Quando la vidi per la prima volta mi dissi subito che era speciale.
Avevo appena espresso a mia figlia Alexis il desiderio di incontrare donne nuove, diverse dalle altre e... zac!
“Detective Kate Beckett.” disse mentre mi mostrava il distintivo.
Io rimasi di sasso con il pennarello a mezz'aria, come un pesce fuor d'acqua.
Sulla nuca sentivo il sorrisetto compiaciuto di Alexis che silenziosamente mi prendeva in giro.
Quando mi portò al distretto per interrogarmi sentii gli sguardi di tutti puntati su di noi.
Io mi guardavo in giro incuriosito, mentre lei mi trascinava in una stanza per gli interrogatori senza battere ciglio.
Era una tosta. Lo si vedeva da come mi trattava.
Per lei non ero il famoso scrittore di gialli Richard Castle ma un papabile assassino come tutti gli altri.
Durante l'interrogatorio non si scompose con le mie battute.
Neanche con quelle sconce!
Anzi.
Era così tutto d'un pezzo che mi incuteva un po' di timore...
Era dannatamente la miglior donna che avessi mai visto.