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Autore: nomatterwhat    07/07/2011    2 recensioni
« Byakuran-san, sei davvero certo che dire quelle cose di fronte a tutti in quel modo sia stata la scelta giusta? » Irie Shoichi era immobilizzato per l'imbarazzo, con le guancie arrossate, quasi della stessa tonalità dei suoi capelli. Byakuran seduto su una sedia vicino al computer dell'altro, lo guardava con un espressione serena in volto, e il più piccolo si chiedeva se non stesse pensando a ciò che aveva detto o a quale tipo di dolci mangiare a cena.
« Sho-chan, volevo solo far sapere a tutti del nostro amore. »
Genere: Commedia, Romantico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Byakuran, Shoichi Irie
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Ambientata quando ancora Shoichi e Byakuran andavano all'Università ~

Shrinking Universe
 

Era rimasto paralizzato Irie Shoichi appena aveva sentito quelle parole uscire fuori dalle labbra sottili di Byakuran. Era certo di aver capito male e aveva fatto finta di niente.

Ma quella stessa mattina, alla mensa dell'università che frequentavano da quasi cinque anni, la stessa scena si era ripetuta, ma stavolta lui non era stato l'unico ad aver sentito quelle poche sillabe destinate a uno Sho-chan sconvolto.

Si era girato piano e l'aveva guardato in quegli enigmatici occhi viola, a cui più volte si era ritrovato a pensare senza esattamente un vero motivo.

L'aveva trovato come poco prima di sentire quelle parole, seduto su una sedia grigia di fronte a un piccolo tavolo circolare intento ad armeggiare con un sacchetto di caramelle gommose.

Come faceva a essere sempre così tranquillo? Ci pensava e ripensava, ma proprio Shoichi non riusciva a trovare una risposta. Non l'aveva mai visto adirato, confuso o scocciato. Perennemente con quell'espressione enigmatica sul volto diafano, perfetto, infastidito solo da un tatuaggio lilla che con il tempo aveva cominciato ad apprezzare, sebbene il suo significato rimanesse a lui sconosciuto.

« Byakuran-san, vieni un attimo con me. » E dopo aver detto questo, si era rigirato ed era andato sparato verso la sua camera, seguito da un Byakuran sempre più divertito per la timida reazione del suo compagno universitario.

Erano entrati, senza non poche difficoltà dato che Shoichi non riusciva ad infilare la chiave nella serratura, e si erano fermati in mezzo a quella stanza piccola e disordinata. Il mondo di Sho-chan, lo chiamava il ragazzo albino, che aveva notato come lì fossero presenti tutte le cose per cui il rosso aveva una totale fissazione.

« Byakuran-san, sei davvero certo che dire quelle cose di fronte a tutti in quel modo sia stata la scelta giusta? » Irie Shoichi era immobilizzato per l'imbarazzo, con le guancie arrossate, quasi della stessa tonalità dei suoi capelli. Byakuran seduto su una sedia vicino al computer dell'altro, lo guardava con un espressione serena in volto, e il più piccolo si chiedeva se non stesse davvero pensando a ciò che aveva detto o a quale tipo di dolci mangiare a cena.

« Sho-chan, volevo solo far sapere a tutti del nostro amore. »
Disse poggiando la testa innevata sulla mano destra. Inutile dire che a quelle parole, Shoichi si fece ancora più rosso, facendo aumentare a dismisura il divertimento dell'altro, che nel frattempo aveva afferrato una caramella incartata da un involucro rosso dalla tasca. Shoichi si chiedeva come fosse possibile per lui mangiare così tanto e non prendere nemmeno un etto.

« Byakuran-san, non credi che ciò che hai detto può essere equivocato per qualcos'altro? » Sussurrò esasperato, non sapendo più che dire. Perché quel ragazzo poteva distruggere così tutta la sua preparazione? Perché poteva trovare risposte a quesiti mondiali, e non poteva rispondere a Byrakuran?

« Sho-chan, non c'è proprio nulla da equivocare. » Disse allegro, scuotendo la testa mentre una risata cristallina, che nemmeno uno ragionevole e meccanizzato come Shoichi poteva descrivere in nessun altro modo se non con aggettivi come seducente, stupenda, musicale, fece vibrare l'aria circostante. Quella risata era sempre stata in grado di fargli perdere la testa.

