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Autore: Desir de Lilas    04/07/2011    2 recensioni
Ingredienti:
-Due adolescenti
-Due vite opposte eppure parallele.
-Due amori non esattamente corrisposti.
-Due paure prudentemente malcelate.
-Q.B. di ciò che che compone le loro tormentate giornate.
Procedimento:
Amalgamare il tutto in un recipiente piuttosto capiente fino a creare una sostanza avvincente ed entusiasmante.
Versare il composto in una provincia non propriamente liberale come quanto si proclama.
Infornare nel mio cervello a 180 gradi per circa tre secondi.
Et voilà, il Pasticcio è pronto.
Una nuova storia dalla consistenza morbida eppure suadente. Dall'aspetto e il profumo nemmeno niente male.
Solo, attenzione alle mandorle.
Possono avere un retrogusto amaro che oscurerà parzialmente il cioccolato.
Genere: Comico, Introspettivo, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Shoujo-ai
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno
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Pro...

“Salutala.”
“No.”
“Salutala.”
“Non ci penso nemmeno.”
“Sei tanto codarda?”
“Ma non sono codarda. Solo che è inutile sentirsi dire un altro no.”
“Ma che ne sai? Magari stavolta ci riesci.”
“Ah - ah, certo. Se non l’hai capito non abbiamo alcuna possibilità contro il Riccio.”
“Ma lo sa anche lei che con il Riccio è solo una questione mentale, non le piace più, è solo una scusa, uno scudo…”
“Eh, certo, però mica ne esce!”
“E vabbè, tu dalle tempo. E poi se tu, diciamo, manifesti la tua presenza, lei può sapere che se ha voglia di affetto, di un’amica, eccetera, troverà te.”
“Ti odio.”
“Quindi la saluti?”
“Non voglio rovinarmi la giornata, ok?”
“Bene, quindi getti la spugna.”
“Ehi, no! Io non rinuncio.”
“E allora salutala.”
“Ma…”
“Lo sai com’è, non ha nemmeno il coraggio di salutarti, specialmente dopo la poesia che le hai inviato.”
“Ma se sei tu che mi hai suggerito di inviargliela!”
“E vabbè, pensavo muovesse a pietà…”
“Che pessima persona che sei, Co.”
“Vorrei proprio sapere come faresti senza di me.”
“Uffa.”
“Smile!”
Grugnito.
Sposto il mouse sulla sua icona, rossa. Stato personalizzato: “Writing”. Eh, certo. Lei writes, mica scrive. Però che spettacolo la foto. È proprio….proprio….
“Non ti vedo scrivere.”
“Quanta impazienza!”, sbuffo.
Clicco rapidamente, la tavola di scrittura già aperta. Eh…e che ti dico, ora?
“Ciao?”
“Zitta, mi sto concentrando.”
Ciao!, no, cancella.
Oi!, no, no, così sembra che le devo dire qualcosa di importante.
Ok, calmati Ele. Calma.

•÷±‡±:Mayako:±‡±÷• : Hei!

-.*Comfortaly numb*.-°:  Auto-messaggio: Sto scrivendo e…se volete disturbare fatelo solo in caso di estrema urgenza o subirete pene degne dell’Inferno Dantesco.

“Ecco, te l’avevo detto.”
“Vabbè, aspetta…mettiti a leggere una fan fiction, che ti devo dire?”
“Ma…tu non provi niente di niente o capisci che mi è impossibile leggere in questo stato di incertezza?”
“Ehi, sveglia. Sono la creazione del tuo cervello che ti consente di credere che tu abbia una coscienza e non sia pazza, quindi non te la prendere con me se…”

-.*Comfortably numb*.-°:  Eleeeee!!!!!!! Come stai mogliettina?

“Ecco, ora tu spiegami il perché di queste reazioni esagerate!”
“Shh…non è dolcissima?”
“In realtà è solo una ragazzina testarda, capricciosa, strana e lunatica che fa sempre il contrario di ciò che dovrebbe e denigra ciò che provo per lei.”
“Eh, certo, ora sono io quella che le va dietro da…quanti sono ormai, 4 mesi?”
“Ma che c’entra, adesso?”

-.*Comfortably numb.-°:  morta sul PC, rapita dagli alieni, seminante il panico tra i biscotti in cucina o leggente fan fiction?

“Ecco, idiota, per colpa tua non le ho risposto nemmeno in tempo!”
“Ah! Insolente! Non contare su di me, sa’!”

•÷±‡±:Mayako:±‡±÷• : Eh, no, scrivevo anch’io…

-.*Comfortably numb*.-°:   La yaoi?

•÷±‡±:Mayako:±‡±÷• : Veramente era una...canzone.


“Non vorrai passarle anche quella cosa oscena che hai scritto ieri sera?”
“Non dovevi tacere?”
“Ti impedisco ti fare cose di cui potresti pentirti, sciocca!”

-.*Comfortably numb*.-°:   ah... spero non sia il tema dell’altro giorno...

“Ecco fatto, ora scappa.”

•÷±‡±:Mayako:±‡±÷• : beh, lo sai che non riesco a non pensarti.

Silenzio.
Tombale.
“Mi raccomando, non mi ascoltare mai!”

-.*Comfortably numb*.-°:   oi Ele, scusami! Devo studiare tipo 30 pagine di storia per domani e l’ho scoperto solo ora, scusa! Ci sentiamo! Scusa davvero, ma sai che la prof mi odia dopo la cosa di filosofia…SCUSA!!!

•÷±‡±:Mayako:±‡±÷• : Aspetta!

Il contatto si è disconnesso.

“Complimenti.”
“Taci.”
“No, davvero, congratulazioni, hai un nuovo record.”
“Zitta.”
“Quante parole? Nemmeno cento con le scuse?”
“TI HO DETTO DI CH...”
“Ele sei al telefono?”
La sedia scricchiola mentre giro lentamente verso la porta.
Guance rosse fino alla punta dei capelli.
Sguardo mortificato.
Ho davvero urlato contro la mia coscienza.
“Scusa mamma, non si ripeterà.”
“È successo qualcosa?”, i suoi occhi sono preoccupati almeno quanto la sua voce.
Certo, preoccupati. Se le dicessi di essere follemente innamorata della persona più ipocrita di questo mondo da circa quattro mesi, possibile che mi darebbe una pacca consolatoria sulla spalla. Se aggiungessi che è una ragazza, però… non oso immaginare.
Direi che al posto del calore, emanerebbero direttamente una bomba nucleare sulla mia testolina vuota.
Ecco, taci che è meglio.
 Ispira, voce calma e controllata di chi non sta raccontando una bugia, espira, inspira:“No, mamma, nulla, litigavo con Internet.”
Che attrice! Dovrebbero prendermi per il prossimo film di Twilight, così almeno per un’ora i suoi occhi sarebbero incollati su di me.
Sorriso soddisfatto, cappotto sulle spalle, borsa al polso e chiavi dell’auto in mano,“Ok…io sto andando a lavoro, ci vediamo dopo…baci!”
Certo mamma, baci.
  
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