4.45
Emma mi scagliò contro il muro della stanza, senza staccare le sue labbra dalle mie.
Le baciai il collo per poi tornare alla bocca.
La misi violentemente sopra la scrivania.
Mi strinse a se, mettendomi una mano sulla schiena.
Le slacciai la camicetta.
Gliela tolsi.
Senza staccare le mie labbra dalle sue.
Le mordicchiai un labbro, lei sorrise e ricambiò.
Cominciò a slacciare il mio gilè, poi la camicia, finché non rimasi a petto nudo.
Lei in reggiseno, io a petto nudo, sulla scrivania di Figgins.
Ma non mi importava.
Mi sussurrò delle parole dolci all'orecchio.
Gettai a terra ogni cosa che Figgins aveva sulla scrivania.
Lei mi baciò il collo ed il petto.
Lo feci anch'io.
Attorcigliò le gambe sulla mia schiena, stando sotto di me, ed appoggiando le mani sul mio petto.
Staccò le sue labbra dalle mie e mi guardò.
Poi sorrise e come se niente fosse mi attirò a lei baciandomi con passione.
Le misi una mano sulla schiena alzandola dalla scrivania.
La appoggiai ad un muro della stanza e ripresi a baciarla.
Lentamente le tirai giù la cerniera della gonna, fino a togliergliela.
Lei mi tolse la cintura dai Jeans, lanciandola.
Mi tolse i Jeans.
Rimanemmo entrambi in intimo.
Ci appoggiammo per terra dietro la scrivania, riprendendo a baciarci.
Le sussurrai delle parole dolci, ma compromettenti all'orecchio.
Vedendo che sorrise ripresi a baciarle il collo, sapevo che amava i baci sul collo.
* * *
Sobbalzai, nel buio della mia stanza guardai l'ora, le 4.45 a.m.
Un sogno?
Eppure sembrava così reale...