Pony
Express.
-Senti, te
lo abbiamo ripetuto miliardi di volte. Tra me e
DC non c’è assolutamente niente, se non una forte
amicizia. E poi, lo sai, lui
è molto, molto etero. Perciò, non preoccuparti,
ok? Non salterà su un.. pony
rosa o.. non saprei, su un panda express, per scappare via.-
Esclamò Chris,
irritato. In quei giorni si era giustificato veramente troppe volte, e,
se
all’inizio era stato divertente tentare di nascondere quello
che lui e Darren
condividevano, adesso cominciava a diventare stressante. Sbuffando,
aprì
l’ennesima lattina di Diet Coke, e se la portò
alla bocca senza tanti
complimenti. L’altro non ci fece troppo caso. Tutti si erano
abituati alla sua
dipendenza da caffeina con le bollicine.
-Beh,
conoscendolo, se incontrasse un pony express, non
perderebbe tempo e ci salterebbe sopra senza farsi tanti problemi-
-Basterebbe
anche lord Tubbington tinto di fuxia, in realtà-.
***
Blaine, nel
sonno, si girò con uno scatto dall’altra parte,
in cerca di un punto che fosse più fresco.. ma, quando si
accorse di essere in
serio pericolo, era ormai troppo tardi: rotolò a terra con
un guaito di puro
terrore, ricordandosi solo in quel momento di essersi appisolato su
un’amaca.
Finì a chiappe all’aria senza tanti complimenti,
rotolando sull’erba secca che
lo circondava, e, appena ci riuscì, saltò in
piedi, strillando in un modo che
avrebbe fatto invidia a una qualunque protagonista femminile di un
qualunque
film dell’orrore.
Kurt, al
sentire quell’urlo straziante, saltò sulla sedia,
impastandosi tutta la manica del cappotto di crema idratante, che fino
a pochi
secondi prima stava usando per abbellire la sua pelle di porcellana.
Quando se
ne accorse, inspirò profondamente, e si voltò di
scatto, in preda a una furia
assassina.
Con passi
lenti e pesanti, si diresse nella direzione
dell’amaca, pronto a uccidere la sua preda.
Intanto,
Blaine stava ancora tentando di ripulire il suo
Blazer da quella che sembrava cacca di criceto. Già, di
criceto. Terribile, non
è vero?
-COME. HAI.
OSATO. DISTRARMI. DURANTE. I. RITUALI. DI.
IDRATAZIONE??- Gridò in faccia all’altro, che,
nuovamente terrorizzato, si
gettò a terra, coprendosi il viso con le mani, e
indietreggiando, attento a non
calpestare di nuovo un’altra cacca di criceto. La lavanderia
della Dalton non
era certo gratis, e lui non poteva permettersi di utilizzare le sue
delicate
manine per pulirsi il Blazer.
-Nonmiucciderenonmiucciderenonmiuccideretipregotipregotipreeeeegooo!-
Frignò, scalciando così forte che per poco non
gli sfuggì una scarpa, mentre
l’altro si avvicinava a lui con le mani tese e
l’aria minacciosa.
-Volete
farla finita, voi due? Qui stiamo tentando di
trattare.- Esclamò Santana, seccata, interrompendo il dolce,
adorabile
quadretto che a lei risultava semplicemente vomitevole.
Kurt e
Blaine si voltarono verso di lei per ribattere, ma,
prima che potessero dire qualsiasi cosa, qualcun altro
parlò.
-Lopez,
dammi i sigari, MIAAAAO.
Niente storie!- Oh, si, è come state pensando. Era stato un
gatto a parlare. E
tutti, TUTTI, in Ohio, conoscevano quel gatto.
-Ma..
quello non è il gatto di FondueForTwo?-
Esclamò Blaine, alzandosi cautamente in piedi.
-Quello
è un gatto che parla, e tu ti chiedi se è quello
di
del programma di Brit?- Kurt, seccato, si voltò verso il suo
ragazzo,
fulminandolo con lo sguardo. Era ancora terribilmente arrabbiato con
lui per
averlo fatto sporcare di crema.
Blaine lo
guardò con la bocca aperta, senza sapere bene
cosa dire. Prima che dalle sue labbra potesse uscire qualcosa di
sensato,
Santana lo interruppe, rivolgendosi a Kurt.
-Hey,
Hummel, cos’è, hai le tue cose?- La ragazza
ridacchiò, frugando nella sua enorme borsa da mare.
