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Autore: Syriael    02/07/2011    4 recensioni
Draco Malfoy rideva - piano, per non svegliare l'altro.
Genere: Fluff, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Draco Malfoy, Harry Potter | Coppie: Draco/Harry
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Da Epilogo alternativo
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Titolo: A Draco Malfoy veniva da ridere     (Originalità alle stelle!)
Autrice: Syriael
Pairing: Harry/Draco … Che novità.
Rating: Giallo
Warnings: Flash!Fic, Romantico, Fluff
Trama: Draco Malfoy rideva – piano, per non svegliare l’altro.
Conteggio Parole:  470
Disclaimer:
Per adesso luoghi e personaggi appartengono a J. K. Rowling, rispettabile signora che proprio non vuole capire (nonostante tutte le mie e-mail minatorie) che ‘sti due si saltano addosso comunque li metti. Per adesso. Quando me ne impadronirò potremo farci quello che vogliamo; e io so benissimo cosa volete.
Note dell’Autrice: Solo una piccola cosetta scritta un po’ di tempo fa, senza alcuna pretesa, in attesa di riprendere a postare Sweet Surrender. Spero solo che vi piaccia, o almeno che vi faccia passare qualche secondo più leggero. Intanto, vi ringrazio per tutto il sostegno che mi avete dato e continuate a darmi. Oh sì, eccome se vi amo.

 

 

 

 

A Draco Malfoy veniva da ridere.

 

Quando Harry tornava tardi dal lavoro lo guardava imbronciarsi, le braccia incrociate, seduto sulla poltrona davanti al camino. Poi si faceva trovare nudo nel loro letto, quando l’altro finiva di fare la doccia, per ricevere qualche “buon motivo per cui avrebbe dovuto perdonarlo”, come diceva lui stesso. Non avrebbe mai ammesso che adorava quando Harry faceva tardi al lavoro.

Quando mangiavano al Manor, guardava Harry sudare sempre più e cercare di allargare con un dito il colletto della veste – rigorosamente non scelta da Harry stesso –, sotto lo sguardo assassino di suo padre e quello eccitato di sua madre. Il sospiro di sollievo che regalava sulle labbra del compagno, una volta finita la cena, era qualcosa di così vibrante che ci si poteva sciogliere. Il sospiro si trasformava in gemito, quando proprio non ce la facevano più dopo una serata senza toccarsi.

Quando  era lui a tornare tardi, trovava Harry addormentato su quella stessa poltrona, mentre cercava di aspettarlo. Il Sole, il mattino successivo, avrebbe trovato Harry nella stessa posizione, solo che questa volta doveva sorreggere quello che sembrava un grosso gatto appallottolato su di lui. Si sarebbero lamentati per tutti i muscoli indolenziti, mentre Harry diceva che la colpa era la sua, che era pigro come un Troll pigro (Troll! Lui, un Troll?!), che avrebbe potuto svegliarlo. Poi sarebbe capitolato, quando l’altro avrebbe sporto il labbro inferiore, dicendo che era insensibile e che non capiva le sue dimostrazioni d’affetto.

Quando poi tornavano dalle estenuanti cene con gli amici di Harry, si dirigeva nella loro camera, imbronciato perché sicuramente Harry aveva detto qualcosa che gli aveva dato fastidio.

Allora guardava il loro letto, le lenzuola verdi, l'orologio a forma di leone, i poster di Harry, i suoi vestiti ordinatamente poggiati sul letto e quelli dell'altro comodamente buttati sul pavimento, il cuscino di Harry che lui rubava sempre quando l’altro dormiva perché – a suo dire – più comodo, l’ultimo cassetto del comodino chiuso con un incantesimo per non far trovare a Harry quegli orribili maglioni che la mamma di Lenticchia sfornava in quantità industriale.

E sembrava rendersi conto ogni volta del fatto che vivevano insieme, che condividevano tutto, che lui era felice. Che erano felici.

Allora a Draco Malfoy veniva da ridere.

Una risata che cominciava – non l’avrebbe mai ammesso – con un paio di occhi lucidi, poi un sorriso che diveniva sempre più brillante, fino a far esplodere tutto quello che provava e che Harry ogni giorno gli donava.

Poi Harry arrivava nella loro camera, lo guardava sorpreso e senza neanche una doccia Draco lo baciava, passava la notte a dargli piacere, per poi guardarlo dormire, sopraffatto ancora una volta da tutte quelle emozioni che a cominciare dal centro del suo petto turbinavano in ogni singola parte che riuscisse a sentire – ringraziando ogni giorno quel santo di Salazar, per quello.

Draco Malfoy rideva – piano, per non svegliare l’altro; e il cuore dell’altro perdeva un battito.

 

 

 

 

 

Syriael’s Minutes.

Grazie per essere arrivati fin qui. Sebbene io non elemosini commenti, vi preeeegooo -- ehm, sappiate che la mia riconoscenza sarà molto più grande se mi lascerete un segnetto del vostro passaggio u_u

*Syriael si crede Mr. Fantastic, nella speranza di abbracciarvi tutte*

  
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