Libri > Harry Potter
Segui la storia  |       
Autore: _Ly_    12/02/2004    28 recensioni
Com'era Hogwarts e la vita prima di Harry Potter? C'è la rossa Lily, James e i Malandrini al completo! Ecco qui la mia verità!
Genere: Avventura, Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: James Potter, Lily Evans, Remus Lupin, Sirius Black
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<  
Questa storia è tra le Storie Scelte del sito.
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
-24-

-24-

 

 

 

"Ho mandato gufi e civette a tutti i vecchi compagni di scuola dei tuoi genitori, chiedendogli delle foto… Sapevo che tu non ne avevi, ti piace?"

Il grosso viso rubicondo di Hagrid gli stava sorridendo, tra i folti capelli e la grossa, spessa barba, ansioso di sapere se il suo regalo come augurio di pronta guarigione -e molto, molto di più- era piaciuto.

Il piccolo Harry, che avrebbe compiuto dodici anni di lì a poco più di un mese, non riuscì a trovare le parole per rispondere, ma Hagrid capì bene lo stesso che ne fu entusiasta. Lo lasciò solo nel letto dell’infermeria nella quale si trovava ancora, la presa salda attorno al grosso album fotografico rilegato in pelle. In ogni pagina c’erano almeno quattro o cinque foto dei suoi genitori. Di quando erano adulti e persino di quando stavano ad Hogwarts e avevano poco più della sua età. Gli sorridevano e lo salutavano con la mano, i loro volti erano sereni e felici.

Anche Harry lo era, felice. Per la prima volta in vita sua poteva ammirare davvero i suoi genitori. Erano gli stessi che aveva visto riflessi nello Specchio delle Brame, la stessa giovane donna dai capelli rossi e gli occhi verdi, così identici ai suoi, che lo guardava commossa e l’uomo accanto a lei, di cui Harry era il ritratto vivente.

Provò un moto di nostalgia così forte che gli fece lacrimare gli occhi. Subito se li asciugò con una manica del pigiama voltandosi attorno guardingo, ben attento che Madama Chips non lo sorprendesse piangendo.

"Mamma… Papà…" Harry trascinò un dito piccolo e sottile lungo il profilo di una bella foto grande. Una rara immagine di famiglia li ritraeva tutti e tre assieme, coricati uno addosso all’altro in un prato verde, suo padre lo stava facendo volteggiare in aria e sua madre lo guardava colma d’amore con un meraviglioso sorriso dipinto sulle labbra.

Amore… Il loro amore era rimasto su di lui, a così tanti anni di distanza. Sua madre e suo padre avevano dato la vita per salvarlo…

Se fossero ancora vivi, però…

Harry si trovò ad immaginare come dovesse essere la sua vita assieme a loro, senza essere mai stato dai Dursley sopportando per anni le angherie di Dudley e le prepotenze degli zii e inevitabilmente altre due lacrime gli rigarono le guance pallide.

Ora che finalmente sapeva la verità, ora che poteva dire di sapere chi fossero i suoi genitori e poteva essere orgoglioso di loro era ancora più insopportabile il pensiero di non averli accanto come era normale che fosse.

Non che avesse mai creduto alla storia che per dieci anni gli avevano raccontato - "Erano solo dei buoni a nulla! Sono morti banalmente in un incidente d’auto, quel degenerato di tuo padre doveva essere anche ubriaco! E questo è tutto quello che devi sapere! Non fare altre domande, non voglio mai più sentir parlare di loro in casa mia, chiaro ragazzo?". Un incidente d’auto… e come ci si procura una cicatrice a forma di saetta in un incidente d’auto? E poi se lo sentiva, era sicuro che la sua mamma e il suo papà non fossero quel genere di persone. Nel suo cuore la verità era sempre stata limpida. E ora ne conosceva quasi ogni dettaglio.