« Ma-ma...» Provò a ribattere il rosso, mentre sentiva che l'altro si era alzato, sebbene non potesse vederlo dato che gli stava dando le spalle. Pochi rumori leggeri di passi e poi delle mani sulle spalle.
« Sho-chan io ti amo. » Poche sillabe sussurrate all'orecchio di Shoichi, che non capendoci più niente, finì per andare avanti e cadere sul letto attaccato al muro. Di nuovo quella stessa risata, bene, almeno lui si divertiva, pensava un Irie piuttosto allibito.

« M-ma io-io... Ahi! » Una mano sullo stomaco che aveva cominciato a fare male, segno che il ragazzo stava diventando davvero nervoso. Ripiegato e con la faccia rossa, doveva avere un aspetto a dir poco divertente.

« Sho-chan, non c'è bisogno di essere timidi. » Sussurrò Byakuran, mettendo un ginocchio sul letto e guardando dall'alto il suo amato, che però sembrava ancora non essere cosciente dei sentimenti che l'altro nutriva nei suoi confronti. « Eppure credevo che l'avessi capito, dalle numerose attività notturne che abbiamo fatto. » Shoichi si sentì avvampare, molto più di tutte le volte precedenti messe insieme.

Era vero che qualche volta si erano incontrati per motivi poco casti, ma tutte le volte Byakuran era andato da lui con la scusa di studiare. E il rosso gli aveva creduto, pronto a dargli supporto seppur lui non ne avesse assolutamente bisogno. Da quel che ne sapeva, l'albino era intelligente almeno quanto lui. Eppure innocente com'era, non vedeva nulla di male in quegli incontri. Poi una sera, Byakuran lo aveva baciato. Aveva sentito quelle morbide labbra confetto sulle sue, aveva sentito il fuoco sulle sue guance e poi si era lasciato travolgere da quel ritmo passionale.
Ma da questo fino a una dichiarazione, ce ne passava eccome.

« Sho-chan. » In quel breve lasso di tempo in cui Irie si era fatto trasportare dai ricordi, Byakuran si era avvicinato e anche molto, tanto che il suo viso era ad un palmo da quello del rosso. Una mano si andò a poggiare su quel volto pallido con le gote arrossate, e il ragazzo dai capelli neve posò le sue labbra su quelle dell'altro. Poggiò l'altra mano sulla sua vita e Shoichi, come ogni volta, assecondò quel contatto al sapore di caramella. Byakuran si staccò dolcemente da lui, fissando i propri occhi in quelli smeraldo. Un sorrisetto si disegnò su quel volto bianco mentre qualche ciocca candida ricadeva sulla fronte. Come poteva Shoichi non rimanere incantato da tanta bellezza?

Se lo chiedeva ogni volta che guardava il suo volto, il suo corpo e le sue mani afferrare le proprie. « Sho-chan, e tu? »
Quella domanda lo lasciò di sasso, facendogli sgranare gli occhi e facendolo allontanare istintivamente dal volto di Byakuran. « Eh? » Riuscì a malapena a sussurrare, abbassando lo sguardo imbarazzato. « Sho-chan, tu mi ami? » Disse sospendendo nell'aria quella domanda seguito da un sorriso da gatto. « Byakuran-san, io..io ora devo andare. » Mise confusamente alcune parole insieme, fino a quando Byakuran non lo afferrò per un braccio, facendolo sedere accanto a sè.

« Sho-chan, questa è la tua camera. Dove vuoi andare? » Chiese ghignando, mentre avvicinò nuovamente le sue labbra all'orecchio dell'altro, che a sentire un soffio di aria calda, sobbalzò facendo divertire il ragazzo vicino a lui. «Me lo dirai la prossima volta, nè? » Chiese con sguardo speranzoso, facendo un espressione a cui Shoichi non poté far altro che annuire. Byakuran si alzò dal letto e si avviò verso la porta, ma una mano gli trattenne la maglietta blu e si fermò.

« Byakuran-san, non dovremmo studiare per domani? » Sussurrò a bassa voce il rosso ancora seduto, con lo sguardo basso. L'albino si girò nettamente sorpreso, con gli occhi viola leggermente allungati accesi di una domanda inespressa.

«Mh.» Annuì con la testa il più grande, continuando ad osservarlo. « Hai ragione, Sho-chan. Dobbiamo proprio studiare. »

Quella notte nessuno dei due si diede da fare sui libri, in compenso si impegnarono in altro, e a Byakuran era parso di sentire più volte un "Ti amo" sussurrato sulla sua pelle.


 

Note

Non chiedetemi nemmeno a me come mi è venuta fuori una cosa del genere çAç Tutta colpa di quei due che insieme ispirano *A* è la mia prima 10051 e beh, spero vi possa piacere ♥

  
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