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Autore: Stella89    13/03/2006    0 recensioni
Una storia scaturita dalla mia fantasia in una notte di pioggia,mentre mi perdevo a guardare una meravigliosa Rosa Blu..
Genere: Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Spero che questa novella ti piaccia mon petit

Spero che questa novella ti piaccia mon petit..

Nel tempo della magia e dell' arcano,,esisteva un paese in cui prosperavan ogni tipo di fiori..i paesaggi sembravan venir fuori dai sogni e ritratti dai più grandi pittori della storia..colline ricoperte di margherite,violette e non-ti scordar-du-moi..laghi che la notte diventavan d'argento per i raggi della dolce luna, nelle cui acque cristalline galleggiavano ninfee giganti e si piegavano gli steli di orchidee luccicanti per le gocce di rugiada.

Devi sapere Deodato...ma posso chiamarti Deeo?..comunque dicevo che le persone di quel paese erano speciali..così come anche i fiori..

Grazie a Relène,la Driade Suprema,i bambini portavan in sé un pezzettino dello spirito di un dato fiore..e,quando il piccolo raggiungeva i 6 anni,il fiore in questione si rivelava a lui,dimostrando d'esser lo specchio della sua anima.

Il bambino,che già di per sé era in contatto con la natura,acquisiva una speciale empatia con questo tipo di fiore e nelle sue mani anche un bocciolo appassito ritornava a nuova vita..ma,attenzione..poteva farlo solo con il fiore che rispecchiava il suo aspetto interiore.

Ognuno viveva nella vita dell'altro e ognuno abbelliva a seconda dalla bellezza dell'altro..la morte del fiore avrebbe provocato un dolore straziante per la persona a lui assegnata.

Guarda però che,se per caso appassiva senza rimedio un girasole..solo la persona che aveva accudito quel fiore soffriva,non tutti quelli scelti da esso..quindi,oltre a una specie speciale,c'era un unico fiore per ogni persona.

Ebbene..in quel paese viveva una donna bellissima con tre figlie altrettanto belle..venivano chiamate "le Signore delle Rose" perché erano le uniche in tutto il paese ad esser state scelte da quel magnifico figlio della natura.

Rouge,la madre, era una Rosa Rossa... Rose,la figlia maggiore,era una Rosa Rosa...    Jaune,la mezzana, era una Rosa Gialla e Blanche,la più piccina,era una Rosa Bianca.

Il giardino della loro casetta di legno era uno splendore..rose ogni dove,bianche rosse rosa e gialle.

Una notte,nello scialet,nacque una nuova bimba che venne chiamata Bluette..a differenza delle sorelle dalle gote rubiconde,il suo incarnato era della dolce tonalità dell' alabastro e negli occhi scuri aleggiava sempre una nebbia fina di tristezza.

La piccola crebbe,ma i 6 anni passarono e del suo fiore nessuna traccia..di solito,al sesto compleanno del bambino,questi sentiva come una voce chiamarlo e,come un ape attratta dal nettare,il piccino veniva guidato fino al suo fiore dell' anima.

Bluette non sentì questa voce e continuò a non sentirla in futuro..molte voci cominciaron a girar per il paese..si parlava della ragazza non ancora sbocciata.

Ci fu persino qualcuno che sparse la voce che la timida piccina fosse una strega..perché,dicevano.era impossibile che diventasse ogni giorno più bella senza l'aiuto dei fiori.

E,quest' ultima era una voce vera perché Bluette aumentava in bellezza ogni giorno.. o meglio..ogni notte che passava. Ma la sua bellezza era diversa dalle altre..eterea,gelida..come la neve.

La ragazza si ritrovò ben presto sola..ma non del tutto. Certamente le sue sorelle e la madre devota le stavan sempre accanto..ma non eran le uniche a tenerle compagnia..Invidia,Rabbia e Solitudine infatti eran sue grandi amiche.. e sì sa..che amiche poco buone siano.

Infatti..una giorno verso il crepuscolo,Bluette fissò il suo sguardo sugli enormi cespugli di rose di casa sua e comincio a seguir gli insegnamenti delle infide compagne..*tutta colpa di quegli stupidi fiori..è tutta colpa di quegli stupidissimi fiori se la gente non mi rivolge la parola..mi guarda male..mi evita..che vadano all' inferno!* pensò e diede fuoco al piccolo eden.

