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Autore: GiannaDana    05/07/2011    1 recensioni
Ognuno di noi ha un'anima gemella, c'è chi la trova e chi no. Io, Elena, ho avuto la fortuna d'incontrarla e di vivere la magnifica emozione dell'amore, anche se per poco...
Genere: Drammatico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Soulmates

 

1 – Ritorno a scuola

 
Inizia un altro giorno. Sono di nuovo a scuola. Tutto torna alla solita noiosa routine. Ricomincia la scuola e quindi lo studio, le interrogazioni, le verifiche scritte e si rivedono i compagni e i professori. Soprattutto però rivedo lui, Lorenzo. Quest’ultimo punto non so se considerarlo positivo o negativo. È naturale che ogni volta che lo vedo sono felice, mi sento bene – nonostante il cuore mi esploda nel petto – ed è come se tutto andasse per il verso giusto; ma purtroppo non è così.
Subito dopo, infatti, arriva la sua ragazza, molto più bassa e grossa di lui e pure di me, ma con un seno molto più grande della mia insignificante seconda, con una lunga chioma di capelli lisci e rossi e con un paio d’occhi color verde smeraldo. Inoltre ha un nome rarissimo e molto attraente per i ragazzi: Zefira.
Io invece sono una ragazza come tante altre: ho capelli castano chiaro, occhi scurissimi, tanto da distinguersi appena la pupilla, sono abbastanza magra e, unica cosa diversa dal resto delle ragazze di qui, molto alta per la mia età. In più il mio nome è semplicissimo e non poco usato: Elena.
Cammino per il corridoio, quando qualcuno dietro di me mi copre gli occhi con le mani e mi domanda: << Chi sono? >> .
<< Vittoria >> rispondo sicura.
<< Come hai fatto ad indovinare? >>.
<< E chi poteva essere se non tu? Solo tu fai ancora certi giochetti alla tua età! >> le rispondo sorridendole.
Entriamo in classe e noto che tutto è rimasto uguale a prima delle vacanze di Natale. Alcuni ragazzi sono messi in cerchio a ridere e scherzare, Mattia, Carlo e Fabiola – i più studiosi della classe – ripassano storia e le ragazze più “carine e alla moda” – ma anche le più antipatiche e superficiali – della classe  spettegolano sugli ultimi gossip. E poi ci sono loro, i miei carissimi amici, l’unica vera cosa positiva di questo ritorno a scuola. Loro sono: Clarissa, che noi chiamiamo affettuosamente Class, dolce e gentile con tutti, Leonardo, altissimo e bravissimo giocatore di basket, e ovviamente simpaticissimo come l’altro mio grande amico Dario.
Quando io e Vittoria entriamo in classe, loro ci corrono in contro e ci abbracciano, come se non ci vedessero da anni.
<< Ciao a tutti >> li saluto, ricambiano ogni singolo loro abbraccio.
<< Come hai passato le vacanze di Natale? >> mi chiede Class.
<< Come al solito >> rispondo vaga. << Tu piuttosto ti sei divertita a sciare su e giù per le Alpi? >> aggiungo.
Mi avvicino al mio banco – il penultimo nella colonna centrale – e poso lo zaino a terra. Poi mi tolgo il giubbotto e Class mi risponde con un enorme sorriso: << Sì, ho passato una settimana bellissima. Amo la neve e la montagna e poi, non per vantarmi, ma ho scoperto di cavarmela abbastanza bene nello sci >>.
<< Adesso finalmente potremmo andare in montagna assieme, vero? >>
<< Certo, adesso non ho più paura degli sci, sono una campionessa ormai! >> dice scherzosa.
<< Ma ti sei divertita così tanto grazie solo a questo nuovo sport?  Non è successo nient’altro? >> le domando,  sospettando che sotto a tutta questa felicità ci sia qualcos’altro.
 << Ehm…no, no…niente >> mi risponde, tradita dal tremore della sua voce e dal viso praticamente in fiamme. È sicuramente successo qualcosa di più di quello che dice, ma per ora non insisto.
Mi avvicino di nuovo al mio banco e chiedo a Vittoria: << Tu invece cosa hai fatto in queste vacanze? >>
In quell’istante entra nell’aula Silvia, che lascia cadere la borsa a terra, corre verso Leonardo e lo abbraccia. Si baciano appassionatamente. Sembra la scena di un film d’amore.
<< Ho conosciuto nuova gente >> mi risponde la mia amica, ignorando quella romantica ma abituale esplosione d’amore.
<< Davvero? E chi hai conosciuto? >> domando leggermente incuriosita.
Suona la campanella e quindi ognuno si avvicina al proprio banco. Io mi siedo e Vittoria fa lo stesso accomodandosi nella sedia accanto alla mia.  La professoressa non è ancora arrivata.
<< Mia sorella mi ha presentato due suoi amici e uno di loro ha un fratello di sedici anni molto carino >> mi dice rivolgendomi uno sguardo malizioso.
<< Carino come? >> chiedo più per distrarmi dal pensiero incombente di Lorenzo, che per sincero interesse.
<< Lui non è semplicemente carino, ma stupendo! >> Lo dice con gli occhi che le brillano. << Ha i capelli neri, folti e  ricci e un paio di occhi scurissimi, con uno sguardo intenso e penetrante. È pure molto alto e, secondo quel che dice mia sorella, è anche muscoloso >>
Continua a parlare di lui, sognando ad occhi aperti e pensando a voce alta – com’è sua abitudine. Io però non l’ascolto. Questo suo nuovo incontro riporta alla mia mente il ricordo della prima volta che ho visto Lorenzo.
  
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