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Autore: Nikkina Cullen    29/06/2011    0 recensioni
Due ritorni a la Push e un nuovo arrivo ... chi saranno i nuovi tre personaggi a stravolgere la storia dei Cullen e dei Quileute?
Genere: Avventura | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Successivo alla saga
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Il momento cruciale arrivò. Li vidi giungere da est verso 
la raduna in cui gli avevano visti per la prima volta Josh, 
Jasper ed Emmett. Li anticipammo il che fu un punto a 
nostro vantaggio. Ne furono sorpresi. Non erano molti più 
di noi, ma loro erano omogenei. Dalla divisa oro sferzante 
alla compostezza della loro esposizione. Si vedevano anni 
o forse secoli di allenamenti a battaglie. Noi potevano 
sembrare solo dei novellini rispetto ai loro riguardi. 
Nessuno sembrava spaventato. Erano tutti concentrati a 
studiare gli essere che ci giungevano incontro. La scena 
poteva sembrare anche terrificante se dalla nostra parte 
non ci fossero stati essere capaci di contrastarli. Lei sbucò dal nulla e si posizioni alla testa di quella 
composizione che sembrava triangolare a prima vista.  
“Bene vedo che siete puntuali il ché vuol dire che avete 
trovato la soluzione al nostro problema comune!” disse 
una voce fredda e distacca ma l’accentò  femminile la 
rendeva comunque affascinante.  
“Tu lo sai già che non ti appartengo più!” risposi io in tono 
altrettanto freddo e distaccato.  
“Non sei la novellina che avevo pensato di trovare a 
quanto pare!” mi rispose lei.  
“Ma sai anche che mi devi dimostrare ciò che dici altrimenti 
quello che avete fatto fino ad ora non sarà valido!” 
specificò lei soddisfatta. 
“Ovviamente!” le risposi ma bleffavo non sapevo 
minimamente come soddisfarla senza usare il talismano. 
“Io direi di iniziare non credi?” disse lei e un lieve 
fremito la tradisse. 
Sospira. Dovevo per forza utilizzare il talismano e dovevo 
anche sentirmi sicura ma ahimè non successe niente … lei 
mi guardò curiosa. 
“Questo vuol dire che mi hai mentito?” disse più divertita 
che furiosa. 
“No, vuol dire solo che il talismano non si sente sicuro in 
tua presenza e lo  dovresti sapere benissimo, visto che il 
motivo per cui mi vuoi è unicamente quello!” le rispose 
acida.  “Oh perfetto vedo che la logica non ti manca, beh questo 
renderà le cose più semplici non credi?” disse lei 
sentendosi già la vittoria in pugno. 
“Non è detto che perché sappia lo accetto!” la ribeccai io. 
“E vuoi esporre tutte queste persone a un rischio 
inutile?” chiese lei. “Se tu accettassi di tua spontanea 
volontà a loro non gli sarebbe alcun male!” disse lei. 
“Non posso perché io appartengo a loro più di quanto 
appartenga a te!” le risposi fiduciosa e in quel momento 
qualcosa successo. Il talismano trovò il modo di 
dimostrare la mia teoria alla strega senza che esso 
stesso fosse usato. 
“Ma non vedo come visto che … !” Lei si bloccò sentiva una 
nuova energia provenire da me e io stessa la sentivo.  
“Lasciatemi fare!” dissi ai miei spalleggiatori. Loro mi 
guardarono dubbiosi. Poi mi rivolsi verso di lei. “Posso 
avvicinarmi per dimostrare la mia buona fede nelle parole 
che ti ho detto?”  
“Ovviamente anche se non ne capisco il senso!” disse lei 
sorridendo. Mi venne incontro sperando che cosi fosse 
più facile portarmi dopo dalla sua parte. Ma io sapevo 
come chiudere la faccenda.  
“Bene ci siamo solo io e te!” disse lei. 
“Bene permettimi di toccarti!” le chiesi io. 
Lei non comprese ma accettò ugualmente. Cosi il potere 
della piccola Nessie agiva da salvataggio. Le mostrai le 
immagini che desiderava vedere senza mettere a rischio 
me il talismano o chi mi stava difendendo.  Lei mi guardò agghiacciata e una scintilla di rosso fuoco 
si poteva intravedere nel suo sguardo. Era arrabbiata. Lo 
sentivo benissimo perché il potere di Jasper mi stava 
avvertendo in segno di difesa.  
“Allora?” chiesi io trionfante. 
“I patti sono chiari, se ti dimostrava la sua appartenenza 
alla tribù restava tutto come prima!” una voce irruppe 
nella raduna e distrasse entrambe. Io non l’avevo mai 
sentita prima di allora. Ma la mia avversaria si. Ci 
girammo a guardare la nuova figura che giungeva verso di 
noi. Ma sentivo che era dalla mia parte, sentivo 
l’irritazione della mia nemica arrivare al limite.  
