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Autore: trizmurray    12/03/2006    4 recensioni
Ambientata dopo la fine dell'anime... e se fosse successo qualcosa prima, qualcosa che avrebbe messo in discussione quella che sembrava essere la fine della vita del Faraone Atem?se qualcuno non avesse potuto accettare questa fine? ok, questa è la mia prima ff...siate clementi... ^_^
Genere: Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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across5000years&more

Ciao a tutti,sn nuova qui ma adoro le ff &yugioh quindi mi è sembrato giusto scrivere 1 po’ qlcs sulla mia coppia prefe:yami&tea!!!!!!!! Qst è ambientata dopo la fine dell’anime…quindi okkio xke nonostante abbia cambiato qlcs dell’ultimo episodio c’è il rischio spoiler…

In particolare grazie alle ff d Meiko a cui m sn in parte ispirata…nella fine mi sn 1 po’ lasciata trasportare e ho fatto 1 po’ d rimescolamenti…cmq leggete &commentate please!!!! Voglio sapere cm è qst parto della mia mente attraversata da grosse,grossissime seghe mentali x nn deprimermi a fine yugioh (trooooppo triste!)….ç_ç

 

 

ACROSS FIVE THOUSAND YEARS AND MORE

“My love will be for you

My love will be in you

If you be the one to cut me

I’ll bleed forever”

(Nightwish-Ghost Love Score)

 

 

Questa è una storia strana perché… beh… comincia dove tutto sembrò avere fine. A cominciare dal nostro amore, proibito, tenuto nascosto a Yugi per anni… Come avrei potuto dirgli quello k provavo per lei, del resto? Non avrebbe potuto capire. Avevo combattuto quella battaglia cerimoniale nella vana speranza che, battendolo, avrei potuto avere una vita mia in questo mondo, avrei potuto ridere, piangere, amare, senza dover dividere tutto con lui. Una vita mia, soltanto mia! Quale sognante illusione, quale castello per aria! Ormai tutto mi era crollato addosso, ero stato sconfitto, nulla aveva più senso. Non avrei più trovato il coraggio di dirle che l’amavo, non davanti a tutti, non dopo essere stato sconfitto da quello che era il mio alter-ego, un alter-ego che era diventato quasi una prigione per me.

Per anni dopo quella notte avevo voluto poter essere libero da una vita non mia, avevo desiderato di poter ricordare il mio passato… E se ci fosse stata anche lei in quella mia vita che non ricordavo? Chi sarebbe stata? Era incredibile pensare come fosse impossibile vivere senza un nome, una sola parola, ma così importante… Se solo avessi potuto conoscere il mio nome, e con esso il mio passato, sarebbe stato tutto diverso… Avrei potuto sognare, avrei potuto amare. Avrei potuto non essere soltanto un fantasma dei tempi passati, un fuggevole spettro condannato a perpetrare un’esistenza di cui non sapevo nulla. Mi accorgevo di non esistere, e allo stesso tempo mi sentivo sempre più vivo, sempre più diverso da Yugi. Sapevo che non avrei potuto più dividere la mia vita, che vita poi non era, in realtà, con lui. Dovevo andarmene. Ma non gliel’avevo detto. Poi di colpo tutto il mio passato si era riversato sulle mie spalle, avevo ritrovato la mia vita passata, e lei, vicina a me, più di quanto osassi sperare anche nei miei sogni più felici. Avevo capito che potevo fare una sola cosa. Sicuro di me stesso, avevo affrontato Yugi, per batterlo, per dimostrare a lei e a tutti gli altri che io esistevo veramente, che non ero meno di loro, non soltanto un’anima vissuta 5000 anni prima: avevo combattuto per una nuova vita, per il nostro amore. E ora ero intrappolato nel mio destino: finalmente io e Yugi eravamo separati, ma solo perché io sarei dovuto scomparire per sempre. Ero stato sconfitto, e nel momento stesso in cui i miei life points scesero a zero, capii che a svuotarsi era stata la mia stessa esistenza. Ero morto, prima ancora di aver cominciato a vivere. Tutti i miei sogni mi crollarono addosso, distruggendomi. Come in un sogno, anzi, un incubo, avanzavo verso quel cancello che avrebbe segnato la fine di tutto. Come in un sogno la sentivo implorare di non oltrepassare quella soglia di luce, la sentivo giurarmi il suo amore davanti a tutti, quando io non avevo trovato la forza di farlo… Come in un incubo mi voltai ancora un’ultima volta, nella vana speranza che tutto ciò fosse soltanto un sogno terribile. Ma ormai era finita: la luce mi avvolse, mi spinse giù, nel buio più profondo lontano da lei…

