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Autore: virgily    06/07/2011    1 recensioni
Mi ritrovai cosi’ faccia a faccia con lui, anche se non ci vedevo bene sentivo che mi stava fissando,percepivo la presenza delle sue iridi chiare penetrarmi
-buona notte bimba- sussurro’ baciandomi lievemente la guancia. Per tutto il tempo rimasi in quella posizione, rannicchiata fra le sue braccia che ogni tanto mi coccolavano dolcemente, accarezzandomi la spalla, il braccio, la schiena, o i capelli, mandandomi in una specie di trance per tutta la notte.
Genere: Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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La sera prima

Ore 24:30, Alpheus Roma.

 -wow! Che forza i CB! Non mi ero divertita cosi’ da una vita!- esulto’ Elle con una strana luce nei suoi occhi blu mare, beh, onestamente era tanto tempo che non la vedevo ridere cosi’, e non pensavo che una band tedesca potesse farle questo “miracoloso” effetto

-gia’, basta noi tre d’ora in avanti ci facciamo tutti I loro concerti! Li seguiremo fino in capo al mondo se serve!- affermo’ con grandissima convinzione Jo, Alias la mia seconda coinquilina PAZZA, mentre chiudeva lo sportello della mia macchina. Fortunatamente ero riuscita a trovare parcheggio non troppo distante dal locale dove i Cinema Bizarre, l’unica band musicale che piacesse a tutte e tre, tenevano il loro concerto

-ehehe adesso non esageriamo… tutti non possiamo, sapete la mia macchina non e’ in grado di arrivare fino in Germania o chissa’ dove- sospirai mentre mettevo in moto. Oh e qui venne il bello: il  problema, che mi tenne impegnata per un buon quarto d’ora, era che il quadro non si accendeva… e la macchian non partiva.

-ma che diavolo?!- imprecai accendendola piu’ volte, insomma, sapevo che i miei avendo il braccino corto mi avevano affibbiato la macchina della nonna che non guida piu’ da anni, ma non pensavo che fosse scrausa fino a questo punto!

Alla fine il quadro emetteva lucine colorate come se fosse impazzito prima di spegnersi completamente… Facendo calare un’asfissiante silenzio per tutto l’abitacolo

-Valy? Che cazzo e’ successo alla macchina?- domando’ Elle preoccupata…

-hem… credo che la batteria sia andata- dissi facendo un sorriso frenetico e irritato, il classico sorriso da “omicida”

-merda! Non mi dire che dobbiamo metterci a spingerla!- impreco’ Jo scocciata. Cinque minuti dopo ci ritrovammo tutte e tre a spingere l’auto alla ricerca di un posto dove posteggiarla, arrivate a circa due metri di distanza dal punto incui ci trovavamo ci fermammo… eravamo stanchissime! E’ gia’ trascinare una macchina e’ un lavoro da uomini.

 Continuammo a spingere l’auto quando notammo un fulgoncino bianco dai vetri oscurati posteggiare dietro di noi, un omone palestrato e vestito con giacca e cravatta scese e si diresse verso di noi, e quella figura prestante ci apparve per un micro secondo come il nostro “eroe” della situazione

-serve una mano?- domando’ con voce rauca e fredda,

-magari… la batteria e’ morta!- spiegai. Lo strano signore ci suggeri’ di provare la partenza con spinta, e mentre noi tre spingevamo lui girava la chiave, ma di farla partire non c’era verso…

-mi dispiace ragazze… ma non so’ come aiutarvi- disse dispiaciuto, beh, almeno ci avevamo provato!

-non si preoccupi… male che va’ facciamo l’autostop- suggerii Jo mentre un lieve venticello aveva cominciato a scompigliarle i capelli biondi. Pochi minuti e quella soffice brezza ci investi’ completamente, e per come ci eravamo conciate non patire il freddo era impossibile: Elle portava una magliettina senza maniche leggerissima con I jeans, e lei era quella messa meglio! Jo portava un copetto rosso con paiettes nere tutto intrecciato davanti con dei pantaloni di raso e I tacchi; io invece: tacchi; calze a rete; shorts in jeans; e una canotta… insomma punto primo: non ci aspettavamo che facesse cosi’ freddo a settembre e punto secondo: l’opzione autostop era da scartare; chiunque ci avrebbe potute scambiare per prostitute piuttosto che per “brave ragazze appena uscite da un concerto”

- bene allora… buona fortuna ragazze- disse lo strano signore mentre si dirigeva verso il suo fulgoncino. Neanche il tempo di accendere che scese nuovamente, lasciandoci interdette