-Forse le
avrai tu. Cos’è, sei così acida
perché nessuno
divide le tue acque?- Kurt alzò un sopracciglio,
assottigliando lo sguardo
nella direzione della ragazza ispanica. Blaine, incerto, si
avvicinò alla
spalla del ragazzo, tendendo una mano verso di lui, per
tranquillizzarlo,
possibilmente senza farsi sbranare e morire dissanguato.
-Simpatico.
Ora sparisci, microbo, ho da fare, io.- Santana
si voltò verso lord Tubbington, seduto a zampe incrociate
(?) di fronte a lei,
in attesa.
-Brittany
non dovrà mai venire a saperlo, chiaro,
gattaccio?- Esclamò, porgendogli un sigaro, e poi
prendendone uno per se’, e
accendendoli entrambi.
Kurt fece
un salto all’indietro, tossendo come un
forsennato a causa del fumo che aleggiava lì intorno. Anche
Blaine tossì un
po’. Ma, con una smorfia a causa di quel puzzo, si
avvicinò un po’ a Santana,
curioso.
-Santana,
che ci fai qui?- Poi si guardò intorno, e si
accorse di non avere idea di dove si trovavano. – E.. dove
siamo?-
La ragazza
fece spallucce, inspirando.
-Siamo
all’equatore, Miss Riccioli di carbone. E sono
arrivata fin qui col mio pony express travestito da panda, per
spacciare sigari
e vendere Diet Coke a domicilio. E’ un lavoretto estivo come
un altro.-
Esclamò, alzando le spalle, mentre faceva un tiro.
-DIEEEEEEET
COOKE?????? DOVE?!- Qualcuno arrivò correndo
come una furia nella loro direzione, urlando in un modo a dir poco
disperato. –VOGLIO LA MIA DIET
COKE!- Tutti
alzarono un sopracciglio, mentre Chris
Colfer scoppiava a piangere in un angolino, disperato. Mentre gli
altri,
allibiti, lo fissavano senza capire chi fosse, e perché si
trovasse lì, lui si
sdraiò in posizione fetale, abbracciandosi le ginocchia e
cominciando a
dondolarsi su se’ stesso, mormorando tra un singhiozzo e
l’altro. –
Diet Coke.
Diet Coke.. Diet Coke.. DC. DC.. DARREN CRISS! CAZZO!- Gridò, e tutti
sobbalzarono inavvertitamente,
mentre qualcuno di dannatamente ambiguo spuntava alle spalle del
ragazzo
depresso.
-Qualcuno
ha detto “Darren Criss”?- Strillò il
personaggio
ambiguo. Tra le braccia teneva una enorme quantità di
occhiali da sole, tutti
decisamente troppo fuxia per i gusti di chiunque. Cominciò a
saltellare
allegramente intorno all’altro ragazzo, ignorando
completamente il suo stato
catatonico di depressione totale, e lanciando gli occhiali come se si
fosse
trattato di petali di rosa.
Kurt, Blaine, Lord Tubbington e Santana si coprirono con le mani (o con
le
zampe, a seconda dei casi) per evitare di essere colpiti dagli occhiali
da
sole, lanciando ai due tizi sguardi decisamente sconvolti.
Chris si
portò le mani nei capelli, in un principio di
crisi nervosa. Poi si alzò di scatto, furi di se’,
e lanciò un urlo sconnesso
che spaventò tutti.
Tutti
tranne Darren, che, ovviamente, stava ancora
saltellando allegramente attorno a lui lanciando i suoi adorati
occhiali
ovunque. Chris,
irritato da tutta questa
odiosa gioia di vivere, lo spinse a terra, e, come una furia, raggiunse
Lord
Tubbington, e, afferrandolo faticosamente per la coda, lo
usò come giavellotto,
aggiungendo, prima del lancio, qualche mossa che era solito fare prima
di
attaccare qualcuno con i suoi adorati sai, che, purtroppo, aveva
dimenticato a
casa.
-GYYYYYYYYYYAAAAAAAAAAAAAAAAA!-
Mentre il povero
gatto faceva il giro completo della
terra in sessanta secondi, Chris si sentì piegare in due a
causa di un calcio
ben assestato nei paesi bassi.
Brittany
aveva preso a picchiarlo come una furia. Ehi, la
ragazza era potente, cosa credete!
-Il mio
gatto! Hai lanciato il mio gatto!-
-Brit,
tesoro, caaalmati!- Santana aveva preso a
strattonarla, tentando di toglierla di dosso al povero e dolente
ragazzo, che
si stava rotolando a terra dal dolore. No, non era diventata buona
improvvisamente. Ma aveva visto in lui un potenziale acquirente di Diet
Coke, e, se fosse
finito a terra,
morente, lei avrebbe fatto ben pochi soldi.