 

 

 

Il Faraone Atem, figlio di Aknamkanon, riaprì gli occhi e vide intorno a sé tutti coloro che aveva lasciato dietro di sé 5000 anni prima, o almeno, tutti tranne una: dov’era Mintaka?

 

 

Tea Gardner rimase scioccata. Non riusciva più a pensare nulla, tranne che solo un attimo prima stava vedendo per la prima volta il ragazzo che amava nel suo vero corpo, e un attimo dopo quello stesso ragazzo le era stato portato via per sempre… Perché?

La voce di Yugi Muto sembrò giungere da chilometri di distanza: -Tea, va tutto bene?

-Sì, certo.

-Sei sicura?

Silenzio. Poi: -Perché?

-Cosa?

-Perché se n’è andato?

-Era scritto così nel suo destino…

-Ma che destino e destino! Non dovevano andare così le cose!

-Manca molto anche a me…

-NO!- tutta la disperazione gelata che aveva attanagliato il suo cuore esplose in quell’unico monosillabo -No. Tu non puoi capire. Io lo amavo. Noi ci amavamo. Non doveva andarsene. Dovevamo restare insieme.

Ecco, l’aveva detto. Aveva rivelato tutto. Ora il loro amore non sarebbe più potuto esistere segretamente. Ma del resto il loro amore non poteva più esistere in nessun modo.

-Voi vi AMAVATE?- le parole di Tea risultavano incredibili per tutti e Joey espresse ad alta voce la loro incredulità.

-Sì.- Tea era come svuotata.

-Non lo sapevamo. Tu lo sapevi, Yugi?

-No. Non l’avrei neanche sospettato, ad essere sincero.

-Siamo stati bravi. L’abbiamo nascosto per anni. Lui non voleva che tu lo sapessi. C’erano tante cose di lui che tu non dovevi sapere.

 

Il ricordo di Tea corse a quella notte, l’unica notte che avesse mai vissuto veramente. L’anima di Yugi era stata appena portata via dal sigillo di Orichalcos e Yami era ovviamente distrutto. Stava cercando di dormire dopo quella strana giornata, quando aveva sentito il Faraone agitarsi nel sacco a pelo a fianco al suo. Stava piangendo. Si era avvicinata per consolarlo, ma le parole sembravano non volerle uscire di bocca…

-Faraone?...

-Che vuoi? Lasciami in pace!

-Faraone… Io… - avrebbe voluto dirgli che le dispiaceva per quello che era successo, che non lo reputava responsabile, che insieme sarebbero riusciti a salvare Yugi, ma non c’era riuscita. Era riuscita a dire solo poche parole, poche parole che avrebbero cambiato tutto. –Faraone… Io…io ti…amo.- Non sapeva da dove le avesse tirate fuori. Le erano uscite di getto, istintivamente. Ma nel momento stesso in cui le aveva pronunciate, si era resa conto che era la verità. Lei non si era innamorata di Yugi, ma del Faraone! Di uno spirito… Avrebbero mai potuto amarsi davvero? Tea sperava di sì…

