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Autore: renardsircs    04/07/2011    3 recensioni
Salve! Questa è la prima storia che scrivo ed è la CrissColfer secondo me
Genere: Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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- Ahahahahahah! Basta! Basta!! Imploro pietà!-  Chris letteralmente piangeva per il troppo ridere. Darren gli si era silenziosamente avvicinato da dietro cogliendolo di sorpresa e iniziando a fargli il solletico facendolo cadere a terra in preda alle convulsioni.
Si conoscevano ormai da quasi due mesi, ma a guardarli sembrava si conoscessero da anni!
Tra i due si era istaurato subito un buonissimo rapporto, tanto che Darren aveva chiesto mille volte scusa a Chris per come l’aveva trattato quando si erano conosciuti. In quelle settimane avevano imparato a conoscersi scoprendo di avere tantissime cose in comune e questo non fece altro che complicare le cose per Chris.
Continuava a ripetersi che non era professionale innamorarsi di un collega, “E’ etero, Chris, ti si spezzerà il cuore se te ne innamori” si ripeteva. Ma non era bastato. Il soprano aveva ormai un insana cotta per Darren. Come avrebbe potuto non averla? Tutti si sarebbero innamorati di Darren Criss. Aveva molto carisma e, cosciente di ciò, lo sfruttava al massimo. Come se non bastasse aveva sempre quel dannato sorriso sulle labbra e il piccolo cuoricino di Chris perdeva un battito ogni volta che uno di quei sorrisi era indirizzato a lui.
- Ti lascerò andare se e solo se non berrai Diet Coke per il resto della giornata- Disse furbamente il riccioluto sapendo già l’ovvia risposta.
-Ma Darren lo sai che io non posso fare a me…-
Il ragazzo non gli fece nemmeno finire la frase che ricominciò a fargli il solletico.
Alcuni ragazzi del cast assistevano divertiti a quella scena, ignorando le disperate richieste d’aiuto del soprano. Loro avevano sempre pensato che i due nascondessero qualcosa. Insomma erano troppo legati per essere solo amici! Ma all’unanimità avevano saggiamente deciso di farsi i fatti propri e di non accennare nemmeno l’argomento ai due interessati.
-Ragazzi la pausa è finita, ricominciamo a girare!!- L’urlo di Ryan sembrò per Chris un aiuto divino dato che Darren fu costretto a lasciarlo andare.
- Non finisce qui CC! Adesso Ryan ti ha salvato, ma alla fine delle riprese sarai solo e improtetto e quando meno te lo aspetti, colpirò ancora! –
- Lo stesso trucco non funziona mai due volte con me. E poi non sarei solo: ho i miei sai. Stai ben attento DC, te la farò pagare cara. – Il soprano, ancora steso al suolo, terminò la frase con una risata diabolica.
- Mi stai forse minacciando, CC?-
Chris lo guardò freddamente incutendogli paura e senza rispondere si alzò per dirigersi velocemente al più vicino specchio e darsi una sistemata e leggendo l’inquietudine negl’occhi dell’altro disse
-Paura, Darren?-
Riconosciuta subito la citazione da Harry Potter, Darren gli sorrise per poi rimanere lì impalato a pensare. Chris poteva sembra un ragazzino indifeso, innocuo e puro ma quando ci si metteva, sapeva far gelare il sangue dalla paura. Il ragazzo si ricordò che il suo collega, Mark, una volta gli aveva raccontato che l’anno precedente l’aveva fatto incazzare di brutto e lui quasi faceva scoppiare la terza guerra mondiale! Darren non vedeva l’ora di conoscere il “Lato oscuro” del soprano, ma non sapeva a cosa andava incontro.
- Forza, Darren, muoviti! Dobbiamo girare la scena in cui canti “When I get you alone” a Jeremia. – Ryan strappò bruscamente il riccioluto dai suoi pensieri facendolo sobbalzare, ma ripresosi si diresse in fretta sul set del negozio Gap.
Questo pomeriggio ci sarà da divertirsi” fu l’ultimo pensiero di Darren prima di calarsi nei panni di Blaine l’usignolo.
 