-E quindi..
Orgia?- Chiese Darren, divertito, guardando il
gruppetto dall’esterno.
Intanto,
Lord Tubbington era atterrato sulla testa di
Santana, che, a causa dello spavento, tirò un morso al
Braccio di Chris, che si
era appena rialzato in piedi.
-Orgia? Si
mangia?- Esclamò Brit, distraendosi dalla furia
che l’aveva
assalita, avvicinandosi a
Darren, e cercando di sedurlo. Lui deglutì, guardandola da
capo a piedi, e
tentando di ricordarsi che era già occupato.
-Un’orgia
è.. AHIA!- Prima che riuscisse a terminare la
frase, Chris era riuscito a raggiungerlo e gli aveva lanciato una
padella sulla
testa (per fortuna il colpo era in parte stato attutito dai capelli),
dopo di
che aveva continuato ad avanzare in direzione del pony express che
Santana
aveva parcheggiato poco lontano, da
cui
spuntavano, ne era più che sicuro, alcune lattine di Diet
Coke. Tutto questo,
tentando di scrollarsi di dosso Santana, che, a sua volta, stava
tentando di
afferrare per i capelli Brittany, che stava tentando di strappare i
sigari
dalle zampe di Lord Tubbington.
Insomma,
Chris se li era ritrovati tutti addosso.
In tutto
questo, Pinguikurt (si, Pinguikurt, perché,
diciamolo, si sentiva proprio un baby pinguino all’equatore)
si era accorto di
una cosa sconvolgente: Darren e Blaine erano fottutamente identici!
Diede una
leggera gomitata al suo ragazzo, indicandogli quella massa di persone.
-Non ti
sembra di assomigliare un po’ a quel tizio, amore
mio?- Non l’avesse mai detto! Blaine si allontanò
da lui di almeno tre passi,
offeso.
-Quello non
porta nemmeno il gel! E’ pura eresia! Io non
riuscirei mai a uscire di casa senza gel.. sono un uomo di classe.- Esclamò, il
mento alto, fiero di quello che
aveva appena detto. Poi, si passò distrattamente una mano
nei capelli, e gli
gelò il sangue nelle vene. Quella mattina, non aveva ancora
avuto l’occasione
di mettersi il gel, e i suoi riccioli gridavano aiuto. Disperato a
causa della
scoperta, s’infilò due dita negli occhi.. e
urlò di nuovo, ricominciando a
guaire come un cagnolino bisognoso di aiuto.
Mentre gli
altri lo ignoravano bellamente, Darren gli si
avvicinò, e gli battè un paio di volte la mano
sulla spalla, comprensivo.
Santana,
intento, era riuscita a scrollarsi di dosso lord
Tubbington, e stava tentando di tenere lontano Chris dal suo pony
express.
-NON ANDRAI
DA NESSUNA PARTE SE PRIMA NON PAGHI PER AVERE
LA TUA DIET COKE!-
Pinguikurt,
sentendosi ferito ed escluso del delirio,
decise di raggiungere di soppiatto il Pony express, e, una volta
raggiunto, gli
montò in sella, pronto a scappare con le Diet Coke, per
nasconderle al resto
del mondo. Nessuno avrebbe mai più quella bevanda diabolica. “BUAHUAHUAHUAHUAH!!”
Quando
Chris se ne accorse, fu preda di una nuova,
pericolosissima crisi di nervi, e scoppiò a piangere,
trascinandosi dietro il
resto del gruppo.
-Sai,
saresti proprio un fico se ti mettessi un po’ di
gel.- Esclamò Blaine, rivolto a Darren, che gli sorrise.
-Oh, si. E
tu lo saresti se fossi un po’ più alto..-
-Cambiamo
argomento.. non c’è nessun soprammobile nelle
vicinanze, vero?- Blaine si guardò intorno, in cerca di
mobilia da stuprare.
-.. o se
indossassi degli occhiali come questi!- Darren
porse all’altro un paio di occhiali fuxia, e Blaine se li
rigirò tra le mani.
Chris aveva
cominciato a correre dietro al Pony express,
trascinandosi dietro tutti gli altri. Presto, Lord Tubbington si
accorse che la
coda del Pony si muoveva in modo molto.. allettante, e, da bravo gatto,
decise di
rincorrerlo, perché “gatto de
panza, gatto de sostanza”.
