Spero
che questa novella ti piaccia mon petit..
Nel
tempo della magia e dell' arcano,,esisteva un paese in cui prosperavan ogni
tipo di fiori..i paesaggi sembravan venir fuori dai sogni e ritratti dai più
grandi pittori della storia..colline ricoperte di margherite,violette e non-ti
scordar-du-moi..laghi che la notte diventavan d'argento per i raggi della dolce
luna, nelle cui acque cristalline galleggiavano ninfee giganti e si piegavano
gli steli di orchidee luccicanti per le gocce di rugiada.
Devi
sapere Deodato...ma posso chiamarti Deeo?..comunque dicevo che le persone di
quel paese erano speciali..così come anche i fiori..
Grazie
a Relène,la Driade Suprema,i bambini portavan in sé un pezzettino dello spirito
di un dato fiore..e,quando il piccolo raggiungeva i 6 anni,il fiore in
questione si rivelava a lui,dimostrando d'esser lo specchio della sua anima.
Il
bambino,che già di per sé era in contatto con la natura,acquisiva una speciale
empatia con questo tipo di fiore e nelle sue mani anche un bocciolo appassito
ritornava a nuova vita..ma,attenzione..poteva farlo solo con il fiore che
rispecchiava il suo aspetto interiore.
Ognuno
viveva nella vita dell'altro e ognuno abbelliva a seconda dalla bellezza
dell'altro..la morte del fiore avrebbe provocato un dolore straziante per la
persona a lui assegnata.
Guarda
però che,se per caso appassiva senza rimedio un girasole..solo la persona che
aveva accudito quel fiore soffriva,non tutti quelli scelti da
esso..quindi,oltre a una specie speciale,c'era un unico fiore per ogni persona.
Ebbene..in
quel paese viveva una donna bellissima con tre figlie altrettanto
belle..venivano chiamate "le Signore delle Rose" perché erano le
uniche in tutto il paese ad esser state scelte da quel magnifico figlio della
natura.
Rouge,la
madre, era una Rosa Rossa... Rose,la figlia maggiore,era una Rosa Rosa... Jaune,la mezzana, era una Rosa Gialla e
Blanche,la più piccina,era una Rosa Bianca.
Il
giardino della loro casetta di legno era uno splendore..rose ogni dove,bianche
rosse rosa e gialle.
Una
notte,nello scialet,nacque una nuova bimba che venne chiamata Bluette..a
differenza delle sorelle dalle gote rubiconde,il suo incarnato era della dolce
tonalità dell' alabastro e negli occhi scuri aleggiava sempre una nebbia fina
di tristezza.
La
piccola crebbe,ma i 6 anni passarono e del suo fiore nessuna traccia..di
solito,al sesto compleanno del bambino,questi sentiva come una voce chiamarlo
e,come un ape attratta dal nettare,il piccino veniva guidato fino al suo fiore
dell' anima.
Bluette
non sentì questa voce e continuò a non sentirla in futuro..molte voci
cominciaron a girar per il paese..si parlava della ragazza non ancora
sbocciata.
Ci fu
persino qualcuno che sparse la voce che la timida piccina fosse una
strega..perché,dicevano.era impossibile che diventasse ogni giorno più bella
senza l'aiuto dei fiori.
E,quest'
ultima era una voce vera perché Bluette aumentava in bellezza ogni giorno.. o
meglio..ogni notte che passava. Ma la sua bellezza era diversa dalle
altre..eterea,gelida..come la neve.
La
ragazza si ritrovò ben presto sola..ma non del tutto. Certamente le sue sorelle
e la madre devota le stavan sempre accanto..ma non eran le uniche a tenerle
compagnia..Invidia,Rabbia e Solitudine infatti eran sue grandi amiche.. e sì
sa..che amiche poco buone siano.
Infatti..una
giorno verso il crepuscolo,Bluette fissò il suo sguardo sugli enormi cespugli
di rose di casa sua e comincio a seguir gli insegnamenti delle infide
compagne..*tutta colpa di quegli stupidi fiori..è tutta colpa di quegli
stupidissimi fiori se la gente non mi rivolge la parola..mi guarda male..mi
evita..che vadano all' inferno!* pensò e diede fuoco al piccolo eden.