- ragazze? Diciamo che I miei passeggeri si offrono di accompagnarvi a casa- disse sollevando gli angoli delle labbra, quasi godendo delle nostre espressioni buffamente rallegrate: non avevamo la piu’ pallida idea di chi potevano essere quelle persone, ma di certo in quel momento non potevamo che essergli infinitamente grate. Con un grande sorriso allora ci diriggemmo verso l’omonimo fulgoncino; afferrai con forza la maniglia e aprii lo sportellone posteriore, rimanendo letteralmente imbambolata come una stupida quando vidi ciqnue ragazzi seduti all’interno che ci guardavano con I loro occhi chiarissimi sorridendoci a 32 denti;

-hem…-

-hem…- ripete’ Elle con gli occhi fuori dale orbite,

- hem…- sussurro’ Jo schiarendosi la gola,

-hem… volete entrare o rimanere al freddo e al gelo?- domando’ il biondino con gli occhi azzurri sorridendoci dolcemente, chiamatosi anche Strify, ovvero il cantante dei CB;

-mah… non c’e’ posto!- notai abbassando di colpo lo sguardo : “okay Vale, questa e’ soltanto un’allucinazione dovuta ai fumi della benzina che hai inalato dal fulgone”

-vi mettete in braccio no?- domando’ il moro dalle ciocche rosse allungando le braccia in avanti per aiutarmi a salire. Con il cuore in gola allora mi avvicinai lasciando che le sue braccia mi strinsero portandomi a se, petto contro petto e i miei occhi letteralmente immersi nei suoi. Pochi  minuti e anche le altre fecero lo stesso, cosi’ da ritrovarci:  Elle seduta tutta rannicchiata su Kiro tenedo le braccia attorno al suo collo, mentre lui la teneva stretta hai fianchi; Jo seduta su Strify con le gambe accavallate mentre io, visto che ero la piu’ alta, ero semi sdraiata con il busto stretto fra le braccia di Yu e le gambe disteste su quelle di Shin e Romeo.

-dove vi portiamo ragazze?- domando’ l’autista,

-verso la periferia grazie- rispondemmo in coro,

-allora… sbaglio oppure voi siete le tre ragazze che stavano in prima fila al concerto?- domando’ Romeo sporgedosi per potermi guardare…

-hem… si- risposi timidamente,

- e vi e’ piaciuto?- domando’ Strify curioso

-moltissimo!- esultammo in coro…

-ragazze una cosa… ma chi di voi ha le chiavi?- domando’ Elle spezzando il silenzio che si era creato,

- io pensavo che le avessi prese tu!- dissi sporgendomi appena, poggiando la testa sul sedile dove il bassista e la mia amica stavano seduti

-anche io!- rispose Jo, facendo brillare quasi irati le sue grandi iridi verdi

- no… non ditemi che siamo pure senza chiavi…- affermai disperata sbuffando lasciandomi andare all’indietro, e senza neanche accorgermene mi ritrovai appiccicata piu’ del previsto al chitarrista, che sorridendomi appena mi folgoro’ con i suoi grandi occhi

-sc-scusa- sussurrai appena

-niente- rispose stringendomi appena piu’ forte facendomi palpitare

-ma porca troia!- impreco’ Elle scalciando bruscamente beccando in pieno la gamba di Kiro,

-ahhhh la gamba! La gamba!-

-oddio! Oddio scusami!- disse mortificata,

-dai… non preoccuparti tanto ne ha due!- ridacchio’ Strify,

-ah certo! Tanto tu non ti sei preso una taccata sullo stinco- bofocchio’ il biondino riemergendo dalla chioma corvina della mia compagna

-no dai apparte gli scherzi adesso che facciamo?- domando’ Jo preoccupata cercando gli occhi blu di Elle e i miei, che a fatica si staccarono da quelli del bel moretto

-beh… potreste sempre passare la notte con noi- ridacchio’ Yu. Rimasi letteralmente stranita e terrorizzata allo stesso tempo: che voleva intendere, o meglio sottointendere con “potreste sempre passare la notte con noi?”

- scusate … Yu si esprime sempre male… intendevamo che potete venire con noi in albergo- lo corresse Shin,

-ecco… io non saprei…- cominciai un po’ titubante quando Jo e Elle esultarono,

-okey!- cosi’ che alla fine non potei rinunciare. Quale folle lo avrebbe fatto?!

  
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