“No, non ti voglio parlare, lasciami in pace!”urlò la detective Beckett contro Castle. Mentre parlava stava uscendo dal distretto di polizia seguita a ruota da Castle e le sue inutili proteste”Per favole Kate, ci metteremo pochissimo! Che ti costa andare di nuovo in quel club per fare un altro po’ di domande?” “Cosa mi costa?! Mi costa eccome visto che la c’è molta gente importante e se tormentiamo ancora il direttore quello può andare dal sindaco o da chissecchia e darci un bel po’ di grane!” urlò Kate addosso allo scrittore con la voce un’ottava sopra il normale. “E da quando tu ti fai mettere i piedi in testa da chissecchia?”la incalzo lui facendola fermare di botto. Intanto, mentre lei sbraitava, erano arrivati alla sua macchina e Beckett aveva già tirato fuori le chiavi. Si giro di scatto “Da quando nell’ultimo caso te hai avuto al brillante idea di andare da quel politico per arrestalo senza nessun mandato ufficiale” “Ma alla fine lo abbiamo arrestato” “ Si ma con un sacco di grane per il distretto” “Uff! quanto sei pignola” si lamento Caste. “Adesso se non ti dispiace io dovrei andare a casa”disse lei dandogli le spalle e aprendo la macchina. Ma Rick inaspettatamente la perse per il polso e la fece girare verso di lui. I loro volti erano improvvisamente vicini, si potevano quasi sfiorare con il naso. Il cuore di Beckett fece una capriola, come d'altronde faceva ogni volta che erano così pericolosamente vicini. “Per favore Kate.” Sussurrò lui. Kate quasi non lo sentiva distratta dal suo invitante odore. E dai suoi occhi così intensi Poi Rick gli prese il volto nelle mani e la bacio. Un bacio inaspettato, che la detective accolse con sorpresa, ma dal quale non si stacco, anzi, dopo un primo momento di smarrimento si riprese e gli cinse il collo con le mani attirandolo più vicino a se. Era da quando si erano baciati sotto copertura che non era più successo, e non ne avevano più parlato, e lei aveva sognato a lungo che risuccedesse, e adesso che le sue fantasie erano diventate reale le sembrava di volare. Quando si staccarono per riprendere fiato si guardarono negli occhi pochi secondi, ma che per entrambi sembravano ore interminabili. Fu Kate che ruppe il silenzio rivolgendogli un piccolo sorriso”Ok, andiamo al club, ma solo per qualche domanda” detto questo si girò e monto in macchina. Siccome era girata di spalle non vide il sorriso nato sul volto di Castle in segno di vittoria, si per averla convinta ad andare al club, sia per il modo in cui l'aveva convinta.