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Autore: JoAngel    30/06/2011    0 recensioni
Un patto fatto anni ed anni prima cambierà la vita della giovane Jo in un vero e proprio Inferno.
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altro Personaggio
Note: Otherverse | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Capitolo 15

 

Gli aveva giurato di non fare cazzate, ma ormai era deciso. Doveva farlo.

Con la scusa che aveva trovato un caso, era partito con l’Impala verso un edificio vicino ad un boschetto. Fermò il motore poco distante al tronco di un albero secolare e scese dall’auto.

“Vieni fuori!” gridò al cielo stringendo un pugno. Lo avrebbe fatto solo per lei.

Zaccaria comparì e sorrise divertito vedendo il cacciatore. “Oooh … Chi si vede.” disse facendo una risatina e mettendosi a posto la giacca.

“Senti, non voglio fare giochetti. So ciò che vuoi e te lo darò.” disse Dean tutto di un fiato guardandolo.

L’angelo fu sorpreso dalle parole del ragazzo e lo guardò interessato. “Quindi …?” iniziò a chiedere prima di essere interrotto. “Sì, sì e sì. Volevi questo no? Io voglio Jo e Michael voleva il mio corpo per vincere l’Apocalisse, quindi sì!” esclamò Dean quasi come se si fosse tolto un peso di dosso.

“Finalmente! Hai ceduto dopo così poco tempo. Credevo fossi più resistente, Dean.” ammise l’angelo sogghignando prima che una luce bianco puro irradiasse il corpo del cacciatore.

“Sto così stretto in questo minuscolo corpo.” Disse Michael stiracchiandosi e facendo scrocchiare il collo fissando Zaccaria. “Mio Signore, ora che ha il suo tramite vuole …?” cercò di chiedere prima che si ritrovasse a terra con una ferita enorme sul petto. “Idiota! Ti sei fatto sfuggire la Sua sposa!” tuonò con sguardo arrabbiato.

“Ma si –signore noi …” iniziò a spiegare ma Michael gli bloccò la gola con il piede e lo fissò negli occhi. “Niente ma!” urlò con tono imperioso e Zaccaria deglutì a vuoto.

Anna apparse accanto ai due e fece un inchino regale. “Mio Signore, stranamente qualcuno ha riportato la prigioniera da noi.” gli comunicò tenendo la testa bassa in segno di rispetto.

Lui annuì e diede un calcio a Zaccaria. Quest’ultimo tossì e poi a fatica si rialzò prendendo fiato.

“Andiamo Anna.” disse Michael prima di sparire insieme all’angelo e Zaccaria sospirò e strinse un pugno.  “Dannato, io gli lecco il culo e cosa ricevo? Botte.” pensò a voce alta prima di scomparire anche lui.

 

Era di nuovo legata. Le catene le stringevano i polsi e le vene. E la gola. Respirava a malapena. Non aveva più lacrime da versare.

“Di nuovo qui?” chiese Uriel ridendo davanti a Jo. Lei digrignò i denti e lo guardò con odio. “ Oooh, non fare così. Ormai sei di casa.” ammise lui facendo un sorrisino.

In quel momento apparsero gli altri due angeli e Jo strabuzzò gli occhi vedendo Dean. “L’hai legata bene?” chiese Anna ad Uriel guardandolo. Lui annuì e Jo si dimenò un po’.

“Dean …” sussurrò lei guardando Michael avvicinarsi a lei. “Dean?” disse lui prima di scoppiare a ridere. “Io non sono il tuo cacciatore, io sono Michael ora.” aggiunse guardandola negli occhi in modo intenso.

“Cosa volete da me?” domandò lei deglutendo a vuoto.

“Cosa vogliamo da te … Bella domanda … Peccato tu sia solo la nostra esca per un fine più alto.” la informò sfiorandole il viso con un sorrisino malefico sul volto.

Jo non riusciva quasi più a respirare per le catene troppo strette sulla gola e girò gli occhi quasi sul punto di svenire.

All’improvviso si spalancò la porta ed un angelo entrò di corsa. “Nostro Signore, i demoni stanno attaccando le nostre difese!” informò tutti in preda al panico.

“Dannazione. Andate!” ordinò Michael ai due angeli facendo gesto con la mano, loro annuirono e sparirono nel nulla.

Erano venuti a salvarla? Ma chi? E perché poi? Non ci stava capendo più nulla di quella storia … ed ora era spaventata.

“Jo …” sussurrò una voce nella sua testa. Lei cercò di resistere ma ormai le catene erano troppo strette, non riusciva più a respirare regolarmente e ormai l’acqua santa stava facendo il suo effetto.

“Jo devi resistere … Deve compiersi il tuo destino …” continuò a dire la voce ma lei la sentiva sempre più distante.

“Chi sei?” riuscì a dire con un filo di voce, l’ultimo rimastole.

“Non riconosci più la mia voce, sorellina?” le chiese comparendole davanti.

“M- Matt …” disse lei mentre delle lacrime sottili scivolavano sulle sue pallide guance.

Il fratello sorrise e si avvicinò a lei. “Sorellina mia, in che condizioni ti hanno ridotta i miei ormai lontani fratelli?” le domandò asciugandole le lacrime.

