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Autore: _eco    05/07/2011    6 recensioni
baby!Tyler&baby!Caroline presentano...
"Tu! Lockwood!", lo chiamò, dandogli uno scappellotto leggero sulla testa.
"Aho!", urlò lui, "ma che diavolo ti prende?", domandò.
Caroline si sciolse la coda come meglio poté e impugnò il lecca-lecca per il bastoncino, facendolo notare a Tyler.

_Lullaby_
Genere: Comico, Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Caroline Forbes, Tyler Lockwood, Un po' tutti
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'The Blondie and the Beast'
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001. Forbes 1 - Lockwood 0



<< Come siamo carine >>, esclamò Elena, lanciando un’occhiata a Caroline, che scendeva dall’auto della madre.
La ragazzina indossava una nuova maglietta e si era sistemata i capelli in una coda di cavallo, lasciando sciolti alcuni ciuffi biondi ad incorniciarle il viso.
Ricambiò il complimento di Elena con un semplice sorriso e cominciò a giocherellare con i boccoli sciolti.
<< C’è Bonnie laggiù >>, annunciò Caroline, indicando un punto indefinito poco distante.
Le ragazzine si avviarono verso il posteggio delle biciclette e avvistarono una chioma di capelli leggermente cespugliosi e di un inconfondibile castano con sfumature color miele.
Si avvicinarono e salutarono l’amica.
<< Ehi, Bon >> la chiamò Elena, << è nuova? >>, chiese.
<< Regalo di compleanno >>, sospirò la ragazzina, che era già bassa di natura, figurarsi se poi la si guardava mentre posteggiava una bici nuova di zecca che era almeno il doppio di lei.
<< Non è un po’ grandina? >>, fece notare Caroline.
<< E’ la stessa cosa che ho pensato anche io >>, borbottò Bonnie, asciugandosi la fronte madida di sudore, << ma il lato positivo è che potrò usarla anche tra qualche anno, sperando di crescere un po’ >>, e così dicendo riuscì finalmente a fissare il catenaccio della bici alla struttura di ferro.
<< Possiamo andare >>, disse.
Le tre percorsero il cortile di pietra, costellato da un piccolo giardinetto abbastanza curato, sul quale alcuni fiori cominciavano a sbocciare.
Caroline lanciò un’occhiata disperata allo spiazzo poco lontano – sempre facente parte della scuola – dove si era stabilito un gruppetto di ragazzini che si divertivano a lanciare oggetti di ogni tipo.
Il capo, non c’era bisogno di ragionarci molto, era Tyler Lockwood, il perfetto figlio del sindaco. Perfetto era un aggettivo che per niente si addiceva a quel piccolo furfante, ma che Richard Lockwood continuava incessantemente a ripetere ogni volta che parlava del figlio. Davvero si era illuso che quel monello potesse essere il perfetto figlio di un sindaco perfetto?
Caroline sbuffò e proseguì verso l’entrata della scuola. Appena prima di entrare, qualcosa le si agganciò ai capelli. Gli occhi della ragazzina si sgranarono – e quando le iridi azzurre diventavano così grandi, facevano davvero terrore a chiunque fosse stato nei paraggi.
<< Tutto bene? >>, balbettò Elena, voltandosi a guardare l’amica.
Caroline si era irrigidita, aveva assunto un colore misto al porpora e al rosso, soprattutto sulle guance. Le labbra tremavano, trattenute dall’urlare.
Con fare quasi teatrale, la ragazzina portò la mano dietro la desta, per toccare l’appiccicoso lecca lecca che qualcuno le aveva casualmente lanciato fra i capelli. Capelli che aveva accuratamente lavato con il nuovo shampoo al muschio bianco, e acconciato per…vediamo…forse anche mezz’ora?
<< Calma, Caroline. Calma, Caroline >>, tentò Bonnie, portandole le mani sulle spalle e trattenendola da un qualsiasi tentativo di scappare e fare a pezzettini colui che le aveva fatto questo.
A nulla servì l’azione di Bonnie, perché Caroline riuscì a divincolarsi dalla stretta delicata dell’amica e a scappare verso lo spiazzo cementato dove qualche ragazzino si attardava a lanciare oggetti.
<< Ora mi sente! >>, strillò la ragazzina, portandosi le mani ai capelli.
Entrò come una piccola diva capitata per caso in quel posto. Si diresse verso un ragazzino dai capelli neri, chino ad allacciarsi le scarpe, come se niente fosse successo.
<< Tu! Lockwood! >>, lo chiamò, dandogli uno scappellotto leggero sulla testa.
<< Aho! >>, urlò lui, << ma che diavolo ti prende? >>, domandò.
Caroline si sciolse la coda come meglio poté e impugnò il lecca-lecca per il bastoncino, facendolo notare a Tyler.
<< Vuoi togliermelo tu? >>, lo sfidò, gli occhi puntati come saette di fuoco.
<< Io…>>, balbettò Tyler, le iridi color cioccolato sgranate.
Caroline si vantò ancora una volta di essere una delle poche, a parte la signora Lockwood, a far rimanere senza parole quell’impertinente di un bambino.
Con un unico gesto violento, Caroline, strappò il lecca-lecca dai capelli. Non avvertì nemmeno il dolore, tanta era la rabbia nei confronti di Tyler.
Gli puntò il lecca-lecca impregnato di capelli biondi davanti agli occhi, e sorrise.
<< Ora te lo mangi >>, disse la ragazzina, provando a mantenere una voce calma.
Sapeva di aver segnato un goal, o come cavolo si dice, un touch down a quel moccioso, e si trattenne dall’urlare per la contentezza.
<< Oh oh >>, fece George Adams, avvicinandosi e dando una pacca sulla spalla a Tyler, << Forbes 1 – Lockwood 0 >>, annunciò a gran voce, strozzandosi per le risate.
<< Va via Adams! O ti spedisco a casa a calci in culo! >>, lo minacciò Tyler.
<< Io la vedo così >>, sospirò Caroline, soffiandosi sulle unghie ancora fresche di smalto, << Caroline 1 – Tyler 0. Suona meglio non è vero? La figlia dello sceriffo che segna al figlio del sindaco >>.
Caroline lasciò cadere il lecca-lecca ai piedi di Tyler e si voltò con noncuranza, incamminandosi verso l’entrata della scuola, con un sorriso vittorioso dipinto sul volto.
Afferrò i capelli e li avvolse in una semplice coda: per quel giorno sarebbe sopravvissuta. Bastava la soddisfazione di aver finalmente dato una lezione a Tyler Lockwood.
A pochi metri di distanza, ancora nel campetto cementato, un ragazzino raggiunse l’amico, intento a mettersi lo zaino sulle spalle.
<< Matt! >>, urlò, << la prossima volta che vuoi tirare un lecca-lecca, sorbiscitela tu la parlantina nevrotica
di quella pazza! >>.


 


Angolo autrice: Salve a tutti!! Eccomi qua con una nuovissima child!Tyroline, che poi tanto nuova non è...visto che ciò che è successo a Caroline è capitato anche a me. Soltanto che il mio "Tyler" non era lontanamente simile al nostro Tyler ahaha xD
Le frasi sono infatti prese dalla realtà, in parte. Spero che sia di vostro gradimento e che vi faccia sorridere almeno un po'.
E...povero Tyler, che ci va di mezzo anche quando non c'entra niente!
Ciaoooooooooo =)
P.S= Recensite, recensite e ...recensite *supplicaaa*


_Lullaby_

  
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