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Autore: EmilyKetamine    05/07/2011    3 recensioni
Salve, questa è la mia prima storia. Spero vi piaccia, buona lettura.
Kate è una ragazza diversa da quelle della sua classe, non è alta, mora, sexy e alla moda come le sue compagne, che proprio per questo, la emancipano e la prendono in giro. E così, lentamente, alla fine della scuola, Kate decide di prendersi la sua piccola rivincita sulle altre, e dimostrare che anche lei può avere un ragazzo e degli amici super come ce l'hanno loro. E' così che cercherà di stringere amicizia con un gruppo di ragazzi, da lei considerati "fighi" ma per fare questo andrà incontro a molte difficoltà.
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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                                                                    Primo passo.
 

  “Oddio non mi ricordo niente!!”

  
“Nemmeno ioo!!!”

“Tsk.” Un’espressione disgustata si disegnò sul volto di Kate, che si voltò dall’altra parte.

Come potevano quelle secchione essere così ipocrite? “Non mi ricordo niente”…è da gennaio che ripetevano  in continuazione quelle 100 pagine di tesina, e sono perfettamente coscienti che alla fine dell’anno avranno una media del 9. Kate le odiava a morte.

Bene, entrate.” Ecco il prof. che chiamava Kate e le ragazze del suo gruppo all’interno dell’aula. La ragazzina non era per niente preoccupata, anzi, era felice. L’ultimo giorno di scuole medie, la sua sofferenza sarebbe presto finita. C’erano solo 20 minuti di banale interrogazione a separarla dalla sua libertà : gli esami orali.

Entrò nella classe e assistette agli esami delle altre, e menomale che non ricordavano niente… Kate sbruffò.
Ecco, toccava a lei, altri pochi minuti e finalmente sarebbe stata libera.

Si sedette al banco centrale e osservò ad uno ad uno i prof intorno a lei.


 La professoressa di inglese era una signora anziana e piuttosto brutta, conosceva, oltre all’inglese, anche il francese, il latino, il persiano e il cinese. Giocherellava con la carta della sua penna nuova, annoiata e noncurante. Il professore di tecnica, un uomo gentile, ma con l’aspetto sproporzionato, la osservava con degli occhi imperturbabili e inespressivi. La professoressa di francese, una 45enne grassa e single, che abitava da sola in una casa con il suo gatto e passava le giornate in solitudine disperandosi mangiando gelato le lanciava sorrisi rassicuranti. Poi c’era il prof di musica, stressato uomo di mezza età , obeso, innamorato pazzo della professoressa di scienze, una giovane 30enne alta, scura e con il sorriso un po’ buffo, che leggeva la tesina che la ragazza le aveva passato. Poi c’era la prof di scienze motorie, una donna di chiesa, magra, bassina e bionda con i capelli corti, e la prof di italiano, che a scuola si truccava poco ma quando usciva diventava bellissima, per il suo magico fondotinta e trucco. E infine c’era il prof di arte, balbuziente, ma simpatico e giocoso, sui 60 anni, che scarabocchiava su un foglio.

“Qual è il tuo argomento principale?”  domandò la prof di italiano alla ragazzina.

“Gli Stati Uniti.” Rispose lei con il tono di voce annoiato.

“Bene, iniziamo da geografia quindi?”

“Okay.” Kate iniziò a parlare, e poi passò per le altre materie veloce e precisa.

“Puoi andare ora!” Disse allegra la prof di scienze.

“Lo so.” rispose sgorbuticamente.

Poi prese la sua borsa, la mise e uscì dall’aula. Piovigginava, anche se il clima era piuttosto caldo. Ora aveva finito le medie, a settembre avrebbe iniziato la sua scuola superiore, quella che aveva atteso per così tanto tempo. Non riusciva a crederci. Ce l’aveva fatta. Aveva superato tre anni da incubo, tre anni di prese in giro, perché lei non era come loro. Le ragazze della sua classe, infatti, erano tutte belle more, alte, sexy e intelligenti e dimostravano circa il doppio dei loro 13 anni. Invece Kate, Kate era una ragazzina bassa, biondina, con la frangetta sugli occhi e l’aria sicura, di una che sa quello che fa, anche se non è così. Gli occhi marroni vuoti, decisi, con uno sguardo di sfida,il volto di un adolescente segnato da brufoli e lentiggini, le converse nere ai piedi, il jeans e la maglietta dei Sex Pistols, il suo gruppo preferito. La sua borsa a tracollo e il suo bracciale con le borchie. Lei amava il rock, il punk e il metal. Lei era del tutto diversa dalle truzzette “stilose” della sua classe, per questo era oggetto di prese in giro, di emarginazione e di esclusione. Mentre le altre erano così unite tra loro lei restava in disparte… con il suo banco all’angolo dell’aula. Per questo tutte le sue compagne di classe la reputavano una sfigata senza amici.

Tre anni incatenata ad un inferno. Prese in giro, delusione e emarginazione le avevano fatto sviluppare un odio dentro, un odio fortissimo che andava oltre tutto. Ora poteva attuare il suo piano. Anche se questo significava perdere molte cose. Ma a lei non importava, doveva solo farlo, doveva avere la sua vendetta e niente avrebbe potuto fermarla. Avrebbe messo a repentaglio tutto pur di averla. Quello sguardo di sfida si era evoluto in uno minaccioso, quella semplice ragazzina innamorata della musica ora era un mostro. Un mostro con il cuore imbevuto d’odio.
Aprì la sua borsa ed estrasse un’agenda.

Primo passo : ” Una grossa scritta rossa in alto a sinistra sul foglio attirava l’attenzione. Si sedette al marciapiede e lesse ciò che aveva scritto precedentemente.
 “Trovare amici fighi.” Le piccole gocce di pioggia bagnarono il foglio.

Chiuse bruscamente l’agenda e la ripose nuovamente nella borsa. Ora era pronta per attuare la prima parte del suo piano.


Angolo autrice :

Heila! Questa è la mia prima fan fiction, sò che il primo capitolo potrà sembrarvi banale, però perfavore non scartate la mia storia fin da subito! Recensite se vi và!:) Pubblicherò il secondo capitolo non appena potrò! Ciao ciao!

                                                                                                            La vostra Annie. ^-^

  
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