Subito
grida si sparsero nell' aria e la piccola capì che erano le rose a urlar di
dolore!
Cosa
aveva fatto! Bluette corse subito a spegner il fuoco da lei stesso creato..ma
il danno era ormai fatto..macchie nere deturpavan il paesaggio degno dei più
bravi pittori francesi rinascimentali..rose controrte ed esamini chiedevan
pietà,mentre le gocce d'acqua colavan dai petali..dando l' impressione che
piangessero.
Dopo
poco la ragzza vide la madre e le sorelle correr per il viale e accasciarsi a
terra per il dolore alla vista di quello scempio.La nostra dolce ragazza si
sentì stringer il cuore e,prese le mani delle donzelle,disse con voce commossa
"Madre..sorelle..il vostro dolore è solo colpa mia..anche io soffro per
voi..ma la mia sofferenza,in confronto alla vostra, è solo una goccia nell'
oceano. Andrò sul Monte dei Sospiri e supplicherò Relène di ridar voi le amiche
fedeli che vi scelsero ancor prima che voi nasceste.. forse ancor prima che
nascssero loro..forse non sarò mai più di ritorno,abbracciamoci"
Le
fanciulle si strinsero forte,poi la piccina partì...non le ci volle molto per
arrivar alle pendici del monte..ma la prima stella era già spuntata in cielo.
Ricoperta
solo con in suo leggero abito di seta Bluette cominciò la sua arrampicata e ben
presto ebbe mani e piedi feriti per le rocce aguzze...la pelle era ancor più
pallida del solito,mentre la neve e il gelo la intaccavano,facendola sembrare
porcellana.
Più
volte rischiò di cadere ed ogni volta s'aggrappò con vigore...avrebbe a tutti i
costi portato a termine la sua missione.
Alla
fine,stremata,ferita e congelata,la ragazza arrivò alla cima e si lasciò cadere
in ginocchio,mentre con la mente chiamava la Driade.
Una
voce gentile ma imperiosa,improvvisamente,sovrastò il boato della tormenta
"Chi
sei,oh fanciulla così tanto provata" e la giovane rispose "Mi chiamo
Bluette e,anche se non ne ho nessuno diritto,voglio tentar a chiederti un
favore......una cosa terribile ho fatto e vorrei porvi rimedio..."
"So
cosa hai fatto..." disse Relène " e sono anche cosciente del tuo
profondo rammarico...ma non basta questo per ridar vita alle rose che l'han persa
per mano del fuoco.." "Qualunque cosa farò per render nuovamente
felice le mie care sorelle..nonché la mia dolce mamma..tutto..perfino la
vita" disse con fervore la ragazza.
"Non
chiedo un prezzo così alto..non ti sarà richiesta la vita ma una pena forse
ancor più tediosa..Dovrai rimaner qua inginocchiata,tra la neve che in fredda
bellezza è a te pari..finchè il pentimento non sarà massimo e la redenzione
attuata"
"Sono
pronta ad affrontar tutto questo.."
"
ma non hai timore della solitudine?"
"
Come potrei,visto che la conosco meglio di chiunque altro?"
Bluette
chiuse gli occhi e una lacrima le scivolò sulla gota gelata..stranamente non
ghiacciò,ma cadde nella neve sporca dl sangue delle ferite sulle sua mani...
e lì comparve un bocciuolo di rosa che
aprì lentamente i petali carnosi,rivelandosi in tutta la sua bellezza..Una Rosa
Blu.
La
ragazza sentì una voce dentro sé..una voce che le disse di star
tranquilla,perché non sarebbe mai più stata sola..mai più,perché ora c'era lei.
E
Bluette capì che si trattava del fiore che era lo specchio della sua anima..non
era mai riuscita a trovarlo perché era dentro di lei e solo una lacrima
l'avrebbe fatto venir al mondo..fiore tanto raro quanto speciale.
La
ragazza sorrise e la neve introno a lei mutò in cristallo,facendola sembrare
una principessa nella notte.
La Rosa
Blu..simbolo di redenzione..di tristezza ma anche simbolo di chi si dona per
gli altri..
Una
Perla di Tristezza che vale più di tutto l' oro del mondo..