Osservò attentamente la figura di sua madre, sempre seduta sull’erba con il volto radioso, i suoi capelli rossi erano mossi dal vento. Che bei capelli aveva la sua mamma… Immaginò quanto dovesse essere bello potersi accoccolare sulla sua spalla, respirando il profumo della sua pelle e dei suoi capelli. L’odore della mamma… non lo conosceva per niente. Il solo profumo cui era stato abituato era quello della candeggina con cui zia Petunia lavava la sua biancheria, come se fosse un lebbroso.

E le braccia di suo padre, lunghe e forti. Le sue spalle larghe. Sarebbe stato divertente girare per i parchi seduto saldamente su quelle spalle e guardare il mondo, per una volta, da una prospettiva che non fosse quella a livello del suolo cui era schiacciato da uno dei grossi e puzzolenti piedoni di Dudley.

Ma tutto questo non l’avrebbe mai saputo, non poteva nemmeno ricordarlo perché la sua mamma e il suo papà erano morti per salvare lui, ma che bella vita l’aveva atteso?

Aveva trascorso dieci anni di torture senza sapere la verità, in un mondo che non era il suo e nemmeno lo voleva. Bollato e additato, continuamente sgridato e umiliato.

Presto la nostalgia cedette il posto ad una gran rabbia, perché erano morti in quel modo lasciandolo solo? Perché non aveva potuto vivere una vita normale come ogni bambino del mondo? Che cosa avevano pensato di salvare, mamma e papà? Era meglio se fossero rimasti con lui, Voldemort o non Voldemort. O al limite che lo avessero portato con loro. Questa via di mezzo, che non era né carne né pesce, era quella più dolorosa.

Serrò i pugni picchiandoli forte sull’album e immaginò che da qualche parte probabilmente, e così era, Lily e James, mamma e papà, erano terribilmente rammaricati e rattristati ora, nel vederlo così. Però non poteva farne a meno.

Accertatosi di essere solo e non visto lasciò sfogare con le lacrime tutta la propria frustrazione, "Che cosa avevate in mente di fare, eh? Dovrei esservi grato per avermi abbandonato qui senza una famiglia? Non ci riesco! Mi dispiace ma non ci riesco a essere felice e grato senza la mia mamma e il mio papà..." gridò alle figure animate nelle foto che aveva davanti. Come se percepissero il suo discorso, quelle smisero i loro sorrisi allegri e lasciarono spazio ad un’espressione rammaricata. A capo chino si allontanarono verso il margine, lasciando Harry ad osservare un ambiente deserto.

Sospirò profondamente, le lacrime calde gocciolavano ora sulle foto dell’album. Non voleva rovinarlo, dopotutto era la sola cosa che avesse di loro, in quel momento.

Si voltò scrupolosamente verso il comodino alla ricerca di un fazzoletto con cui asciugarle prima che si deteriorassero e fu allora che li vide. Centinaia di dolci, lettere, regali e fiori. Tutti mandati col cuore dai suoi amici.

Amici…

Ne aveva così tanti ora! Amici veri, non i falsi compagni delle elementari che si allontanavano da lui per paura degli attacchi violenti di suo cugino.

Era davvero così solo? C’erano Ron ed Hermione. E c’era Hagrid. E anche Silente era un amico, e tutti i ragazzi di Grifondoro, e un esercito di Weasley che l’aveva accolto come uno di famiglia -la signora Weasley era stata la prima a regalargli per Natale qualcosa di più di un paio di calzini usati e a farlo sentire benvenuto ed amato.

No, si disse che non era poi tanto solo.

E forse era per questo che mamma e papà avevano creduto che sarebbe stato bello, per lui, vivere. Per poter conoscere il suo vero mondo, per poter finalmente incontrare degli amici, per poter essere ancora il loro orgoglio e non farli mai pentire di quanto avevano dato per lui.

Rapidamente si asciugò di nuovo gli occhi arrossati, soffiandosi anche il naso.

