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Autore: AliceIsola    15/03/2006    2 recensioni
sorpresa
Genere: Commedia | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altro personaggio
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Malandrini/I guerra magica
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Spero che vi piaccia.

Spero che vi piaccia...baci by Alice Isola
UNO SCHERZO INNOCENTE
La piccola busta rosa confetto continuava a giacere inviolata sul cuscino, era piccola , delicata come l'ala di una farfalla, sigillata con un piccolo cuore rosa in ceralacca, qualcosa di meraviglioso, qualcosa che il destinatario della missiva ,forse ,non aveva neanche nei suoi sogni più intimi ,sperato di ricevere.
Era un'adolescente, dal fisico esile , che l'alta statura faceva somigliare ad un fragile giunco. I capelli, lisci e lunghi fino alle spalle, erano del colore della notte più nera; il viso pallido e scavato contribuiva a mostrare ancora più fragile la sua figura. Solo i suoi occhi non permettevano mai di vederlo realmente per ciò che era: neri , come gli abissi più profondi, gelidi, privi apparentemente d'ogni emozione, risplendevano sul suo profilo duro e deciso, un connubio davvero assurdo con i tratti delicati del suo volto, che gli davano subito l'immagine della persona malvagia degna solo di odio e scherno.
Ma questo non era uno dei suoi momenti, quella era semplicemente la maschera che indossava davanti agli altri, quella che proteggieva la sensibilità del suo cuore...un cuore a cui anche se ancora molto giovane ,non era sconosciuta la sofferenza.
Severus, questo era il suo nome, (già un programma dalla nascita),era nella sua camera del dormitorio di Serpeverde, sua casa d'appartenenza alla scuola di magia e stregoneria di Hogwards,...la camea non era proprio sua, la divideva con altri compagni, in totale erano in cinque, ma attualmente gli altri erano ancora nella sala comune. Severus si era ritirato piuttosto presto quella sera, per una volta il suo desideri di solitudine non era legato allo studio, (che considerava la sua primaria fonte di vita), nè alla malinconia che lo assaliva ad ogni scherzo dei suoi compagni, di classe o di scuola, senza esclusioni,...ma a una strana sensazione, un calore dolce ed intenso come un abbraccio, qualcosa di mai provato , ma così piacevole, da fargli desiderare la solitudine solo per abbandonarsi a quel sogno meraviglioso.
Con le tende del suo letto a baldacchino tirate, Severus se ne stava raggomitolato sul letto, la lettera sul cuscino ,e lui che come il tesoro più prezioso del mondo continuava a rimirarla senza avera il coraggio di aprirla, contentandosi solo di sfiorarla delicatamente con le sue mani d'arpista.
Se qualcuno lo avesse visto, non ci avrebbe creduto, lui freddo ed impassibile, non riusciva a cancellarsi un sorrisetto infantile dalla labbra, mentre un lieve rossore gli colorava le guance...non era mai stato così felice!
Quella mattina loro e i Corvonero avevano doppia lezione di Erbologia, la signorina Sprite, la professoressa, aveva affidato alla classe un compito tutt'altro che facile: potare le Mandragole!
Figuriamoci se qualcuno non si tagliava con quelle cesoie così taglienti, persino lui che aveva il massimo dei voti ne aveva paura, ed invece anche dopo tutte le raccomandazioni del caso, un suo compagno di classe si era ferito. La professoressa, ovviamente si era spaventata ,( cosa che accadeva ogni volta), e premurandosi di tamponare con un fazzoletto all'infortunato alievo la ferita, lo aveva inviato da Madama Chips a chiedere ''lei-sapeva-cosa''.
Dieci minuti dopo il suo ritorno la campanella era suonata, e la lezione aveva avuto termine. Controllando che in sua assenza nessuno avesse fatto qualche scherzo alla sua cartella, aveva trovato quel piccolo tesoro...aveva abbassato gli occhi in tutta fretta per nascondere il violento rossore, e il luccichio che era apparso nei suoi begli occhi perennemente glaciali; ripetto a quanto credevano gli altri era un ragazzo timido e sensibile, anzi particolarmente timido, bastava poco, un gesto, una parola gentile, o lo sguardo non ostile di una compagna di classe, per far crollare la sua maschera, e dipingergli sulle labbra il più delicato dei sorrisi.
''Di chi sarà?'' ''Mia è proprio mia, era nella mia cartella!'' si disse per convincersi di essere davvero lui il destinatario di tale meravigliosa missiva, ''Ma chi me l'ha mandata?''
Per tutto il giorno ,con attenzione aveva scrutato le compagne, nellaspernza di cogliere sul viso di una di queste qualche indizio. Ma niente.
A nche a cena aveva prestato attenzione, ma nessun indizio.
''Forse è timida come me!'' pensò tra sè con un sospiro, ''Poi ,con la reputazione che ho, non è troppo sicuro per lei farsi capire, chissà che scherzi le farebbero!'' Era dotato di un quoziente intellettivo parecchi più alto della media, ma disgraziatamente anche la sua innocenza ed inesperienza in fattori di cuore lo era.
Si era quindi ritirato in camera a godersi nell'intimità della sua alcova, quel dolce momento di felicità.