Aveva letto incredulità nei suoi occhi, poi spavento quasi, poi la certezza che qualcosa di meraviglioso era finalmente nato. I loro visi erano sempre più vicini, tanto che l’unica cosa che vedeva era lo scintillio delle lacrime nei suoi occhi tristi e innamorati… Lei l’aveva stretto a sé, si erano baciati a lungo, prima con timore, poi sempre con più foga, come se temessero di non poterlo più fare; lui si era calmato, ritrovando un po’ di pace. Poi Yami le aveva detto quelle parole terribili, aveva detto che il loro amore sarebbe potuto esistere soltanto nascosto, celato agli occhi di tutti, soprattutto a quelli di Yugi, almeno finché lui non avesse potuto avere una vita sua, della quale fare ciò che voleva senza doverne rispondere a nessuno. Poi si era slacciato dal loro abbraccio, aveva preso dalla borsa il lettore mp3 di Yugi e le aveva fatto sentire la sua canzone preferita. Era metal. A Tea non era mai piaciuto il metal, ma questa volta si era sentita subito trasportare da quelle note. Si era stretta di nuovo a lui, mentre ascoltavano in silenzio, abbracciati, condividendo quella che sarebbe diventata la “loro” canzone. Poi Yami le aveva sussurrato: -Ecco, vedi questa è la nostra musica. “Ghost Love Score”.

E si erano di nuovo baciati, se possibile con più foga di prima, perché il mattino dopo avrebbero dovuto cominciare a fingere.

 

“Colonna sonora di un amore fantasma”. Un amore fantasma. Evanescente. Sconfitto, distrutto, cancellato. Ecco cos’era il loro.

E ora lei stava raccontando tutto, come se questo l’avrebbe potuta aiutare a far tornare indietro il tempo, a rivivere quegli attimi, quelle poche volte che loro due si erano sfiorati. Raccontò di come avevano vissuto di quei pochi nanosecondi in cui le loro mani si sfioravano, nascostamente; eppure in quei momenti sentivano tutta la forza dei loro sentimenti cercare di erompere. Ma non potevano permetterselo, e tenevano a freno quello che sentivano, al punto che spesso sembrava loro di essere sul punto di esplodere per la gioia e il dolore insieme. Raccontò di come sempre di più a Yami pareva di sentirsi imprigionato dentro una vita non sua, di come disperatamente cercava di fuggirne senza mai riuscirvi. Raccontò di come avevano cercato con crescente disperazione di tenere nascosto tutto a tutti. Raccontò di come avessero sperato nella sconfitta di Yugi, che avrebbe permesso al Faraone di rimanere. E quando ebbe finito di raccontare cadde in ginocchio piangendo a dirotto.

Fu allora che lo vide: il cartiglio che aveva regalato al Faraone per scrivervi sopra il suo nome, Atem.

 

Atem si alzò. Guardò negli occhi tutti, e nei suoi spuntarono le lacrime. Abbraccio collettivo con i genitori e gli amici. Parole di bentornato e di benvenuto, parole di mi sei mancato. Una domanda.

 

-Padre, dov’è Mintaka?- Perché lei non c’era? La ragazza che avevo amato, perché non c’era? La mia regina, perché non era con gli altri a salutarmi? La sua presenza avrebbe lenito la mia immane sofferenza. Ma non c’era. Perché?

-Non è qui, figlio mio- Non avevo mai notato quanto Mintaka assomigliasse a Tea. Anzi, sembravano uguali. O forse lo erano?

-Se non è qui, allora dov’é?- Possibile che fosse sulla Terra, il suo spirito unito a quello di…

-Tu lo sai-…Tea? Sì, forse sì… ma allora…allora era tutto sbagliato, tutto! No, non poteva essere vero, non doveva essere vero…

-E’ sulla Terra che dovrei stare, non è vero? Con Mintaka…con Tea.

Silenzio. Stavano soffrendo quanto me, lo sapevo. C’eravamo ritrovati, ma solo per pochi, sbagliati attimi. Presto sarei dovuto tornare indietro, ormai n’eravamo tutti consapevoli. C’era altro da fare laggiù. Il mio destino non era con loro. Non ancora, almeno.

