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1 Settembre 1971
Per molti giovani maghi, quella mattina del 1 settembre 1971, non era una giornata come le altre.
Alcuni di loro, tra l'altro, avrebbero varcato la soglia del Binario 9 e ¾ per la prima volta, ed è inutile dire che l'emozione era tanta.
Molti genitori alle prese per la prima volta con Hogwarts si tenevano stretti i bambini e i loro carrelli, e insistevano nelle raccomandazioni: parlavano di prudenza, educazione e impegno, sempre le solite ramanzine insomma, quelle che ognuno di noi ha sicuramente già ascoltato almeno una volta in vita sua.
Ma gli aspiranti maghetti, naturalmente, non stavano a sentire, incantati dal treno scarlatto, che mano mano che si avvicinavano le 11.00, si riempiva sempre di più.
Uno solo se ne stava in disparte, fissando il vuoto davanti a lui. Era un ragazzino dai neri ricci ribelli, che scendevano fin poco sopra le spalle, incorniciandogli il volto pallido, ma un po' sciupato, e aveva un'espressione cupa, ma non si poteva negare che nonostante ciò, i suoi occhi brillavano speranzosi, in cerca di qualcosa lì ad Hogwarts, che potesse finalmente meritare di essere vissuto. Qualcosa chiamata casa.
«Sirius, muoviti! Vieni a prendere il baule!»
Fu la voce di una donna a distrarlo dai suoi pensieri. Proveniva da una signora piuttosto giovane, dall'aspetto elegante, ma a differenza del figlio, non possedeva nessuna luce nei suoi occhi cerulei, che erano freddi come il ghiaccio.
Appena ebbe in mano il suo baule si affrettò a salire, mentre tra il resto delle famiglie, ci fu un rapido ma caloroso congedo.
Tutti gli studenti salirono su in men che non si dica, impazienti di vivere la loro nuova avventura, e allo stesso tempo spaventati dalla nuova vita che si prospettava di fronte ai loro occhi.
Gli scompartimenti erano quasi tutti occupati, e di piombare a capofitto in uno già pieno non ne aveva proprio voglia.
Fortunatamente ne trovò uno che faceva al caso suo: non vi era nessuno, eccetto un ragazzo dagli occhiali tondi e i capelli neri e arruffati, che fissava la finestra accanto a lui. Aveva un aria estremamente eccitata, e un ghigno stampato in faccia.
Sirius non si disturbò neanche nel chiedere permesso, e si sedette anche lui vicino al finestrino, proprio di fronte allo strano ragazzo che fino a quel momento l'aveva fissato con espressione curiosa.
Appena i loro sguardi si incontrarono, esclamò:
«Piacere, James! Futuro Grifondoro e marito di quella ragazza che prima era vicino a me al Binario!»
Sirius non fu colpito, o sconvolto da quell'affermazione, anzi, rimase abbastanza compiaciuto nell'intuire che stavolta avrebbe trovato pane per i suoi denti, una persona che gli avrebbe permesso di sbizzarrirsi nel peggiore dei modi.
«Piacere, io mi chiamo Sirius. Ma chi sarebbe tua moglie?» Ghignò. Ancora quella luce che gli illuminava il volto da bambino troppo cresciuto, in troppo poco tempo.
In quel momento non se ne era accorto, ma lo scompartimento si aprì di nuovo, e entrò una ragazza dai folti capelli rossi, seguita da un ragazzo piuttosto magro, dall'aspetto trasandato e con una tunica notevolmente più grande di quello che sarebbe dovuta essere.
Alla sua vista, James si passò una mano fra i capelli, rendendoli ancora più arruffati di quando non lo fossero già, e la fissava proprio come aveva fissato Sirius mentre si sedeva di fronte a lui.
Lei era incredibilmente carina, e si sedette davanti al ragazzo dai capelli unti. Solo dopo si accorse delle lacrime che le rigavano il viso, e del tentativo di quello di consolarla.
Un tentativo vano, dato che lei sembrava quasi non ascoltarlo.
Ad un tratto James si sporse verso Sirius, facendolo ancora una volta tornare alla realtà.
«Ehi, occhio a come la guardi, è lei mia moglie.» Mormorò puntando il dito verso la rossa, in un sussurro quasi impercettibile, che di per sé, aveva una nota di sarcasmo.
Ma non era il sarcasmo che Sirius avrebbe voluto. In quell'affermazione, James era del tutto sincero.
Abbassò subito gli occhi e tornò a fissare il panorama accanto a lui.
Difficile da credere, ma per la prima ed unica volta, desiderò di non essere mai entrato in quello scompartimento.
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Primo capitolo abbozzato.. E' la mia prima FanFiction, quindi siate clementi! :3
Da quel che ne sta uscendo fuori, si propetta molto lunga, credo uno o due capitoli ad anno -scolastico, non mi credo così lenta ._.- (lunghi anche quelli .-.).
Spero vi sia piaciuta, anche se non è proprio il massimo! xD