Fairy Oak
The new generation
 

Cap. 1
Tredici anni dopo

Stesa sul letto,  con la debole luce della luna che filtrava attraverso le tendine di seta, Vaniglia Periwinkle non riusciva a prendere sonno. Troppi pensieri per la testa. Accanto a lei, Jim dormiva beato.Babù gli scosto un ciuffo di capelli scuri dal bel viso e sospirò, osservandolo dormire. Erano passati tredici anni, da quando Felì se n'era andata. La piccola fatina, con la sua partenza, aveva chiuso un'epoca. Lei e sua sorella avevano imparato cosa si provava a vivere senza l'occhio vigile di una fata e quello che all'inizio era apparso come un cambiamento epico era diventato piano piano pura quotidianità.
Intanto erano cresciute: Pervinca era diventata scienziata, come previsto, e, come suo padre, si era appassionata sempre di più all'astronomia, e adesso era sempre alla ricerca di nuove scoperte scientifiche. Aveva sposato Grisam, il quale era diventato una figura importantissima nella vita del villaggio, e aveva preso il posto come nuovo sindaco.
Vaniglia, invece, era diventata scrittrice, e adesso dirigeva un giornale tutto suo. Il suo cuore apparteneva ufficialmente a Jim, l'inventore, da quando lui era finalmente ritornato, tredici anni prima. Si erano sposati esattamente un anno fa, in maggio, quando i ciliegi erano in fiore e sentivi che l'estate stava arrivando. Contemporaneamente, avevano celebrato il matrimonio di sua sorella e Grisam. Era stata una cerimonia in grande, alla quale, ovviamente, era stato invitato tutto il villaggio. Adesso la neo-famiglia Burdock viveva felicemente nella villetta accanto alla loro, e le due case erano comunicanti, come richiesto puntigliosamente dalle gemelle, e si trovavano praticamente davanti alla loro "vecchia" casa, in Via degli Orchi Bassi.
Dopo la sfarzosa cerimonia, erano andati in luna di miele, tutti e quattro assieme. Per Babù, era stata la settimana più intensa, romantica, emozionante e divertente della sua vita. D'altronde, cosa poteva desiderare di più, se non una settimana con il suo adorato Jim, sua sorella e il suo migliore amico. Dopo il matrimonio, la sua vita aveva preso una piega diversa, ma non per questo meno bella. Aveva accanto Jim, era circondata da persone che l'amavano, i suoi genitori, sua sorella, e una banda di amici che non l'aveva mai abbandonata. Presto poi, anzi prestissimo, ci sarebbe stata un'altra novità che avrebbe cambiato radicalmente la sua vita: avrebbe avuto un bambino e sarebbe nato tra meno di un mese! Non stava più nella pelle dall'emozione e la cosa più bella era che avrebbe partorito quasi contemporaneamente a sua sorella: avrebbero affrontato quella grande, nuova esperienza insieme, un'altra volta. Quando l'avevo detto a Jim, anche lui non era riuscito a trattenere la felicità per quel lieto evento.
"Un bambino? Tu...cioè noi? E' fantastico, accidenti! Non posso crederci! Sono l'uomo più felice del mondo e tutto grazie a te, amore mio!" l'aveva abbracciata e l'aveva fatta girare due volte in aria e l'aveva baciata.
Jim...era così fortunata ad averlo accanto. Lo guardò un'altra volta, quel volto che amava tanto, poi decise di alzarsi. Se non riusciva a dormire, tanto valeva che impiegasse il tempo in un altro modo. Scese piano le scale, e andò in cucina per bere un bicchier d'acqua. Con la brocca in mano, uscì in giardino. Era maggio, e il prato era già pieno di grilli. Soffiava una leggera brezza, che preannunciava l'arrivo dell'estate, e nonostante tutto Babù rabbrividì. Fece per sedersi su una delle sedie che occupavano la veranda, quando si accorse che non era sola.
- P-Pervinca?
- Babù! Anche tu sveglia?
- Sì, ma mi hai spaventata, non pensavo di trovarti qui!
- Beh, se è per questo neanche io. Non ti è mai piaciuto uscire di notte, in ventisette anni che ti conosco!
Babù storse il naso. Era vero, ormai sua sorella lo sapeva meglio di lei. Però, quella sera c'era qualcosa che l'aveva spinta ad uscire...qualcosa che doveva assolutamente condividere con sua sorella.
- Lo so, è che...sono in ansia. In ansia per la bimba che nascerà, in ansia per quello che stiamo per affrontare, ho paura di non essere all'altezza!
- Semmai, quella dovrei essere io! Tu sei sempre stata così gentile, dolce e premurosa...sarai una mamma perfetta! Io invece, con il carattere che mi ritrovo, e Grisam non è da meno! Di sicuro combinerò un disastro...
- Non dire sciocchezze,Vì, sappiamo tutte e due che quello è solo un  lato del tuo carattere! La piccola sarà la più fortunata della terra...
- Insieme alla tua. - completò Pervinca.
Le gemelle si sorrisero. Stavano per affrontare quella nuova avventura, e sapevano di poter contare l'una sull'altra. E lo avrebbero fatto...insieme.

- Ti voglio tanto bene, Vì.
- Anch'io, Babù.




Ecco, questo è il primo capitolo della mia prima ff.
Spero sia di vostro gradimento, e accetto consigli e suggerimenti!
Al prossimo capitolo!
Heather.
 

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