-Un mortale non può riattraversare il cancello per venire qua, vero?

-Può farlo, a una condizione. Qualcuno dal mondo dei viventi deve chiedere per te questa grazia al Guardiano del Cancello, e tu potrai passare solo se lo sconfiggerai.

-Sconfiggerlo?- No, dico, erano pazzi? Il Guardiano era come un dio. Nessun mortale avrebbe potuto sconfiggere un dio. E poi, se avessi perso, la mia anima sarebbe stata annientata per sempre. Non ci sarebbe più stata speranza per noi due. In realtà non credevo che ci fosse più speranza già nel momento in cui sentii quelle parole. Tanti mortali avevano tentato l’impresa, e si erano persi per sempre. Nemmeno nel Regno delle Ombre erano finiti. Erano semplicemente svaniti nell’oblio...

-Ce la farai figlio mio. Il tuo destino è ancora sulla Terra, e tu la raggiungerai.

Non potevo vivere ancora lontano dalla ragazza che amavo. A qualunque costo, dovevo tentare. Dovevo farlo. Dovevo tornare da lei. La disperazione lasciò il posto a una determinazione quasi folle. Ormai sapevo cosa dovevo fare.

Ma avevo bisogno del suo aiuto.

 

 

 

 

Tea stava rientrando a casa da scuola quando vide l’auto di suo padre parcheggiata davanti al portone. Questa volta, però, non si fiondò su per le scale, come faceva sempre quando rivedeva il padre dopo che lui era stato via per lavoro.

Arrivata dentro casa cercò di fingere che tutto fosse normale. Abbracciò e baciò il padre, ma non era mai stata una brava attrice.

-Tesoro, c’è qualcosa che non va? Mi sembri…triste.

“Triste” pensò Tea. Quell’affermazione era quasi ridicola. ”triste.” Da quando Yami se n’era andato era ben altro che triste. Era come se fosse morta dentro.

Nulla più la interessava.

Non era riuscita ad accettare la separazione.

La madre, ormai abituatasi al nuovo comportamento della figlia, di solito così solare, le diede una busta: -Sono quelle foto che mi avevi chiesto di far sviluppare… Non offenderti, tesoro, ma nell’ultima sei proprio venuta strana…

Panico. Non era possibile, no, non poteva essere vero, no, no, no… Tea corse in camera sua, sbatté la porta, si gettò sul letto, gli occhi che quasi non vedevano più, così soffocati dalle lacrime… Quella foto… Ricordava benissimo quando era stata scattata.

 

Gita scolastica. Ultimo giorno. Spiaggia davanti all’hotel. Il gruppetto si stava mettendo in posa per la foto di fine gita quando Tea aveva sentito una mano sfiorare la sua…

-Yami?...

-Sì, sono io. Non credo tu possa vedermi, però so che puoi sentirmi.

Le aveva dato un bacio sulla guancia, e lei si era girata per guardarlo nel momento esatto in cui il loro compagno aveva scattato la foto.

Avevano rischiato grosso a fare quella foto così vicini, in una posa inequivocabile. Cosa sarebbe successo quando Yugi avesse visto quella foto? Ma fortunatamente non successe nulla: sviluppando la foto non era rimasta l’immagine del Faraone, sembrava soltanto che Tea fosse rimasta molto male. I due si erano spiegati la cosa dicendo che ovviamente uno spirito non poteva rimanere visibile in una foto.

 

Ma allora…perché ora lei poteva vedere distintamente la figura del ragazzo dietro di sé, quando neanche Yugi era mai riuscito a farlo? I ricordi dei loro giorni insieme la assalirono e si sentì più disperata che mai…

-Yami… Yami… - Iniziò a sussurrare il suo nome, stringendo il cartiglio che aveva trovato dopo la sua partenza, come se questo potesse aiutarla a farlo tornare indietro.

