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Autore: Be Mine    04/07/2011    3 recensioni
[CrissColfer sul dopo-kliss di Dublino]“Chris...ti sei mai chiesto perché hanno scelto proprio noi per interpretare Kurt e Blaine?”
“Perché io sono gay e tu lo sembri?” rispose ironicamente.
“Io penso...io penso sia perché abbiamo un’innata capacità di entrare nei lorpo panni, di capire la loro natura. [...] Si, recitiamo, ma non dobbiamo sforzarci per somigliargli. Sono già dentro di noi”.
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Kliss

-when Blaine kisses Kurt-

Il sipario si chiuse con l’ennesimo applauso: i fans erano in visibilio.

Chris gettò il microfono tra le mani del primo aiutoregia che si trovò di fronte e ancheggiando retrocesse verso il suo camerino. Sembrava che dai suoi occhi uscissero fuoco e fiamme: nemmeno i complimenti per la performance appena realizzata smorzarono la rabbia che in quel momento provava nei confronti di Darren Criss...lui...quel maledetto esibizionista!

Se la scaletta non avesse previsto la sua uscita dall’altro lato del palco sicuramente gli avrebbe poco finemente tirato il collo, a quell’imbecille.

Entrò sbattendo la porta e si sedette qualche minuto: sarebbe dovuto rientrare dopo non meno di venti minuti (fortunatamente) mentre Darren era ancora in scena.

Ma come diavolo gli era saltato in mente???

A quei pazzi scatenati dei loro fans era piaciuto, ovvio (e con un certo piacere aveva constatato che le grida erano state cento volte più forti che durante il bacio Brittana), ma non contava: il desiderio di tutti i Klainers d’Irlanda (e non solo) era quello di vederli beatamente copulare su quel palco.

Ma lui...Prima la notizia della rottura con Mia, poi questo: e la sua carriera? La sua eterosessualità?

Baciarlo così, sul palco, senza avvertire, senza seguire il copione!

Sentiva che prima o poi avrebbe ammazzato quel nano, che –per quanto fosse adorabile- era fin troppo iperattivo e sfacciato.

Si passò la mano sulle labbra: era la seconda volta che si baciavano, ma solo lui conosceva dei particolari, che per giunta non sapeva come interpretare.

Possibile che lo stesse provocando?

Benché sperasse che non si fosse visto, aveva ben percepito un delicato tocco di lingua esattamente sull’apice della sua...

Ma forse no, forse tentava solo di essere verosimile...era un attore e faceva quello per cui veniva pagato: recitava, come aveva fatto Max.

Per quanto tentasse di giustificarlo, no, decisamente non trovava risposta.

Dopo lo spettacolo si riunirono per bere qualcosa e salutarsi: erano solo due settimane (ed era più che certo che non si sarebbe affatto riposato) ma erano le loro vacanze e se le erano decisamente meritate, secondo Ryan, che eccezionalmente quella sera li aveva raggiunti a Dublino.

“Dopo il successone di stasera, godetevi un po’ di sole o...quello che i vostri manager hanno programmato per voi”.

Sembrava un po’ sbronzo, a dire il vero.

“Ah...” aggiunse poi allontanando il bicchiere con lo champagne dalle labbra.

“Bella trovata ragazzi! Saremo i più clikkati di Google anche questa settimana” disse entusiasta rivolgendosi a loro due, seduti per una strana combinazione sullo stesso bracciolo del divano, nel backstage.

Darren sorrise con naturalezza, ma non disse nulla, e altrettanto decise di fare Chris: non importa, si ripeteva, non importa..è uno stupido bacio di scena e lui è solo un attore.

Tentava di convincersene, ma tutto iniziava a diventare stretto e soffocante: la stanza, i vestiti, la mano che DC gli aveva appena poggiato benevolmente sulla spalla... Aveva la nausea di tutto quello.

“Scusate” disse poi alzandosi, visibilmente pallido, gli occhi arrossati.

“Stai bene?” chiese dolcemente Lea, guardandolo stranita.

“S...si, sarà l’adrenalina...o la stanchezza. Ci vediamo dopo”.

E scappò via, verso la porta del backstage.

Erano passate almeno quatro ore dalla fine del concerto, era notte fonda e quasi tutta la platea era svuotata. Qua e là solo qualche inserviente o guardia del corpo: pagò un omaccione vestito da becchino per lasciarlo uscire a prendere una boccata d’aria, si sedette sull’inferriata della scala antincendio, si cacciò dalle tasche il pacchetto di sigarette e se ne accese piano una, gustando il primo tiro.

Sapeva che fumare non faceva bene alla sua voce, né alla salute, ma adesso ne aveva troppo bisogno: tutti quei pensieri, e la voce di DC che rimbombava nella sua testa. Un innocente bacino poteva fare questo? O era lui che gli faceva quell’effetto?

