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Autore: Yumeji    05/07/2011    3 recensioni
Dopo una battaglia Black*Star e Kid finiscono in ospedale, lo shinigami guarisce però più in fretta dell'amico, nonostante le sue ferite fossero più gravi.
Come prenderà l'assassino questo nuovo ostacolo verso il raggiungimento del suo obbiettivo?
Genere: Generale, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Black Star, Death the Kid
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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- Lasciami in pace...- lo allontanò bruscamente l’assassino parlando con voce ferma e gelida, senza alzar la voce, anzi, riducendola quasi ad un sussurro simile ad un sospiro, le quali parole probabilmente non sarebbero mai state udite da orecchio meno fine di quello di uno shinigami.
Un forte senso di inquietudine e di malessere calò su Death the Kid, che tacque portando con rammarico lo sguardo a terra.
Il silenzio li avvolse, rendendo l’aria intorno a loro tanto pesante da essere quasi irrespirabile. Qualcuna delle infermiere nel corridoi, in lontananza, iniziò a ridere, ma esso fu l’unico suono, il quale i due meister non sembrarono neppure udire o, più semplicemente, lo ignorarono.

Era colpa di Kid se Black*Star era stato ferito. Lo aveva mandato lui all’ospedale, ferendosi prima dell’assassino durante la battaglia, costringendolo cosi a difenderlo.
Eppure, quando li avevano portato entrambi lì, i colpi riportati dal corvino risultavano ben peggiori di quelli dell’amico.
Le ferite di Kid lo avrebbero portato a morte certa, se non fosse stato il figlio di Lord Shinigami e, quindi, uno shinigami a sua volta.
Il ragazzo non voleva neppure ricordare le escoriazioni, i frammenti di pelle staccatasi, gli squarci e le varie contusioni che gli avevano percorso il corpo.
Era un ricordo orribile, quanto la rapida guarigione che ne aveva seguito.
Un dolore atroce, ben più forte di quello provato quando quelle ferite gli erano state inflitte. Le sue capacità di rigenerazione era straordinarie, ma terribile allo stesso tempo.
Pochi giorni gli erano sembrati lunghi quanto secoli, mentre si ritrovava legato su un letto di ospedale, percorso da violente convulsioni e senza neppure più la forza di urlare. Non riusciva a respirare, il fiato gli si spezzava ogni volta che tentava anche solo di gemere dal dolore.

- Black*Star..?- lo chiamò Kid avvicinandosi al compagno, gli ci erano voluta meno di una settimana per tornare in forma, privo persino di una qualsiasi cicatrice.
L’assassino invece si ritrovava ancora disteso su uno di quei candidi letti, ammanettato al termosifone dopo il suo ennesimo tentativo di fuga e, se non era nemmeno riuscito a scappare da quell’ospedale, significava che le sue condizioni di salute rimanevano ancora piuttosto gravi.

Nonostante le sue ferite fossero state meno profonde di quelle di Death the Kid, adesso era lo shinigami, e non lui, ad  andarsene perfettamente guarito.

