con James agli allenamenti di Quidditch e Peter ad
assistervi, Remus è consapevole che, nonostante la
sua buona volontà, non riuscirà a concludere quel pomeriggio nella tranquillità
sperata.
“Moony, sei pronto?” gli domanda Sirius,
con un bagliore sinistro negli occhi grigi.
Lupin trema impercettibilmente.
“… Pronto per cosa, Sir?” chiede, ostentando un self-control che sa di non
possedere. “Spero sia una cosa rapida, vorrei terminare il tema entro questa
sera”.
Sirius gli regala una smorfia di pieno disappunto.
“Ma è per la prossima settimana” commenta scandalizzato.
“La tua mente non contempla nemmeno la possibilità di portarsi avanti nello
studio, vero, Padfoot?”.
“Nah, la trovo un’immensa perdita di tempo. C’è
tempo, perché dovrei scrivere ora un tema che posso finire senza problemi
Venerdì mattina?” risponde quest’ultimo, stringendosi nelle spalle.
“Il tema è per venerdì mattina”
precisa Remus sperando di aver capito male – in cuor
suo sa quanto le parole di Black siano tremendamente
serie.
“Allora Moony,
vuoi vedere la mia creazione o no?” lo incalza Sirius.
“Non vorrai di certo perderti una così grande dimostrazione del mio talento
artistico!”.
E’ tentato di roteare gli occhi, Remus. Ma non lo fa,
prima di tutto perché Sirius è il suo migliore amico,
in secondo luogo perché nel corso degli anni ha sviluppato una strategia del
tutto particolare per trattare con lui: mai mostrarsi contrariato. Una serena e
diffusa rassegnazione è ciò che gli permette di mantenere ancora la sanità
mentale.
“Va bene,
vediamo. Quale soggetto ha attirato la tua… ehm,
pregevole attenzione, messer Padfoot?”.
Sirius sorride furbescamente, portandosi la pergamena
al petto.
“Sono lieto che me l’abbia chiesto, messer Moony. Ora
le voglio proporre un giuoco”.
“Un giuoco? Un giuoco?”.
“Oh, stai un po’ zitto Remus” protesta Sirius. “Cercavo di dare il giusto tono alla conversazione,
non fare il pignolo”.
“…o pignuolo, qual dir si
voglia” ridacchia Lupin tra sé e sé. Sirius non si
scompone minimamente.
“La sfido, messer Moony, ad indovinare il soggetto
della mia augusta opera” conclude poi, con aria altezzosa.
Remus sorride. Dopotutto una piccola e innocente
pausa non potrà nuocere più di tanto alla sua media scolastica, giusto?
“Vediamo un po’… cosa potresti mai aver disegnato? Conoscendoti sarà di certo
qualcosa di alto spessore morale, indubbiamente. Come dei fiorellini
colorati. O le mutande di Piton. O Piton con delle mutande
a fiorellini colorati!”.
“Andiamo Remus, non posso credere che tu mi ritenga
così banale. Per quanto immaginarlo con delle mutande a fiorellini mi diverta
incredibilmente, Mocciosus non è sempre al centro dei
miei pensieri” gli spiega Sirius pacato.
L’altro ragazzo solleva un sopracciglio, scettico.
“E allora cosa sarebbe al centro dei tuoi pensieri?” gli domanda.
Black lo fissa stranamente interdetto. Lancia
un’occhiata al disegno, sempre facendo in modo che Remus
non possa scorgerlo, poi torna in silenzio a fissare l’amico.
“No, non dirmelo, devo indovinare” continua Moony,
ormai incuriosito dal comportamento si Sirius.
“Sempre nei tuoi pensieri… dunque…
la biondina di Corvonero? Ma sì, quella che fissavi
ieri pomeriggio a Trasfigurazione!”.
“Sei totalmente fuori strada, amico mio”.
“Davvero? Uhm, quanto fuori?” indaga Remus, incapace
di decifrare l’espressione enigmatica di Sirius.
“Tantissimo Moony, tantissimo”.