“I, i tuoi fratelli? Tu allora eri …” iniziò a dire prima di essere fermata dallo stesso Matt. “Già … Diventai un angelo dopo la mia morte. La mia anima era pura e venni scelto come angelo. Per te invece, piccola Jo, il tuo destino fu diverso: era destinata ad esserlo.” ammise lui stando sul misterioso.

“Essere cosa?” domandò mentre lui sciolse le catene e lei finalmente riuscì a respirare.

“Essere La Sua sposa.” rispose Matt guardandola negli occhi.

“La sua …” cercò di chiedere prima che lui le si avvicinasse e le mise una mano sulla fronte. Scomparirono nel nulla.

 

Alle porte del Paradiso era (scusate il gioco di parole) un Inferno.

Chiazze di sangue, corpi a terra. Il fuoco accerchiava ormai i pochi restanti angeli in vita. “Voi! Immonde creature!” esclamò Gabriel uccidendo un altro demone e si pulì dal sangue. Anna gli parò le spalle da un altro demone ma venne ferita ad una gamba e cadde a terra. “Anna!” disse lui voltandosi verso di lei, cercò di curarle la ferita ma venne gettato sul portone, ormai quasi distrutto del tutto, e si accasciò a terra. “Dov’è lei?!” chiese urlando contro all’arcangelo guardandolo con rabbia.

“Non te lo dirò mai traditore! La tua sposa verrà uccisa e Michael ti giustizierà, come venne scritto dai nostri avi!” rispose Gabriel sputando sangue e digrignando i denti.

Lucifero si avventò su di lui e lo prese per la gola, sbattendolo al portone.

“Fratello …” disse Lucifero stringendo la presa alla gola dell’arcangelo.

“Tu non sei mio fratello da secoli ormai!” sbottò lui cercando di liberarsi.

Lui lo guardò con odio e lo fece volare dall’altra parte della barricata di difesa e spalancò le porte del Paradiso. “Morirai per mano di Michael stronzo!” furono le ultime parole di Gabriel prima di svenire.

Lucifero continuò a camminare fino ad arrivare alle porte della stanza di Michael. Le buttò giù con un solo sguardo ma, prima di poter fare mosse avventate, venne spedito al muro dallo stesso Michael, che lo guardava con un sorriso divertito.

“Sorpresa caro mio: ora sono in piene mie forze.” gli fece notare stringendogli la gola con il solo pensiero.

Lui cercò di respirare e guardò con odio Michael. Proprio mentre lui volle dare il colpo di grazia, apparse Brady, che si mise in mezzo ai due e ricevette lui la pugnalata al cuore e sbarrò gli occhi.

In quel momento comparirono Jo e Matt nella stessa stanza ed assistettero alla scena. “Bradyyyyy!!!” urlò lei vedendo il demone accasciarsi a terra come una foglia in autunno. Gli andò vicino e guardò negli occhi Michael con disprezzo mentre delle lacrime cominciarono a colare sul suo pallido viso.

“Tu …” iniziò a dire prima che Brady allungasse una mano verso il suo viso. “Jo … Era il mio destino morire in battaglia. Non … non voglio che tu sia triste e non voglio vederti …” disse prima di tossire e tenersi il petto pugnalato. “Non parlare Brady …” dice Jo accarezzandogli una guancia e tirando su con il naso.

“Piccola Jo … Prima che … prima che muoia puoi farmi un favore?” le chiese con un filo di voce e deglutendo a vuoto ormai quasi sul punto di morire. Lei annuì e lo guardò negli occhi, spenti, con l’ultimo spiraglio di vita. Brady si avvicinò al viso di Jo e le diede un bacio dolce sulle labbra, poi fece un ultimo respiro.

Morì, con un sorriso in volto, tra le braccia dell’amata.

Jo scoppiò a piangere e diede un bacio sulla fronte al corpo senza vita del demone e poi alzò il capo incontrando lo sguardo di Michael.

“Dopo questo bel teatrino ora puoi morire anche tu, sposa di Lucifero.” disse l’angelo  facendo volare Jo al muro e lei curvò la schiena per lo schianto e tossì sangue. “Jo!” esclamò Lucifero guardandola e poi si voltò verso Michel. Quest’ultimo sorrise divertito e ricambiò lo sguardo di Lucifero.

“Non osare più picchiare la mia sposa, stronzo!” tuonò con tono imperioso e sguardo arrabbiato. “Ah, se no cosa mi fai?”domandò Michael ridendo sfacciatamente.

Lucifero, a quella frase, si liberò dalla presa di potere di Michael e lo infilzò con una mano. Sentiva in lui una forza mai provato prima.

Lo tenne per non farlo cadere e lo guardò negli occhi. “Ti è piaciuto eh, fratellino?” gli chiese con un ghigno divertito. Lui tenne la bocca aperta e il sangue cominciò a colare dalle sue labbra. Lucifero rigirò la mano nella ferita e Michael sputò sangue e trattenne il respiro spalancando gli occhi e guardò il fratello.

