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vieni via con me 
 
----Sei licenziato! ---era stata Cuddy a pronunciare quelle parole le aveva dette con calma, senza lacrime, senza urlare come unico e possibile freno a ciò che stava accadendo. Il paziente era  quasi morto perché gli esami a cui era stato sottoposto erano rischiosi e soprattutto non avevano ottenuto la sua autorizzazione a procedere.
Quelle parole erano giunte anche per House come una liberazione lavorare fianco a fianco con lei, vederla tutti i giorni non l’avrebbe sopportato a lungo, era quasi contento di quelle parole. Sorrideva mentre andava via, pensando che erano belli i tempi in cui non gli importava di niente e di nessuno. L’ unico modo per non essere feriti rimaneva quello di mantenere una distanza di sicurezza, costruire un muro intorno al cuore e non permettere a nessuno di avvicinarsi. A lei lo aveva permesso. Le aveva concesso questo privilegio, le aveva donato il suo cuore e lei lo aveva stritolato e buttato via.
Si presentò a  casa sua che era ancora l’alba quando aprì la porta e lo vide Lisa era arrabbiata e sorpresa. House si scusò per l’ora e questo sembrò attenuare la sua rabbia.
Volevo solo chiederti un favore—continuò—presto non ci vedremo più, ho deciso di trasferirmi in un altro stato, manderò curriculum in tutto il paese. Ci sarà un altro pazzo disposto ad assumermi…?!
--Era una domanda? –chiese Lisa
--non bella quanto te…ma…--continuò House
--hai detto che ti serviva un favore? –tagliò corto Lisa
--più che un favore…un regalo. Un giorno con te. Per andare a fare la gita che non abbiamo mai fatto, come vecchi amici, o nuovi amici, o conoscenti, come ex-amanti. Non per tornare insieme, nè per recriminare, solo per poterti tenere per mano, se ti andrà di farlo, guardarti negli occhi, mangiare, passeggiare, non sarai obbligata a fare niente che non tu voglia. Un giorno per essere felici senza discussioni, liti… niente
Lo sguardo attonito di Lisa lo convinse a continuare---solo un giorno. Poi io andrò via e tu tornerai alla tua vita. Puoi dormirci sopra, pensarci.
Stava già andando via, quando lei lo chiamò---va bene. Dopodomani. Dimmi l’ora.
---passo a prenderti alle 8.--- rispose House sorridendole.
Lisa tornò a letto ma non riuscì a dormire. Continuava a ripetersi che era stata proprio una pazzia accettare di trascorrere una giornata con House. Uno strano stato di eccitazione e preoccupazione si impossessò di lei.
Il giorno stabilito arrivò e House si presentò davanti alla sua porta alle 8 in punto, il sorriso che lo accolse lo scaldò subito, era con la moto ed il tailleur indossato da Lisa non era proprio adatto all’occasione.
House si prese subito gioco di lei:---andiamo a fare una gita, non abbiamo consiglio di amministrazione.
Lisa brontolò qualcosa di incomprensibile ed andò a cambiarsi. Ritornò con i jeans canotta e maglioncino, sportiva ma con i tacchi. Lui le sistemò il casco e stranamente nessun senso di disagio pervase i loro gesti, sembrava tutto così naturale,
prima tappa si fermarono poco lontano a fare colazione, proseguirono il viaggio direzione costa. Giunti a destinazione si incamminarono sulla spiaggia. Lisa con le scarpe in mano ed House con il bastone delle grandi occasioni, si fermarono poco dopo. Il vento si era alzato scompigliando i capelli di Lisa che cercava di bloccarli con un foulard, iniziava a sentire un pò di freddo. House si tolse il giaccone aiutando Lisa ad indossarlo e strofinando le mani sulle sue braccia per farle prendere calore. Un cane si avvicinò a loro e lei iniziò a coccolarlo.
Che si deve fare per avere lo stesso trattamento? ---disse House sedendosi vicino per accarezzarlo.
Le loro mani si sfiorarono. House gliela strinse e  la lasciò andare, poi fu Lisa a cercare la sua, si guardarono continuando ad accarezzarsi, una voce femminile li distolse dai rispettivi pensieri. La donna si scusò per l’invadenza del suo cane. Risposero all’unisono ----nessun disturbo.---anzi…aggiunse House.
La donna recuperò il cane e proseguì. L’essersi toccati aveva innescato un meccanismo che nessuno dei due voleva fermare. House riprese, prendendole la mano:---hai delle mani minuscole---le disse comparandola alle sua. La avvicinò al suo viso quasi a mendicare una carezza e gliela baciò. Lisa non lo fermò, si avvicinò a lui,  posò le labbra sulle sue, assaporando il suo profumo, il bacio che ne seguì fu dolce e irruente al tempo stesso. La testa di Lisa stretta tra le grandi mani di House, continuva a baciarla e lei ricambiava i suoi baci.