“Non provare nemmeno a farlo, sai che questo ti 
giocherebbe un brutto tiro, e tu non vuoi avere altri 
problemi con i miei vero?” le disse sempre questa voce. 
“Bene vedo che vi siete fatti vivi finalmente! Stavo 
iniziando a pensare che foste solo una leggenda!” disse 
Morgana al nuovo arrivato. 
“Di sicuro ti sarebbe piaciuto molto di più se fossimo 
stati veramente una leggenda, ma ahimè per te, siamo vivi 
e reali quanto te!” disse la voce in tono profondo e 
rassicurante. Per me era rassicurante. Per me voleva dire 
che ero al sicuro. Più al sicuro di quanto non lo fossi mai 
stata.  
Il talismano allora non mi fece avere solo il potere di 
Nessie ma anche quelli degli altri vampiri presenti con 
poteri compatibili con il suo. Tutti erano stupiti della 
nuova presenza. Tutti tranne uno. Aro sapeva benissimo chi era il forestiero. L’ estraneo non era solo ovviamente. 
La sua divisa grigio ghiaccio spiccava nella raduna insieme 
a quella dei suoi seguaci. Le guardie di Morgana non 
prestava più attenzione a noi ma a chi stava alle spalle 
dell’estraneo, ugualmente disposti triangolarmente. Mi 
resi conti che quello che era un disegno che avevo già 
visto da qualche parte e in tasca toccai il talismano sulla 
superficie.  
Morgana non aveva l’aria di volersi arrendersi. Ma lei 
stessa sapeva di essere in enorme svantaggio rispetto a 
noi, cosi non ebbe alternative.  
“Il patto è prosciolto a vita! Buona continuazione!” disse 
lei secca che senza nemmeno avere il coraggio di 
guardarmi si girò su stessa e protetta dai suoi uomini, 
sparì nel nulla della fitta foresta. 
Io ancora guardavo il punto vuoto da un pezzo senza 
credere minimamente  a quello che era successo. Sentivo 
solo soddisfazione da parte di chi mi stava dietro e 
serenità e felicità. Io invece ancora non ci credevo di 
essere stata capace di fare la nemica, di beccare la mia 
avversaria e di sconfiggerla. Ovviamente non ce l’avrei 
mai fatta da sola. L’intuizione dell’ultimo minuto sul 
potere di Nessie e tutto il resto mi aveva dato una 
grande mano, ma non si vince mai da soli! 
“Congratulazioni!” mi disse il forestiero soddisfatto. “Con 
tutto rispetto non ci aspettavamo di trovare questa 
situazione tanto favorevole anzi credevamo di essere 
arrivati troppo tardi!”  “Allora non conosci tua nipote Adalasar!” disse Aro 
vedendo che io non rispondevo.  
“Tu la conosci meglio di me vecchio mio!” disse Adalasar 
andando incontro all’amico che lo raggiungeva a grandi 
passi. I due si strinsero la mano da grandi amici.  
“Ho avuto l’onore di conoscerla molto tempo fa!” disse lui. 
Non capivo non sapevo cosa dire … 
“Aro?” chiese guardando torvo. 
“Oh si disse lui avendo intuito a volo “Lui è Adalasar 
ordine di primo grado Merliano, questo vuol dire che è fa 
parte dei buoni come si vuol spiegare meglio, ma è anche 
tuo parente stretto poiché fratello indiretto di tuo 
padre!” 
“Bene piacere di conoscerla!” non osavo guardare 
l’espressione di Jacob confusa quanto la mia. 
“Dammi pure del tu! Il piacere finalmente è tutto mio!” 
disse lui. 
“Come avete fatto a trovarmi?” chiesi io dato che non 
sapevo nemmeno della loro esistenza. 
“Devi sapere che abbiamo perso le tue tracce quando ti 
sei separata dal talismano ma ultimamente ti abbiamo 
percepita anche noi come i nostri avversari anche se dopo 
di loro purtroppo! Qualcuno ci ha avvertito di quello che 
stava succedendo cosi eccoci qua, ma ora vedo che ce 
l’avresti fatta benissimo da sola e ne sono veramente 
orgoglioso!” 
Era rispetto che sentivo trapelare dalle labbra di 
Adalasar? Il potere di Jasper me lo confermava.  “Mi fa piacere di come si siano svolti i fatti ma io ho 
fretta di tornare a casa. Sai dove abito Adalasar se vuoi 
venirmi a trovare sei il benvenuto!” disse Aro e cosi 
dicendo mi salutò seguito da Jane Alec, Demetri, Felix e 
Heidi e salutando vampiri e lupi andò per la sua strada, 
sparendo nel nulla anche lui.  
“Notevole!” disse Adalasar guardando Jacob “Quando vi 
abbiamo dato i nostri poteri non credevamo che potesse 
diventare cosi! Tu devi essere l’alfa?”  
Jacob annui sorpreso anche lui come me di quelle parole.  
C’era cosi tanto da sapere. Adalasar e i suoi decisero di 
rimanere nei dintorni per ogni nostra delucidazione.  
   
 
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