“Le tue ultime parole?” gli chiese come un sussurro ricambiando lo sguardo. “T- ti …” non riuscì a finire che la vita gli venne portata via dalla mano della morte. Lucifero lo fece cadere a terra e Jo scese dal muro non essendo più sotto il potere di Michael. Ma non toccò terra grazie allo stesso Lucifero, che la prese imbraccio e la guardò intensamente negli occhi.

“Lucifero …” disse lei tenendo le labbra socchiuse e lui le mise l’indice davanti alle labbra. “Non parlare.” la scongiurò lui prima di darle un dolce bacio. Lei ricambiò lo e chiuse gli occhi.

Dopo il bacio, lei stette vicino al viso di lui e lo fissò. “Quello … Quello che mi ha parlato nel sonno eri …” iniziò a chiedere prima che lui facesse un sorriso e annuisse.

Lei sorrise dolcemente. “Però hai, hai detto che io sono la Tua Sposa … Cosa vuol dire?” gli domandò lei mentre Lucifero le accarezzava delicatamente una guancia.

Lui diede una occhiata altrove e poi sospirò non sapendo come spiegare. “Una, una profezia.” le rispose grattandosi la nuca.

Lei aggrottò la fronte non capendo. “Una profezia? E che …” cercò di chiedere prima di essere interrotta da lui. “Questa profezia dice che … Cum imbres et flumina sanguis erit, rex inferni pars dimidia invenies et in aeternum manebit animas una.” le spiegò giocando con una ciocca di capelli di lei. Jo, però, si mise a ridere. “Perché ridi?” le domandò lui con un mezzo sorriso in viso.

Lei smise e lo guardò strabuzzando gli occhi. “Che lingua era? Mi puoi decifrare?” gli chiese con voce fine.

Lui annuì e si schiarì la voce. “Quando i fiumi e le piogge di sangue saranno, degli Inferi il Re troverà la sua metà e per l'eternità loro anime insieme staranno.”

Jo lo ascoltò attentamente e poi scese dalle sue braccia. “Capisco …” disse prima di dirigersi vicino al corpo inerme sul pavimento di Brady.

Lucifero la guardò a labbra strette ed incrociò le braccia sul petto.

“Erano finte quelle parole che mi hai detto prima?” gli chiese tenendo a stento le lacrime. Lui spalancò gli occhi a quella domanda e le andò dietro. Aveva sentito quasi come una fitta al cuore e si tenne un po’ il petto.

“Non potrei mai mentire sull’amore Jo. Non mettere mai in dubbio le mie parole.” le confessò sfiorandole la spalla. Lei si voltò di poco e incontrò il suo sguardo. “Non ti … non ti è stato imposto di …” iniziò a chiedere prima che lei la facesse alzare, prendendola da un polso, e la guardasse negli occhi. “Non pronunciare mai quelle parole in una stessa frase, piccola Jo.” le disse prima di stringerla tra le sue braccia.

Lei arrossì di colpo e rabbrividì nella presa di lui. Nascose il viso nel suo petto ed inspirò il profumo di Lucifero. Socchiuse gli occhi.

“ Lo … lo sai che non potrò mai perdonarti per quello che mi … mi hai fatto, vero?” chiese lei quasi in lacrime e sentendo come se le ferite si riaprissero e ritornassero a sanguinare come fiumi in piena.

“ Io … io mi castigherò ogni giorno per questo” rispose lui. “Non potrò mai farti dimenticare ciò che hai passato per colpa mia. Ma voglio cambiare e rimediare in qualche modo a ciò.” aggiunse guardandola negli occhi.

“E in che modo?” domandò lei chinando lo sguardo.

Lui prese una lama di argento e si infilzò sull’addome iniziando a sanguinare dalla ferita. Jo lo guardò ad occhi sbarrati e lo fermò subito.

“Non così.” gli disse lei sfilandogli la lama e buttandola a terra. Lui si tenne la pancia e la guardò. “ Jo …” sussurrò e lei scosse la testa. La ragazza si strappò la maglietta e gli bendò come le era possibile la ferita restando in silenzio. Lucifero le sfiorò i capelli e sospirò. Il rimorso rimarrà per sempre vivo. pensò lui mentre Jo lo abbracciò lentamente. E’ questo il modo con cui dovrò ripagare? si chiese poi sospirando. Ma i suoi pensieri vennero interrotti.

“Una … una cosa. P- possiamo dargli degna sepoltura?” gli chiese quasi come supplicante e lui annuì subito. “Tutto quello che vuoi.” le rispose accarezzandole dolcemente i capelli. Lei tirò su con il naso e strusciò il viso sulla camicia di lui per asciugarsi le lacrime. Lucifero le diede un piccolo bacio sui capelli e lei alzò la testa per poi guardarlo negli occhi.

Lui si scostò da lei e prese tra le braccia il corpo senza vita del demone. “Torniamo nel nostro Regno.” le disse porgendo lo sguardo sugli occhi di lei. Quest’ultima annuì e gli andò dietro, poggiò le mani sulla schiena di lui e chiuse gli occhi. Svanirono nel nulla, lasciandosi dietro la distruzione e il sangue dei fratelli.

  
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