Prestò
riuscì a superare Chris, impossibilitato dal peso di
Santana e Brittany, che, finalmente, quando lui saltò in
groppa a lord
Tubbington per non rimanere indietro, si staccarono da lui. Ma Brit,
con uno
scatto molto più felino di quello del suo gatto, ,
afferrò la coda di Lord
Tubbington, e Santana, salvandosi in corner, si avvinghiò al
piede della
bionda. Tutti insieme, si lanciarono all’inseguimento di
Pinguikurt e del Pony
express.
-Ehi, Brit!
Non porti le mutandine.. altro che tette mosce
di Finn, questo si che mi eccita!- Gridò Santana, e
finalmente, Darren e Blaine
riemersero dai loro discorsi, e si accorsero della fuga degli altri, in
lontananza.
-Ehi,
questi occhiali funzionano anche da binocolo?- Chiese
Blaine, aggrottando la fronte, mentre Darren tentava di affinare la
vista.
Ma, prima
che potesse rispondere, tutti gli occhiali che
prima erano stati gettati a terra come fossero stati petali, presero ad
aggrupparsi in un enorme cumulo fuxia, che si tramutò in un
paio di occhiali da
sole gigante.
Darren, non
riuscendo a credere ai suoi occhi per questa
stupenda, celestiale visione, scoppiò in un pianto assurdo,
abbracciando gli
occhiali cominciando a vomitare arcobaleni ovunque.
Blaine,
terrorizzato, tentò di avvisarlo che quei
cosi avevano
una bocca, ma ormai era troppo tardi:
Gli occhiali si erano mangiati il ricciolino, con tanto di un sonoro
rutto. Una
volta mangiato Darren, gli occhiali cominciano a muoversi in direzione
di
Blaine, che fugge via rotolando, cercando di avvisare gli altri e
salvarsi la
pelle.
Intanto,
dalla pancia (?)
degli occhiali, il povero Darren stava gridando qualcosa
di indefinito.
Blaine riusciva ad avvertire i suoi singhiozzi.
Proprio
così, Darren stava gridando e piangendo.. dalla
gioia.
Dopo tutto,
essere mangiati da un paio di occhiali fuxia
giganti non succede certo tutti i giorni.
E poi, si
sentiva euforico e strafatto di caffeina
(complice il fatto che gli occhiali non erano altro che un enorme
deposito di
Diet Coke. Ed era questo che stava tentando di urlare a Chris e agli
altri.. ma
loro non potevano saperlo).
Quando
Pinguikurt, il pony express (che, se ancora non lo
avete capito, non è altro che un pony che si chiama
Express), Lord T, Chris,
Santana e Brittany si accorsero di quello che era successo, gridarono
terrorizzati, e il pony e lord T cominciarono a correre più
velocemente, mentre
Blaine, piangendo, si aggrappava al braccio di Santana.
Ma, dal
nulla, spuntò Sam Evans, che bloccò la strada a
tutti, compresi gli occhiali, spaventati anche loro dalla sua enorme
bocca
protesa verso le labbra di Blaine (?), pronto a baciarlo.
Chris, di
nuovo in preda ai suoi nervi, si lasciò sfuggire
una bestemmia assurda, seguito da Santana, mentre, tra gli altri, si
creava il
panico più totale. Brittany ne approfittò per
togliere i sigari dalle zampe di
Lord Tubbington, Blaine e Sam cominciarono a sbranarsi la faccia a
vicenda,
eccitati da quella situazione, e Pinguikurt ne approfittò
per fuggire via col
suo adorabile Pony Express. Ma gli altri non fecero in tempo ad
accorgersene,
perché vennero ingoiati dagli occhiali giganti.
Nel vederli
di nuovo tutti con lui, Darren ricominciò a
piangere, commosso, unendo le mani tra loro. Quando, finalmente, scorse
Chris
nella mischia, gli porse una lattina di Diet Coke. Questo la
ingurgitò senza
nemmeno aprirla, e poi gli saltò addosso, abbracciandolo.
-Credevo
fossi morto, e invece mi hai procurato una Diet
Coke.. MIO EROE!- Gridò,
in preda al
pianto e alla gioia.
-Bene..
allora, LET’S ORGIA!- Senza
aspettare un secondo di più, le labbra
di Darren e Chris si unirono, e, ancora avvinghiati, si gettarono nella
mischia. L’orgia stava per avere inizio.
-Ehm.. ora
dovresti
svegliarti, sai?- Lea Michele gli stava parlando. Un attimo, Lea? Ma
Lea non
c’era, all’interno dell’orgia.
-Svegliati!