Subito grida si sparsero nell' aria e la piccola capì che erano le rose a urlar di dolore!

Cosa aveva fatto! Bluette corse subito a spegner il fuoco da lei stesso creato..ma il danno era ormai fatto..macchie nere deturpavan il paesaggio degno dei più bravi pittori francesi rinascimentali..rose controrte ed esamini chiedevan pietà,mentre le gocce d'acqua colavan dai petali..dando l' impressione che piangessero.

Dopo poco la ragzza vide la madre e le sorelle correr per il viale e accasciarsi a terra per il dolore alla vista di quello scempio.La nostra dolce ragazza si sentì stringer il cuore e,prese le mani delle donzelle,disse con voce commossa "Madre..sorelle..il vostro dolore è solo colpa mia..anche io soffro per voi..ma la mia sofferenza,in confronto alla vostra, è solo una goccia nell' oceano. Andrò sul Monte dei Sospiri e supplicherò Relène di ridar voi le amiche fedeli che vi scelsero ancor prima che voi nasceste.. forse ancor prima che nascssero loro..forse non sarò mai più di ritorno,abbracciamoci"

Le fanciulle si strinsero forte,poi la piccina partì...non le ci volle molto per arrivar alle pendici del monte..ma la prima stella era già spuntata in cielo.

Ricoperta solo con in suo leggero abito di seta Bluette cominciò la sua arrampicata e ben presto ebbe mani e piedi feriti per le rocce aguzze...la pelle era ancor più pallida del solito,mentre la neve e il gelo la intaccavano,facendola sembrare porcellana.

Più volte rischiò di cadere ed ogni volta s'aggrappò con vigore...avrebbe a tutti i costi portato a termine la sua missione.

Alla fine,stremata,ferita e congelata,la ragazza arrivò alla cima e si lasciò cadere in ginocchio,mentre con la mente chiamava la Driade.

Una voce gentile ma imperiosa,improvvisamente,sovrastò il boato della tormenta

"Chi sei,oh fanciulla così tanto provata" e la giovane rispose "Mi chiamo Bluette e,anche se non ne ho nessuno diritto,voglio tentar a chiederti un favore......una cosa terribile ho fatto e vorrei porvi rimedio..."

"So cosa hai fatto..." disse Relène " e sono anche cosciente del tuo profondo rammarico...ma non basta questo per ridar vita alle rose che l'han persa per mano del fuoco.." "Qualunque cosa farò per render nuovamente felice le mie care sorelle..nonché la mia dolce mamma..tutto..perfino la vita" disse con fervore la ragazza.

"Non chiedo un prezzo così alto..non ti sarà richiesta la vita ma una pena forse ancor più tediosa..Dovrai rimaner qua inginocchiata,tra la neve che in fredda bellezza è a te pari..finchè il pentimento non sarà massimo e la redenzione attuata"

"Sono pronta ad affrontar tutto questo.."

" ma non hai timore della solitudine?"

" Come potrei,visto che la conosco meglio di chiunque altro?"

Bluette chiuse gli occhi e una lacrima le scivolò sulla gota gelata..stranamente non ghiacciò,ma cadde nella neve sporca dl sangue delle ferite sulle sua mani... e   lì comparve un bocciuolo di rosa che aprì lentamente i petali carnosi,rivelandosi in tutta la sua bellezza..Una Rosa Blu.

La ragazza sentì una voce dentro sé..una voce che le disse di star tranquilla,perché non sarebbe mai più stata sola..mai più,perché ora c'era lei.

E Bluette capì che si trattava del fiore che era lo specchio della sua anima..non era mai riuscita a trovarlo perché era dentro di lei e solo una lacrima l'avrebbe fatto venir al mondo..fiore tanto raro quanto speciale.

La ragazza sorrise e la neve introno a lei mutò in cristallo,facendola sembrare una principessa nella notte.

La Rosa Blu..simbolo di redenzione..di tristezza ma anche simbolo di chi si dona per gli altri..

 

Una Perla di Tristezza che vale più di tutto l' oro del mondo..

 

  
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