E poco a poco vide ridelinearsi nella sua mente le amate linee del suo volto, la sua bocca sottile, i suoi occhi color rubino capaci di brillare dei più diversi sentimenti, dalla rabbia all’amore, ma sempre come velati di tristezza…

“Yami… Vedo il tuo volto… Mi sento di nuovo vicina a te… Mi sembra di poter toccarti ancora una volta… Spero che tu un giorno possa ritornare da me… Ma poi riapro gli occhi e tu non ci sei più, sei lontano…” Allungò la mano per sfiorare quella vaga immagine… Riaprì gli occhi… E l’immagine non svanì…

-Ma non per questo devi smettere di sperare.- disse l’immagine del Faraone.

-……Ya…Yami? Sei davvero tu?

Lui sorrise: -Sono io.

-Sei un…fantasma?

-Più o meno. Ma se mi aiuterai, presto tutto cambierà. Potrò tornare da te. Potremo amarci.

-Yami… Cosa posso fare io?

-Dovrai tornare in Egitto nella mia tomba e chiedere al Guardiano del Cancello di farmi tornare indietro. Non posso dirti altro. Abbiamo poco tempo. Ricordati…fai sempre ciò che ti suggerisce il tuo cuore… Ci vedremo presto, amore mio…

Poi scomparve. Ma ormai Tea sapeva cosa fare…

 

 

 

“Three millenniums it took me to guard your rest

Your slumber in mighty Phoenix’s nest.

But tonight the darkness in the tomb has perished

For Carter has come to free my beloved”

 

Siamo insieme. Finalmente. Nessuno ci dividerà mai. Più nessuno.

Tea, cuore mio, siamo insieme, sai cosa significa questo, vero?

No, non lo sai. Non puoi saperlo. Devo raccontarti tutto di lei, di te, in fondo…

Mintaka… Era stata mia moglie 5000 anni fa… Ti assomigliava molto. C’eravamo promessi amore eterno, e da allora lei era sempre stata al mio fianco, in tutti i momenti della mia vita, in quelli felici, come in quelli tristi, come una luce guida nel mio cammino. Quando morii pronunciò sulla mia tomba un giuramento solenne: non saremmo mai stati separati. Avrebbe vigilato sul mio sonno di morte finché qualcuno non avesse risvegliato la mia anima. Quando questo fosse successo, il suo spirito mi avrebbe seguito, reincarnandosi nel corpo della donna che avrei amato… Lei sarebbe stata dove anch’io sarei stato… E tu sai cosa significa, vero? Ora lo sai…sì…

 

Sei giunta fin qui, pregando e implorando i tuoi genitori di farti visitare la Valle dei Re in Egitto…

Una notte, di nascosto a loro, sei scesa nella mia tomba, pregando il Guardiano di farmi tornare… Le tue lacrime d’amore lo hanno commosso. Mi ha permesso di affrontarlo.

Era fortissimo, sai? Non avevo mai duellato così… Stavo per essere sconfitto, annullato definitivamente… Quando all’ultimo istante ho sentito la tua preghiera… Sussurravi ancora il mio nome, stringendo il mio cartiglio… Il tuo sussurro mi ha dato forza, mi ha restituito le energie che si stavano prosciugando, come facevi quando eri mia moglie in Egitto… Ho sconfitto il Guardiano, primo tra tutti i mortali a compiere quest’impresa, sono ritornato dal Regno dei Morti, e ho fatto tutto questo per te, solo per te.

Ero stanco, ferito, alla fine, ma ti ho vista, mentre il mio spirito prendeva forma in questo mondo, e il mio corpo si rigenerava. Tu mi sei corsa incontro, mi hai abbracciato stringendomi a te, ci siamo baciati e insieme, guardandoci negli occhi, abbiamo compreso quella stupenda verità: eravamo insieme, e finalmente potevamo stare insieme… Yugi era lontano, e comunque, anche se fosse stato vagamente a conoscenza di quello che stava succedendo, non ce ne sarebbe importato nulla, non in quel momento.

