Guardavo fisso il timer del fornetto aspettando che il mio toast fosse pronto,  per poi precipitarmi al piano di sopra, per preparami per l’ennesima noiosa giornata scolastica. Al tavolo della cucina era seduto Tom, il figlio dell’attuale compagno di mia madre, fissava la sua ciotola di latte senza batter ciglio. Non avevo un ottimo rapporto con lui, per niente, ormai lui e suo padre vivevano con noi da quasi un anno eppure ancora dovevo abituarmi alla loro presenza. Non ho mai avuto un discorso con lui che sia degno di chiamarsi tale, in realtà non ci ho neanche provato. Mi andava bene così, eravamo troppo opposti per andare d’accordo.  Era un ragazzo che portava solo guai in famiglia, non andava bene a scuola e aveva un carattere irrequieto. Io invece sono stata sempre un’ottima figlia e una studentessa modello.
DriinDriin.
Il toast era pronto.
Divoro la mia colazione mentre salgo le scale che conducono al piano di sopra, spalanco la porta di camera mia e mi dirigo verso l’armadio per trovare qualcosa di decente da indossare. Non ero una ragazza che teneva conto all’aspetto esteriore, si poteva notare dal mio abbigliamento completamente fuori moda, dai miei capelli raccolti in una semplice coda, e dal fatto che odiavo fare shopping. Indosso un jeans,una maglia e le mie solite converse, afferro lo zaino e scendo al piano di sotto.
Sento la voce di mia madre provenire dalla cucina. Strano che si fosse alzata così presto, di solito è abituata a dormire fino alle undici, dato che il suo lavoro da locandiera la porta a fare le ore piccole. Lavorava in un grazioso locale, appartenuto a mio nonno, ma che ora gestiva lo Zio Chad. Era il ritrovo di tutta la cittadina di Donnesville. Era lì dove aveva conosciuto Charlie, lui veniva tutte le sere a bere qualcosa per dimenticare il disastroso incidente che era avvenuto due anni prima, in cui era coinvolta la sua adorata moglie. Dicono loro che sia stato un colpo di fulmine, non ne sono certa, penso che il loro sia più un rapporto di compassione reciproca, e di un amore platonico.
« Buongiorno Tesoro »  mi venne incontro con le braccia spalancate, pronta ad accogliermi sul suo petto.
« Come mai già in piedi? » dissi con fare indagatorio.
« Io e Charlie diamo una mano alla Signora Rahcel e a suo marito per il trasloco. Sai raggiungono la loro figlia, Britney, a Toronto  »
Il signore e la signora Smith erano nostri vicini da sempre, ancor prima che io nascessi, quando i miei genitori vennero ad abitare in questa casa loro vivevano già nella villetta affianco. Avevano aiutato la nostra famiglia in qualsiasi occasione. Erano persone benevoli e disponibili, avevano un’unica figlia che amavano con tutto il cuore, la separazione da lei forse era stata troppo forte, ecco perché forse decisero di traslocare.
« Oh, mi dispiace.. » in quel momento pensai che pian piano le persone che appartenevano al mio passato stavano improvvisamente scomparendo.
Volli scacciare quel pensiero dalla mia testa, prima che fosse troppo tardi, e avrei passato l’ennesima giornata navigando tra i ricordi.  Salutai mia madre e mi diressi in tutta fretta verso l’ingresso. Uscii di casa e mi infilai l’i-pod nell’orecchie cercando di non pensare ad altro che alle parole della canzone.
Mi voltai e vidi la casa dei miei vicini e mi domandai chi sarebbe stato il suo nuovo abitante.