– La ragazza sbuffò, portandosi le mani al
petto, mentre l’uomo apriva gli occhi, un principio di mal di
testa che gli
stava opprimendo le tempie.
Ryan Murphy
si alzò a sedere, guardandosi intorno. Era
stato solo un sogno, per fortuna. Doveva smettere di fare strani sogni.
E
doveva smetterla di riscrivere i copioni quando aveva sonno, e subito
dopo una
lunga chiacchierata con Chris Colfer. Quel ragazzino lo confondeva
parecchio.
-Ryan, ti
abbiamo cercato ovunque! Le riprese non possono
cominciare, se non ci sei.-
-Ma ho
parlato con Christoper, poco fa.-
-Hai
parlato con Chris CINQUE ORE FA.-
-Ho dormito
così tanto?-
-Evidentemente.-
Lea scosse la testa, divertita, e si
diresse verso la porta del camerino di Chris, dove Ryan si era
appisolato
quando Chris gli aveva permesso di rimanere lì per
riscrivere alcune parti del
copione.
-Lea?-
-Dimmi- La
ragazza si voltò di nuovo verso di lui, curiosa.
-Non dire a
nessuno che mi sono addormentato.-
-Non lo
farò, ma tu vedi di raggiungere il set.- E, così
dicendo, si richiuse la porta alle spalle.
Sospirando,
Ryan si alzò dal divanetto dove era seduto, e
raggiunse l’uscita.
Mentre
attraversava il corridoio che lo avrebbe portato al
set, una voce familiare raggiunse le sue orecchie, attutita da una
porta
chiusa. Aggrottando
la fronte, si
avvicinò piano al camerino di Darren.
-Oh..
DARREN! Oh, Dio,
Si!-. La voce di Chris, senza ombra di
dubbio.
Non stavano
insieme, eh? Si, come no. Con un sorrisetto
complice, Ryan passò avanti. Quando sarebbero stati pronti,
ne avrebbero
parlato. Intanto, avrebbe solo dovuto convincere gli altri a cominciare
a
girare senza quei due.
***
Pinguikurt
osservò l’Empire State Building da lontano, in
sella al suo Pony Express. Quella era assolutamente una visione
stupenda.
Commosso, portò una lattina di Diet Coke alle labbra,
maledicendosi da solo.
Era stato colpito dalla sete, e aveva deciso di berne una.. e, in meno
di dieci
secondi, ne era diventato dipendente.
Dopo averne
bevuto un sorso, sospirò, chiedendosi se il suo
Blaine era riuscito a salvarsi dalla bocca gigante. Presto, si disse,
sarebbe
tornato a salvarli, magari con altri pony pronti all’attacco.
Ma, per il
momento, l’equatore non era il posto per lui.
-New
York, Kurt Hummel e Pony
Express stanno
arrivando!-
Spazio
Dell’Autrice.
Bene,
dopo avervi traumatizzati, direi che vi devo una spiegazione. Questa One Shot demenziale
è nata a causa di
un sogno che ho fatto l’altra notte, e che mi ha ispirata
parecchio. Chiedo
perdono per aver seguito i miei
istinti.
La
trama è stata parecchio aiutata da un disegno, che purtroppo
non riesco più a
trovare (ma che inserirò non appena lo trovo) e dalla mia
adorabile Panda preferita,
che mi ha aiutata a sclerare durante la stesura di questa.. cosa. Direi
che
devo ringraziarla moltissimo per il supporto che mi ha dato,
perché, senza di
lei, non sarei riuscita a terminarla.
Forse
dovrei scusarmi con lei, perché, nonostante il suo aiuto, e
la sua insistenza, fino
all’ultimo non ho voluto svelarle chi
fosse il “sognatore
misterioso”
che si fa questo viaggio mentale assurdo.
La
ragazza è riuscita a pensare a Cory e a Darren, che,
comunque, mi sarebbero
piaciuti da morire come sognatori equivoci. Ma, diciamocelo, RM
è RM.
L’adorabile
“Oh dio, si!”, citazione che tutti avrete
riconosciuto, ci stava troppo.
Gli
occhiali giganti ripieni di Diet Coke.. beh, quelli sarebbero un sogno
che si
avvera, per DC, per CC, e anche per me.
Sam
che stupra Blaine, non ho la più pallida idea di come mi sia
venuto in mente.
Dovrebbe
essere tutto.
Ora, potete sentirvi liberi di chiamare uno psichiatra per farmi portare via, di richiedere un consulenza psichiatrica a causa del trauma.. o di recensire, cosa che mi farebbe un enorme piacere.
Alis.