Le due figure di Lily e James si riaffacciarono incerte al margine della foto, guardando Harry preoccupati. Lui, seppure con un’espressione ancora sconfinatamene triste, sorrise.

"Però sarei stato felice di vivere con voi…" mormorò e ricevette in cambio due sorrisi rammaricati.

 

Quella stessa sera fu rilasciato dall’infermeria e sceso in Sala Comune, fu accolto dalle grida festose dei compagni di casa e dagli abbracci dei suoi amici, contenti di riaverlo fra loro.

Quando poi Silente decretò che ad aggiudicarsi la Coppa delle Case sarebbe stata Grifondoro, Harry si sentì più felice che mai. Trascorse la sera in balia dei festeggiamenti e ne convenne che non si era mai divertito tanto in vita sua. Rapidamente, in un momento di pausa, sgattaiolò dalla Sala comune fin nella propria stanza nei dormitori. Frugò nel baule e ne estrasse l’album appena ricevuto scorrendolo rapidamente. Sorrise di rimando a tutte quelle immagini, infine lo chiuse e lo strinse forte al petto. Davvero, era felice della vita che stava vivendo. Era felice di poterla vivere…

"Mamma, papà, grazie…" sussurrò riponendo con cura il volume in pelle sopra i libri scolastici e richiudendo il baule.

Adesso aveva capito il senso del loro sacrificio. Aveva capito ogni cosa. E poi lo sapeva, ne era convinto: mamma e papà erano ora i suoi due angeli più luminosi, lo stavano osservando e stavano sorridendo. Orgogliosi di lui.

E non andò mai tanto vicino alla verità.

 

Fine.

Anche se in realtà, siamo solo all’inizio…

 

 

 

 

 

E alla fine siamo arrivati fin qui... Per concludere posso solo ringrazie la mia storia che mi ha dato modo di conoscere tante persone stupende, i miei protagonisti che sono diventati dei cari amici per me e soprattutto ringraziere tutti voi, chi ha letto e soprattutto chi ha recensito. Ogni parola lasciata a commento della mia prima vera storia è stata un tocco di vita, siete sempre riusciti a spronarmi e incoraggiarmi. Mi avete regalato tanti di quei sorrisi che non avete idea, tante di quelle gioie che vi dovrei costruire un monumento, mi avete accompagnato capitolo per capitolo e siete diventati il mio orgoglio, avete reso la mia piccola e modesta storia il mio orgoglio. E ora mi scuso con voi se non è esattamente l'epilogo con tutti i personaggi che vi aspettavate ma erala storia di Lily e James, che continuano a vivere dentro Harry, ed era giusto concludere con lui, secondo la mia opinione.

Ancora grazie, non credo ci sia un'altra parola più adatta, vi ringazio tutti dal primo all'ultimo, senza stare a far nomi, lettori passati e futuri, perchè siete stati fondamentali. Voi che avete commentato qui su EFP e anche tutte le persone meravigliose che mi hanno scritto un sacco di mail. (io adoro le mail lunghe e succulente!)

In fine ringrazio me stessa per essersi imbarcata in questo viaggio travagliato ed esserne uscita soddisfatta. Ti voglio tanto bene, Ly! Che narcisista che sono... :P

 

Spero di ritrovarvi tutti presto e di leggere i vostri ultimi commenti a questo epilogo e i vostri prossimi alle altre storie che ancora scriverò. Perchè non posso stare troppo a lungo senza far correle le ditina sulla tastiera!

 

Ah, quasi dimenticavo, grazie soprattutto a JK Rowling e tutti i personaggi di Harry Potter, che si sono prestati ad essere i miei giocatttoli e sono diventati qualcosa di importante.

 

Adesso chiudo, sennò piango, ci rileggiamo presto, spero!

Un bacione,

la vostra Ly (Ehi, si legge 'lai', ok? :P)

 

PS: *pubblicità occulta* A breve... 'What if...' -se Sirius fosse stato il Custode Segreto... ^^

 

  
Leggi le 28 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: _Ly_