“Sir, hai vinto, mi arrendo” annuncia allora, sporgendosi sul tavolo per
strappare il foglio dalle mani di Black. Quest’ultimo
si scansa prima che Remus possa raggiungerlo,
accartoccia il foglio e lo mette nella borsa di pelle.
“Mi spiace Moony” si scusa ghignando mentre raccoglie
le proprie cose. “Magari potrai ammirare il mio talento un’altra volta, ora
devo proprio andare!”
Remus resta immobile mentre lo osserva lasciare la
sala grande con la solita nonchalance che lo caratterizza. Non riesce nemmeno
ad obbiettare dicendo “Ehi, stupido Padfoot, sei
stato tu a chiedermi se volevo vedere il tuo stupido, stupido disegno!”, ma è normale, è l’effetto che Sirius fa a tutti, prima o poi.
In fondo non sa nemmeno perché ora gli interessi tanto, si tratta probabilmente
del solito scarabocchio di Mocciosus con gli abiti
della McGrannit o con dei mutandoni tutti pizzi e
fiocchi, anche se Sirius ha cercato di negarlo.
Era convinto di essersene scordato, ma quando vede la borsa di Sirius abbandonata ai piedi del letto, Remus
si accorge di essere roso dal tarlo della curiosità. Ha mille buoni motivi per
non cercare quel disegno: prima di tutto frugare tra le cose dei propri
compagni di dormitorio non è affatto un atteggiamento rispettabile. Poco
importa che i suoi compagni di stanza –soprattutto il suddetto rampollo della
casata Black- non si facciano problemi nel ficcare il
naso tra i suoi effetti personali, ma, si ripete, non è un comportamento che
gli si addice.
In secondo luogo… beh, a costo di suonare ripetitivo,
Remus riconosce che si tratta solamente di un
disegno, non c’è bisogno di farne un caso nazionale.
Terzo, Sirius al momento si trova nella Sala Comune
di Grifondoro, a soli venti scalini di distanza da
lui. Potrebbe entrare in qualsiasi istante e coglierlo con le mani nel sacco –
letteralmente.
Lupin stenta a riconoscersi quando la curiosità ha la meglio sulla sua proverbiale
educazione. Dopo aver teso l’orecchio per assicurarsi la più completa
solitudine, si fionda sulla borsa di Black alla
ricerca di quel pezzo di pergamena stropicciato.
Impresa più facile a dirsi che a farsi: gli risulta infatti difficile trovare
tra le cose di Sirius un foglio di pergamena che non sia stropicciato, scarabocchiato e
strappato.
Dopo qualche minuto e dopo un’attenta ricerca e pulizia – dall’alto del suo
buon cuore Remus non ha resistito e ha scaraventato
nel cestino un buon settanta percento del contenuto della sacca, facendo così
un favore al suo disordinatissimo proprietario- lo trova.
Il foglio è ben più stropicciato degli altri, come se Sirius
l’avesse accartocciato e riaperto più volte, fino a riempire la pergamena con
uno strato omogeneo di rughe cartacee. Quando finalmente riesce a vedere cosa
vi è disegnato, Remus rimane senza parole, confuso
come quel pomeriggio in Sala Grande, mentre osservava Padfoot
andarsene.
“Allora, ti fa schifo?”.
La voce di Sirius gli raggiunge le orecchie come
ovattata.
“Lo so che è una schifezza Moony, se sei offeso puoi
darmi un pugno” cerca di scherzare, suonando però stranamente impacciato.
“No, Sir, è… è molto bello” balbetta Remus, altrettanto goffamente. Poi osserva il lupo ritratto
sulla pergamena, imbarazzato, alla disperata ricerca di qualcosa che frantumi
l’atmosfera soffocante che si è improvvisamente creata nella stanza.
“Ha ancora molta strada da fare se vuol diventare pittore di corte, Messer Padfoot” dice allora con una smorfia buffa. “Il regal pelo del sottoscritto è castano, non color tortora!”.
Sirius gli sorride, grato.
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Argh. Ma che ho fatto? XD Meissa,
SHAME ON YOU!