CHANGE ME
 
Ho deciso che voglio cambiare.
Sì, io voglio cambiare per migliorarmi.
Voglio cambiare per stare finalmente bene con me stessa, come una volta.
Non so di preciso quando tutto sia iniziato, ricordo solo che nel periodo da settembre 2007 fino a marzo 2008 io ero felice. Ma davvero felice.
Sentivo la gioia nel corpo: mi invadeva, era stupendo.
Ora invece sento solo dolore.
Credo che questo sia dovuto a due fatti: un amore non contraccambiato e un concerto mancato visto dagli occhi di chi, senza offesa, non avrebbe dovuto vederlo.
E non è egoismo, ma giustizia.
Perlomeno, io avrei dovuto esserci.
Avrei dovuto esserci perché lo meritavo, perché Loro per me sono sempre stati tutto sin dall’inizio e uno di loro era la mia medicina.
Mi calmava pur non essendo qui.
Vorrei ritrovare quell’amore intenso nei suoi confronti, così da poter ricevere quella cura che, pur lontana, mi calmava, mi tranquillizzava.
Ora invece sono sempre arrabbiata col mondo, non faccio altro che psicanalizzare tutto e piango.
Piango tanto. Meno di prima perché sto cercando di controllarmi.
Ma io questo cazzo di autocontrollo non ce l’ho e non so come avercelo.
So cosa dovrei fare, ma non riesco a farlo perché l’istinto è più potente della ragione.
Voglio cambiare, cambiare.
Perché se continuo così, so che finirò per perdere le poche cose reali della mia vita che mi stanno ancora dietro. E io non posso perdere queste cose, queste persone.
Dipende tutto da me. Dipende tutto da me. Dipende tutto da me e sapere che tutto ciò che andrà male sarà solo colpa mia mi uccide. La mia persona è un peso così insostenibile... Non per questo vorrei liberarmene, soltanto... Renderlo più leggero.
E tagliarsi non serve a niente. Me lo ripeto ogni volta che mi viene in mente anche solo di farlo.
E poi penso a Lei. Lei che mi ama e vuole il mio bene.
Tagliarmi non fa bene.
E per quanto io non ci creda, non lo faccio.
E questo fa ancora peggio quando è l’unica cosa che vorrei fare.
So che non serve a niente, ma c’è stato un periodo della mia vita in cui mi sono graffiata col cacciavite e mi sentivo meglio. Non facevo uscire il sangue, soltanto... Mi graffiavo, perché mi pareva mi facesse bene.
Ma i problemi non passavano, l’ho capito. E combatto l’istinto. E non lo faccio. E non devo farlo mai più.
Vorrei solo che qualcuno mi dicessi non cosa fare, ma come fare, perché io da sola non riesco a sopportare questo peso enorme.
Ho bisogno che nella mia vita almeno qualcosa vada bene, voglio ritrovare quell’equilibrio, con o senza di te Bill. Non so perché ti ho tirato in mezzo, ma tu hai sempre significato qualcosa, significherai sempre qualcosa.
Come hai fatto quella magia che hai fatto? Rifai lo stesso incantesimo con me Bill, ti prego. Ancora una volta. Perché io dopo averti visto, sono stata bene, sono stata felice.
Ridammi me stessa. Tu mi hai portata via. Io mi rivoglio.