***
 
Non appena le riprese furono finire Chris si volatilizzò lasciando Darren a parlare con Chord e Mark. Dopo un po’ il riccioluto cominciò a guardarsi intorno in cerca del soprano, ma non riuscendo a trovarlo, si allontanò dai due colleghi per avviarsi al camerino del giovane Colfer.
Arrivato, bussò più volte ma nessuno gli rispose. Andò in giro a cercarlo chiedendo a tutti quelli che incontrava dove fosse, ma la loro risposta era sempre un “Mi spiace, non l’ho visto”. Girò per tutto il set e poi decise di tornare al suo camerino. Non trovandolo ancora, andò nella propria stanza per rinfrescarsi e cambiarsi.
Uscito tornò al camerino di Chris: ancora niente. “Bah sarà già andato via” si disse deluso dirigendosi verso l’entrata, ma non vedendo nessuno sul proprio cammino iniziò a preoccuparsi e ad accelerare il passo. Entrò nella grande sala di ingresso e con terrore constatò che non c’era più nessuno, che le porte erano state tutte chiuse e le luci spente.
Sbiancò dalla paura: sebbene si spacciava per uno che non ha paura di niente, era un vero fifone.
Cazzo! Ci mancava solo questa! E mo?! Oddio sto andando nel panico! Devo stare calmo! Tanto domani mattina verranno di nuovo tutti per continuare le riprese”, ma con puro terrore si ricordò che era sabato e il giorno dopo, la domenica, era sempre chiuso: le riprese sarebbero ricominciate lunedì.
Oh mio dio, oh mio dio, oh mio diooooooo!! Che cazzo faccio ora?! Devo chiamare qualcuno!” cercò il cellulare nella tasca ma non lo trovò “Devo averlo lasciato in camerino, cazzo!”.
Rifece correndo tutta la strada fino al suo camerino. Si sentiva osservato e la cosa lo stava spaventando a morte. Frugò in tutto il camerino ma non riuscì a trovarlo e decise di tornare all’entrata. Arrivato si sedette a terra e cercò di calmarsi.
Ok basta, Darren! Hai 24 anni! Sei o non sei un uomo?! Oddio e cosa mangerò stasera?! E domani?! E poi…”
Un rumore in lontananza lo fece immobilizzare. “Oddio, che cazzo era?!” Si alzò di scatto e sentì una risatina. Gli si gelò il sangue nelle vene “ Ok, Darren, e quindi ci siamo, siamo giunti al capolinea: verrai ucciso come nei film horror. Non c’è più scampo per te, quindi fatti coraggio e va incontro al tuo destino!”
-Chi c’è?! Chi sei?! Cosa vuoi da me?!? Fatti vedere!- disse urlando con tutto il fiato che aveva in corpo. Un’altra risatina. Le lacrime cominciarono a salirgli agl’occhi.
- Chi cazzo sei?! Se questo è uno scherzo non è affatto divertente! – Contro voglia cominciò a camminare verso il posto dove aveva sentito il rumore e le risatine.
- Chris sei tu?! Se vuoi vendicarti di oggi facendomi cagare sotto, sappi che ci sei riuscito! –
Vide un’ombra muoversi e sentì chiaramente il rumore di due coltelli che si urtavano. Le lacrime cominciarono a solcargli le guance “Addio mamma, ti ho voluto bene! E anche a te Mia. Addio Chris…” il suo pensiero venne interrotto dal tocco di una lama dietro la sua schiera. Alzò istintivamente le mani e cominciò a singhiozzare.
- Ti prego… lasciami andare… cosa vuoi da me?!- riuscì a dire tra un singhiozzo e un altro.
Sentì che la persona si avvicinò a lui e avverti il suo alito caldo sul collo.
- Il tuo sangue sulla mia pelle-
Darren riconobbe subito la voce si asciugò le lacrime e andò su tutte le furie.
- Chris! Sei uno stronzo! Potevi farmi  venire un infarto! Mi hai fatto addirittura piangere! Che intenzioni avevi?!?! -
Il soprano si era accasciato a terra per il troppo ridere mentre anche a lui le lacrime cominciarono a solcare il viso, ma per motivi ben diversi da quelli di Darren. Cercò di ricomporsi ma ripensando al riccioluto in preda al panico, ricominciava a ridere a crepapelle.
Darren notò i sai di Chris vicino al suo corpo.
- Se non la smetti subito di ridere ti infilzerò con uno dei tuoi sai!! Potevi sul serio farmi morire di paura!-
Il soprano continuò a ridere ancora più forte e tra una risata e un’altra riuscì a dire uno  -… S… scusa…- .
-Mi spieghi come diamine hai fatto a fare tutto ciò?! Ti sei fatto chiudere dentro anche tu?! E ora come andremo via?! –
Chris vedendo Darren ancora un po’ preoccupato, si alzò e cacciò dalla tasca dei suoi jeans super attillati le chiavi delle porte.
- Ho semplicemente detto a Ryan di prestarmi le chiavi, assicurandogli di chiudere io gli studios ed essendo io il suo preferito, non ho avuto problemi ad ottenere quello che volevo. -
- Tu sei pazzo… Più pazzo di me! Dai andiamo via di qua, scemo!-
Uscirono dagli studios e si diressero entrambi verso le rispettive macchine, parcheggiate vicino.
Chris, ormai calmo del tutto, si scusò con Darren.
- Hey, scusami! Davvero, quando ho visto che sei andato nel panico e hai cominciato a piangere..-
- Me lo rinfaccerai a vita, vero? –
lo interruppe il riccioluto.
- Sempre! Ahahahah. Comunque, dicevo che non sono riuscito a fermarmi! E’ stato più forte di me. Io volevo uscire fuori per non farti prendere più paura ma la voglia di ridere mi ha fatto continuare con lo scherzo. –
- Vabè. Ma che non si ripeta mai più! –
disse serio l’altro – Ah e puoi non dire a nessuno che ho pianto? –
- Buona notte DC, a domani! –
- No, dai! Prometti di non dirlo a nessuno! –
- Non faccio risposte che non posso mantenere. –

Salì in macchina e tentò di accendere il motore, ma questo non voleva saperne di mettersi in moto.
-Hem.. DC non è che potresti darmi un passaggio? Sembra che la mia macchina si sia rotta.-
- Bene, bene, bene! Guardò un po’ chi viene a chiedere aiuto. Ti darò il passaggio solo se non dirai una parola di quello che è successo. –
- Non puoi farmi questo! –
- Allora ciao! –
- E va bene! Ok! Prometto che non dirò niente! –
Disse il soprano rassegnato.
Darren, contento di aver vinto, fece un sorriso a 32 denti e batté le mani.
- Spero che non avrei problemi a metterti gli stessi vestiti anche domani, perché stanotte dormirai da me! - disse il riccioluto.
- Ma…- tentò di controbattere il soprano.
- Niente ma. Non ti aspetterai mica che ti accompagni a casa tua! E’ troppo lontana e sono stremato! Su sali in auto. – lo freddò l’altro.
Sbuffando Chris ubbidì e si sedette al posto del passeggero. Quella sarebbe stata una lunga notte insonne!
  
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