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Autore: ErinBaston    30/06/2011    2 recensioni
L'aveva sempre attratta quella pelle diafana.
Genere: Suspence | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Draco/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: II guerra magica/Libri 5-7
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Angolo dell’autrice:
Non so nemmeno io cosa verrà fuori da questa storia, sta di fatto che io non shippo la coppia DRAMIONE, ma la ROMIONE. Però ritengo che l’accoppiamento tra due caratteri così diversi non possa che far fruttare una storia ricca di dolore, trasgressione e complicazioni, e io adoro scrivere di questo. Poi, io pensando a Draco immagino Tom Felton, e Tom è un ragazzo a dir poco stupendo, dal fascino nascosto. Perciò, spero vi piaccia.
 
Ah sì, la storia si svolge durante il sesto anno ad Hogwarts, mi sembrava importante sottolinearlo.
 
Capitolo 1. 

Il vento di settembre era ancora tiepido e rinfrescava con il suo tepore gli animi degli studenti che attendevano con impazienza l’arrivo dell’estate sebbene la scuola fosse ancora agli inizi.
Hermione Granger, la folta chioma riccia che rimbalzava sulla schiena, camminava senza sosta lungo i corridoi, lo stemma di prefetto, appena lucidato, che risplendeva sulla sua uniforme nuova di zecca. Schiena dritta, petto in fuori, le braccia stracolme di libri e di pergamene nuove e la bacchetta che spuntava dalla tasca destra della divisa. Col passare degli anni il suo corpo aveva ricevuto trasformazioni degne di nota, da una fragile ragazza dalla voce sommessa e dai capelli troppo ingombranti a una donna dal seno florido, la pelle leggermente ambrata e i lineamenti troppi perfetti per non sembrare dipinti da Dio in persona.
«L’Amortentia è una pozione che crea un'ossessione romantica o una travolgente infatuazione ma non il vero amore, che è impossibile da ricreare artificialmente. » ripeteva tra sé e sé, gli occhi che fissavano un punto inesistente. «Essa assume un odore differente seconda i gusti e le preferenze della persona con cui entra in contatto e assumendo l'aroma di ciò che la attrae maggiormente, quindi, può essere aggiunta a cibo o bevande senza che la vittima se ne accorga.» si fermò un attimo quando si accorse che l’accumulo di libri che stava portando iniziava a tremare. Prese la bacchetta, mormorò qualche parolina e magicamente questi riacquistarono equilibrio. Soddisfatta ricominciò a camminare e a ripetere mentalmente la lezione del giorno: «Allora, ingrendienti per preparare l’Amortentia..vediamo: uova di Ashwinder, petali di rosa e.. » Qualcuno la urtò in maniera quasi brutale e lei cadde a terra con un grande tonfo, i libri si sparpagliarono sul pavimento mentre le piume volarono via e atterrarono lievemente al suolo, la bacchetta l’era scivolata dalla tasca e finita chissà dove.
«Attenta a dove metti i piedi, sporca mezzosangue. »
Alzò lo sguardo, le orecchie fumanti di rabbia e il sedere dolorante, già sapendo chi aveva pronunziato quelle parole traboccanti di veleno.
Draco Malfoy, prefetto di Serpeverde, campione in carica al Club dei Duellanti, figlio di Mangiamorte. La pelle diafana era in netto contrasto con la divisa scura ma i suoi occhi, di un grigio penetrante, quasi cinereo, erano in perfetta armonia con la cravatta verde-argento e lo stemma di prefetto che brillava quasi di luce propria. I suoi capelli erano di un biondo talmente bianco da sembrare luminescente, il taglio era alla moda, perfetto fino all’ultima punta. La divisa nascondeva un corpo mozzafiato, come se fosse stato scolpito nel marmo.
Era in piedi, di fronte a lei, uno sguardo sprezzante dipinto sul volto angelico e la bacchetta di Hermione stretta fra le mani.
La ragazza si alzò, scoccandogli uno sguardo irato, mentre con una mano si massaggiava il sedere che avrebbe riscontrato un cupo livido esattamente sulla natica sinistra.
Fece per prendere la sua bacchetta dalle mani del ragazzo ma questo la allontanò ridendo, costringendola ad alzarsi sulle punte e a cominciare un gioco demenziale a suo discapito per riconquistare l'oggetto magico.
«Ridammi la mia bacchetta, Malfoy.» disse quasi ringhiando, la voce rotta dalla collera. Lui si limitò a ridere.
«Ho detto, DAMMI. LA. MIA.. » cominciò lei quasi urlando scandendo ogni parola pestando il piede ma, prima che potesse finire la sua sfuriata, Malfoy si avvicinò pericolosamente a lei, le tappò la bocca con la mano e le infilò la bacchetta nella tasca. Poi, dopo averla guardata con indignazione, girò i tacchi e si incamminò verso la sua prossima lezione, le mani affondate nella divisa.
Hermione raccolse i libri con un movimento di bacchetta e, dopo aver scoccato un’occhiataccia alla schiena di Malfoy, lo seguì verso i sotterranei per la prima lezione di Pozioni dell’anno, insieme.
  
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