Sospiro un attimo, uno soltanto, prima che il mio Mp3, ormai in ripetizione da troppo tempo mi ripresenti le solite note di pianoforte che ormai conosco più che a memoria, che ho sentito infinitamente, che mi hanno portato qui, sul ciglio di uno strapiombo a guardare l'orizzonte. Ascolto quegli accordi sussurrati e poi mi lascio avvolgere ancora una volta da quella voce.

La Tua Voce, Gerard.
 

Ascolto le parole di tuo padre. "Vorresti essere il salvatore del fallito, dello sconfitto e del dannato?" Chiede ad un uomo ancora bambino, ad un moretto che è solo andato a vedere una banda in marcia. Io sono una sconfitta sai? Sono una sconfitta, una fallita, una dannata. Tutti aggettivi che mi completano. Sarai il mio salvatore Gerard? Lo sarai? Ne avrai la forza? Si, lo hai già fatto, lo stai per fare, mi stai salvando. 
Non ho più niente per cui combattere. Sono sola, il mio migliore amico morto di leucemia qualche giorno fa, i miei che si stanno separando, la mia amica che non mi sopporta e la tua voce come unico appiglio. E le lacrime che sciolgono questo mio trucco troppo pesante per una quindicenne. Questa pelle bianca. Questi occhi rossi.
Io non sono più niente, non ho nemmeno bisogno di essere qualcosa. Mi va bene, mi va bene così. Perchè alla fine non conta quello che realmente sei ma quello che pretendi di essere. E io non pretendo. Non pretendo più. 
 

Un giorno, ti lascerò
un fantarma, per condurti nell'esttate
Per unirti alla parata nera.
 

Sto arrivando anche io in quella formazione. Sto correndo verso la fine dell'inizio. Perchè quindici anni non sono una vita, quindici anni sono solo un inizio.
Ci sono tanti modi per salvarsi, sai Gerard? Tu stai per salvarmi conducendomi verso  quella sfilata. Sono anche vestita per l'occasione, sai? Truccata come si deve, con un abito stracciato dai ricordi.
Forse avevo solo bisogno di qualcuno che mi comprendesse, ed ho trovato te con tutto quel dolore nella voce. Con quei capelli platino, e quel sorriso macabro.
E tu mi hai capita. Tu mi capisci. Tu mi stai salvando dall'annegare.