Kid poteva solo immaginare quanto quel fatto bruciasse a Black*Star, il quale aveva sempre proclamato che avrebbe superato dio, ma come poteva competere con una tale capacità?
L’assassino guariva già molto più velocemente di una persona normale, ma era ben altra cosa rispetto ad uno shinigami.
- Cosa aspetti?..- gli chiese Black*Star cogliendolo di sorpresa, non credeva che gli avrebbe parlato, non in quel momento, - Perché non te ne vai?.. Infondo ti hanno dimesso- lo esortò mostrandogli uno dei suoi ghigni solari e strafottenti, o almeno tentando, una fitta lo colse impreparato mentre tentava di voltarsi verso l’amico, e la sua espressione divenne più simile ad una smorfia,
- Co..?- non fece in tempo a parlare lo shinigami,
- Non ti preoccupare, uscirò di qui prima che ve ne possiate accorgervene. Dammi solo mezza giornata e anch’io me ne sarò andato da qui- continuò guardando finalmente dritto negli occhi Kid, il quale fu ben felice di constatare come il suo egocentrismo non fosse stato intaccato da quel avvenimento. – Se devo diventare più forte di te non posso mica rimanere qui a poltrire troppo allungo- aggiunse mentre con un leggero rumore metallico riuscì finalmente a sbloccare la serratura della manette, operazione che era andata avanti per tutto il tempo in cui lo shinigami era stato lì presente. A stento riuscì a trattenersi dall’urlare di gioia ed elogiarsi per il proprio operato, facendo a quel modo avrebbe potuto richiamare quelle spaventose infermiere dalla stazza di un gorilla. – Yahoo! Posso andare!- esclamò Black*Star mostrando a Kid il suo solito ghigno solare e arrogante, sembrava che privo della restrizione delle manette anche il dolore causato dalle ferite se ne fosse andato, constato lo shinigami, il quale non fece nulla per impedire all’altro la propria fuga, lo conosceva abbastanza da essere ben consapevole dell’inutilità di una qualsiasi tentativo. Se Black*Star decideva una cosa, non c’era verso di fargli cambiare idea.
- Hai bisogno di aiuto?- si offri Kid, ben consapevole della risposta,
- Eh?.. Black*Star è troppo super-mega grandioso per farsi aiutare in una cosa simile- rifiutò, come aveva previsto lo shinigami, mentre provava a muovere il braccio destro, un poco atrofizzato per l’immobilità causatagli dal gesso, finito a pezzi sul pavimento.
Death the Kid sospirò amaramente, si chiedeva come Tsubaki potesse sopportarlo avvolte, intanto l’assassino si alzava in piedi levandosi alcune delle bende che gli ricoprivano il busto, fortunatamente gli avevano concesso di tenere addosso i propri vesti, senza costringerlo a mettere una di quelle stupide vestaglia a sedere all’aria, anche se avevano tentato. Kid osservò in silenzio mentre l’amico si infilava le scarpe, riposte sotto al letto, e spalancava la finestra davanti a se, pronto per la fuga. Quella stanza si ritrovava al quarto piano dell’edificio, ma per l’assassino non sarebbe risultato certo un problema.
Lo shinigami si voltò dandogli le spalle, diretto verso la porta, facendo cosi almeno non avrebbe dovuto mentire se una delle infermiere lo avesse fermato chiedendogli se aveva visto qualcosa.

-... Un giorno superò dio!- il suonò della voce di Black*Star lo bloccò però a metà strada, a pochi passi dall’uscita. Cosa significava quella sua affermazione?
Kid si girò nuovamente verso l’amico, osservandolo sta volta con molta più attenzione, notando cosi solo in quel momento le sue vere condizioni.
L’assassino rimaneva un poco ripiegato su se stesso, mentre con un braccio si teneva il ventre, nell’unico punto in cui non aveva tolto la fasciatura, aveva il respiro pesante e lo sguardo lucido dalla febbre. Qualcun altro probabilmente non si sarebbe mai accorto di niente, nemmeno studiandolo con attenzione, Black*Star riusciva ben a mascherare il suo stato, ma allo sguardo ultra perfezionista di Kid tutti quei fattori, nonostante in realtà fossero molto lievi, erano per lui una forte serie di campanelli d’allarme, soprattutto perché conosceva l’amico e la sua tendenza a strafare. Non avrebbe però tentato di fermarlo.
- Lo so...- fu la secca risposta dello shinigami a Black*Star, il quale, allargando un poco il proprio sorriso, si gettò dalla finestra iniziando la sua fuga.
 

Death the Kid rimase immobile ancora per qualche istante, osservando il punto da cui l’amico era sparito, allungo l’orecchio, ma non avvertì alcun urlo o tonfo, questo significava che nessuno si era accorto della sua impresa e non si era nemmeno schiantato al suolo.
Lo shinigami trasse un sospiro di sollievo, non ne capiva il motivo, ma si era realmente preoccupato per le condizioni dell’altro, tanto da temere che non riuscisse a scappare.
Ma non aveva voluto, non aveva potuto fermarlo.
Kid aveva letto nell’animo di Black*Star, per questo non aveva osato trattenerlo.     
 
Black*Star credeva fermamente nelle proprie parole.
Il suo desiderio era di battere dio, era il suo credo, la sua decisione, niente lo avrebbe fermato.

Questo era il suo obbiettivo.

Un giorno, Black*Star sarebbe divenuto lui stesso un dio, no anzi, lo avrebbe superato.

E da quel evento persino Death the Kid cominciò a pensare che, prima o poi, “il più egocentrico del mondo” ce l’avrebbe fatta.

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Salve gente, in questa breve oneshot ho cercato di far comprendere la determinazione di Black*Star , non che ce ne vosse bosigno xP
spero di non aver fatto troppi errori e che vi sia piaciuta :D ... Non ho altro d'aggiungere, quindi
vi ringrazio per averla letta e please, COMMENTATE ^^

Bye-bye,
e alla prossima ;-)))

  
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