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Autore: pallina90    06/07/2011    8 recensioni
Era arrivato il giorno che più avevo atteso da quando avevo saputo di dover interpretare Odette:il giorno della prima de ‘Il lago dei cigni’.
Quella sera però,quando si aprì il sipario,una lacrima solitaria lambì il mio viso,ma poi mi voltai a guardare il motivo per cui non ero sul palco,ma seduta in platea,e un sorriso spontaneo nacque sul mio viso
se vi ho incuriosito passate a leggere ;)
Genere: Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Alice Cullen, Altro personaggio, Rosalie Hale | Coppie: Bella/Edward
Note: AU | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun libro/film
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Ciao a tutti! Eccomi qui con una nuova storia che è nata dopo aver visto il film di natalie portman "Black swan" La mia storia seguirà quella del film solo per i primi capitoli,poi prenderà vita propria,perchè a me non piace molto rifare ciò che già esiste...
Vi lascio al primo capitolo e ci sentiamo in fondo :D

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SOGNO O SON DESTA?

<< Gli incontri più importanti sono già combinati dalle anime prima ancora che i corpi si vedano. Generalmente essi avvengono quando arriviamo ad un limite. Quando abbiamo bisogno di morire e rinascere emotivamente. >>**

DRIIN… DRIIN…

Il fastidioso rumore della sveglia mi strappò al mio sogno. Ancora con gli occhi chiusi,spensi il cellulare e lo lanciai nel divano di fronte al letto,sperando che non si sfracellasse contro il muro. Ci si metteva anche la sveglia a ricordarmi che il mio sogno sarebbe rimasto tale:io che mi esibivo davanti ad un teatro gremito di persone nel ruolo di Odette…
Solo ieri l’insegnante ci aveva comunicato che quest’anno avremmo portato in scena ‘Il lago dei cigni’,il mio sogno da sempre,e oggi sarebbero state assegnate ad ognuna di noi le parti;la concorrenza era dura e non mi facevo illusioni.

 
Da sempre la danza era stata tutto per me;all’età di tre anni i miei genitori mi portarono con loro a vedere ‘Lo schiaccianoci’;pensavano che mi sarei annoiata,come le figlie dei loro amici,ma io rimasi stregata da quella magia. I vestiti,le luci,le ballerine che volteggiavano sulle punte e quasi sembravano volare. Da quella sera decisi che anche io sarei diventata una fatina,come chiamavo io le ballerine,ma i miei credevano che questo fosse solo il capriccio di una bambina. Ma io ero decisa ad ottenere quello che volevo,così per convincerli decisi di non mangiare più;a quel punto furono costretti ad accontentarmi e ancora oggi ridevano se ripensavano alla mia cocciutaggine di bambina.

 

Lentamente cominciai i miei esercizi di streching mattutino:allungai bene la schiena,il collo e gli arti. Dopo di che mi alzai e andai a fare una bella doccia calda. Feci una veloce colazione con latte e cereali:nutriente e leggera,come ripeteva sempre Alice. Lei era la mia migliore amica;ci conoscevamo da quindici anni,quando piccolissime ci incontrammo proprio a scuola di danza: non fu proprio ‘amore’ a prima vista,anzi. Avevamo la stessa età e l’insegnante ci affidò le parti dei topolini di Cenerentola,quindi cominciammo a litigare e a cercare di metterci in mostra per compiacere la maestra;la sera del saggio io fui  presa dal panico e iniziai a piangere:non volevo ballare,avevo paura del pubblico. Alice venne vicino a me e mi consolò,prendendomi la mano e dicendomi che era successo anche a lei il suo primo anno di danza,e che se avessi avuto bisogno,potevo benissimo copiare da lei,tanto facevamo le stesse cose. Le sue parole,semplici ma dirette,come lo sono solo quelle dei bambini, mi diedero il coraggio di ballare quella sera,ed entrambe capimmo di aver trovato una nuova amica:da allora non ci eravamo più lasciate.

Velocemente mi preparai e raggiunsi la scuola di ballo. Nei camerini si avvertiva la tensione per quello che tra poco sarebbe stato annunciato;c’era un chiacchiericcio nevrotico,parlavamo di tutto e di niente. Dopo mezz’ora ci recammo in sala e cominciammo la sessione di allenamento:pliè,ron de jambe,pirrouette,salti e diagonali. Nonostante la fatica e il dolore fisico che accompagnavano tutti gli esercizi,quello era il momento della giornata che preferivo;l’odore del parquet,la musica,il sudore che colava sulla schiena,faceva tutto parte del meraviglioso mondo della danza.
La maggior parte delle persone credono che la danza sia solo costumi belli e scarpette da punta,ma dietro si nasconde un mondo duro,dove le amicizie come quella mia e di Alice sono più uniche che rare,tutti fanno affidamento solo su loro stessi e la competizione è durissima.
Dopo due ore finalmente l’insegnante staccò la musica e schiarendosi la voce,cominciò a parlare: “Come vi è stato detto ieri quest’anno porteremo in scena Il lago dei cigni. Allora i quattro cignetti saranno Mary,Virginia,Sandy e Lucy;il resto formerà il gruppo dei cigni che faranno da coreografia. Per quanto riguarda la protagonista,la scelta è stata ardua ma su consiglio di tutti,abbiamo scelto che ad interpretare Odette sarà Isabella Swan e questo è tutto”

Se questo era un sogno,per favore non svegliatemi. Ma non credo lo fosse perché Alice si scaraventò letteralmente addosso a me,e cademmo entrambe per terra. “O mio dio Bella! Hai sentito? Sono così felice per te” Massaggiandomi la schiena,ricambiai il suo abbraccio e le lacrime strabordarono dai miei occhi
“E’ un sogno che si realizza Alice! È bellissimo,ancora non ci credo”
“Faresti bene a crederci. Adesso uscite tutte,devo presentare alla signorina Swan il suo principe” la voce autoritaria dell’insegnante ci interruppe e Alice mi strinse ancora un attimo,e poi insieme alle altre andò via. Non mi ero ancora del tutto ripresa dalla notizia,quando l’insegnante fece un cenno di accomodarsi a qualcuno che non vedevo e dalla porta entrò un ragazzo bellissimo:alto,spalle larghe,muscoloso al punto giusto,con i capelli rossicci e sbarazzini;ma quello che mi colpì di più furono i suoi occhi,verdi e tremendamente magnetici.
“Questo è Edward Cullen. Sarà il tuo partner” non svegliatemi più da questo sogno! Cercando di evitare che la mano tremasse l’allungai verso di lui “Piacere io sono Isabella Swan,ma chiamami pure Bella”
Lui anziché stringere la mia mano la prese delicatamente fra le sue e l’avvicinò alla bocca per farmi un baciamano “Echanté,io sono Edward e sono molto contento di poter lavorare con te” e mi sorrise,un sorriso che avrebbe fermato il cuore di qualsiasi donna.



** tratta da "undici minuti" di Paulo Coelho

Cosa ve ne pare di questo primo capitolo? forse è un pò breve,ma io ho il dono della sintesi,ma dal prossimo saranno un pò più lunghi,promesso. Per postare il prossio aspetterò una settimana,ma soprattutto che chiuda del tutto l'altra mia ff "Inno alla bellezza"
Per quanto riguarda la danza ho cercato di attenermi quanto più possibile al vero,avendola praticata per ben 13 anni...e voi fate qualche sport? aspetto con ansia di conosccere i vostri pareri,un bacio ;)
   
 
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