''MIO DOLCE TESORO, SO CHE TUTTI TI ODIANO, E NESSUNO TI CAPISCE
MA IO CONOSCO LA BELLEZZA DEL TUO CUORE, E VOGLIO STARE PER SEMPRE
CON TE, TI PREGO PERO' DI NON CERCARMI, SAI COSA I NOSTRI COMPAGNI
PENSEREBBERO, E LA MIA TIMIDEZZA NON MI PERMETTE DI DIRTI IL
MIO NOME. TI PREGO ASPETTAMI PRESTO MI RIVELERO'.
TENERAMENTE TUA

Severus aveva finalmente avuto il coraggio di leggerla, e...non era più in sè dalla gioia. Aveva stretto la lettera sul cuore e si era accoccolaro di novo sul letto, abbandonandosi all'innocenza dei suoi sogni d'amore.
Era nel mondo dei sogni da un'oretta, quando qualcuno bussò alle tende del letto.
Severus era troppo felice per essere sgarbato, e seppur a malincuore scostò le tende.
''Lucius, cosa c'è ''
''Niente, mi chiedevo dove fossi, di solito sei sempre nel tuo angolo a studiare. Ti senti poco bene?''
''No,no, niente-rispose Severus imbarazzato al ragazzo più grande''
''Sei sicuro?''
Lucius stava per andarsene quando un occhio gli cadde sulla lettera che giaceva sul cuscino
''E quella cos'è?''
''E'...''
''E' una lettera d'amore, vero Severus!''
Il ragazzo più giovane annuì arrossendo
''E' chi è che te la manda?''
''Non lo so è anonima''
''Vuoi che te lo dica io?''
''Perchè la conosci?''
''No , però conosco l'icantesimo che usa mia madre per vedere tra la posta di mio padre, se si è trovato qualche amichetta''
Detto fatto il giovane trasse la bachetta e colpendo la lettera gentilmente mormorò ''Revela autorem''
Due firme scritte nell'aria da un raggio dorato comparvero
''Narcissa Black''
'' Bellatrix Black''
''Che ....'' Lucius non finì la frase, si voltò verso il suo amico, per vedere quale fosse la sua reazione, ma il viso del giovane era di ghiaccio, chiunque lo avesse visto avrebbe pensato che non gliene importasse nulla , solo i suoi occhi, neri e bellissimi, e fino a poco prima avevano brillato di gioia, per un candido sentimento d'amore, ora mostravano solo delusione, per l'eneesima volta qualcuno, solo per farsi due risate, aveva preso il suo cuore, e senza ritegno lo aveva trasformato in uno zarbino.
'' Severus...''
''Lucius, ho mal di testa ti prego, vorrei dormire.'' Disse con la sua solita voce monocorde, e si ritirò di nuovo nella sua alcova, questa volta aveva davvero bisogno di intimità, per medicare il suo piccolo cuore ferito.
Lucius arrivò alla porta, poi gli venne in mente una schiocchezza, uno scherzo per vendicarsi, e tornò in dietro, ma quando arrivò accanto al letto del ragazzo, non ebbe cuore di disturbarlo, un flebile lamento
trapelava dietro alle cortine di velluto verde...era meglio di no, una violenza al giorno era abbastanza alla sua anima sensibile...forse non avrebbe voluto che qualcuno lo vedesse piangere.

  
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