Il vento passava sul suo viso, era freddo e lui indossava ancora gli abiti di scena, camicia bianca e panciotto: ma non ebbe il tempo di un brivido che si sentì poggiare qualcosa sulle spalle.

“Fa freddo” disse la figura dietro di lui mentre si sedeva alla sua destra.

“Già” aggiunse lui sorridendo.

Darren non aveva il solito sorriso stampato in faccia, era strano, quasi...bello, di quella bellezza malinconica, che traspare dagli occhi.

“Cos’hai che non va Chris?” disse poi improvvisamente, col viso piano, gli occhi che brillavano sotto la luce dei lampioni.

“Come sei uscito?”

“Come hai fatto tu” disse abbozzando un mezzo sorriso. ”Allora, mi dici che hai?”

“Nulla. Stavo solo pensando” disse semplicemente, parlando a cuore aperto.

Espirò l’ultima nuvoletta di fumo, gettando la cicca dall’impalcatura: i suoi occhi erano nel vuoto di fronte a lui.

Chinando la testa sulla sua spalla, Darren riprese a parlare.

“Non pensare. Credimi, porta solo noie”. Fece poi uno dei suoi bei sorrisi, gli prese la mano e la strinse alla sua.

A Chris mancò un battito: stava succedendo davvero?

Ma non poteva andare avanti così, non andava bene che lui...

“DC...non è necessario che ti comporti così con me. Voglio dire...non è necessario che ti comporti come Blaine” disse tutto in un respiro.

“Chris...ti sei mai chiesto perché hanno scelto proprio noi per interpretare Kurt e Blaine?”

Era una domanda inaspettata. Del resto, non ne aveva idea.

“Perché io sono gay e tu lo sembri?” rispose ironicamente.

“Mh...non esattamente” disse sorridendo ancora una volta. “Io penso...io penso sia perché abbiamo un’innata capacità di entrare nei lorpo panni, di capire la loro natura. In fondo, una piccola parte di noi è legata al loro essere, possediamo in noi un pizzico del loro carattere. Si, recitiamo, ma non dobbiamo sforzarci per somigliargli. Sono già dentro di noi”.

Chris sgranò gli occhi: un pensiero così profondo da mr Criss non era cosa di tutti i giorni.

“Non ci avevo mai riflettuto...”

“Se ci pensi bene” aggiunse “molti attori rimangono legati a un personaggio per tutta la vita. Come...non so, Danny DeVito: ancora oggi mia madre è convintissima che si chiami Joe Pesci perché in ‘Quei bravi ragazzi’ si chiamava così. E’ il suo ruolo, le persone lo ricordano con quel nome, lui –in un certo senso- è Joe Pesci...”

“Quindi –in un certo senso- io e te siamo Kurt e Blaine è questo quello che vuoi dire?” disse in un sospiro, mentre il cuore accelerava.

Beh, direi...direi di si più o meno” la voce incerta, quasi timida.Era un aspetto di DC che non conosceva.

“Oh. Quindi...quindi stasera su quel palco si sono baciate quattro persone”.

“Certo, anche il bacio di Heather e Naya è stato forte...”

“Scemo, intendevo Kurt e Blaine e...e Chris e Darren” disse balbettando.

“Oh, ehm...si. Voglio dire si, se per te va bene.

Senti, ho le idee un po’ confuse ma... So che mi è piaciuto, che tu mi piaci. Ci stavo pensando da un po’ ma sai, adesso l’adrenalina, l’ultimo concerto. Poi non so quando ci rivedremo di nuovo e...”

Non ebbe il tempo di finire la frase sconclusionata: scrollandosi la giacca blu della Dalton, Chris si aggrappò alla sua camicia e lo baciò con forza, tirandolo a sé, afferrando i capelli e la nuca nella sua destra.

La malinconia sparì del tutto quando sentì la lingua di Darren solleticargli il palato.

Si separarono solo quando non ebbero più fiato: il controtenore si rimise la giacca sulle spalle e si alzò, le labbra ancora rosse per la pressione di prima.

L’altro rimase ancora qualche secondo imbambolato; si risvegliò quando sentì uno scalpellotto dietro alla nuca.

“Ahi!!!” disse ridendo “Cosa ho fatto?!”

“Tu nulla. Kurt dice che la prossima volta che Blaine lo bacia a tradimento dirà a Burt che il kilt è comodo anche per altre cose, oltre che per ballare”.

*FINE*

Non avevo ancora scritto una CrissColfer e la reazione di Chris al kliss mi ha molto ispirata. Lo so che è un’idiozia piena di scleri (d’altronde la cosa di Joe Pesci è vera, anche se è MIA madre che lo pensa!) ma avevo bisogno di scrivere su di loro. Spero che a qualcuno piaccia, anche se è folle.

See you <3

   
 
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