Ho letto nei tuoi occhi lucidi tutta la gioia presente e il dolore passato, ormai fusi in quell’unico, grande, imponderabile sentimento che ci unisce, oggi come 5000 anni fa: amore!

Abbiamo fatto quello che volevamo questa notte, consumando il nostro amore fino in fondo. Poi ci siamo addormentati insieme, ancora uniti.

 

E adesso sono sveglio, accarezzo il tuo dolce corpo, mentre dormi ancora appoggiata alla mia spalla. E’ l’alba. Presto ti sveglierò e tu ritornerai in hotel dai tuoi genitori, mentre io raggiungerò Marik e Ishizu, che mi aiuteranno a trovarmi un’identità in questo mondo burocratico… Quando avrò anche nome e cognome all’anagrafe, ti raggiungerò, e staremo insieme per sempre.

Ma oramai sappiamo tutti e due che cos’è il nostro. Un amore senza fine, che ha saputo superare i confini del tempo, un amore che dura da 5000 anni, un amore senza tempo.

 

 

Un mese dopo il ritorno del Faraone Atem su questa terra, i giornali pubblicarono la notizia che l’inventore del gioco Duel Monsters, Maximillion Pegasus, aveva adottato un giovane cresciuto all’ombra delle tombe egiziane della Valle dei Re, giovane singolarmente dotato a Duel Monsters, che aveva presto battuto il Re dei Giochi Yugi Muto, assumendone il titolo. Chi avesse voluto cercare qualcosa di più sulla sua storia, avrebbe scoperto che il suo nome completo era Yami Atem Pegasus, che studiava egittologia assieme al suo migliore amico Marik Ishtar, e che la sua ragazza era una delle amiche del giovane Muto, Tea Gardner. Sfortunatamente per le fan del neo-campione, i due erano molto uniti.

 

Non è finita così, lo sappiamo bene noi due, Tea, ma del resto mi conosci: io non posso vivere senza un po’ di avventura… Però mi hai detto che va bene così per te, che sei pronta a seguirmi anche in capo al mondo…

Allora andiamo, all’avventura, insieme, sapendo che il nostro amore può sopravvivere a tutto, anche al tempo, e che nessuno potrà più mettersi fra di noi… Amami, questa notte e per sempre… io non smetterò mai di amare te, mia regina… E’ tempo di non fermare mai più il nostro amore.

 

 

“Redeem me into childhood

Show me myself without the shell

Like the advent of May

I’ll be there when you’ll say

Time to never hold our love…”

Nightwish, “Ghost Love Score”

 

 

Ok,ok forse mi sn 1 po’ lasciata prendere la mano nel finale,ma k c volete fare? Yami, Tea, Marik(quello buono xò ^_o)& Peggy (k sta x Pegasus, se nn l’avete capito… =.=)erano i miei xsonaggi prefe…senza contare k odio a morte quel tappo sciagurato k ruba sempre la scena e i meriti al mio loved yami…grrrrrr….è////////é……quindi……cmq se vi piace,potrei pensare a 1 seguito…

 

AAAAAAAAGHHHH!!!!!!!-TUTTI

Ok stavo skerzando…tanto nn ho + idee al momento…-IO

Aaaaaaahhhhh °//°’’’’-TUTTI

 

Va beh va’ direi k basta…bye!e………………COMMENTATE!!!!!!

 

Ps: x ki si kiedesse di ki è il pezzo d song all’inizio dell’ultimo chappy, é dei nightwish dalla canzone Tutankhamen…

 

Pps: i nightwish sn 1 gruppo metal pressokè sconosciuto k m piace molto…se c’è qualcuno k li conosce m faccia sapere…cerco il loro album “oceanborn”, anke se qst nn c’entra niente cn yugioh quindi sarà meglio k la smetta!!!!hehehehehe….

   
 
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